A 2 anni esatti dall’arresto, avvenuto il 28 aprile 2020 presso la sua abitazione nello stato di Kaduna, noi umanisti di tutto il mondo raccogliamo firme online per chiedere la liberazione di Mubarak Bala, presidente della Humanist Association of Nigeria, parte come l’Uaar di Humanists International, l’organizzazione-ombrello che rappresenta oltre cento associazioni di non credenti sparse per il mondo presso l’Onu, il Consiglio d’Europa ed altre istituzioni internazionali.
Detenuto per 15 mesi senza accuse, Bala ha poi subito un lungo e travagliato processo per alcuni post Facebook critici verso l’Islam, che sono stati giudicati blasfemi e pericolosi per l’ordine pubblico.
Infine è stato condannato a 24 anni di prigione dall’Alta Corte dello stato di Kano, dopo essersi dichiarato colpevole il 5 aprile scorso, si teme a causa di intimidazioni e minacce e contrariamente al parere dei suoi avvocati che stanno preparando un ricorso.
La vicenda giudiziaria di Bala è stata costellata da vizi procedurali e violazioni di diritti fondamentali garantiti dalla costituzione nigeriana e dalle leggi internazionali: gli si è inflitto oltre un anno di detenzione arbitraria senza accesso a consulenza legale, ignorato l’ordine di rilascio su cauzione dell’Alta Corte Federale ed intralciato sistematicamente il lavoro dei suoi avvocati.
L’Uaar teme che questo caso non riceva l’attenzione, la mobilitazione e le pressioni che merita, da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica, perché a differenza di altri riguarda un “miscredente” condannato per aver osato criticare una religione.
Invitiamo quindi non solo soci e simpatizzanti, ma chiunque abbia a cuore i diritti umani e la libertà di espressione, a firmare subito la petizione.
Giorgio Maone