La clericalata della settimana, 18: il sindaco di Serracapriola (FG) omaggia l’urna del compatrono

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del sindaco di Serracapriola (FG) Giuseppe D’Onofrio che

partecipa, con fascia tricolore, alla “solenne esposizione” dell’urna di san Fortunato martire, compatrono della cittadina.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

L’assessore del Comune di Moncalieri (TO) Giuseppe Messina, in occasione della festa dei lavoratori, ha partecipato con fascia tricolore alla benedizione di mezzi agricoli.

L’amministrazione di Farnese (VT) ha organizzato per il primo maggio, subito dopo la messa, una benedizione delle automobili sotto gli archi di Piazza del Comune: «torniamo a respirare quelle tradizioni per troppo tempo abbandonate», annuncia sul profilo Facebook.

In occasione della festa del patrono di Corigliano-Rossano (CS), il sindaco Flavio Stasi ha partecipato, assieme alle autorità locali, alla messa preceduta dall’accensione di una lampada votiva e dalla consegna delle chiavi della città a san Francesco di Paola. Nell’omelia, il vescovo Maurizio Aloise ha spronato: «per vivere meglio la Santità bisogna imboccare la strada della sana laicità, di un sano impegno nella vita sociale, politica e amministrativa».

Una delegazione della Croce Rossa Toscana – Comitato di Siena, capeggiata dal presidente, ha partecipato alla messa per santa Caterina da Siena, patrona del corpo delle infermiere volontarie.

Dal centrodestra qualche malumore per la recente sentenza della Corte costituzionale che boccia l’automatismo del solo cognome del padre al figlio. Il senatore leghista Simone Pillon ha sentenziato: «Vogliono usare la riforma per assestare il colpo di grazia alla già minata figura paterna. Così aumenterà la conflittualità endofamiliare e aumenterà la confusione».

Il Comune di Arese (MI), per la Festa della Liberazione, ha organizzato una messa con la benedizione delle corone per l’omaggio ai caduti della Resistenza.

Per l’inaugurazione della nuova sede della Biblioteca “Luigi Pralavorio”, il Comune di Pettinengo (BI) ha contemplato anche la benedizione da parte del «nostro parroco».

La redazione

36 commenti

Diocleziano

“…L’amministrazione di Farnese (VT) ha organizzato per il primo maggio, subito dopo la messa, una benedizione delle automobili… torniamo a respirare quelle tradizioni per troppo tempo abbandonate…”
E non ha aggiunto “Adoro la puzza di kerosene il mattino presto!” ?

“…Così aumenterà la conflittualità endofamiliare e aumenterà la confusione…”
Già uno che dice ‘endofamiliare’ mi renderebbe sospettoso, e addirittura che va in confusione
per due cognomi… non dico altro!

Ma benedire mezzi agricoli, automobili e libri non sa un po’ di paganesimo tribale?
Revisioni periodiche non sono meglio di dio?

dissection

Certo, anche perché dio le revisioni non le fa: dovrebbe esaudire le preghiere dei fedeli, ma non lo fa nemmeno quando lo richiedono per motivi veramente gravi e non personali tipo la pandemia, figuriamoci far funzionare bene un mezzo agricolo. È sempre la stessa storia: finché il mezzo funziona bene e i campi danno raccolto è merito di dio, quando il trattore si rompe e i campi diventano sterili… boh. Queste pagliacciate di benedizioni e altri rituali apotropaici, nel caso della chiesa, non sono che l’ennesimo metodo per marcare il territorio, e per dare una patina di santità cattocristiana a rituali per l’appunto pagani, tribali e superstiziosi.

KM

Grande, dissacrante Emperor.
1. La benedizione delle automobili. Scommetto che e’ stata sponsorizzata dagli agnelli e da putin (petrolio,gas, metano). E per l’acqua: santa, gassata o ferrarelle?
2. Endofamiliare. Voleva dire endovenosa, come per i “junkies”!
3. Voglio vedere quando, tra i mezzi agricoli, benediranno la falce magari col martello!

“Avanti, avanti gran Partito noi siamo dei lavoratori….”

Defendente

Non ci trovo nulla di cui sconvolgersi.
L’Italia è una repubblica LAICA, non atea.
è giusto che quindi lo stato possa partecipare laddove la popolazione ha un sentimento religioso

Maurizio

Mi trovo costretto a svelare un segreto: a credere (oppure a non credere) in un dio sono le persone, non gli stati. Le persone giuridiche non hanno credenze, volontà, superstizioni. Quando però pensiamo che debbano seguire gli orientamenti spirituali della popolazione ci addentriamo in una situazione ad alto rischio: perché se oggi la maggioranza è composta da innocui (più o meno…) cattolici, domani potrebbe non essere proprio così. Vogliamo immaginare lo scenario dove lo Stato si trova costretto, per questi suoi travisati principi di laicità, ad assecondare le pretese di religioni un po’ più estremiste?

RobertoV

In realtà fino a poco fa l’avevano con la religione di stato, col “cuius regio eius religio”. Che questo non sia democratico e non contempli la libertà di scelta degli individui non ha importanza per loro, non contempla l’adesione delle persone ed infatti viene sempre calata dall’alto e non prevede una verifica dal basso (tipo censimento, sondaggi) e continueranno a comportarsi così anche se i cattolici dovessero diventare il 10 % o meno. Quelli che usano in modo pretestuoso il termine laico (o vera laicità) sottintendendo cattolico per difenderne i privilegi sono gli stessi che alle contestazioni rispondono che l’Italia è cattolica e se non ti identifichi col cattolicesimo te ne puoi anche andare, non c’è posto per gli altri. Sono gli stessi che se il sindaco decidesse di fare l’inaugurazione con riti sciamanici o con una maglietta a sostegno dell’umanesimo lo contesterebbero duramente come indottrinamento e mancanza di rispetto nei confronti dei cattolici.
La chiesa cattolica ed i clericali non prevedono la libertà di scelta: proprio l’altro giorno leggevo a proposito di Germania e Austria dove è possibile uscire dalla chiesa con l’Austritt e ne stanno uscendo in massa che la chiesa cattolica non li considera cattolici solo perchè c’è lo stato di mezzo da garante, altrimenti per loro il battesimo è vincolante per tutta la vita, l’opinione delle persone da adulte non conta.

dissection

@Maurizio e Roberto V
Infatti sto ancora aspettando la sua definizione di laico, o laicità, dato che nel suo commento il Defender of the Faith si è contraddetto da solo, in maniera quanto mai plateale.

KM

Maurizio, mi trovi d’accordo su molte cose. Ma esistono religioni che sono meno estremiste delle altre?
NO!
Sono TUTTE fondamentaliste ed estremiste.
Il grande malinteso del compromesso storico e’ stato proprio che si rivolgeva alla parte “sana”(!) della DC. Quale? I gerarchi fanfaniani? I dorotei? I mafiosi andreottiani? I morotei (e il loro discorso di 4000 omissis sui servizi segreti)?
Oggi abbiamo a che fare con l’islam che opera in Paesi a dittatura senza neanche una parvenza di democrazia come da noi. Ma non dimenticarti la storia e la bibbia. I primi fondamentalisti e genocidi religiosi furono gli ebrei – Levitico, Deuteronimio, etc… – seguiti dai cristiani. Non c’e’ bisogno di andare indietro di secoli. Basta pensare ai genocidi dei Tutsi in Ruanda 1994. Neanch 100 osama bin laden ne hanno trucidati tanti!

KM

Il termine laico nell’accezione moderna del termine ha assunto significato di “aconfessionale”, ossia dislegato da qualsiasi autorità confessionale, ecclesiastica (o non ecclesiastica), e quindi da qualsiasi confessione religiosa (o non religiosa). (https://it.wikipedia.org/wiki/Laico).
Ergo, quando si afferma: “…è giusto che quindi lo stato possa partecipare laddove la popolazione ha un sentimento religioso…” si erra. Uno Stato laico deve essere dislegato da QUALSIASI confessione religiosa.
Stiamo ai crocefissi in aula, punto e da capo.
Se un sindaco, con tanto di fascia tricolore, presenziasse ad una cerimonia per il ramadan, cosa direbbero i vari formigoni, ciellini e defendente?
Mi vien che videve solo a pensavci!

Diocleziano

Defendente,
compito dello Stato non è assecondare le derive bigottistiche del popolo: altrimenti pretendo
che il Governo, lo Stato, garantiscano l’esistenza di quel dio. Con prove, s’intende.
Abbiamo già fin troppi politicanti che dimenticano il motivo per cui sono pagati; possono
sempre dedicarsi a quelle bazzecole nel tempo libero, nel privato, lontano da fotografi e tg.

RobertoV

Qualche giorno fa in un interessante servizio sulla chiesa di Kirill i suoi sostenitori sostenevano che volevano tornare alle glorie della chiesa zarista, cioè dell’unità tra stato e chiesa di stato ortodossa.
Vedendo quanti simpatizzanti di Putin ci sono in Italia ed in Europa non stupisce che questi clericali italiani siano nostalgici dei fasti del passato con un chiesa nazionalista, identitaria, oppressiva in cui gli italiani devono essere cattolici che è esattamente ciò che hanno fatto con la liberticida religione di stato, tra persecuzioni prima e discriminazioni poi. Non è un caso che alle classiche obiezioni che l’Italia è laica rispondono che chi non si identifica col cattolicesimo può anche andarsene dall’Italia dimostrando la loro nostalgia per la religione di stato e la loro intolleranza.
Ovviamente questi non si sognano minimamente di fare un censimento per vedere che cosa pensino veramente gli italiani e magari anche misurare come si fa in molti paesi la partecipazione effettiva alle messe per verificarne democraticamente l’interesse. Una classe clericale, molto più clericale e bigotta dei propri cittadini, non può accettare una vera laicità.
E’ interessante notare che tutti questi clericali e la chiesa cattolica continuano a comportarsi come se la chiesa cattolica fosse ancora la religione di stato e i suoi rappresentanti fanno regolarmente parte delle rappresentazioni superstiziose di stato come se fossero dei funzionari di stato eppure quando si tratta di pedofilia tra i preti si trincerano dietro la scusa che non sono funzionari di stato per giustificarsi dal non essere obbligati a denunciare i preti pedofili alla giustizia.
Ad ogni rito superstizioso cattolico di stato bisognerebbe richiedere di affiancare un mago, una cartomante per fare i loro riti superstiziosi perchè ci sono milioni di italiani che credono in maghi e cartomanti e se l’Italia è una nazione laica vuol dire che ci deve essere spazio anche per loro. Così almeno la gente può vedere quale dei due è più efficace.

laverdure

@RobertoV
Tra i simpatizzanti di Putin ora puoi inserire il piu’ illustre : Bergoglio stesso !
Dopo aver rinunciato apertamente a recarsi a Kiev ora annuncia l’intenzione di recarsi da Putin,il quale non ha ancora risposto all’offerta.
Ma e’ facile prevedere il suo assenso : dove lo trova ,per la sua propaganda in occidente,un “utile idiota” ( termine coniato,notare bene,da Lenin)migliore di questo ?
Per tirare l’acqua al suo mulino davanti ai boccaloni occidentali ?
Diventa il perfetto “antiWojtyla” !!
Ma c’e’ di piu’ :ha attribuito apertamente il conflitto all'”abbaiare della NATO ai confini della Russia”,come pure al “desiderio delle nazioni di sperimentare le nuove armi” !
Il colloquio che ebbe poco tempo fa all’ambasciata russa e’ stato indubbiamente molto profiquo.Gli argomenti dei diplomatici russi devono essere stati molto convincenti.
Provate a immaginarli.

laverdure

Viene da chiedersi una cosa : dato che indubbiamente Bergoglio e’lo showman dell’oligarchia che ha in meno il vero potere nella Curia,stupisce che
questa abbia approvato una simile presa di posizione,anziche mantenere
l’atteggiamento cauto usato finora.
A meno che Bergoglio li abbia “scavalcati” di testa sua,una “alzata di cresta”
simile a quelle esibite anni fa (ricordate ad esempio la “sparata” contro i mafiosi ?)e che sembravano ormai passate.
Nel qual caso forse vedremo qualche “chiarimento”,come allora.

Diocleziano

Sua Banalità deve stare molto attento a non ripetere l’errore dell’altro Francesco, ben più noto, quello che andò spavaldamente dal sultano con l’intento di convertirlo, il quale lo rispedì a casa con una pacca sulle ossute spalle. 😛

laverdure

Dopo le performances dell'”Omino con l’ombrello” (Neville Chamberlain)a Monaco nel ’38,ora vedremo quelle dell’omino col pastorale a Mosca.
Ma forse non riuscira a lasciare una impronta (infangata)nella Storia, come il suo predecessore nella “pace ad ogni costo”.

RobertoV

Diocleziano
Deve essere proprio una loro abitudine, delirio di onnipotenza. Pochi giorni fa parlavano a Rai Storia di Giovanni Pian del Carpine che è andato dal sultano Mongolo proprio con la richiesta del papa di convertirsi al cattolicesimo e sottomettersi a lui e la risposta è stata che se il papa voleva poteva venire da lui capo Mongolo a sottomettersi e lo avrebbe accolto come un fratello. Comunque significativo del modello di evangelizzazione classico: cerco di convincere il re di essere un buon sistema di controllo in modo che lui poi converta i suoi sudditi.
Sono anni che il papa cerca di andare in Russia per espandersi e Kirill si è sempre opposto ed adesso si è reso conto che il potere ce l’ha Putin non Kirill e quindi deve trattare con lui: infatti ha criticato l’asimmetria dei rapporti di forza, inaccettabile che la religione sia al di sotto del potere temporale. D’altronde lui è abituato all’Italia.
Secondo me Kirill rischia: per uno con mire imperiali come Putin la multinazionale chiesa cattolica può offrire molto di più di una chiesa locale e Putin può essere un buon alleato per combattere la secolarizzazione e le democrazie.

Diocleziano

“…si è reso conto che il potere ce l’ha Putin, non Kirill e quindi deve trattare con lui…”

Come al solito la Città del Male salta sul carro del più potente – o almeno così crede –
ma il rischio di sbagliare i conti è alto: il piccolo zar è abituato a usare il prossimo
per i suoi fini, figuriamoci quali remore potrebbe avere con gente così sprovveduta
e sostanzialmente priva di mezzi per farsi valere: in parole povere, non vorrei che le ingerenze dei russi attraverso le ingerenze della città del Male filtrino in Italia.

Mi chiedo cosa ci si possa aspettare dal viaggio a Mosca: cosa può offrire? A nome di chi?
Ha avuto abboccamenti con la NATO, con l’Ucraina? Gli è apparsa la madonna?

laverdure

Forse la risposta e’ banalmente semplice : desiderio di protagonismo ,dopo che finora aveva
mantenuto un basso profilo nella faccenda.
Magari desiderio di rilanciare il prestigio di una Chiesa che ultimamente e’ un tantino in ribasso.
Non ci e’dato di sapere se l’oligarchia ecclesiastica lo appoggi o sia stata presa in contropiede da una sua iniziativa personale che non approva ,ma che non sa come affrontare.
Non dimentichiamo che l’iniziativa puo’ risultare pericolosa : ovviamente Bergoglio spera di potersi attribuire il merito di eventuali sviluppi positivi,che appaiono improbabili.
E un peggioramento della situazione non farebbe che evidenziare la sua impotenza.
Senza contare il comportamento imprevedibile di un Putin chiaramente affetto da megalomania e paranoia.

Gérard

Laverdure
“ha attribuito apertamente il conflitto all’”abbaiare della NATO ai confini della Russia”,come pure al “desiderio delle nazioni di sperimentare le nuove armi” .
Non so se i giornali italiani l’ hanno riferito ma questa frase ha fatto scalpore a Varsavia e in tutta la Polonia . Il governo ha credo protestato . Questo l’ ho letto su giornali francofoni e germanofoni …

dissection

Probabilmente vincerebbero maghi e cartomanti, magari anche se di poco, grazie a un effetto placebo, ove questo funzionasse, che la mera preghiera sembra non avere più, dato che molta gente sembra essersi accorta dell’inutilità di detti gesti.

RobertoV

Seguendo il loro ragionamento i maghi sono sicuramente più veri perchè la magia ha una tradizione molto più lunga rispetto al cristianesimo. Ed ovviamente devono poter sacrificare anche qualche animale perchè in nome della libertà di religione lo stato non può imporre alle religioni dei limiti anche se questi si scontrano con le regole dello stato. Se alle persone da fastidio se ne possono anche andare perchè in nome della libertà di religione tutto deve essere possibile.

Defendente

Buonasera, prima di tutto mi scuso “se rispondo solo ora” anche dopo un sollecito… però non ho la possibilità (né la volontà) di passare tutto il giorno in internet e su questo sito.
Noto che mi è stato chiesto il significato di laicità, quasi come per contrastare la mia frase in cui facevo notare che laico non è ateo.
Laico significa indipendente dalla religione, non che la ignora o che la combatte.
Se un sindaco è il sindaco di tutti lo è anche dei sui cittadini cristiani, musulmani, ebrei, atei, agnostici, juventini, ferraristi, portatori di handicap,…
È giusto quindi che il sindaco partecipi alla festa patronale del proprio paese (che per lo stato è inoltre riconosciuto come giorno festivo), che partecipi alla cerimonia di rinembranza degli ebrei, che ci sia magari pure domani a Superga per la commemorazione del grande Torino.
Il chiedere che il politico faccia solo quello che va bene a me mi sembra un comportamento irrispettoso, egoista e bigotto

Diocleziano

Il politico può partecipare a titolo personale. Purtroppo il cittadino può votare il politico
anche – o soprattutto – per la sua fede religiosa, ma da nessuna parte gliela si richiede.
Il politico dovrebbe essere competente nelle sue prerogative, ma anche queste nessuno
gliele richiede.

KM

“…Il chiedere che il politico faccia solo quello che va bene a me mi sembra un comportamento irrispettoso, egoista e bigotto.”
Ancora! Ma ti rendi conto che voi non potete ASOLUTAMENTE darci lezione di rispetto, altruismo e sincerita’? Sei un disco rotto. Cambia puntina. Ma le ingerenze sullo Stato italiano che voi esercitate, non significano chiedere (imporre) quello che va bene a voi?
Che poi lo Stato (confessionale) abbia ancora delle feste in onore di zombie cattolici non e’ un motivo per parteciparvi in veste di sindaco. Due torti non fanno una ragione. Soprattutto quando le uniche feste religiose contemplate sono quelle cattoliche. Si celebra lo Yom Kippur? No. Si celebra lo Eid – fine del ramadam per alcune culture islamiche -? No. O la “festa dell’iluminazione di buddah”? No. Allora che parli a fare. Ritirati in un convento di certosini dove osservano la regola del silenzio!

RobertoV

Laico significa essere neutrali rispetto alle religioni, cioè non parteggiare per nessuna. Se un sindaco, in quanto sindaco e non come privato cittadino, partecipa regolarmente a tutte le manifestazioni cattoliche o le promuove non è assolutamente neutrale, ma questo si un comportamento bigotto ed irrispettoso degli altri.
Se ogni manifestazione pubblica richiede la presenza di un prete cattolico, non siamo allo stato laico , ma alla religione di stato imposta a tutti. Quindi irrispettoso degli altri ed una manifestazione di forza, un sopruso. Lo stesso vale per la continua pretesa di invadere lo spazio pubblico. Non mi risulta che nessuna altra religione goda di questi privilegi e di questo trattamento da parte dello stato. Se ci sono solo feste religiose cattoliche è proprio eredità di quel passato oppressivo e liberticida, di cui diventate complici ogni volta che ne pretendete il rispetto e ne ostacolate i cambiamenti. Dovremmo essere nell’epoca della libertà di scelta.

Bello il trucco: far fare ai cattolici quello che vogliono, coinvolgerli in ogni cosa, invadere ogni spazio è laico, non farlo è ateo.
Quindi siamo circondati da stati atei, l’Italia sarebbe l’ultimo baluardo della laicità, assieme a paesi quali quelli Nord-Africani? O pensi al modello “laico” russo?

Pochi giorni fa nella mia zona i fascisti hanno fatto la processione in ricordo di Ramelli. Sono bastate un migliaio di persone per bloccare una zona estesa di Milano. Per fortuna succede solo una volta all’anno. Se faccio una processione nelle vie centrali di una città bastano poche decine di persone per bloccare la città e parecchi cittadini ne finiranno coinvolti senza volerlo: ma questo non significa che partecipino alla processione, ma che semplicemente la subiscono. Se ognuno potesse fare una cosa simile per rispettare la sua pretestuosa idea di laicità le città diventerebbero invivibili e sindaci e assessori passerebbero il tempo a parteciparvi anzichè fare il loro lavoro effettivo. Nelle scuole o altre istituzioni pubbliche, o ad ogni inaugurazione dovrebbe essere previsto il giorno della superstizione per permettere alla chiesa cattolica di fare le sue benedizioni e a tutti gli altri i loro riti superstiziosi. Perchè laico non vuol dire cattolico.

RobertoV

Ovviamente alla manifestazione dei fascisti non erano presenti le autorità. Per quanto il sindaco e la giunta siano di tutti, sarebbe assurdo che per dimostrarlo debbano andare a tutte le manifestazioni. Se vanno solo ad alcune e solo di un certo soggetto non si dimostrano neutrali.

RobertoV

Dalla Treccani:
Laicità = La neutralità dello Stato e delle sue istituzioni in materia di religione

La laicità equivale a un rifiuto non della fede, ma della pretesa di una religione di essere il metro di misura universale della società e del mondo. La neutralità dello Stato e delle sue istituzioni in fatto di religione, la separazione tra la sfera pubblica della politica e quella privata della religione sono i capisaldi del laicismo, e sono una garanzia di pluralismo e tolleranza.
Laicità non è contrapposta a religiosità, bensì alla volontà di estendere i valori religiosi a tutti gli aspetti della vita sociale e politica.
La distinzione e la separazione tra la religione – che riguarda la sfera privata della coscienza individuale – e la sfera pubblica della politica, del diritto e delle istituzioni civili è una condizione essenziale per organizzare la convivenza umana nel rispetto del pluralismo e all’insegna della tolleranza.
Lo Stato, la cosa pubblica per eccellenza, deve richiamarsi a principi e valori che siano riconosciuti e condivisi da tutti, e quindi indipendenti da un particolare credo religioso.

dissection

C. V. D.
Pensava di saperlo, ma non lo sapeva. O meglio, ha una visione sua personale della laicità, che guarda caso combacia per filo e per segno con quella cattolica, e del suo neanche tanto velatamente dispregiativo “laicismo”.

Diocleziano

Secondo i cattolici:
LAICO = Fiancheggiatore esterno della chiesa.

Defendente

“Laico significa essere neutrali rispetto alle religioni”
“Laicità = La neutralità dello Stato e delle sue istituzioni in materia di religione”
Esatto la neutralità non significa essere avversi o ciechi.
“Lo Stato, la cosa pubblica per eccellenza, deve richiamarsi a principi e valori che siano riconosciuti e condivisi da tutti, e quindi indipendenti da un particolare credo religioso”
Sarebbe bello che i principi fossero condivisi da tutti ma purtroppo non è possibile ed è per quello che si fanno le elezioni e si decide a maggioranza.
Sovente la maggioranza ce l’hanno i cattolici ed è giusto che abbiano più peso rispetto ad altri

Gérard

Sovente la maggioranza ce l’hanno i cattolici ed è giusto che abbiano più peso rispetto ad altri…
Gli ” scusi per il ritardo ” e tutte le parole mielose e tutti i discorsi rispettosi di questi giorni finiscono con questa frase che significa con parole povere ” facciamo caz…ci pare e la laicita va a farsi benedire” ( se cosi posso esprimermi ) .

RobertoV

Oltre ad avere problemi col concetto di laicità, li ha anche col concetto di neutralità e democrazia.
Comprensibile con la democrazia visto che lo stesso papa ha dichiarato orgogliosamente che la chiesa cattolica non è democratica e che mai lo sarà. La democrazia non è dittatura della maggioranza, ma la maggioranza ha la responsabilità di governare in nome di tutti, ma con tutta un serie di contrappesi e limitazioni che non escludono opposizioni e minoranze. Quindi la maggioranza non può fare quello che vuole. Inoltre ogni 5 anni o meno si vota per verificare questa maggioranza.
Quando mai si è votato sulla religione? Abbiamo avuto secoli di liberticida ed oppressiva religione di stato in cui gli italiani dovevano essere cattolici e poi da quando siamo in democrazia ed è stata tolta ufficialmente la religione di stato, cosa fatta da tutti i paesi civili, non abbiamo mai potuto votare sull’argomento.
In tutti i paesi civili si fanno regolari censimenti sull’appartenenza religiosa, anche verifiche sulla frequenza alla messa proprio per verificare in modo democratico cosa vogliono i cittadini liberi, i cambiamenti e le tendenze.
In Italia non è mai stato fatto niente di tutto questo, continuo a sentire sempre gente che afferma che gli italiani sono a maggioranza cattolici, ma non lo vedo mai dimostrare cifre alla mano, al di la del fatto che se anche lo fossero, non avrebbero il diritto di monopolizzare tutto, togliendo spazi agli altri, come si vede nel Rapporto annuale sulla secolarizzazione ed i Media. Paura di essere smentiti?
Vorrei ricordare che la DC già 30 anni fa era scesa al 30 % e poi si è polverizzata. Quei pochi sondaggi che vengono fatti raccontano una realtà ben diversa dalle affermazioni dei clericali con un forte calo dei cattolici che li avvicina ormai alla metà degli italiani. E sulla partecipazione regolare alla messa l’Istat indica un 20 % (ma il dato effettivo sarebbe più basso) ad indicare che alla maggioranza degli italiani non interessa la messa. Anche ai funerali di stato religiosi cattolici partecipa sempre solo una parte delle vittime. E le processioni se non fossero accompagnate da sagre della porchetta e similari vedrebbero una scarsa partecipazione. Quindi perchè uno stato dovrebbe celebrare i suoi riti pubblici con una messa cattolica e benedizioni varie, vescovi e cardinali, cioè fare esattamente quello che faceva quando c’era la religione di stato. Dove sarebbe qui la neutralità dello stato? A me non risulta di aver mai visto riti di stato officiati da protestanti, ebrei o imam.

pendesini alessandro

….Sovente la maggioranza ce l’hanno i cattolici ed è giusto che abbiano più peso rispetto ad altri….Defendente dixit e noi dobbiamo crederlo su parola !

Ritengo che in questa frase c’é un GIUSTO squisitamente cattolico di troppo :
Per avere delle certezze, è bene essere ignorantI. Questa alienazione ci rende felici perché rafforza i nostri legami con coloro che condividono la stessa fede.

NB: La differenza tra religione e psichiatria, fondamentalmente, è solo il numero di persone che crede in quella religione !

dissection

Ossia, la religione è psichiatria con un immenso numero di pazienti! 😜

iguanarosa

A Serracapriola hanno ben due patroni, come a Roma, dove almeno si festeggiano insieme.
A Serracapriola andrebbe una doppia clericalata.

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