Diritti LGBT+: la strada per l’uguaglianza passa dalla laicità

Il 17 giugno di più di 30 anni fa, l’OMS ha definito l’omosessualità come una variante naturale del comportamento umano. Fino a quel momento era considerata una malattia.

Dal 2004 la data del 17 giugno è la Giornata Internazionale Contro l’Omofobia, che negli anni ha esteso la sua denominazione in Giornata Internazionale Contro l’Omobitransfobia (con l’acronimo inglese IDAHOBIT), in occasione della quale i movimenti LGBT+ di tutto il mondo celebrano la ricorrenza con iniziative, eventi e manifestazioni volti a chiedere a gran voce uguaglianza e giustizia sociale.

Nonostante siano passati tre decenni dalla storica dichiarazione, in Italia c’è ancora molto da fare per rendere le vite delle persone LGBT+ effettivamente dignitose e libere dalla minaccia dell’omobitransfobia. Una pista da seguire è suggerita direttamente dall’ILGA Europe, che pone il nostro paese al trentacinquesimo posto su quarantanove paesi europei classificati in base alle politiche di tutela dei diritti delle persone LGBT+.

Le raccomandazioni generali si riferiscono a: introdurre una legge sui crimini d’odio che copra esplicitamente tutti i crimini motivati da pregiudizi basati sull’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’espressione di genere e le caratteristiche sessuali; vietare gli interventi medici sui minori intersex quando l’intervento non è necessario dal punto di vista medico e può essere evitato o rimandato fino a quando la persona non sia in grado di fornire un consenso informato; uguaglianza matrimoniale per tutti e riconoscimento automatico della co-genitorialità, in modo che i bambini nati da coppie (indipendentemente dall’orientamento sessuale e/o dall’identità di genere dei partner) non debbano affrontare alcuna barriera per essere riconosciuti legalmente dalla nascita dai loro genitori e adozione congiunta disponibile per le coppie dello stesso sesso.

Obiettivi di civiltà, basati sull’autodeterminazione e il diritto a una vita dignitosa, a cui l’UAAR aggiunge un fondamentale passaggio: l’abolizione del concordato. In nome del quale il Vaticano lo scorso anno ha ingerito nell’iter di approvazione del ddl Zan chiedendone una modifica in quanto avrebbe violato il concordato in alcune sue parti. Sappiamo poi come è andata a finire.

Nel nostro paese i casi di omobitrasfobia e la negatività nei confronti delle persone LGBT+ dilagano. Parallelamente le panchine pubbliche di molti comuni sono state dipinte con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo del movimento LGBT+. Queste lodevoli iniziative simboliche da parte delle amministrazioni locali volte al sostegno e alla visibilità delle persone LGBT+ sono però inficiate, tra le altre cose, da concreti e cospicui finanziamenti pubblici a scuole private paritarie cattoliche che dal 29 marzo di quest’anno sono ufficialmente autorizzate dal Vaticano a discriminare le persone in base alla loro condotta di vita privata, qualora non conforme ai dettami della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Nel mirino di tali discriminazioni finiscono anche le vite delle persone LGBT+. Non è infatti sfuggito alla cronaca e alla giustizia il licenziamento nel 2014, di un’insegnante di una scuola cattolica  di Trento, licenziata e invitata a “curarsi” per la sua convivenza con una persona dello stesso sesso. La giustizia nel 2021 ha dato ragione all’insegnante, un fatto degno di nota in un paese ancora privo di una legge contro le discriminazioni in base all’orientamento sessuale.

Confortante è vedere che molti comuni italiani patrocinano i vari Pride locali e regionali. Tuttavia, l’aggiunta dello stemma del comune su un manifesto politico può ben poco in confronto all’impartizione della dottrina cattolica da parte di migliaia di insegnanti di religione scelti dal vescovo e pagati dallo Stato nelle scuole pubbliche. Dottrina, ricordiamo, secondo cui l’omosessualità è un “comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa dev’essere considerata come oggettivamente disordinata.”

Date queste premesse, passati più di 30 anni dalla storica dichiarazione dell’OMS, non sorprende che ci sia ancora qualcuno che crede che l’omosessualità o più in generale le attrazioni sessuali e le identità di genere non conformi a una norma eterosessuale e cisgender, debbano essere curate.

Stiamo parlando delle terapie riparative che commistionando pseudoscienza, psicoanalisi freudiana e disegno divino hanno, citando le farneticazioni del guru del settore Joseph Nicolosi, tra gli obiettivi primari: “l’analisi delle dinamiche familiari che possono aver provocato lo sviluppo omosessuale di un individuo. La riappacificazione con il padre è uno dei primi passi in questo processo riparatore…”.

Tali fantasie pseudoscientifiche sono particolarmente gradite alle frange più conservatrici di svariate fedi religiose che sostengono, in coro con i ciarlatani seguaci di Nicolosi, che si nasca eterosessuali e che un trauma infantile possa rendere le persone omosessuali. Per i sostenitori di tali pratiche, qualcosa “si è rotto” nell’animo innocente di un bambino o una bambina durante la sua infanzia e bisogna correre ai ripari con una cura. Peccato che non ci sia nulla di rotto, anzi, sono proprio le terapie riparative ad essere lesive del benessere e della dignità delle persone LGBT+. Lo sostiene l’APA (American Psychological Association), che oltre a dichiarare la nocività di tali trattamenti, esprime anche la preoccupazione che il diffondersi di queste terapie, e relative teorie, contribuisca all’aumentare i pregiudizi e le discriminazioni sociali e – di conseguenza – le condizioni di stress per gli individui e le loro famiglie. In Italia, a differenza che in altri paesi, non esistono centri e istituti per la conversione dell’orientamento sessuale, tuttavia non tranquillizzano le esternazioni bergogliane sulla necessità della psichiatria in tenera età, quando questa “inquietudine” si manifesta. Inoltre, la  preoccupazione in Italia, dove non ci sono leggi che tutelano dagli abusi psicologici camuffati da terapia, è stata espressa dalla SIA (Società Italiana di Andrologia) che nel febbraio scorso ha dichiarato che fino al 10% dei giovani LGBT+ è vittima di pratiche tese a correggere l’orientamento sessuale.

A tal proposito, già nel 2016 il senatore Lo Giudice aveva presentato un disegno di legge contro le terapie riparative. Il destino di tale ddl non è stato l’affossamento, perché non è stato proprio mai discusso.

Assai inquietante è leggere che proprio un paio di mesi fa una famiglia torinese abbia richiesto ad un prete di sottoporre la figlia sedicenne ad esorcismo. Il motivo? Ha una relazione con una ragazza. Evidentemente per la famiglia torinese un rituale di esortazione al maligno di uscire dal corpo di una persona indotta a «gravi depravazioni», «atti intrinsecamente disordinati» che «in nessun caso possono essere approvati», come la dottrina cattolica definisce l’omosessualità, è ciò che serve in questi casi. Non è mai retorico ripetere che gli esorcismi non sono pratiche innocue, sono abusi veri e propri, e che, quando  non sono applicati a sane persone omosessuali, sono rivolti a persone con disturbi psichiatrici che avrebbero bisogno di cure mediche appropriate e non di schizzi di acqua santa per scacciare il demonio.

Di fronte a tutto questo le istituzioni e la politica italiana continuano a voltarsi altrove, anzi, a genuflettersi e a perseverare nell’astensione dall’intervento. In Italia molti diritti civili sono ancora negati alle persone LGBT+, non bastano sporadici sostegni simbolici in occasioni di ricorrenze internazionali come il 17 maggio. Serve invece la laicità dello Stato e delle istituzioni, condizione senza la quale l’uguaglianza è un obiettivo irraggiungibile.

Maria Pacini

 

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23 commenti

dissection

Finalmente vedo usato bene il termine giusto: omoBItransfobia.

Defendente

Ddl zan…
Strano che l’unico senatore gay dichiarato del PD è countro quel ddl tanti da noon averlo votato…

Diocleziano

Non sono così informato sulle cose del pd e apprendo adesso dell’esistenza di questo
Cerno; va bene, non ha votato e cosa cambia? il ddl è stato affossato dal voto segreto
di varie decine di ‘loschi tiratori’.

Defendente

Appunto perché c’era il segreto dell’urna non sentivano l’obbligo di seguire le indicazioni di partito o di influenze esterne.
Se l’unico che era direttamente interessato da quel ddl non lo condivide significa che in realtà era una bandiera di qualcuno e non un vero evento di civiltà

Diocleziano

Quindi un singolo che la pensa diversamente conta più del gregge che ubbidisce
acriticamente a qualcuno che non è nemmeno parte del governo?
Il ddl Zan è caduto a causa delle decine di voti pilotati, non per un voto del Cerno.
Fede e logica non legano.

RobertoV

Caspita che logica ferrea!
Basta trovare un gay contro la legge per ritenere la legge non valida.
Con questa logica possiamo invalidare tutte le leggi.
Le piace vincere facile?
Visto che statisticamente gli omosessuali dovrebbero rappresentare il 5-10 % della popolazione se un solo senatore è gay dichiarato forse ci sono ancora problemi tali da rendere una legge ad hoc necessaria.

Defendente

Ah, ok…
Quindi l’omosessuale che non segue la linea di pensiero standard non è rappresentativo…
Nemmeno se questo omosessuale è un parlamentare (senatore del partito democratico che ha voluto il ddl) e quindi conosce più dei civili quanto scritto.
Mi sai fare il nome di altri senatori omosessuali del PD che invece possono ritenersi significativi?

Defendente

Quella frase non ha senso se collegato all’articolo o ad altri commenti, c’azzecca solo al mio commento che era l’intervento precedente alla tua espressione

pendesini alessandro

…… non sorprende che ci sia ancora qualcuno che crede che l’omosessualità o più in generale le attrazioni sessuali e le identità di genere non conformi a una norma eterosessuale e cisgender, debbano essere curate……Dice l’articolo

Non sarebbe opportuno dire che ad essere curate sono tutte le persone che non accetttano l’omosessualità come un’altro modo di fare sesso ? Non solamente curate ma anche e soprattutto instruite nel campo della sessuologia poiché la loro ignoranza in questa branca è scandalosamente incommensurabile ?

Contrariamente all’idea che circola dal lavoro di Dean Hamer nel 1993, l’omosessualità non è il risultato di un gene gay !…Questo orientamento è modellato da centinaia, persino migliaia, di varianti genetiche, ciascuna con un effetto molto piccolo . Ma è anche influenzato dall’ambiente e dalle esperienze di vita di una persona. Possiamo quindi dire che non esistono determinanti genetici o un singolo gene del comportamento sessuale o dell’orientamento sessuale tra persone dello stesso sesso. È di fatto impossibile prevedere l’orientamento sessuale di una persona in base al suo genoma, spiega Ben Neale, professore di Harvard e coautore dello studio.

Bisogna distinguere l’orientamento sessuale (che è una questione di desideri e fantasie, in altre parole siamo attratti da un uomo o da una donna?). Identità sessuale (ci definiamo gay o etero?) e comportamento sessuale (con chi facciamo sesso?). Se l’orientamento sembra avere un’origine biologica, l’identità e i comportamenti sessuali possono infatti essere influenzati dal contesto sociale, culturale e politico.
NB Va notato che tra i Navajo, indiani dell’Arizona, le persone transgender sono considerate il culmine della condizione umana perché sono sia maschi che femmine….
Voler demonizzare o criminalizzare le minoranze è un errore, o orrore, che certe ideologie –o paranoici- non vogliono, non hanno interesse ad ammeterlo o hanno serie difficoltà a capirlo…Il Vaticano in primis ! Senza dimenticare l’Islam che batte qualsiasi record in materia….

laverdure

Caro Pendesini,dato che i miei studi riguardavano un campo del tutto diverso dalla biologia,non son certo qualificato per parlare di geni.
Vorrei solo che mi dicessi per quale motivo tu,come altri del resto,trovi cosi inaccettabile pensare che l’omosessualita si frutto di predisposizione genetica.
Del resto tu stesso affermi che puo ‘ venire indotta dall’influenza ambientale,e mi piacerebbe che precisassi se trovi la cosa accettabile.
C’e’ chi la paragona al mancinismo,che un tempo era considerato anch’esso un grave difetto da guarire ( a suon di sberle),mentre ora perfino ambienti tradizionalmente conservatori come gli eserciti adottano ,per la fanteria,armi facilmente convertibili per l’uso da parte di mancini.
Io mi permetto di dissentire,e di portare un “esperimento mentale” a supporto.
Supponiamo che un magico incantesimo ci renda tutti mancini : non vedo particolari inconvenienti,salvo qualche modifica ergonomica,ad esempio i baristi dovrebbero munirsi di tazzine col manico a sinistra.
Viceversa ,se tutti diventassimo,uomini e donne,omosessuali,mi permetto di ipotizzare parecchi seri problemi,sia nel breve che nel lungo termine,molto difficili da affrontare.
Per cui,se e’ assurdo,perlomeno allo stato attuale delle conoscenze,pretendere di “guarire”l’omosessualita,perfino su richiesta dello stesso interessato,ed e’ giusto concedere agli omo il diritto di praticare la loro sessualita in santa pace,mi sembra preferibile evitare le condizioni ambientali che possano stimolare un’omosessualita latente in individui che potrebbero avere altrimenti una sessualita etero senza problemi.
Condizioni,per inciso,tipiche di ambienti,fra gli altri, come i seminari.

Maurizio

@Laverdure: non ho colto l’ipotesi del barista mancino, non sarebbe sufficiente ruotare la tazzina di 180°…?

Diocleziano

Quella di Laverdure era ovviamente una battuta, ma rende bene a quali difficoltà
vanno incontro politici, preti ingerenti, volonterosi nullafacenti…

(Legittimo dilemma: ma quelli della Città del Male quando ingeriscono poi fanno il ruttino?)
😛

pendesini alessandro

…. . « Vorrei solo che mi dicessi per quale motivo tu,come altri del resto,trovi cosi inaccettabile pensare che l’omosessualita si frutto di predisposizione genetica »….
@Laverdure :
Recenti esperimenti che suggeriscono l’esistenza di un orientamento sessuale biologico, evidenziato negli omosessuali di entrambi i sessi e la cui origine sarebbe dovuta alle caratteristiche anatomiche e funzionali dell’area preottica mediana non consentono attualmente di stabilire se tali caratteristiche funzionali siano innate o acquisite. Molti studi pubblicati tra il 1990 e il 2010 accreditano tuttavia l’idea di un orientamento sessuale determinato in via definitiva nella fase prenatale (tra la fecondazione e il parto) dovuto in particolare a fattori ormonali.
NB -La nozione di “sesso anatomico” non corrisponde necessariamente alla nozione di sesso cromosomico. L’identità sessuale è stata finora definita dalla presenza di cromosomi XX o XY, ma sappiamo che sin dal 2000 ci sono anche donne XY e uomini XX !

…… « se tutti diventassimo,uomini e donne,omosessuali,mi permetto di ipotizzare parecchi seri problemi,sia nel breve che nel lungo termine,molto difficili da affrontare »…..

I problemi dell’omosessualità non sono dovuti all’omosessualità stessa ma dall’intolleranza delle persone che non l’ammettono come caratteristica innoqua della specie umana che, tra l’altro, non è unica : nel 2005 Bruce Bagemihl ha elencato circa 450 specie in cui sono state osservate pratiche omoerotiche ! Per il professor Thierry Lodé, dell’Università di Rennes, “tutti i comportamenti sessuali esistono in natura” sebbene i comportamenti esclusivi rimangano piuttosto rari, va inoltre sottolineato che l’evoluzione favorisce SEMPRE la riproduzione. Aggiungo che se l’omosessualità fosse molto più diffusa, sarebbe tuttaltro che un inconveniente per la specie umana e biosfera ! Magari potesse ridurre la demografia dell’ 80% !!! In tal caso chi potrebbe lamentarsi ?

…… « se e’ assurdo,perlomeno allo stato attuale delle conoscenze,pretendere di “guarire”l’omosessualita,perfino su richiesta dello stesso interessato,ed e’ giusto concedere agli omo il diritto di praticare la loro sessualita in santa pace,mi sembra preferibile evitare le condizioni ambientali che possano stimolare un’omosessualita latente in individui che potrebbero avere altrimenti una sessualita etero senza problemi »…..

Possiamo affermare che gli eterosessuali godono di una migliore salute sessuale che gli omosessuali o bisessuali ? Non vedo quale argomento razionale potrebbe sostenere una tale ipotesi. Nei tre principali orientamenti sessuali, l’attrazione erotica sfocia su una persona umana nella sua interezza. Cosa potrebbe giustificare che due adulti consenzienti dello stesso sesso che si desiderano sarebbero da considerare anormali ? Alcuni potrebbero sostenere che è contro natura, ma l’umano non ha questa possibilità e capacità di trascendere la natura? – Non è un segno d’evoluzione andare oltre le leggi naturali?

laverdure

Caro Pendesini,l’intolleranza gioca senza dubbio un ruolo importante nei problemi
degli omo,ma io credo che non sia l’unico.
Io credo nella selezione darwiniana,che in tempi lunghissimi ha favorito il dimorfismo maschio femmina per l’unico motivo che alla prova dei fatto si e’ dimostrato il sistema piu’ efficente,nelle forme di vita piu’ evolute.
Altrimenti saremmo tutti ermafroditi come le stelle marine,i vermi e le lumache.
E nell’uomo come altrove l’anatomia e non solo e’ stata adattata a questo.
Il fatto che certi meccanismi siano instabili,e in certi individui spingano all’omosessualita,non significa certo che questi individui siano completamente adattati a questa “diversa” sessualita,dato che per esempio la loro anatomia e’ rimasta praticamente la stessa, e probabilmetne anche certi meccanismi mentali.
Per cui non sono affatto sicuro che ,anche se molte coppie omo possono funzionare benissimo,in altre i problemi nascano anche “intrinsecamente”,vale a dire dall’incapacita di adattarsi del tutto ad una sessualita per la quale i loro corpi ed anche le loro menti non sono fondamentalmente adatte.
Quanto all’omosessualita come rimedio alla sovrappopolazione,non sei il primo a sostenerla :Antony Burgess,l’autore di “arancia meccanica”,in un’altra sua opera distopica immaginava un regime futuro dove le autorita,a questo scopo,incoraggiano in ogni modo non solo l’omosessualita e ovviamente l’aborto,ma perfino l’infanticidio !
Io personalmente preferisco la contraccezione !

laverdure

Quanto al paragone con le altre razze animali,e ‘ valido solo fino ad un certo punto,e certe generalizzazioni sono ingannevoli.
Sebbene la gelosia non sia certo sconosciuta nel mondo animale,nella maggioranza delle razze le coppie hanno una durata limitata,anche nelle razze piu’ evolute,come i delfini.
Pretendere che anche qualunque essere umano pratichi impunemente quello che veniva definito “libero amore”,anche infischiandoscene dei sentimenti del partner,ha dimostrato di non essere una buona politica.
E’ praticabile si per una certa percentuale di individui di entrambi i sessi,ma per la maggior parte la rottura di un legame sara sempre sgradevole,a volte traumatica.

pendesini alessandro

Chi ignora di essere ignorante è più ignorante dell’incolto !
Da come scrivi e rispondi mi chiedo seriamente se non risenti una certa avversione ma forse anche odio verso gli omo ; non escluderei inoltre una possibile, per non dire certa –più che diffusa- omosessualità repressa, che consiste nel volere a tutti i costi appparire il contrario di quello che si è…..
Da quando bazzico su questo sito, rimango stupito da certe tue risposte che qualifico di saccenti : il voler mostrare cio’ che si sa o credere di sapere, anziché conoscere….ostentando un dubbio sapere, sovente superficiale, irritante ma anche presuntuosamente sbagliato !

laverdure

Caro Pendesini,stai sfondando l’aria,e’ ovvio che provo una istintiva avversione per gli omo,come la prova chiunque non sia sua volta un omo.
Chiunque pretende il contrario e’ solo un ipocrita,che afferma: “Non sono razzista!”esattamente come potrebbe affermare : “Non ho paura !”,oppure : “Sono un duro !”
Tutte belle frasi altisonanti che fanno immediatamente supporre il contrario di quanto pretendono.
E questa istintiva avversione e’ appunto dovuta ad un istinto primordiale di diffidenza per il diverso,nata da pure necessita di sopravvivenza.
La stessa avversione provocata dal colore diverso della pelle,dai diversi tratti somatici,perfino dalla semplice bruttezza.
Tutta roba che un individuo,se motivato,puo’ reprimere benissimo,ma che non potra mai eliminare ai livelli piu’ profondi,e che potra’ riemergere in determinate circostanze.
Spero non pretenderai di farmi credere che se un individuo facesse lo str…o con te,
una eventuale differenza di razza non farebbe nessuna differenza ,vero ?Indipendentemente da quella che possa essere la tua reazione manifestata esteriormente.
E come dicevamo,questa avversione puo’ essere repressa senza sforzo in presenza di opportune motivazioni,ad esempio se un individuo mostrasse qualita
tali da guadagnare rispetto,come intelligenza,affabilita,cultura,savoir faire,la sua diversita,la sua bruttezza possono non solo guadagnargli simpatia, ma amplificare
tale simpatia.
Forse ricordi quanto gia scritto in passato : “Pensa come e’ in gamba Samantha Cristoforetti MALGRADO sia una donna !”,oppure : “Guarda come e’ intelligente e preparato quello SEBBENE sia un africano !”
Credo che tutti,almeno inconsciamente,facciamo ragionamenti simili,anche se non
tutti li esternano esplicitamente.
Persino dietro la simpatia e l’ammirazione puo’annidarsi il razzismo .
Ovviamente,al contrario,l’antipatia suscitata da difetti e comportamenti irritanti
non potra che essere accentuata dalla diversita.
E tanto per fare un esempio,temo che i cosiddetti “Gay pride”,con esibizione di personaggi seminudi coperti da piume di struzzo serva solo a ribadire tutti i peggiori pregiudizi sui gay.
Opinione questa esternata,notare bene,da numerosi gay dichiarati.
Naturalmente ognuno puo’ pensarla come vuole,non abbiamo forse una nutrita schiera di “terrapiattisti” , “novax” et similia ?

Piccola precisazione : come e’ tuo diritto considerare gli altri come “saccenti”, e le loro opinioni “presuntuosamente sbagliate”,non negherai certo agli altri il diritto di fare la stessa cosa con TE,vero ?
(Del resto,anche se lo negassi, non farebbe nessuna differenza.)

pendesini alessandro

Caro sconosciuto
Una delle poche cose che fai benissimo è praticare l’arte di rovesciare le tesi altrui ; arte che si chiama Anatreptica ! Per il resto, particolarmente nell’ambito scientifico, mi fai solamente –diciamo solletico !

I miei interventi su questo sito si fermano definitivamente qui !
Buona continuazione a voi tutti
AP

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