La clericalata della settimana, 22: la Regione Lombardia finanzia gli oratori

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della Giunta della Regione Lombardia che

ha approvato un protocollo con la Chiesa cattolica per destinare 600 mila euro a 150 progetti per gli oratori.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

L’incoronazione del cardinale Matteo Zuppi a nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana ha suscitato giubilo anche tra i politici. Il segretario del Pd Enrico Letta fa «gli auguri più sentiti di buon lavoro». «Auguri di buon lavoro» anche dal segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che lo loda perché «sempre vicino agli ultimi, ai più poveri». Non è invece pervenuta alcuna reazione da parte delle istituzioni per invitare le vittime di abusi a sporgere denuncia alle autorità civili, in risposta alle vuote e preoccupanti affermazioni che il nuovo capo dei vescovi ha fatto in conferenza stampa.

Domenica 30 maggio una statua della Madonna “pellegrina” del santuario di Fatima è stata trasportata da un elicottero della Guardia di Finanza nella sede del Comando Generale del corpo a Roma, dove si è tenuta una cerimonia liturgica officiata da “sua eminenza reverendissima” cardinale Dominique Francois Joseph Mamberti, prefetto del “Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica”. Al termine la statua è stata messa su una lettiga e trasportata da quattro allievi marescialli dalla caserma “Piave” per una processione. All’evento religioso hanno partecipato il capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza e una rappresentanza di ufficiali del Comando generale.

Il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso si mobilita contro la proposta di una scuola elementare di Ceresara (MN) di organizzare un incontro (facoltativo) con uno psicologo per rispondere alle domande dei bambini su sessualità e affettività, dopo le proteste degli integralisti cattolici no-choice. Sasso ha chiesto l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale e con preoccupazione ha affermato: «Si vuole turbare la serenità di alunne e alunni piccolissimi con temi assolutamente inadeguati».

Il consigliere del Comune di Udine Giovanni Govetto, delegato per le scuole paritarie, si scaglia contro l’Uaar dopo l’appello del circolo locale all’amministrazione per vigilare sulle potenziali discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale e per motivi religiosi di fatto autorizzate dal Vaticano nelle scuole confessionali finanziate con fondi pubblici. Govetto, già noto per le posizioni integraliste contro l’autodeterminazione, derubrica il tutto a «insensate e inutili polemiche» contro la Chiesa cattolica, paventando la deriva verso le «dittature totalitariste».

La scuola elementare “Galilei” a Villatora di Saonara (PD), durante la lezione di alternativa alla religione cattolica, ha proiettato un video di animazione dedicato alla vita di sant’Antonio di Padova: la stessa cosa che avveniva durante l’insegnamento della religione cattolica.

La redazione

 

22 commenti

Maurizio

Non so davvero da dove iniziare a commentare, sto ancora vomitando.

dissection

Bella l’alternativa di Saonara. Più alternativa di così, proprio non si può…

Defendente

Direi che lo scandalo è che viene dato troppo poco per portare avanti un servizio preziosissimo (che lo stato non garantisce) come quello di badare a bambini e ragazzi a prezzi contenutissimi per le famiglie (se non addirittura nulli) contrastando così che questi possano seguire cattive compagnie per strada e permettendo così anche alle madri di poter lavorare

Diocleziano

Con “servizio preziosissimo” ti riferisci agli oratori? Ma anche no se la contropartita è il rincoglionimento religioso! Per non parlare di altri pericoli, dei quali pare che debba occuparsi
lo Zuppi; da quello che ha annunciato dovremo aspettarci un’inchiesta secolare, fatta di
ponderose indagini destinate all’inumazione sotto tonnellate di polvere. Quando la strada
maestra è quella di rivolgersi alla magistratura dello Stato italiano, visto che i preti sono cittadini
italiani che vivono in questo stato. Ma la città del Male è maestra nel gioco dei bussolotti,
ed è in Italia quando si tratta di incassare e sono stranieri quando devono pagare.

Dare i soldi agli oratori è un illecito perché si destinano fondi, raccolti da tutti i cittadini,
per avvantaggiare una sola parte. Se sotto questi comportamenti non ci fosse la malafede
sarebbe lo Stato a dover fornire questo servizio LAICO, per esempio tramite le scuole.

dissection

Emperor
Tu credi che abbia capito qualcosa, e soprattutto che gliene freghi una virgola in più del sarchiapone giallo del Klondike? Il tipo è qui per fare sealioning, non gli interessa fare un dialogo costruttivo, né tantomeno imparare, non è diverso dai Giuseppi e dagli Enrichi che infestavano il blog anni addietro, prima che sparissero tutti quasi in blocco. Se la risposta al tuo commento non è “grazie, ho capito”, significa ciò che ho detto.

Defendente

Direi di sì, molte persone non hanno alternative e “sono costrette” a mandare i figli in oratorio dato che non ci sono vide alternative pubbliche.
Non so in che mondo vivete ma so che gli oratori sono frequentati anche da non cattolici, non è più come una volta che erano i preti a gestirli quindi ora ci si rivolge a volontari ed educatori

RobertoV

I prezzi “contenutissimi” sono ottenuti proprio perchè ricevono tanti soldi dallo stato e possono derogare alle regole che valgono per gli altri.
Per esempio gli altri devono avere professionisti, mentre in parrocchia va bene affidare dei bambini a dei ragazzini della media, cioè dei minorenni, senza nessuna sicurezza e qualifica. Ciò che è inaccettabile al di fuori e porterebbe a denunce per la scarsa sicurezza, viene accettato nelle parrocchie senza problemi. Scarsi livelli di sicurezza, non adeguamento delle strutture, personale inadeguato e volontario fanno il resto. Facile fare costi bassi così. Per esempio una società sportiva ha costi decisamente più elevati per seguire i ragazzini perchè non può far lavorare minorenni, il personale deve essere qualificato e le strutture le paga a prezzi di mercato, non le ha ereditate gratuitamente da epoche liberticide e non riceve fiumi di soldi dallo stato (non ha per esempio l’otto per mille) e deve rendicontare tutto adeguatamente e pagarci le tasse.
Se lo stato non fornisce alternative e da i soldi alle parrocchie obbligando le persone per mancanza di alternative ad utilizzare le parrocchie, ovviamente alle condizioni delle parrocchie, nonostante prendano soldi pubblici, viene violata la libertà di scelta e lo stato favorisce sfacciatamente una società privata di parte e ne favorisce la propaganda. Uno stato laico non può obbligare le persone a dover passare dalle parrocchie perchè deliberatamente le favorisce non fornendo alternative. E se ci sono tante parrocchie è proprio l’eredità dell’epoca della dittatura cattolica della religione di stato che controllava ed obbligava i cittadini. Non è cambiato molto da allora.
Per esempio, invece, a Vienna, nonostante l’eredità cattolica, il comune fornisce parecchie strutture pubbliche e laiche per i giovani, luoghi di incontro, piscine gratuite fino ai 14 anni, campi sportivi gratuiti, strutture ricreative.

Defendente

A dire il vero le agevolazioni sono un po’ per tutti quelli che sono nel sociale, non solo per la religione cattolica… Addirittura i partiti e i sindacati godono di queste agevolazioni.
Mi viene da pensare che pure l’uaar possa avere di queste agevolazioni.
Se poi gli oratori possono garantire prezzi bassi o nulli è per l’altissima grado di volontariato che in mia opinione è un vanto, non una vergogna come vuoi far credere.
Aspetto che l’uaar apra i suoi oratori e poi ne parliamo

RobertoV

Defendente
Stai come al solito dicendo un mucchio di falsità per difendere l’orticello.
Fare concorrenza sleale, non è un vanto. Fare concorrenza sleale utilizzando in prevalenza personale volontario non è un vanto. Sfruttare il lavoro di ragazzini non è un vanto. In nessuna altra attività puoi utilizzare dei minori di 16 anni come si fa in parrocchia e non gli puoi affidare dei ragazzini. Verresti denunciato. Anche il sociale ha le sue regole, tranne che per la chiesa cattolica che si comporta come uno stato nello stato. Intrallazzare con uno stato clericale e clientelare non è un vanto.
In una società sportiva non puoi far lavorare dei ragazzini e le persone che vi lavorano devono essere qualificate, cioè devono avere almeno la qualifica di istruttore.
Per fare il corso di allenatore calcio CSI bastano 80 euro, mentre la società spende sui 500 euro per il primo livello di allenatore in FGCI, eppure entrambi fanno agonistica. Nei centri sportivi devi avere un defibrillatore che costa sui 1000 euro, in parrocchia non è obbligatorio e viene salutato come grande attenzione per la sicurezza quando arriva donato da qualche azienda o qualche genitore come indulgenza. Le società invece se li devono comprare coi loro soldi e devono rendicontare tutto.
I campi CSI non sono a norma e c’è di tutto e spesso senza elementari regole di sicurezza che invece sono richiesti in federazione, e così via.
Una società sportiva di soldi dallo stato ne vede proprio pochi e al massimo accede al cinque per mille, non all’otto per mille come gli oratori.
“Aspetto che l’uaar apra i suoi oratori e poi ne parliamo”.
Pure bullo! Spero proprio di no! L’attività sociale è un’altra cosa. L’Uaar combatte l’indottrinamento e le ruberie allo stato, non lo promuove.

Defendente

Quale sarebbe la falsità che ho detto?
Tu parli di sfruttamento di lavoro minorile ma se ci sono è perché sono proprio loro che vogliono fare quel volontariato e poi ti sfido a trovare un oratorio che sia gestito da soli minorenni…
Io quando facevo sport da bambino mi ritrovavo a fare io l’istruttore di quelli più piccoli in supporto ai maestri/allenatori.
Attendo di vedere la falsità che ho go detto magari corredato di fonti che mi sbugiardano.
Ho l’impressione che voi potete dire quello che volete, i miei commenti invece, non seguendo il pensiero comune di questa setta, devono essere “moderati”

Moderazione

Ho l’impressione che voi potete dire quello che volete, i miei commenti invece, non seguendo il pensiero comune di questa setta, devono essere “moderati”

Hai un’impressione sbagliata e dettata non da evidenze ma dalla tua personale percezione. Che è poi lo stesso meccanismo alla base di qualunque credenza, dalle religioni ai terrapiattismi passando per complottismi vari. Di fatto tu non sai chi è moderato e chi no, nessuno qui può saperlo ma ciascuno capisce benissimo che egli/ella stesso è moderato e si convince di essere il solo.
Colgo l’occasione per ricordare a tutti che è inutile scrivere qui per rivolgersi alla moderazione, il messaggio sarà inesorabilmente cancellato. Alla moderazione ci si rivolge scrivendo a moderazioneblog@uaar.it.

RobertoV

La differenza è che io ti dimostro le cose, tu affermi sempre senza dimostrare. Se non capisci è un limite tuo e fai pure la vittima senza argomentare come al solito. Classico modo di operare del ballista.
Stai difendendo dei truffatori e sfruttatori. Adesso il lavoro minorile si può fare se i ragazzini sono spacciati come “volontari” e se c’è un responsabile? Strano, nelle altre strutture non lo puoi proprio fare anche se il ragazzino vuole. Ma agli abusi ci siete abituati. Non siamo nell’ottocento. L’utilizzo massiccio di personale volontario, non qualificato, senza contratto per fare attività concorrenziali è palesemente concorrenza sleale. Anche nelle scuole paritarie contrattualmente non potete utilizzare più del 25 % di personale volontario.
E la sicurezza dove la metti? Le società sportive devono fare le cose in sicurezza ed in modo professionale, in parrocchia no. Affidare dei bambini a dei ragazzini è da criminali, se in parrocchia lo puoi fare come 100 anni fa il problema c’è: nelle altre strutture non lo puoi fare, ti denunciano. I campi su cui giocano i ragazzini non sono regolari, ma possono fare quello che vogliono e spesso non sono in sicurezza: mi ricordo di un campo di calcio mini in cui da un lato gli alberi erano a ridosso della linea laterale così li avevano dovuti circondare di materassi perchè i ragazzini giocando vi potevano cozzare contro. Roba da denuncia, in nessun centro sportivo otterresti l’abilitazione per una situazione così pericolosa, in parrocchia ovviamente si.
Riguardo ai finanziamenti le parrocchie accedono all’otto per mille, gli altri no. Per non parlare del fiume di soldi che arrivano dai comuni e regione che non arrivano agli altri che invece devono impazzire coi bilanci (che sono anche obbligati a fare e rendicontare tutto): per esempio quando viene costruito un nuovo quartiere è un classico che il comune doni il terreno per la chiesa e la parrocchia, più altri soldi per l’edificazione del tutto. Io non ho mai visto nella costruzione dei nuovi quartieri donare terreni e soldi alle altre attività di volontariato e per quanto riguarda i centri sportivi c’è una netta penuria di strutture.
Senza barare, violare le regole, la prepotenza come in passato non riuscite proprio a stare: vi fa paura il confronto a pari regole.
Spero che l’Uaar inizi un’attività legale di denuncia degli oratori per lo sfruttamento del lavoro minorile, non rispetto delle regole di lavoro e di sicurezza e concorrenza sleale.

Defendente

@roberto: non mi hai dimostrato nulla, la dimostrazione è un’altra cosa tant’è che ho chiesto di essere sbugiardato con fonti che infatti non hai mostrato.
Io non sto difendendo dei truffatori, sto semplicemente mostrando che con tutto i problemi seri che ci sono vi attaccate a cose che non sono problemi ma a come addirittura risorse, cose che un razionale dovrebbe vedere

RobertoV

“Il reato di concorrenza sleale si configura, quando sussistono tutte le condizioni necessarie affinché tra due soggetti si instauri un regime concorrenziale cioè quando due aziende operano nello stesso ambito e si rivolgano alla stessa clientela.”
Nel caso delle società sportive è palese la concorrenza sleale delle parrocchie riguardo allo sport ed anche relativamente ai campus estivi sportivi per tenere i ragazzi dopo la scuola, come evidenziato precedentemente: regole differenti, privilegi, assenza di sicurezza e abuso di personale non qualificato, volontario e di minori.
In rete si trovano diversi scontri per concorrenza sleale tra parrocchie e ristoratori, bar, con confcommercio. Alcuni esempi:
https://www.forzacavallasca.it/cavallasca/la-corte-di-giustizia-europea-condanna-le-parrocchie-a-pagare-lici/

https://www.ilmessaggero.it/pay/venezia_pay/concorrenza_sleale_da_parte_delle_sagre_paesane_ascom_non_molla_la-524706.html

Mentre relativamente al fiume di soldi che ricevono dai comuni, l’esempio più noto è quello del quartiere nuovo Firmian di Bolzano (gli altri se li sognano):
https://www.uaar.it/uaar/documenti/161.pdf

Facile tenere i prezzi bassi così quando gli altri devono competere rispettando le regole da cui le parrocchie sono esentate e godono di privilegi e finanziamenti impensabili per altri. Inoltre prezzo basso non vuol dire assenza di guadagno e che l’attività non è lucrativa perchè se i costi sono bassi o inesistenti si riesce comunque a fare un utile. A danno degli altri.

RobertoV

Inoltre il lavoro di minori è consentito solo dai 16 anni in su e deve esserci un contratto e l’autorizzazione dell’ispettorato del lavoro. Per certe situazioni particolari si può scendere sotto ai 16 anni, ma deve essere autorizzato dall’ispettorato sul lavoro. E di certo non si possono affidare loro dei bambini visto che non sono maggiorenni.
Tutto questo in parrocchia non è richiesto, gli altri vengono denunciati se non rispettano le regole.

Defendente

@roberto: facciamo un passo indietro, conosci degli oratori gestiti da minorenni? Perché quelli che conosco io sono portati avanti da ragazzi maggiorenni volontari che sono responsabili anche dei volontari minorenni.
Tu continui a parlare di lavoro minorile ma qui si tratta di volontariato e il volontariato si può fare anche da minorenni.

Defendente

@roberto: hai messo dei link però quali mie parti sbugiarderebbero?
A vederli così sono fuori dal discorso…

Diocleziano

«…sto semplicemente mostrando che con tutto i problemi seri che ci sono
vi attaccate a cose…»
E non poteva mancare il benaltrismo!… 😛

RobertoV

Trovo incredibile la cortigianeria, la devozione per il potente, dei media e dei politici per l’elezione di Zuppi. Prima noto solo come vescovo di Bologna e per la difesa di interessi di parte quali le scuole cattoliche e benedizioni e visite pastorali nelle scuole, adesso che è a capo dei vescovi italiani è diventato il prete di strada (un arcivescovo ?), una persona eccezionale, quasi santo, tutti che ne tessono le lodi. Cose analoghe erano successe con i papi precedenti, oggi in quanti rimpiangono lo squallido B XVI o considerano una persona eccezionale GP II dopo quello che si è scoperto?
Le sue uscite sulla pedofilia non promettono niente di buono: a parte chiedersi che cosa abbia fatto prima visto che non è un alieno, ma ha chiesto di avere un rapporto già per ottobre. Se penso alle indagini nelle altre nazioni, ci sono voluti anni per arrivare a delle conclusioni e questo in pochi mesi vorrebbe già avere un rapporto. Ammettere il minimo per fare credere di fare qualcosa e chiudere la pratica.
Riguardo alla scuola elementare ed alle esternazioni del sottosegretario all’istruzione trovo sconcertanti le paranoie di questi fanatici: fare istruzione sessuale sarebbe promuovere la teoria gender? Già Freud parlava della sessualità dei bambini, magari bisogna parlarne anche prima che diventino adolescenti. Si possono indottrinare e fare il lavaggio del cervello a dei bambini con la religione cattolica, sin dall’infanzia, ma non si può parlare scientificamente di sessualità a dei bambini di 10-11 anni ed il tutto su base volontaria, senza obbligare nessuno.

dissection

Belle anche le dittature “totalitariste” del consigliere di Udine, in contrapposizione alle famose dittature parziali o “soft”.

KM

Bisognerebbe ricordare al consigliere di Udine che nello stato vaticano “… vige un regime di monarchia assoluta (totalitaria) teocratica ierocratica elettiva di tipo patrimoniale…”, oltre al fatto che le dittature si basano proprio sul principio “no checks and balances”, cioe’, niente pesi e contrappesi. Ergo, appellarsi per vigilare che le norme siano rispettate da tutti, non e’ da dittatura totalitaria. Non e’ certol’UAAR o noi atei che firmiamo accordi con mussolini e altri dittatori.
Govetto, invece dell’ora di sra(reli)gione, potevi avvalerti di un’alternativa e farti una bella cultura in Storia.

Commenti chiusi.