La clericalata della settimana, 27: la Regione Friuli Venezia Giulia paga la caldaia alla parrocchia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della Regione Friuli Venezia Giulia che

ha promesso di regalare 100 mila euro a una parrocchia di Cordenons (PN) per rifare caldaia e impianto di riscaldamento.

Già nel 2019 la chiesa si era indebitata per aprire una scuola parrocchiale: la Regione aveva stanziato 2,7 milioni di euro sui 3,5 necessari.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Comune di Cameri (NO) con una determinazione ha autorizzato un impegno di spesa di 99 euro per regalare un orologio al «novello sacerdote» locale «in occasione della sua prima messa» nella cittadina. Perché da «molti anni, oltre 10 anni, la comunità camerese attende una nuova vocazione sacerdotale».

Paolo Vismara, sindaco di Brenna (CO), invita tutta la cittadinanza all’inaugurazione di un percorso ciclopedonale con annessa benedizione, con a seguire «Processione lungo il percorso e recita del Santo Rosario per il dono della pioggia in questo tempo di siccità per tutti i Campi del nostro territorio».

A Casalnuovo di Napoli il sindaco Massimo Pelliccia partecipa, con fascia tricolore, alla cerimonia di ordinazione di due nuovi sacerdoti della zona. «Insieme a tutta la comunità preghiamo per loro e per il loro bellissimo cammino di fede», proclama.

Il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi critica il leader del Pd Enrico Letta che aveva ricordato l’importanza della laicità, commentando la sentenza della Corte suprema Usa contro l’aborto. Ricorda al «cattolico imperfetto, come me, siamo entrambi divorziati» che «nei primi Anni Novanta, insieme, da dirigenti dei Giovani Dc promettevamo a Wojtyla che ci saremmo “alzati in piedi” per difendere la vita nascente”. Triste abiurare i propri valori».

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Matteo Salvini ha commentato sui social con «Un bel tacer non fu mai scritto» le dichiarazioni del fotografo Oliviero Toscani che, inaugurando una mostra a lui dedicata, ha sostenuto: «La fotografia ha fatto sì che le fake news siano un po’ meno. Io credo che il Vangelo e la Bibbia sono fake news. Se ci fosse stata la macchina fotografica, la figura di Gesù Cristo sarebbe ridimensionata».

Il deputato di Leu Stefano Fassina, intervistato sul quotidiano dei vescovi Avvenire, commenta così la sentenza anti-aborto della Corte suprema Usa: «in Italia c’è la legge 194 ancora tutta da attuare, anche nella parte relativa alla tutela e alla promozione della maternità». E invoca una intesa bipartisan per promuovere la natalità.

 

La redazione

 

17 commenti

Defendente

“la Regione aveva stanziato 2,7 milioni di euro sui 3,5 necessari”
bisognerebbe ringraziare la chiesa che ha fatto risparmiare alla regione 800 mila euro per un servizio indispensabile

RobertoV

3,5 milioni necessari per la chiesa, non per il comune. Ci vuole un bel coraggio a coprire quasi l’80 % dei costi di una scelta settaria e privata. Il sogno della scuola era del Don, non del comune e riguarda la sua comunità.
Ovviamente il tutto sarà stato fatto come al solito nelle parrocchie, non rispetto della sicurezza, delle condizioni igieniche, delle condizioni di lavoro, sfruttamento del lavoro minorile, del lavoro nero e del volontariato perchè si sa che sono zone franche dalle regole statali.
Addirittura discutevano se fosse necessario mettere a terra gli impianti nelle parrocchie (d’altronde con dio il salvavita non serve). Ed anche nelle mense bastano le condizioni igieniche di 100 anni fa.

https://www.chiesaoggi.com/la-sicurezza-nelloratorio/

Addirittura i volontari (lavoratori in nero ?) che lavorano nelle parrocchie sono trattati in modo differente dagli altri lavoratori volontari delle onlus che sono sottoposti alla legge sulla sicurezza del 2008 che ne esenta le parrocchie che invece rispettano la legge sulla sicurezza e sul lavoro del 1931 !!!, cioè del fascismo, non della democrazia (lavoro minorile, in nero, divieto di sciopero, scarsa sicurezza). E se succede qualcosa ai lavoratori in nero/volontari si comportano come il peggior capitalista.

https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/sulla-responsabilita-del-parroco-per-un-infortunio-AR-18896/

Chissà come installeranno la caldaia! Di solito la regione agli altri per dare soldi chiede il rispetto delle regole. Sono un pozzo senza fondo di soldi pubblici, gli altri possono aspettare. E per fortuna che con la pandemia avevano detto che bisognava puntare di più sul pubblico. Come si concilia con la libertà di scelta col favorire una scelta monoconfessionale e settaria?

RobertoV

Il costo medio per un posto in asilo nido è di 16000 euro/bambino (dati Miur): visto che la struttura ospita 100 bambini, doveva costare mediamente 1.6 milioni per la regione, cioè meno della metà, non hanno badato a spese. Solita cresta per coprire altre spese? La chiesa è maestra nell’accumulare ricchezze a danno dello stato. Certo che la regione è connivente se incentiva sperpero di soldi pubblici. In tal caso se la regione avesse fatto il suo dovere avrebbe risparmiato 1.1 milioni di euro ed avrebbe offerto una vera scelta libera per tutti.

Diocleziano

Regalare soldi a chi non ha obbligo di rendicontare può causare qualche sorpresa,
come veder tornare qualcosa per riconoscenza…

dissection

Triste Adinolfi che rinfaccia abiure agli altri quando allo stesso tempo ammette di aver fatto lo stesso, nascondendosi oltretutto dietro l’ipocrisia della facciata di “cattolico imperfetto”. Un bel tacer non fu mai scritto 🤭😁

RobertoV

Adinolfi alle ultime elezioni comunali ha preso zero voti ed il popolo della famiglia è stato superato anche dal partito Gay che almeno è riuscito a portare una persona in giunta. Anche per la maggior parte dei cattolici è un personaggio imbarazzante come la sua visione di cattolicesimo. Se non fosse un clericale con alle spalle la potente multinazionale chiesa cattolica sarebbe una nullità.
In Germania il termine classico utilizzato per la chiesa cattolica è proprio “gli ipocriti”.

dissection

Ha alle spalle la chiesa cattolica, ma è riuscito a rimanere una nullità lo stesso 😈😁

dissection

Salveenee dimostra ancora una volta la sua crassa ignoranza con le citazioni fuori contesto…

Maurizio

Mai sopportato gli ipocriti paladini del cattolicesimo duro e puro ma con divorzi, convivenze, gravidanze extraconiugali, matrimoni alle spalle. Adinolfi, Salvini, Meloni, Berlusconi aprono la lunga fila.

RobertoV

Soprattutto perchè spesso sono attivi nel negare libertà agli altri. Mi ricordo di una dirigente di una TV tedesca con 4 divorzi alle spalle e che aveva fatto carriera ed era sostenitrice dell’idea che le donne dovessero stare a casa ad occuparsi della famiglia e dei figli. E di una collega talebana di CL con tre figli che rompeva le scatole agli altri sulla moralità e che alla fine ha divorziato e non ha avuto neanche l’affido dei figli. La Meloni paladina cattolica ed inquisitrice vuole la natalità per gli altri, ma lei ricca ha fatto un solo figlio e mai si è sognata di adottarne uno pur avendo tutti i mezzi per poterlo fare: certo oggi è difficile trovare un bambino ariano da adottare, hanno tutti il difetto di venire da popoli “inferiori”, però qualche russo magari lo trovava anche se lì sono in genere ortodossi o musulmani, o peggio, atei, altre parrocchie.

RobertoV

Tra le clericalate aggiungerei anche quella dei media italiani che riescono ad entusiasmarsi per la notizia “rivoluzionaria” che per la prima volta il papa nomina due donne nella Congregazione per la scelta dei vescovi da proporre al papa, cioè una delle quattro commissioni che si occupa della selezione dei vescovi (la cui nomina è poi esclusivamente del papa). In quella commissione ci sono più di 30 uomini. Cioè queste due donne in netta minoranza potranno partecipare a selezionare solo uomini per essere nominati vescovi da un uomo. Avevano bisogno di due segretarie? Alla società sportiva Aniene hanno fatto giustamente pesanti contestazioni perchè escludevano le donne dal consiglio di amministrazione (in realtà alcune per meriti particolari vi potevano partecipare) e qui per la chiesa cattolica anzichè contestarla, accettano come normale la situazione e si entusiasmano per un piccolo cambiamento del livello delle concessioni in Arabia Saudita alle donne e che resta comunque anni luce distante dal mondo reale, vivendo nel suo mondo antidemocratico e discriminante di oltre cento anni fa: in campo protestante sono oltre cento anni che le donne possono diventare vescovo e partecipare all’elezione o addirittura ricoprire il ruolo di capo della chiesa.

Maurizio

Ho sempre pensato che una donna la quale abbraccia volontariamente un credo misogino, come quello cristiano o musulmano, deve soffrire di un complesso di inferiorità condito di una buona dose di sadomasochismo. Come altro si spiega l’euforia con cui talune donne credono a un dogma che in partenza le relega a una posizione subordinata in ogni aspetto delle gerarchie ecclesiastiche e della società? E se in parte posso capire il condizionamento sociale dalla nascita, trovo ancora più incomprensibile la conversione verso lidi meno ospitali. Sapete, quelle donne occidentali che di punto in bianco indossano veli piu o meno coprenti, o per amore di un musulmano (ma va’…?) o per andare a guerreggiare in Terra Santa, salvo poi rinsavire in due o tre anni, dopo il duro contatto con la realtà fatta di bombe e maschi da servire a vario titolo.

Diocleziano

“…quella dei media italiani che riescono ad entusiasmarsi per la notizia “rivoluzionaria” che per la prima volta il papa nomina due donne…”

…gli stessi media che si fanno partecipi del disappunto di sua B. sullo stato di degrado di Roma!
Ma con quale faccia di tolla si permette di pretendere pulizia e decoro quando è la fonte del
pessimo esempio in quanto debitore moroso verso il Comune di Roma!

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