La clericalata della settimana, 29: il Comune di Baronissi (SA) chiama il vescovo per benedire il municipio

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Comune di Baronissi (SA) che

per inaugurare il municipio, riqualificato di recente, ha invitato l’arcivescovo Andrea Bellandi per la benedizione, annunciandolo solennemente anche sui social.

All’evento hanno partecipato il sindaco Gianfranco Valiante, la Giunta, il Consiglio comunale, il deputato Piero De Luca, il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, il consigliere provinciale Francesco Morra, le autorità civili, politiche e militari.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La Digos si è attivata per identificare le persone coinvolte nel trasporto di un manichino che ricordava la Madonna, ritenuto blasfemo, durante il Pride di Cremona: l’ipotesi di reato è di vilipendio di simboli religiosi. Durante il corteo la polizia scientifica si era prodigata a riprendere pure la scena. Anche il sindaco Gianluca Galimberti, sotto accusa per aver dato il patrocinio comunale al Pride, ha preso le distanze, definendo «inqualificabile e irrispettoso» il trasporto del manichino.

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, diversi esponenti dell’amministrazione e delle autorità locali hanno partecipato alle cerimonie religiose del Festino di santa Rosalia. L’evento è costato 200 mila euro, di cui 50 mila arrivati dall’Assessorato regionale dei Beni culturali.

Il senatore leghista Simone Pillon si è scagliato contro la proposta di un dirigente scolastico del pistoiese di sostituire i grembiuli rosa per le bambine e azzurri per i bambini con quelli gialli, per tutti. Pillon ha sentenziato, evocando lo spauracchio del “gender”: «ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equality si inventasse il grembiule giallo all’asilo. Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche?». Non solo, ha attaccato anche il Pride di Treviso.

A Monserrato (CA), per l’inaugurazione di una piazza, era presente anche il prete. Il primo cittadino Tomaso Locci nelle scorse settimane si era presentato con fascia tricolore alla processione della Madonna.

La partecipazione al Pride di Verona del neosindaco Damiano Tommasi ha suscitato malumori a destra. Il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi ha criticato la scelta in questi termini: «non è con le carnevalate e le offese volgari verso altri e i valori in cui credono che si aiutano gli omosessuali».

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Pure i Pride delle scorse settimane sono stati oggetto di aspre critiche da parte dei clericali e degli integralisti. Il capogruppo della Lega della Regione Umbria Stefano Pastorelli e il gruppo leghista del Consiglio comunale di Perugia hanno attaccato il Pride locale, parlando di «foto e atteggiamenti osceni e blasfemi». Anche nel Consiglio regionale della Lombardia si sono alzate voci contro l’ipotesi (poi naufragata) di illuminare il Pirellone in solidarietà con la mobilitazione lgbt e di dare il patrocinio all’evento, prendendo come pretesto l’isolato caso di “blasfemia” di Cremona. Il consigliere leghista Alex Galizzi ha parlato di «oscene ostentazioni di Cremona, dove una statua della Madonna è stata vilipesa». La collega di partito Silvia Scurati attacca: «il gay pride è una inutile e ridicola ostentazione che rappresenta la parte politicizzata degli omosessuali, una provocazione a volte blasfema che non ha nulla a che vedere con la difesa dei diritti civili». Quello di Como è stato accusato da un proclamato gruppo di estrema destra Movimento nazionale La Rete dei Patrioti, tra le altre cose, di «blasfemia inaccettabile», con volantini affissi.

La redazione

 

16 commenti

dissection

Curioso come il criptogay Pillon si preoccupi tanto delle scemenze ideologiche che rischiano di farli ragionare, nel bene e nel male, ma non abbia mai speso nemmeno una virgola social per quelli vittime di pedofilia clericale. Si vede che li preferisce stuprati a ripetizione, oltre che indottrinati, anziché capaci di libero pensiero. Bene, Pirlon, bravo. Che degna persona…

iguanarosa

Sottoscrivo ‘scemenze ideologiche’. Scemenze far portare l’odiosa palandrana e far spendere inutilmente. Per quanto mi ricordo, è passato un po’ di tempo, nel mio asilo di suore il colore era libero. E comunque ogni scuola si regola da sola.
Purtroppo Pillon è diventato come una subrettina che deve farsi pubblicità in ogni occasione.

dissection

Non credo che Pillon in realtà sia mai stato molto di più di come lo definisci, ma la cosa buffa è che le scemenze ideologiche sono parole sue!

Maurizio

Quando la Corte Costituzionale ha dichiarato nel 2006 l’incostituzionalità della norma penale sul vilipendio alla religione, il Parlamento ha immediatamente introdotto la fattispecie di reato di vilipendio contro il sentimento religioso. Quale sarà mai la differenza? Boh.
Quale giudice (magari cattolico…) sarà così imparziale e obiettivo da quantificare l’offesa al sentimento religioso? Non ci è dato sapere. Se pensiamo però a quanto sono generalmente permalosi i fedeli di ogni religione, è facile dedurre che una condanna è dietro l’angolo per chiunque. Bentornati nel medioevo.

Diocleziano

«… Quale giudice (magari cattolico…) sarà così imparziale e obiettivo da quantificare l’offesa al sentimento religioso?
Quantificare l’offesa al sentimento religioso equivarrebbe a stabilire il grado di rinc… volevo dire : di condizionamento religioso.
Continuano a parlare di “statua della madonna” mentre era solo una bambola gonfiabile; ma poi vorrei capire: se partecipo in presenza a un gay-pride ho diritto di stigmatizzare quello che avviene lì? Lo so cosa pensano e cosa fanno, quindi cosa ci vado a fare? Allora sarebbe lecito andare in chiesa e ogni volta denunciare il prete per abuso della credulità popolare?

Diocleziano

Quante volte, in questo blog, abbiamo stigmatizzato il comportamento di innumerevoli sindaci che partecipano a funzioni religiose muniti del simbolo della loro funzione: la fascia tricolore, che nulla ha a che fare con le sue convinzioni mitologico-dogmatiche. Ebbene, in questi giorni molti sindaci hanno sottoscritto un appello a Draghi perché non lasci il suo incarico. E qui succede il miracolo: la Meloni furibonda gli si scaglia contro, con parole che potremmo sottoscrivere, una per una, nei casi sopra citati di partecipazioni inopportune.

Queste le sue dichiarazioni:
“Mi chiedo se tutti i cittadini rappresentati da Gualtieri, Sala, Nardella o da altri sindaci e presidenti di Regione che si sono espressi in questo senso, condividano l’appello perché un governo e un Parlamento distanti ormai anni luce dall’Italia reale vadano avanti imperterriti, condannando questa Nazione all’immobilismo solo per garantire lo stipendio dei parlamentari e la sinistra al governo. E, indipendentemente da chi li ha votati , mi chiedo se sia corretto che questi sindaci e governatori usino le Istituzioni così, senza pudore, come se fossero sezioni di partito”.

Ogni singolo brano può essere letto in funzione anticlericale.
Ma allora ci arrivano anche loro a capire! E io che pensavo fosse solo s†upidi†à!

KM

I am very well, thank you. I am in Italy and will be staying here for 6-7 months!
Mi fa piacere vedere che le cose non cambiano molto. Un sindaco puo’ partecipare, a nome della giunta e con tanto di fascia, a cerimonie religiose e processioni. Puo’ chiedere ad un pretaccio di benedire municipi e altri edifici civili. Ma se Damiano Tommasi (grande giocatore della mia Roma) si presenta privatamente e senza fascia ad un Gay Pride….. aprite celo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Comicissimo il commento di Valdegamberi (frazione costiera di Valmontone! LOL!): “…«non è con le carnevalate e le offese volgari verso altri e i valori in cui credono …” Ma quando li amichetti sua si mettono la tiara, i mantelli, i gioielli e tutto l’armamentario, quella non e’ una carnevalata? E come la mettiamo con gli insulti e le volgarita’ contro laici, razionalisti e atei? (ref. rubrica UAAR – Cosa dicono di noi – )
Vabbe’, ognuno ha la sua croce!
Buona giornata a tutti quelli di ottima razionalita’.

Diocleziano

KM
“… Valdegamberi, frazione costiera di Valmontone…” è da libro d’onore della Crusca! 😛

Parlando di tavanate e carnevalate, come può essere inquadrata la sollecitazione di sua Banalità a darsi da fare pregando? (Non ricordo se era per la pioggia, per il caldo, per la guerra, per la crisi finanziaria o per la situazione politica).
Dulcamara a questo qui ci fa un baffo. O viceversa.

KM

Grazie Emperor per il complimento. Ogni tanto ce so fa’!

Io suggerirei di abolire il papato e le gerarchie cattoliche, per sostituirle con un Gran Consiglio di sciamani presi dalle comunita’ indigene del Nord America. Mi dicono che la loro Danza della Pioggia sia molto efficace, certo piu’ delle varie preghiere a divinita’ e santoni inesistenti.
In alternativa ( e qui stuzzico la vena musicale di dissection) trasmetterei in tutte le piazze d’Italia la famosa Rain Song di Woodstock 1969. Ve la ricordate? – Oooooooo o o o o (percussioni improvvisate) Oooooooo o o o o (We want rain, we want rain) Ad Lib… Funziono’ perfettamente allora, proviamola… non si sa mai!

Top of the morning to you (come dicono gli irlandesi) e a tutti quelli di buona razionalita’!

dissection

Suggerisco The Rain Song dei Led Zeppelin e Pioggia… January Tunes dei Novembre. Ma anche Sign of the Storm degli Skepticism può andare molto bene.

KM

“… Testimoni alle nozze saranno:
Nuto Navarrini
la scrittrice Grazia Deledda
e il Ministro dell’imballaggio, l’On Pacchettini!”

Diocleziano

«…identificare le persone coinvolte nel trasporto di un manichino che ricordava la madonna, ritenuto blasfemo…»

Come sappiamo, questi eventi sono considerati reati in quanto urtano la permalosità dei credenti.
Allora dovrebbero affidare queste mansioni solo ad agenti bigotti, i quali dovrebbero catturare i colpevoli solo se a loro volta bigotti. Giusto? 😛

KM

Ave Emperor,
forse l’ho gia’ detto, ma “repetita juvant”.
La blasfemia non e’ piu’ un reato penale o civile, ma solo amministrativo e comporterebbe una multa massima al di sotto dei 300 E.
E’ inoltre circoscritto a due casi e due casi soli: l’ingiuria (sic) contro la divinita’ principale e quella contro le persone che non ci sono piu’. Cioe’ un p….d… o un mort….tua, come si dice a Roma.
Madonne, santi e gesucristi vari non rientrano piu’ nella casistica e/o nella tipologia blasfemica.
Quindi poliziotti, bigotti et alia possono sporgere tutte le denunce che vogliono. Un buon avvocato gli ritorcera tutte le accuse contro.
Questo e’ quel che so!

KM

“…Upon us all, upon us all
a little rain must fall’
just a little rain…” (Una delle mie preferite dei LZ)
Lo sapevo che avrei stuzzicato la tua enciclopedica cultura musicale.
Che ne dici di:
Riders on the storm (Doors);
Rain and tears (A. Child);
Fool in the Rain (LZ);
Ciao Ciao bambina – Piove – (D. Modugno);
e in fine, Singin’ in the Rain (Gene Kelly).
Resistete voi tutti di buona razionalita’!
Le mie fonti (gli sciamani Sapaim e Tacan’sina) mi assicurano che domani piovera’ e martedi’ nevichera’!
Tchuss!

Commenti chiusi.