La clericalata della settimana, 33: la Camera stanzia 4,5 milioni per celebrare san Francesco

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della Camera dei deputati che

approva lo stanziamento di 4,5 milioni per celebrare l’ottavo centenario della morte di san Francesco, al fine di «favorire la diffusione della conoscenza del pensiero, dell’opera, della cultura e dell’eredità del Santo».

I voti favorevoli sono stati 285, gli astenuti 4. Un solo voto contrario, di Silvia Benedetti (Gruppo Misto-Manifesta-PaP!-PRC-SE). Per completare la clericalata riportiamo di seguito alcune perle dalle dichiarazioni finali di voto.

Maria Teresa Baldini (MISTO-CI): «Parliamo della commemorazione di Francesco, un uomo, un santo patrono d’Italia che ha incarnato il Vangelo nella sua vita. Il Cantico delle Creature rappresenta l’armonia del creato, Tutte le iniziative che celebrano l’ottavo centenario della morte di Francesco sono un patrimonio culturale, che trascende dall’aspetto religioso».

Simona Vietina (MISTO-VI-ICT): «San Francesco è il grande santo della povertà: […] è un vero e proprio esempio per noi cattolici. Antropologicamente parlando, infatti, il proprio patrimonio culturale è il legame con i nostri valori, le nostre credenze, la nostra religione, dà un senso di identità e permette di identificarsi con una comunità, quindi, è la cultura che crea la comunità. […] è un dovere importante e fondamentale per ogni popolo preservare e promuovere il patrimonio culturale, che deve anche essere insegnato e tramandato alle giovani generazioni, insegnando loro che devono essere orgogliosi delle proprie radici».

Paola Frassinetti (FDI): «È necessario, infatti, saper gestire i tanti mondi diversi che individuano nel Santo la loro guida spirituale. Bisogna avere […] un approccio religioso, per calarlo nella sua realtà di povertà e di preghiera».

Filippo Gallinella (IPF): «Tutti si ricorderanno il Cantico delle creature, in cui si parla del creato, di quello che Dio ha donato all’uomo e che l’uomo ancora deve imparare a utilizzare».

Catia Polidori (FI): «Vorrei ringraziare in particolar modo, per l’intenso impegno profuso nel creare sinergie e cooperazione, padre Mauro Gambetti, già custode del Sacro convento, oggi cardinale, il ministro della provincia dei Frati minori dell’Umbria, Francesco Piloni, padre Enzo Fortunato e tutta la fraternità assisiate, che è cuore pulsante della comunità, missionari di fede e di pace e attenti custodi della memoria e dell’opera di San Francesco. Allo stesso modo, ringrazio sua Eccellenza Domenico Pompili, già Vescovo di Rieti e già ricordato in quest’Aula. Io ricordo che a Greccio, vicino Rieti, proprio su impulso di San Francesco, fu realizzato il primo presepe vivente».

Flavia Piccoli Nardelli (PD): «Francesco, il suo pensiero, la sua proposta spirituale rappresentano l’essenza del dialogo che caratterizza l’essere umano, che si realizza solo attraverso la comunicazione con i propri simili, con il creato e, per chi crede, con il Creatore».

Tullio Patassini (LEGA): «Per san Francesco, letizia e povertà hanno uno sguardo ben più alto delle questioni terrene: è uno spogliarsi dell’essenziale, è uno spogliarsi di tutto ciò che è umano per guardare oltre».

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il comune di Cesena ha stipulato una convenzione con la diocesi: in cambio di 8.000 euro l’anno di contributi pubblici un sacerdote sarà presente quattro ore al giorno al cimitero comunale e celebrerà una messa al giorno. Accompagnerà anche le salme dei cattolici. La convenzione lo autorizza a incassare offerte e a organizzare messe extra a richiesta, il tutto senza obbligo di rendicontazione e senza alcun diritto di controllo da parte del Comune, che coi soldi di tutti paga servizi destinati ai soli cattolici. Ovviamente il Comune si farà carico anche della manutenzione della chiesa, degli impianti e del relativo pagamento di riscaldamento, energia elettrica e acqua.

Indossando la fascia tricolore il sindaco di Tricase (LE) Antonio de Donno ha consegnato le chiavi della città a una statua che raffigura san Vito.

Antonio d’Amelio, sindaco di Montemilione (PZ), annuncia su Facebook la «benedizione da parte di don Michele Cavallo del nuovo dipinto dedicato alla nostra bella GLORIOSA del bosco». Oltre a varie foto, pubblica un video girato nella sala del consiglio comunale in compagnia di don Cavallo, annuncia che «erano diversi anni che cercavamo un’immagine della madonna da mettere nella casa comunale», indica il dipinto raffigurante la mamma di Gesù precisando che occupa la posizione in cui è maggiormente visibile e che tale quadro è stato donato in memoria di un sacerdote. Quindi spiega che l’immagine religiosa è stata messa in consiglio comunale «per la devozione che questo popolo ha per la madonna del bosco», rammaricandosi del fatto che prima non c’era «una degna opera che raffigurasse la madonna». Saluta tutti con «ci vediamo questa sera alla messa e poi alla processione» e assieme al prete «siete tutti invitati, bambini compresi».

In uno spot elettorale della Lega viene ossessivamente ripetuta la parola “credo” e in sottofondo di Matteo Salvini afferma che “nessuna parola più di ‘credo’ racchiude il nostro modo di fare politica”.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Il 28 luglio scorso il Consiglio dei ministri di un governo in “ordinaria amministrazione” decide di assumere a tempo indeterminato 422 insegnanti di religione cattolica, una materia facoltativa e sempre meno richiesta. Ricordiamo che stiamo parlando di persone scelte dal vescovo, pagate dallo Stato e tenute a impartire insegnamenti «in conformità della dottrina della Chiesa» (come prevede una delle peggiori clausole del Concordato). Questi 422 dipendenti pubblici riceveranno lo stipendio statale a vita grazie a un concorso farsa, in quanto sarà ammesso solo chi è in possesso della lettera di “idoneità diocesana”, passando davanti a insegnanti precari.

Il sindaco di Bacoli (NA) Josi Gerardo Della Ragione pubblica sul profilo istituzionale su Facebook un messaggio in occasione della processione di sant’Anna, per rivendicare le «radici più intime, più profonde, della nostra comunità», ossia la devozione alla santa patrona.

Il sindaco di Fivizzano (MS) si dimostra più papista del vescovo. Su segnalazione di un cittadino la diocesi aveva ordinato al parroco di non suonare le campane in orario notturno. Ma per il sindaco Gianluigi Giannetti il suono delle campane «segna il ritmo biologico dell’esistenza quotidiana degli abitanti di Fivizzano» e non può «venir posticipato per accontentare la voglia di riposo di qualche singolo». Invece può: a suon di esposti ricevuti anche grazie alle indicazioni dell’Uaar le diocesi sanno bene che lo scampanio per finalità non liturgiche può essere limitato per legge. Dovrebbe saperlo anche un sindaco.

La redazione

4 commenti

iguanarosa

Per la guerra delle campane a Fivizzano, ho letto tutto l’articolo e aspetto con trepidazione gi sviluppi della contesa. Faccio notare al sindaco che, dovesse incaponirsi, ci sono autorità (civili) provinciali e regionali, come l’Agenzia regionale per l’ambiente, che possono imporre di far cessare del tutto l’odioso e insalubre scampanio. Se a lui piace personalmente se lo scarichi sul telefono e lo senta con gli auricolari.
La convenzione del comune di Cesena, in fondo, è un servizio ai cittadini, ma solo ai cattolici. Poteva assumere un impiegato part-time, un controllore dei biglietti sui bus, un’assistente sociale, una maestra d’asilo, eccetera, ma ha preferito un prete al cimitero. Forse glielo hanno chiesto gli elettori, si vedrà al prossimo giro di elezioni comunali.

dissection

Per fortuna, una volta tanto, le chiavi della città non sono state consegnate alla madonna. Sai che confusione, con tutte quelle chiavi, se dovesse sbagliare città…
Le varie dichiarazioni dei politicantucoli sul santo patrono di vaticalia sono quanto di più abietto, ridicolo e penoso si sia letto ultimamente.
Dovremo celebrare un san Gianluigi campanaro?

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