Chiedi il mio voto? Dimmi se farai gli interessi del Paese o del Vaticano

Matrimonio egualitario, superamento dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica, legge sull’eutanasia, accesso all’aborto… Sono tanti e cruciali i temi al centro della nuova campagna dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) lanciata in vista delle politiche del 25 settembre per sollecitare i partiti a prendere posizione su una serie di questioni che si giocano sul terreno della laicità.

«Europeisti o sovranisti i politici italiani sembrano anteporre agli interessi del proprio Paese quelli del Vaticano: dal centro destra identitarismo cattolico, dal centro sinistra religioso silenzio sui diritti civili laici. E nessun accenno a intaccare i privilegi economici della Chiesa», spiega il segretario dell’associazione, Roberto Grendene. «Per questo l’Uaar ha inviato una lettera alle segreterie dei vari partiti chiedendo a chi si candida alle elezioni politiche di prendere pubblicamente posizione su nove questioni laiche, in modo che la scelta degli elettori possa essere consapevole. E invita elettori ed elettrici a pretendere risposte chiare da parte di chi sta chiedendo il loro voto e condizionerà il nostro futuro».

Si va dalle sale per i funerali civili su tutto il territorio nazionale alla riscossione ICI arretrata dalla Chiesa; dalle DAT (biotestamento) nella Banca dati nazionale via SPID alla revisione dell’8×1000 e alla promozione della scelta Stato; dal matrimonio egualitario al superamento dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica; dalla legge sull’eutanasia alla garanzia dell’accesso all’aborto; passando per la denuncia unilaterale del Concordato: ogni giorno sui social media dell’associazione sarà pubblicata un’immagine con una “domanda laica” ai candidati circa i nove impegni richiesti.

«Si tratta di questioni – rileva Grendene – perlopiù assenti dai programmi elettorali diffusi in vista delle elezioni e assenti dal dibattito pubblico. Ma sono questioni cruciali, che indicano la strada che il Paese imboccherà nei prossimi anni in materia di diritti civili e di rapporti con il Vaticano. In poche parole, in materia di diritti dei cittadini».

Maggiori informazioni: www.uaar.it/domandelaiche2022/

Comunicato stampa

7 commenti

iguanarosa

Questo “post” del blog è onesto e opportuno.
Che dicono/promettono i candidati agli eettori atei?
Sottoscrivo tutto.

KM

Non solo atei, ma tutti quelli che, per una ragione o per un’altra, non si riconoscono nel clericocattolicesimo. l’ICI arretrata significa decine di miliardi che si possono spendere per il bene di tutti. Sul superamento del disinsegnamento cattolico, la revisione dell’8 x 1000 e la denuncia unilaterale del concordato, abbiamo TUTTI da guadagnare – meno i clerico-avido-fascisti –

dissection

Vai tranquillo, i candidati troveranno le domande disoneste, inopportune e per di più faziose e moleste, i meno ipocriti perlomeno non faranno finta che siano argomenti di poca o nessuna importanza, quand’anche non contrari alla loro agenda.

Diocleziano

Ottima iniziativa. Un suggerimento: inizierei l’«ennalogo» dalle istanze più pesanti, come l’ora
di religione, le tasse evase, l’8×1000… le Sale del Commiato potrebbero sembrare un argomento
di retroguardia. Come si dice: “la prima impressione è quella che conta”.
Colpire duro per essere chiari. Anche se, nei fatti, potrebbe essere la richiesta con più alta possibilità di realizzazione.

RobertoV

Non so quanto siano attendibili le promesse dei partiti e dei politici in campagna elettorale. Tendono a vendere sogni, illusioni per qualche voto in più.
Basta pensare alla Raggi che prima di diventare sindaco prometteva di far pagare l’ICI al Vaticano e dopo non ha fatto niente ed era in perfetta sintonia col papa. Inoltre non avendo vincolo di mandato possono poi fare purtroppo quello che vogliono.
Non sono un legale, ma sulla denuncia unilaterale del concordato mi sembra che gli stessi legali non abbiano le idee chiare sulla possibilità di farlo. La chiesa ed i clericali si sono corazzati bene contro gli sviluppi della società.

iguanarosa

Le promesse dei politici, ovviamente lasciano il tempo che trovano. Il punto è che quasi nessun candidato si rivolge esplicitamente agli anticlericali assortiti, dagli atei ai laici vari e credenti di altre religioni.
L’astensionismo vincerà anche a queste elezioni, perché i politici non sono capaci di intercettare i bisogni fondamentali e le idee meno tradizionali degli elettori. Tra queste ci sono anche qiuelle di chi vorrebbe ricondurre il clero cattolico a più miti consigi e recuperare quanto i politici elargiscono di continuo.

Diocleziano

“… i politici non sono capaci di intercettare i bisogni fondamentali
e le idee meno tradizionali degli elettori…”

Può darsi che il forte astensionismo faccia proprio il loro gioco: il meccanismo delle votazioni è uguale a quello dell’8×1000 con il quale la Città del Male ingurgita la parte
maggiore del malloppo. Faccio un esempio: la Meloni che vanta oggi un 26% nei
sondaggi, ha effettivamente un 16% scarso del vero elettorato. E questa vorrebbe
diventare Primo Ministro… Ovviamente il discorso vale per tutti i partiti perché pare
che l’astensione attesa sia sul 40%. Come nelle votazioni scorse.

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