«L’espressione ‘rispetto della religione’ è diventata una frase in codice per dire ‘paura della religione’. Le religioni, come qualsiasi altra idea, meritano di essere criticate, satirizzate ed, ebbene sì, meritano anche la nostra irriverenza, senza paura».
Sono parole di Salman Rushdie, scrittore che vive sotto minaccia di morte a causa di una fatwa emessa contro di lui dall’ayatollah nel 1988. Il 12 agosto è stato aggredito nello stato di New York da un fanatico che intendeva mettere in atto questa condanna a morte.
Appena questa settimana il regime iraniano ha condannato a morte due attiviste per i diritti LGBT+. Nel 2014, il giornalista Soheil Arabi è stato condannato a morte per blasfemia per aver insultato il profeta maometto in alcuni post sui social. Il regime iraniano quindi condanna e uccide dissidenti e liberi pensatori. Fra questi, anche i registi. Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad sono stati arrestati per la loro critica al regime islamico. Lo stesso è accaduto all’acclamato cineasta Jafar Panahi, rappresentato qui alla mostra del cinema con il suo ultimo film, che già nel 2010 era stato condannato alla reclusione per i contenuti anti-propagandistici delle sue opere. Da allora gli è vietato produrre film e uscire dal paese. Per continuare a lavorare nell’illegalità, ha dovuto inventarsi scenografie creative e tecniche di regia di guerriglia, consegnando i suoi film ai festival del mondo su chiavette contrabbandate all’interno di torte o altri oggetti di esportazione. A luglio, dopo aver manifestato contro l’incarcerazione dei colleghi Rasoulof e Aleahmad è stato nuovamente arrestato per la sua dissidenza ed è attualmente in custodia.
La giuria del Premio Brian, presente dal 2006 alla mostra del cinema di Venezia in rappresentanza dell’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, avendo fra i suoi obiettivi la difesa e la promozione dei valori della laicità, esprime quindi la sua più sentita solidarietà al regista Jafar Panahi e condanna questi inaccettabili attacchi alla libertà di opinione e di espressione artistica da parte del regime islamico iraniano.
Giuria del Premio Brian 2022
Emanuele Paolo Albera, Enrica Berselli, Mariateresa Crisigiovanni, Paolo Ferrarini (presidente), Micaela Grosso, Giuseppe Indelicato, Irene Tartaglia.