La clericalata della settimana, 40: la Regione Piemonte elargisce 400 mila euro a organizzazioni antiabortiste

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è di Maurizio Marrone, assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte, che

ha approntato una delibera per elargire 400 mila euro del fondo per la “vita nascente” alle organizzazioni antiabortiste.

Per Marrone si tratterebbe di dare «sostegno sociale alla libera scelta, di dare la vita». Non potenziando i servizi sociali a beneficio di tutti, ma usando le lobby integraliste come tramite per fornire consulenza (anche psicologica), sostegno e aiuti materiali alle donne che scelgono di non abortire, nel nome della sussidiarietà confessionalista. E accusa: «Noi realizziamo la rivoluzione sociale delle culle, mentre le sinistre si radicalizzano».

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La festa di san Michele Arcangelo, che cade il 29 settembre, vede in tutta Italia festeggiamenti istituzionali. Tra gli altri la Polizia di Stato, sui propri canali social, diffonde un imbarazzante video per celebrare il patrono dei poliziotti proclamato da papa Pio XII il 29 settembre 1949. A Crotone le autorità civili e militari della città e della provincia hanno partecipato alla messa per questa ricorrenza nella chiesa di Santa Rita. Presente anche una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo “Vittorio Alfieri”. Dal canto suo il Comune di Canicattini Bagni (SR) «si prepara ad abbracciare il 29 settembre 2022 il Santo Patrono San Michele e dopo due anni dalle restrizioni Covid ritorna la tradizionale processione». Alla cerimonia partecipa anche il sindaco Paolo Amenta, che è in prima fila con fascia tricolore per trasportare a spalla il simulacro del santo. Pure il Comune di Contigliano (RI) invoca la protezione del patrono san Michele.

Per l’insediamento del nuovo vescovo di Verona Domenico Pompili, già vescovo di Rieti, si mobilitano le istituzioni del veronese e reatine. Pompili prima passa in rassegna le autorità di Rieti per l’ultima visita, con il sindaco Daniele Sinibaldi in prima fila con fascia tricolore, nella cattedrale della città. Il prelato si reca in Veneto nel santuario della Madonna della Corona a Caprino Veronese: anche qui alla messa ci sono le autorità, come Paola Arduini e il vicesindaco Davide Mazzola e altri primi cittadini della zona – sempre bardati con fascia tricolore. Arrivato a Verona, la cerimonia del suo insediamento vede la presenza non solo di Sinibaldi, arrivato da Rieti, ma anche del sindaco veneto Damiano Tommasi, entrambi con fascia tricolore.

La cerimonia per la “supplica” alla Madonna di Pompei ha visto la presenza del sindaco di Sorrento (NA) Massimo Coppola e di altri primi cittadini del circondario – rigorosamente con fascia tricolore. Coppola ha scritto sui social: «A lei chiediamo aiuto, in questo momento storico di grandi conflitti e contrasti sociali, affinché conceda la sua materna benedizione».

Per l’inizio dell’anno scolastico l’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio pubblicizza una messa presso il santuario della Madonna di Tirano, che sarà celebrata il 10 ottobre da monsignor Georg Gänswein, già segretario particolare papa Benedetto XVI, con tanto di animazione degli studenti del liceo “Pinchetti” di Tirano.

Il Consiglio comunale di Bisceglie (BT) ha discusso il progetto per la realizzazione del nuovo cimitero cittadino: bocciata la proposta avanzata dal consigliere Peppo Ruggieri per fare in modo che la struttura prevista al centro dell’area sia una sala multiconfessionale, quindi utilizzabile da chiunque a prescindere dall’appartenenza religiosa o meno, e non una chiesa cattolica.

Il consigliere regionale ligure Ferruccio Sansa, già candidato alle regionali per la coalizione di centro-sinistra nel 2020, dà fiato alla retorica no-choice in un post su Facebook: a suo dire la «sinistra sembra dimenticare» la parte della legge 194 che evitare che l’aborto sia usato per la «limitazione delle nascite». Nello scenario prospettato da Sansa, mancando le risorse adeguate nei consultori le donne sarebbero «lasciate sole in un momento delicatissimo della loro esistenza», quindi non consentendo loro la scelta di non interrompere una gravidanza. Per Sansa l’aborto «oltre a mettere fine a una vita che sta iniziando è un trauma terribile per ogni donna».

L’Università degli Studi di Milano Bicocca invita tutti gli studenti a partecipare a una giornata di «dialogo» con l’arcivescovo Mario Delpini: il prelato sarà il 5 ottobre in aula magna per un incontro con la rettrice Giovanna Iannantuoni e il vicedirettore del Corriere della Sera Venanzio Postiglione.

Per quanto riguarda iniziative non riconducibili al clericalismo ma straordinariamente irrazionali, segnaliamo una menzione speciale per la dottoressa Maria Rita Gismondo, dirigente in un reparto dell’Ospedale Sacco di Milano, secondo cui l’origine del Covid-19 potrebbe dipendere da non meglio precisate “influenze” astrologiche di stelle e pianeti.

La redazione

3 commenti

Diocleziano

“…Per Marrone si tratterebbe di dare «sostegno sociale alla libera scelta, di dare la vita»…”

In pratica un regalo alle donne cattoliche che non hanno nessuna intenzione di abortire.

RobertoV

Nel post precedente abbiamo visto da una parte i politici clericali svizzeri che volevano regalare soldi al Vaticano, ma il popolo che al 72 % ha votato contro. Cioè il potere intrallazza con la potente chiesa, ma i cittadini non gradiscono. Sarebbe interessante che davanti a tutte queste manifestazioni di sudditanza dei clericali, coinvolgimenti di prelati, soldi regalati alla chiesa e per le sue attività, innumerevoli processioni e feste religiose questi autoproclamatisi rappresentanti del popolo dovessero chiedere ai cittadini che cosa ne pensano e dimostrare il reale interessamento dei presunti fedeli e non fedeli, ovviamente il tutto in modo trasparente e democratico. Sono i cittadini veramente così contenti di vedere i loro rappresentanti che passano il tempo ad incontrarsi con vescovi e prelati vari in loro nome, ad elargire soldi (tipo i 2 milioni per la chiesa di Catania), a bloccare le città con le ennesime processioni e feste religiose, a vedere la polizia e i carabinieri impegnati in feste patronali anziché fare il loro lavoro? Qualche giorno fa dovevo andare a nord di Milano e sono rimasto bloccato in auto perché la cittadina di Bresso era bloccata per la festa patronale, ovviamente senza segnalazioni a distanza che permettessero di evitarla: se avessero chiesto agli automobilisti o ai residenti quali risultati avrebbero ottenuto? Penso alla zona di Milano dove abitavo una volta dove oltre 20 anni fa avevano iniziato in pompa magna con tre giorni di festa per padre Pio bloccando il quartiere, nel tempo la cosa si è pesantemente ridimensionata ad un solo giorno ed in modo discreto: evidentemente tutto questo interesse dei presunti fedeli non c’era. Io sento sempre parlare di grande partecipazione, senza mai dare i numeri, ma dalle poche foto si vedono sempre le istituzioni, ma ben poco popolo (e magari con foto ritoccate come nei comizi dei politici ?).

RobertoV

Mi chiedo a che titolo l’arcivescovo Delpini venga invitato alla Bicocca per dialogare di determinati argomenti come se ne fosse esperto, per di più in una università che ha parecchi settori lontani dalla cultura cattolica ed innovativa, non certo tradizionale: Delpini fa parte di una monarchia non democratica, con strutture feudali, esperta di corti ed intrighi di corte, non certo di vita parlamentare e di partiti e di democrazia, intollerante (proprio oggi la notizia che hanno bloccato un prete favorevole al fine vita e che benediva le coppie omosessuali), che non rispetta le regole sul lavoro (ma osano parlare dello sfruttamento degli altri e dei bassi salari degli altri), non rispetta le regole democratiche, del lavoro e della sicurezza grazie alle deroghe di cui gode, non rispetta i diritti civili, tipo la parità di genere, discrimina, hanno scelto di non avere famiglie, evadono le tasse, fanno attività d’impresa barando, insabbiano la pedofilia, la loro giurisprudenza non è quella di uno stato democratico, così come la loro economia e finanza, non hanno una tradizione ambientalista anche se si spacciano come tali recentemente. L’unica cosa di cui è esperto è di religione cattolica e di potere, il resto serve come pretesto e copertura.

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