Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.
La buona novella laica del mese di ottobre è la bocciatura da parte del Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia Romagna del messaggio fuorviante apparso sui manifesti dell’associazione integralista Pro Vita e Famiglia contro la pillola abortiva RU486, in cui questo farmaco veniva paragonato a un “veleno”. Nell’immagine c’era una donna a terra con una mela morsa e le scritte “Prenderesti mai del veleno?” e “mette a rischio la salute e la vita della donna”. Il Comune di Rimini aveva negato l’affissione, con delibera del dicembre 2020. L’associazione aveva fatto quindi ricorso, ma il Tar le ha dato torto. L’amministrazione ha infatti agito in maniera adeguata, scrivono i giudici, secondo cui i manifesti «appaiono senz’altro idonei a ingenerare in maniera ingiustificata allarme», «del tutto ingiustificatamente e falsamente equiparano a un veleno un farmaco legalmente approvato» e «il cui contenuto risultava oggettivamente non veritiero e suscettibile di condizionare in modo fuorviante e ingannevole». Tant’è che lo stesso Comune aveva poi approvato l’affissione di una versione alternativa del manifesto.
La Regione Lazio apre alla distribuzione gratuita della pillola contraccettiva per le ragazze dai 15 ai 19 anni, avviando un protocollo sperimentale nei consultori. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Tra i commenti positivi, quello di Eleonora Mattia (presidente della IX Commissione Pari opportunità e Politiche giovanili del Consiglio regionale) che parla di «ottima notizia», rivendicando: «siamo stati la prima Regione in Italia a somministrare la RU486 nei consultori». Sempre la Regione Lazio ha avviato una ricognizione su come gli ospedali gestiscono la presa in carico delle donne che abortiscono, ad esempio se ci sono percorsi specifici, se hanno sostegno psicologico, se la loro privacy viene rispettata e quanto sia sostenibile il carico di lavoro di medici e anestesisti. L’iniziativa dell’assessore D’Amato arriva dopo alcune segnalazioni di donne che hanno abortito, trattate freddamente e relegate nelle stesse stanze per le gestanti e le partorienti.
La controriforma piemontese per il fondo “Vita nascente”, voluto dall’assessore Maurizio Marrone per limitare l’aborto, suscita diverse critiche dagli esponenti politici locali. Chiara Appendino (M5S) parla di «tentativo, per mera ideologia, di minare costantemente il diritto all’aborto e la libertà delle donne di decidere del proprio corpo». Dal canto suo Marco Grimaldi (Alleanza Sinistra-Verdi) evidenzia che «in Piemonte, Fratelli d’Italia è da anni in campagna permanente sulla pelle delle donne». Silvio Viale, ginecologo non obiettore all’ospedale Sant’Anna di Torino e consigliere comunale radicale, fa notare che «nella nostra esperienza pluridecennale quasi mai l’aspetto economico è la motivazione per interrompere la gravidanza».
Il dirigente scolastico della scuola “Dante Alighieri” di Salice Salentino (LE) Michele Serra declina l’auto-invito del parroco locale per portare il suo saluto a tutti gli studenti, con l’inizio dell’anno scolastico. Un gesto di buon senso laico che ha attirato le ire del prete, che ha etichettato il rifiuto come «gesto ostile».
Il sindaco di Cassolnovo (PV) Luigi Parolo scrive al parroco di una chiesa della zona riportando le lamentele dei residenti per lo scampanio selvaggio (anche notturno). «È opinione di questi cittadini che venga superata la soglia di tollerabilità», fa presente, «non c’è aggressività o il tentativo di polemizzare ma solo la volontà di avere un riscontro in relazione alle segnalazioni ricevute». Sebbene circospetto, l’appello del sindaco è comunque il segno di istituzioni che intendono far rispettare le leggi anche alle parrocchie sull’annosa questione del rumore eccessivo delle campane.
Il governo uscente guidato da Mario Draghi, nel periodo tra le elezioni e l’insediamento del nuovo esecutivo di Giorgia Meloni, ha adottato la Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Questo piano era stato elaborato negli ultimi due anni con un lavoro congiunto di diversi ministeri e prevede azioni concrete per il contrasto all’omofobia per i prossimi anni, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. La ministra uscente della Famiglia e delle Pari opportunità Elena Bonetti ha ricordato: «ci viene chiesto dall’Europa anche ai fini di finanziamenti per progetti specifici per i quali è vincolante» e «sarà responsabilità del prossimo esecutivo rispettarla o meno. Avranno la responsabilità di esserne all’altezza».
La Commissione medica dell’ospedale San Bassiano a Bassano del Grappa (VI) ha autorizzato il suicidio assistito di Stefano Gheller, quarantanovenne affetto da una grave forma di distrofia muscolare. Gheller aveva presentato a giugno domanda all’Ulss 7 Pedemontana, sostenuto dall’Associazione Luca Coscioni: l’iter è stato veloce e si tratta del primo caso in Veneto di autorizzazione di un suicidio assistito. «Oggi sono felicissimo ed è un gran bel giorno», ha detto l’interessato, «ora sono libero di decidere quando vorrò mettere fine alle mie sofferenze. Sono contento che questo diritto mi sia stato riconosciuto e spero possa servire ad altre persone che soffrono come me».
Il tribunale di Sulmona (AQ) si occuperà della causa avviata dalla Casa funeraria Caliendo e Salutari per concorrenza sleale nei confronti delle Confraternite di Santa Maria di Loreto e della Santissima Trinità. La casa funeraria infatti accusa le confraternite di aver violato la legge regionale abruzzese n. 41 del 10 agosto 2012, che sancisce una incompatibilità tra l’attività funebre e la gestione di cimiteri e obitori. A quanto pare invece le confraternite organizzano i funerali e gestiscono i loculi del cimitero, trovandosi quindi in una posizione di vantaggio. Le confraternite hanno cercato di appellarsi anche alla libertà di culto sancita all’articolo 8 della Costituzione. Ma per la giudice Marta Sarnelli non esistono né profili di incostituzionalità né difetto di giurisdizione: il processo si terrà quindi dal prossimo marzo.
Per spronare il sindaco Stefano Lo Russo a riprendere le trascrizioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali, il radicale Silvio Viale e il leader di Torino Bellissima Paolo Damilano hanno firmato insieme una mozione.
La redazione
Il parroco di Salice Salentino ha insomma fatto “un’offerta che non si può rifiutare” secondo la sua logica. Se si rifiuta si diventa ostili. Non è invece intollerante ed ostile chi non accetta rifiuti, chi pretende di poter fare quello che lui desidera in un contesto non suo come la scuola pubblica? A che titolo poi? La scusa che ha sempre fatto così e che lui sarebbe un esperto di società, cittadinanza, ambiente e umanità è veramente risibile e pretestuosa. Troppo complicato e democratico invitare in parrocchia gli studenti che desideravano il suo saluto per l’inizio dell’anno scolastico? Temeva di trovarsi in quattro gatti?