Esce il n. 6/2022 della rivista Nessun Dogma: cambiano le stagioni in Iran, Italia e non solo

È in uscita il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.

In copertina sul numero 6/2022 una immagine creata da Paolo Ferrarini, che mette a confronto le prospettive dell’Iran e dell’Italia: da una parte il volto ormai emblematico di Mahsa Amini, diventata simbolo delle proteste contro il regime islamista, e dall’altra quello di Giorgia Meloni, prima donna premier del nostro paese e a capo di un governo schiettamente identitario e confessionalista. Due “cambi di stagione” che aprono scenari potenzialmente diversi, se non divergenti. Tanto che la responsabile iniziative legali Adele Orioli commenta così gli esordi dell’esecutivo italiano: Potrebbe piovere. Allarghiamo lo sguardo all’Europa conservatrice.

La transizione della Polonia, paese a tradizione cattolica simile all’Italia e in cui emergono forti spinte progressiste nella società, è il tema di un’intervista di Loris Tissino a Fabio Turco, giornalista tra i fondatori di sito di informazione Centrum Report. Altro paese dell’Est Europa che si distingue per clericalismo è l’Ungheria, di cui parla Arianna Tersigni. Mentre Valentino Salvatore fa una carrellata degli europarlamentari Conservatori e riformisti, gruppo cui appartiene proprio il partito di governo nostrano Fratelli d’Italia.

Mentre il nazionalismo religioso imperversa dappertutto, il direttore Raffaele Carcano si interroga su come arginarlo. Amin Kamrani, regista e fotografo iraniano dissidente in esilio a Kuala Lumpur in Malesia, ci offre una panoramica delle proteste in Iran. E proprio ai raid anti-gay e islamisti durante le feste di Halloween a Kuala Lumpur è dedicato un altro articolo di Paolo Ferrarini. L’attivista laica Maryam Namazie (ed esule iraniana) intervista Soheil Arabi, ex prigioniero del regime islamista degli ayatollah che ha rischiato la pena di morte per “blasfemia”.

In questa uscita abbiamo affrontato anche altre tematiche. Andrea Atzeni commenta il libro di Angelo Panebianco e Massimo Teodori La parabola della Repubblica. La responsabile circoli Cinzia Visciano ha raccontato il nostro primo “sbarco” al Lucca Comics & Games con uno stand dedicato al progetto editoriale Nessun Dogma, in particolare per lanciare il libro Storie senza dogmi di Adele Orioli e Alessandra Amorotti.

Il chimico e divulgatore scientifico Silvano Fuso si chiede quale sarà l’atteggiamento di questo nuovo governo riguardo la scienza e la ricerca, alla luce dei trascorsi dei precedenti esecutivi di centrodestra. Il filosofo britannico Stephen Law, autore di Credere alle cazzate (edito in Italia proprio da Nessun Dogma), riflette sul rapporto conflittuale tra scienza e religione. Micaela Grosso, giurata dell’ultima edizione del Premio Brian assegnato dall’Uaar alla mostra del Cinema di Venezia, ripercorre la storia del processo contro Aldo Braibanti come viene raccontata proprio dal film che ha vinto il nostro premio cinematografico quest’anno: Il signore delle formiche di Gianni Amelio.

La serie Netflix dedicata alla “teleimbonitrice” Wanna Marchi offre lo spunto a Giovanni Gaetani per una serrata critica filosofica a pseudoscienza e superstizione. Paolo Ferrarini, anche lui giurato al Premio Brian, parla del cinema iraniano in bilico tra successo internazionale e censura domestica.

Non mancano le rubriche ricorrenti del bimestrale. L’Osservatorio laico dedicato a leggi e sentenze in Italia e all’estero, positive o negative. Impegnarsi a ragion veduta a firma del segretario Roberto Grendene per ricordare ciò che l’Uaar fa in concreto. La carrellata delle attività dei circoli sul territorio a cura della responsabile Cinzia Visciano. Il “giro del mondo” per rilanciare iniziative di altre associazioni laico-umaniste, del responsabile relazioni internazionali Giorgio Maone. La rassegna di studi accademici su religione e non credenza che ci presenta Leila Vismara.

Le proposte di lettura per segnalare tre libri recenti che ci sono sembrati interessanti. La sezione Arte e ragione in cui Mosè Viero rilegge con sensibilità laica un’opera d’arte per ogni uscita. Infine il riflettore di Agire laico per un mondo più umano, su piccoli e grandi fatti che ci raccontano l’impegno per la laicità e i diritti nel mondo.

Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Direzioni.

Come ampiamente previsto, le elezioni politiche italiane hanno portato alla nascita del parlamento e del governo più clericali del dopoguerra. Una situazione cui non eravamo abituati, e che ovviamente interpella direttamente un’associazione come l’Uaar. Cosa possiamo aspettarci? Cosa possiamo fare? Sulle direzioni che prenderà l’esecutivo e su quelle che dovrà prendere l’attivismo laico si incentrano molte delle riflessioni di questo numero, estese anche alle forze politiche estere verso cui la nuova maggioranza si proclama più affine.

Ampio spazio lo dedichiamo però anche a un altro paese, l’Iran. In cui la società sembra aver preso una direzione diametralmente opposta alla nostra. Non si erano mai viste manifestazioni così imponenti laddove governa la più grande teocrazia del pianeta. Ampia parte della popolazione è scesa in piazza per protestare contro un assassinio compiuto dalla polizia religiosa e contro un’imposizione in nome della religione: il velo obbligatorio per tutte le donne. Anche a questo non eravamo più abituati: milioni di persone che rischiano la vita per un’istanza laica (anche se, naturalmente, non soltanto per quella).

Forse quanto accade in oriente può essere uno stimolo, un esempio anche per noi: ci sono valori che valgono l’impegno, e ci si può impegnare contro un potere clericale anche quando sembra inattaccabile. Nel numero non parliamo però soltanto di questo. Oltre alle consuete rubriche, spazieremo anche per altri argomenti. Non c’è meta raggiungibile se non incidendo anche culturalmente. E noi vogliamo incidere, oggi più che mai.

Buona lettura!

Leila, Micaela, Mosè, Paolo, Raffaele, Valentino

 

La redazione

 


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