Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della ministra della Famiglia, della Natalità e delle Pari opportunità Eugenia Roccella che
ribadisce che il governo Meloni ignorerà la sentenza che aveva dato ragione a una coppia di donne bocciando la dicitura “padre” e “madre” sulla carta d’identità per minori.
Rocella commenta, di fatto non sanando una discriminazione verso le famiglie lgbt: «Si è fatto tanto rumore per quella decisione ma si tratta di una sentenza individuale, dunque vale per la singola coppia che ha fatto ricorso». E continua, quasi sprezzante, che «rimarrà scritto “padre” e “madre”» sulle carte d’identità e che le famiglie arcobaleno potranno «sempre fare ricorso».
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il sindaco di Asola (MN) Giordano Busi inaugura, con fascia tricolore, il presepe vivente dell’oratorio di Castenuovo. Non pago, ha proclamato: «La religione cristiana cattolica fa parte integrante della nostra tradizione e ella nostra cultura […]. C’è chi sostiene che queste rappresentazioni possono essere “occasioni discriminanti”. Non c’è nessuna discriminazione: noi difendiamo la nostra identità nazionale, per difendere la nostra identità, anche laica. Siamo qui per dire che nessuno può impedirci di avere le nostre tradizioni».
La Regione Piemonte ha lanciato la seconda edizione del concorso “Scatta il tuo Natale”, promosso dall’Assessorato all’Istruzione: alunni e insegnanti delle scuole primarie potranno inviare foto fatte «al lavoretto o alla decorazione realizzata insieme e che per loro più rappresenta lo spirito natalizio». Una commissione premierà 8 scuole, una per provincia, con un contributo di mille euro. L’assessore all’Istruzione Elena Chiorino proclama: «Nella Natività sono rappresentati i valori che hanno fondato la nostra civiltà e attraverso questa iniziativa vogliamo coinvolgere le scuole per rinnovare il messaggio che il Natale rappresenta, ovvero non solo un aspetto esclusivamente commerciale, ma la celebrazione dei nostri valori, della nostra cultura e delle nostre radici. Valori non negoziabili, ma da trasmettere alle generazioni future».
Il Consiglio comunale di Dovadola (FC) approva all’unanimità la proclamazione quale patrona della beata Benedetta Bianchi Porro, nata nella zona, al posto di sant’Andrea. La festa, religiosa e civile, sarà il 23 gennaio e per l’occasione il cardinale Oscar Cantoni arriverà da Como per la messa. Il sindaco Francesco Tassinari si compiace che la nuova patrona sia «una nostra concittadina».
Dopo la morte di Joseph Ratzinger, già papa emerito Benedetto XVI, è arrivato da rappresentanti istituzionali un profluvio di atti e dichiarazioni clericali e sperticati elogi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre a esprimere a papa Francesco «il sentito cordoglio dell’Italia per la morte del Papa emerito Benedetto XVI» durante il discorso di fine anno, si è recato in Vaticano per rendere omaggio alla salma esposta a San Pietro e ha sostenuto che il decesso di Ratzinger «è un lutto per l’Italia». Anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accompagnata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, si è presentata nella basilica e ha commentato che Benedetto XVI «è stato un gigante della fede e della ragione» Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inoltre proclamato il lutto regionale per il giorno dei funerali dell’ex papa. Tra le motivazioni, il governatore afferma: «La sua scelta di alimentare con forza il dialogo ecumenico e interreligioso nel nome di San Nicola fu da noi condivisa e divenne una linea politica della città di Bari e poi anche della Regione Puglia». Anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha snocciolato una serie di pomposi elogi: «il più grande teologo del XX secolo»; «il suo è stato il massimo sforzo di conciliare la ragione con la fede, il logos greco con la Caritas paolina, l’esprit de geometrie con l’esprit de finesse pascaliani». Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha twittato: «Con la morte di Benedetto XVI ci lascia un Papa che ha saputo accompagnare la Chiesa universale su un cammino di dottrina e spiritualità. Primo pontefice ’emerito’, grande teologo, un modello per il dialogo tra fede e ragione. Alla sua anima buona affidiamo le nostre preghiere». Mario Monti, senatore a vita ed ex presidente del Consiglio, sostiene che «la fede, la ragione, la storia si inchinano nell’omaggio al Papa emerito Benedetto XVI». Ricorda come durante il suo mandato da premier il papa «volle stabilire tra noi un rapporto semplice e cordiale, che considerai un dono»: «Fin dal primo giorno mi incoraggiò ad accettare il compito di mettere in salvo l’Italia, pure a lui così cara, anche allo scopo di porre fine a quella frattura che rischiava di allargarsi, spaccando in due l’Europa del Nord e quella del Sud. Egli stesso, con la sua autorità, si adoperò in modo discreto per agevolare una ricomposizione», in particolare nei rapporti con la Germania. Per Monti, Ratzinger è «maestro di laicità pur nell’ortodossia della fede». Anche l’ex premier Romano Prodi definisce Ratzinger «un uomo di grande intelligenza e fede che ha guidato la Chiesa, con saggezza e equilibrio, in un momento particolarmente complesso». La rettrice dell’Università “Sapienza” di Roma, Antonella Polimeni, esprime «profondo cordoglio» per la morte del papa emerito, definendolo «un uomo di fede e di scienza, uno studioso che ha guidato la Chiesa con saggezza».
Il liceo Classico “Francesco Maurolico” di Messina ha dedicato uno spazio all’allestimento di un presepe, facendo pressione sugli studenti affinché contribuissero economicamente alla sua realizzazione.
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara fa i suoi auguri natalizi a studenti, personale scolastico e genitori, perché «il Natale ha assunto un valore che trascende la religione cristiana, diventando universalmente, per tutti gli esseri umani, una data simbolica».
La Regione Lazio ha inserito anche la circoncisione rituale tra le prestazione garantite nell’ambito del Servizio sanitario, con apposita determinazione che ha aggiornato il Catalogo unico regionale (Cur). L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha sostenuto: «È una decisione importante che va nella direzione di garantire la massima pluralità religiosa».
Tra gli emendamenti presentati dalla maggioranza alla prima manovra finanziaria del governo Meloni anche un incremento di 30 milioni di euro per i fondi alle scuole paritarie, a decorrere dal 2023.
L’Assessorato della Sanità della Regione Sardegna ha pubblicato un avviso per ricevere richieste di contributi a favore degli oratori parrocchiali, per riadattare e riqualificare strutture esistenti e per l’acquisto di arredamenti, attrezzature e strumenti didattici.
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e il presidente della conferenza episcopale calabra Fortunato Morrone hanno sottoscritto un accordo quadro per la tutela dei beni culturali gestiti dalla Chiesa cattolica.
La Banda dei Carabinieri entra, la domenica di Natale, in Piazza San Pietro per suonare prima dell’Angelus di papa Francesco.
Nella messe di programmi tv clericali per la fine d’anno 2022, da segnalare “In Cammino – nei luoghi del Natale” in onda dal 24 al 28 dicembre alle 15 su Rai3: condotto da padre Enzo Fortunato e Giulia Nannini, una pia carrellata nei luoghi iconici del Natale.
La Giunta di Rimini ha confermato un contributo di 400 mila euro a sostegno delle scuole paritarie per il biennio 2022/2023. Nel caso potrebbero essere stanziati altri fondi per far fronte all’incremento dei costi energetici.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano così annuncia sui social l’installazione di un presepe nella sede del dicastero: «simbolo della #cristianità e parte nobile delle nostre tradizioni».
Presso la chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, lunedì 19 dicembre, si è tenuta la messa di Natale per il personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, officiata dall’arcivescovo Claudio Celli.
Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Salerno Raffaele Tarateta e il consiglio in carica hanno ricevuto presso la sede l’arcivescovo Andrea Bellandi, che ha benedetto i locali e un crocifisso lì posizionato. Il prelato ha precisato: «la mia presenza qui non è per battezzare l’Ordine ma per richiamare, attraverso questo Crocifisso, i valori umani fondanti la convivenza sociale».
Il reparto di Ematologia dell’Ospedale San Gerardo di Monza ha ospitato una messa natalizia, officiata dal vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada, proprio nel reparto dove è stato paziente negli ultimi mesi.
Un prete ha benedetto i nuovi locali della federazione provinciale del Partito democratico di Agrigento, tenendo anche letture e preghiere. Presenti tra gli altri il segretario provinciale Simone Di Paola, il deputato della Regione Sicilia Michele Catanzaro, la deputata alla Camera Giovanna Iacono.
L’ex senatore leghista Simone Pillon si scaglia su Twitter contro i docenti di una scuola di Roma che non hanno esposto il presepe (mai richiesto) portato da uno zelante genitore integralista: a suo dire «dovrebbero per coerenza rinunciare alle #vacanze di #Natale. E alla #tredicesima». Secondo questa trita tesi bislacca rispolverata sotto Natale da integralisti che ritengono di essere arguti, in nome del clericalismo chi lavora come tutti gli altri dovrebbe essere discriminato su base religiosa.
Su Twitter Fratelli d’Italia ci tiene a ricordare che difende «le nostre tradizioni, i nostri valori, la nostra identità. Sempre».
Il dirigente e tutto il personale dell’Ufficio VI – Ambito territoriale di Napoli dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania ci tengono a fare gli auguri di per il «Santo Natale», con tanto di poesiola dedicata a Gesù bambino che campeggia sulla home page istituzionale.
La redazione
C’e’ tanta di quella carne al fuoco, gia’ dalla prima settimana dell’anno, che sara’ ancora piu’ arduo a dicembre scegliere le peggiori clericalate. Procediamo con ordine, senza la pretesa di essere esaustivi.
1. La Roccella non si rende conto che se una sentenza va a favore dei lgbt, in effetti fa giurisprudenza. Significa che l’interpretazione del giudice deve e puo’ essere estesa a tutte le coppie lgbt, altrimenti e’ discriminazione. Altrimenti si creano i presupposti per migliaia di contenziosi, evitabilissimi, che risultano in una grande spesa per lo Stato, in una gran perdita di tempo e in un intasamento delle pratiche e dei processi.
2. Certo che quando il sindaco di Asola attacca un bottone…. Presupposti per una bella “class action” per millantato credito e falso ideologico. Il cattolicesimo bastione dell’identita’ nazionale? Ma va la’ bauscia. Manco fosse il calcio, la VERA religione italiana. Piu’ facile che la gente si identifichi con Totti, la Serie A, la Nazionale, che con i vari gesucristi, madonne e santi varii. Domandate ai bambini cosa vogliono fare da grandi. Quanti direbbero l’eremita, il seminarista, la suora, il servo di cristo e quanti, il calciatore, il cantante o l’influencer! Parafrasando Lennon, i calciatori, ma anche i Maneskin e altri dello spettacolo, sono piu’ famosi di GC.
3. Piu’ che scatta il tuo natale, io proporrei un concorso tipo “Scotta il tuo natale”, in cui i concorrenti raccolgono statuette, alberi di plastica e tutto l’armamentario natalizio e lo bruciano in un bel falo’. Non parliamo poi della fuffa sulla nativita’. Come puo’ un evento MAI accaduto formare la nostra civilta’, quella basata su situazioni storiche, concrete e razionali. Se le radici di questa civilta’ fossero le inesistenti figure del cristianesimo, l’Europa e l’Italia sarebbero sprofondate negli abissi, come Atlantide, da un bel pezzo.
4. Inquietante che le scuole facciano pressione affinche’ le famiglie degli studenti contribuiscano alle loro illeggittime iniziative. Come se non bastassero l’8 per 1000, le evasioni fiscali e tante altre cosa.
5. Sulle vacanze natalizie, dico che NESSUNO dovrebbe osservarle. Basta con le feste religiose. Le feste nazionali devono essere periodi che coinvolgono e interessano tutti e non fuffa settaria, tipo natale, pasqua etc… Il 2 giugno, il 25 aprile, Capodanno e perche’ NO: il 12 maggio, data in cui l’Italia ha conseguito la maggiore eta’ col referendum sul divorzio. Basterebbe abolire TUTTE queste date e magare incrementare del 50% i giorni di ferie dei lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda la 13ma, e’ un integrativo del salario come la 14ma che si percepisce a Ferragosto, festivita’ pagana. Aboliamole, ma incrementiamo del 16-20% i salari mensili e lasciamo che siano i singoli individui a decidere se celebrare le feste o no e quindi se spendere quei soldi per vacanze, regali o settimane bianche.
Corrige:
“… e tante altre cose…” (punto 4)
“… e magari incrementare…” (punto 5)
comunque l’elenco di dichiarazioni dei politici sulla morte di Ratzinger sono un profluvio di ipocrisia di rara bellezza
Piu’ che solo ipocrisia, sono pure menzogne come spiega bene RobertoV.
La cosa curiosa della morte del papa emerito è che elogi così esagerati si trovano solo in Italia, non nella sua patria. Elogi di cortigiani e sudditi.
Ci vuole un bel coraggio a presentare come sostenitore della tolleranza uno che per quasi 30 anni è stato a capo dell’ex inquisizione e che ha represso pesantemente il dissenso e le critiche e che se fosse nato più di due secoli prima avrebbe messo in carcere o al rogo una marea di persone.
Sostenitore del dialogo ecumenico uno che ha affermato che non c’è salvezza al di fuori della religione cattolica e che ha definito sette le varie confessioni protestanti ed ha riammesso gli antisemiti lefebvriani e ripristinato la preghiera contro i perfidi ebrei?
Grande studioso uno che ha paura della conoscenza e che fa analisi utilizzando il cherry picking come il peggior fanatico religioso?
Grande uomo uno che ha contribuito a nascondere il problema pedofilia nella chiesa? In Germania hanno rimarcato che il processo che vedeva coinvolto Ratzinger per le coperture ai preti pedofili andrà avanti.
Riguardo alla questione del presepe i dati indicano che il 90 % degli italiani farebbe l’albero di Natale (che è una tradizione nordica, non italiana) e solo il 60 % il presepe. Quindi il 40 % che non lo fa non è italiano secondo certa gente? Trovo curioso che si parli di tradizioni mai scelte spontaneamente da un popolo che ha vissuto sotto una dittatura cattolica di stato che perseguitava e discriminava gli altri.
…curioso che si parli di tradizioni mai scelte spontaneamente…
Anche nella Città del Male pare brutto chiamarle ‘condizionamenti’.
Ai tanti sostenitori della nostra identità religiosa, andrebbe spiegato che nell’anno 380, con l’editto di Tessalonica, il dispotico imperatore Teodosio vietò ogni forma di paganesimo, distrusse tempi e simboli diversi da quelli cristiani, perseguitò pagani e ariani, impose il cristianesimo quale unica religione ammessa e obbligatoria.
La vera ragione per cui in Europa sono seguiti secoli di “identità cristiana” non differiscono dalle ragioni per cui in Medio Oriente le persone si identificano con l’Islam: per avere salva la vita (in Terra, oltre che in cielo).
Purtroppo chi non era attento durante le lezioni di storia alle scuole medie ignora queste sempici verità che condizionano la vita di tutti da oltre 16 secoli.
Come fai notare il cristianesimo dopo pochi anni dall’editto di Milano si pose il problema di come far fuori gli altri, cioè non bastava avere il favore degli imperatori, evidentemente la sete di potere e la diffusione del cristianesimo che non andava come volevano, li ha portati a premere sull’imperatore per farsi dichiarare religione di stato e combattere con la violenza gli altri ed imporre la nuova religione, oltre che per regolare i conti all’interno: infatti già almeno dal III secolo ci sono testimonianze di eretici giustiziati e i padri fondatori Sant’Ambrogio e sant’Agostino richiesero l’intervento dell’imperatore per far fuori le correnti dei donatisti e ariani. Quindi la cristianizzazione dell’Europa non è stata un processo rapido, pacifico e naturale “dal basso” come vorrebbero far credere, ma una lunga storia di imposizione violenta, repressione e controllo dall’alto per il quale la nuova religione era un buon strumento di governo del popolo e l’epoca dell’inquisizione oltre 1000 anni dopo ne testimonia ancora le difficoltà e le modalità. Difficoltà che li hanno portati anche a rielaborare ed inglobare le culture pagane precedenti: così al sud dell’Europa abbiamo la religione cristiana greco-romana, mentre al centro nord il cristianesimo celtico, germanico e scandinavo.
Quindi si può parlare di un Europa governata in modo dittatoriale dal cristianesimo che ha fatto i suoi interessi, ha costruito i suoi templi e marcato il territorio ed imposto in modo violento e repressivo le sue confessioni in funzione dei rapporti di potere. Se gli italiani sono identificati come cattolici è perché sono stati dominati in lungo e largo dalla chiesa cattolica e da re cattolici. Ogni anno i valdesi celebrano la fine delle persecuzioni, avvenuta ufficialmente nel 1849 grazie ai Savoia con la forte opposizione della chiesa cattolica, ed includente tutte le confessioni acattoliche, mentre nello stato pontificio la fine delle persecuzioni per gli ebrei avviene solo con la presa di Roma. Ed essere “apertamente” atei in passato sarebbe stato impossibile nell’Europa dominata dai cristiani. E’ grazie alla secolarizzazione, all’illuminismo ed alla rivoluzione industriale e scientifica che si sono aperti spazi anche per gli altri e si è giunti alla libertà religiosa e di pensiero ed ai vari diritti.