Esce il n. 1/2023 della rivista Nessun Dogma: tra ambientalismo umanista e impegno laico

È in uscita il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.

La copertina del numero 1/2023 vuole evocare il cambiamento climatico che investe la Terra: il tema è approfondito in diversi articoli con un’ottica «laica, razionale e scientifica», come recita il lancio. Il direttore Raffaele Carcano invoca un ambientalismo davvero laico, emancipato da religioni e pseudoscienza, e Giovanni Gaetani argomenta perché quella all’emergenza climatica è una «lotta umanista». Paolo Ferrarini esplora la psicologia del negazionismo climatico. Il chimico e divulgatore Silvano Fuso ricorda la necessità di un approccio scientifico per contrastare l’idea della “sacralizzazione” della natura. Ospitiamo da Free Inquiry un articolo di David Mountain sul greenwashing religioso, tradotto da Leila Vismara.

Per venire a questioni che vedono l’impegno diretto dell’associazione, la responsabile circoli Cinzia Visciano parla della presenza degli attivisti romani alla fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi” che si è tenuta a dicembre nella Capitale: l’Uaar c’era, con uno stand del progetto editoriale Nessun Dogma. Sempre a dicembre la sede nazionale dell’Uaar a Roma ha ospitato la premiazione dei vincitori della sedicesima edizione del premio di laurea dell’associazione, di cui fa un resoconto la nostra responsabile eventi Enrica Berselli. Dal canto suo la responsabile iniziative legali Adele Orioli ricorda le iniziative di solidarietà sostenute dall’associazione, in Italia e nel mondo.

In questa uscita abbiamo affrontato anche altre tematiche. Maria Pacini commenta in chiave laica e femminista il libro di Michela Murgia, il “catechismo femminista” God Save the Queer. Simone Morganti si dedica alla fallacia logica molto in voga tra i conservatori, quella del “qualcuno pensi ai bambini!”. Il rapporto tra religione e laicità in Giappone, alla luce della tragica uccisione dell’ex premier Shinzo Abe, è l’argomento dell’articolo di Valentino Salvatore. L’edizione 2022 del Freedom of Thought Report di Humanists International sulle discriminazioni degli atei in tutto il mondo viene commentata da Arianna Tersigni. Un articolo del fisiologo Nick Tiller, tratto da Skeptical Inquirer e tradotto da Paolo Ferrarini, fa una carrellata della pseudoscienza diffuso nel mondo dello sport. Micaela Grosso parte dalla docu-serie di Netflix Vatican Girl, che ha portato di nuovo all’attenzione dell’opinione pubblica il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi, su cui grava pesanti sospetti di coinvolgimenti da Oltretevere.

Non mancano le rubriche ricorrenti del bimestrale. L’Osservatorio laico dedicato a leggi e sentenze in Italia e all’estero, positive o negative. Impegnarsi a ragion veduta a firma del segretario Roberto Grendene per ricordare ciò che l’Uaar ha fatto e sta facendo in concreto. La carrellata delle attività dei circoli sul territorio a cura della responsabile Cinzia Visciano. Il “giro del mondo” per rilanciare iniziative di altre associazioni laico-umaniste, del responsabile relazioni internazionali Giorgio Maone. La rassegna di studi accademici su religione e non credenza che ci presenta Leila Vismara. Le proposte di lettura per segnalare tre libri recenti che ci sono sembrati interessanti. La sezione Arte e ragione in cui Mosè Viero rilegge con sensibilità laica un’opera d’arte per ogni uscita. Infine il riflettore di Agire laico per un mondo più umano, su piccoli e grandi fatti che ci raccontano l’impegno per la laicità e i diritti nel mondo.

Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Pianeta.

Negli ultimi anni sembra che vada di moda soltanto il verde. È un colore che si può trovare ovunque: invade ormai la pubblicità, la comunicazione politica e persino la propaganda religiosa. «E adesso ha invaso anche Nessun Dogma!», commenterà qualcuno di voi. Vero. Ma assolutamente a ragion veduta.

Tutti dicono di voler rispettare la natura e salvare il pianeta, ma pochi agiscono. Il nostro approccio è differente. Non ci interessa seguire la corrente soltanto per attrarre simpatia verso l’associazione – altrimenti trovereste tante fotografie di cani e gatti a corredare i nostri articoli. Ci interessa invece affrontare le questioni veramente importanti (di tendenza o meno che siano), anche quando sembrano apparentemente distanti dagli scopi associativi.

Vale la pena farlo quando persino coloro che agiscono, agiscono senza prendere sempre in considerazione la laicità, la scienza e il buon uso della ragione. Finendo quindi per operare in un modo che, talvolta, può rendere controproducente persino la stessa azione. Come pare proprio che stia accadendo a numerosi ambientalisti.

Ma non ci occuperemo soltanto di questo. Troverete articoli che spaziano dal lontano oriente alla sin troppo vicina Città del Vaticano. Perché lo sguardo sul pianeta va sempre allargato a tutti coloro che lo abitano. Ed è necessario farlo, se si ha veramente l’intenzione di cercare di salvarlo.

Buona lettura!

Leila, Micaela, Mosè, Paolo, Raffaele, Valentino

 

La redazione

 


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