La clericalata della settimana, 9: le istituzioni celebrano san Benedetto

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è delle istituzioni che

hanno partecipato alla conferenza stampa per inaugurare le “Celebrazioni Benedettine 2023” in onore di san Benedetto: c’erano anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e i sindaci di Norcia, Subiaco e Cassino.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Si è tenuta il 20 febbraio presso la sede del Parlamento Europeo in Italia l’inaugurazione ufficiale: hanno partecipato tra gli altri il vice capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Elena Grech, l’ambasciatore del Portogallo in Italia Bernando Futscher Pereira, in collegamento virtuale l’Assessore al Turismo della Regione Umbria Paola Agabiti, il CEO di ENIT, Ivana Jelinic, l’ambasciatore d’Italia in Portogallo Carlo Formosa e la rappresentante della Camera di Commercio Italiana in Portogallo Denise Peres. Il primo cittadino di Norcia Nicola Alemanno ha dichiarato, riferendosi alla successiva accensione della fiaccola nella cripta della basilica di san Benedetto: «Iniziative come queste contribuiscono a rafforzare la fede e l’identità culturale dei popoli […] Un semplice gesto, ma di grande significato sia per la nostra Comunità che per quella dell’intero Continente».

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La cerimonia d’inaugurazione di cinque nuovi autobus a Benevento ha visto la presenza del sindaco Clemente Mastella e la benedizione del parroco della chiesa dell’Addolorata don Gaetano Ilenge Kilumba.

Per la riapertura della biblioteca “Fucini” di Empoli (FI), dopo interventi di restauro per 3 milioni di euro, non poteva mancare la benedizione da parte del preposto locale, don Guido Engels.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il premier polacco Mateusz Morawieck, ha commentato che «i due Paesi sono legati da Wojtyla e da obiettivi comuni».

La redazione

9 commenti

laverdure

Noi,quello il cui motto era “Prega (ma anche) lavora !”
Tutto sommato era migliore di molti altri ,ammettiamolo.

KM

San Romolo e San Remo (non quello del festival), sono molto più importanti per la nostra e l’europea civiltà di questi scappati di casa. Non parliamo di San Cesare, Sant’Augusto, San Tito, San Marco (Aurelio) et alia….
Come dico da sempre, questi soffrono di HADDS – High Attention Deficit Disorder Syndrome – Meno ce li sbattiamo e più vogliono le nostre attenzioni!😂😂😂😂😂🍷🍷🍷

KM

Ouch! Lo debbo confessare. I miei erano di Ceppaloni e io passavo le estati dai nonni li. Ho giocato con Clemente negli anni ’60.
Perdono padre per aver peccato. Era un c@j…@…ne anche allora, me lo ricordo!😎😎😎

RobertoV

I soliti deliri di onnipotenza della chiesa cattolica. Nel 1964 Paolo VI sentendosi l’imperatore dell’Europa ha deciso che San Benedetto fosse il patrono d’Europa e la chiesa cattolica si è inventato che l’Europa fosse stata costruita dai benedettini (come se l’Europa fosse stata costruita attorno alle abbazie): non mi pare poi che l’Europa durante il medioevo quando la chiesa cattolica dominava fosse molto unita, anzi era divisa in una moltitudine di staterelli in perenne guerra tra loro.
Basta guardare alle partecipazioni per capire quanto successo abbia avuto la cosa a livello europeo: solo Portoghesi e italiani sono lì a celebrare. Forse solo la chiesa ed i più clericali ci credono.

Diocleziano

Il diffondersi di quelle cial†ronesche leggende si deve alla propaganda fascio-democristiana sui libri di testo che volevano i monaci impegnati nell’ “ora et labora”, mentre la verità è che i monaci crapuloni oravano oziando e i servi della gleba “laboravano” rompendosi la schiena nelle immense proprietà intorno ai conventi. Ancora oggi le più rinomate birrerie sono quelle originate nelle abbazie. Alla salute del popolo bue!

Gérard

Paolo VI forse non era ben informato visto che l’ Europa aveva già una figura tutelare nella personna di Carlomagno, il quale era stato fatto santo dal Anti-papa Pascale III . Pero questa decisione non fu ne ratificata ne sconfessata da suoi successori . Cosi il re di Francia Luigi XI ( attorno a 1480 ) che decise che la sua festa sarebbe stata celebrata ogni 28 gennaio . Idem in Germania dove diverse chiese furono consecrate a questo Imperatore/Santo . Forse anche perchè Paolo VI non era soddisfatto della scelta di Carlomagno fatta degli europei ?

RobertoV

I padri fondatori democristiani scelsero Carlo Magno come padre dell’Europa. Gli storici non sono molto d’accordo, Le Goff diceva che Carlo Magno non ha mai avuto l’idea di Europa, ma si richiamava all’impero romano, tanto è vero che il suo si chiamò sacro romano impero ed era un impero soprattutto franco-germanico con qualche appendice, gli altri erano esclusi. Di certo piace ai desideri egemonici cattolici perchè nel suo impero imponeva la religione cattolica a tutti, non proprio una visione tollerante. Evidentemente cercavano un altro personaggio da proporre e sono arrivati a San Benedetto. Ho letto che Carlo Magno impose la regola di san Benedetto in tutto il suo impero, forse è questo che rimpiange la chiesa.

Gérard

Non c’é nessun dubbio che Carlo Magno non ha mai avuto l’ idea di Europa unita ma nemmeno Benedetto da Norcia nato nel 480 . La prima volta a conoscenza mia ci fu Victor Hugo che in un discorso famoso del 1849 parlò di Stati Uniti d’ Europa ! Ovviamente non si poteva prenderlo per una personalità tutelare . Carlo Magno invece fece l’ unanimita dei padri fondatori perchè anche gran parte dell’ Italia era nel suo impero ( Non dimentichiamo che Carlomagno era anche populare in Sicilia attraverso le storie con i Pupi ). Poi c’era tutta l’ attuale Catalogna e i Paesi Baschi . E tutto attorno i paesi vassali . Dunque è probabile che la Chiesa voleva aver a dire la sua nella costruzione europea …

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