Meloni e i suoi fratelli (europei)

In Europa il gruppo dei Conservatori e riformisti sta diventando il più quotato aggregatore dell’identitarismo populista e cresce erodendo seggi a popolari ed euroscettici. E proprio Fratelli d’Italia, partito che nel nostro paese guida il governo di destra, è una delle forze più attive nel promuovere in Europa temi cari a clericali e tradizionalisti. Valentino Salvatore tratta la questione sul numero 6/2022 della rivista Nessun Dogma. Per leggere la rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale.


«Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana. Non me lo toglierete!»: il manifesto politico diventato tormentone viene gridato, in spagnolo, da quella che sarà l’attuale presidente del consiglio italiano. A Madrid, sul palco della convention di Vox, partito iberico di estrema destra. Lei è ospite di Viva21, nell’ottobre del 2021, invitata dal leader spagnolo Santiago Abascal.

Un’intesa solida tra Fratelli d’Italia e Vox: incassato il trionfo alle elezioni, Giorgia Meloni manda un videomessaggio per Viva22: «Non siamo mostri». Qualche mese prima, a giugno, è al comizio per la candidata Vox in Andalusia, Macarena Olona. Qui riassume in slogan manichei i comuni ideali: «No alla violenza islamista, no all’immigrazione massiva, no alla grande finanza internazionale! Sì alla famiglia naturale, no alla lobby Lgbt, sì alla identità sessuale, no all’ideologia di genere, sì alla cultura della vita, no a quella della morte, sì ai valori universali cristiani!».

Vox nasce da una costola del Partido Popular a fine 2013, incarna l’insofferenza degli ultraconservatori verso i secessionisti, quali baschi e catalani, e i “rossi” (generosamente intesi). Rivendica un identitarismo reazionario che non rinnega il regime franchista. Formazione di nicchia, in pochi anni diventa il terzo partito. Nel 2019 gli spagnoli sono accolti nel gruppo European Conservatives and Reformists (Ecr), il cui partito è presieduto da Meloni dal 2020, e Abascal è a Roma alla convention Atreju di Fdi.

Il gruppo dei conservatori e riformisti sta diventando il più quotato aggregatore dell’identitarismo populista continentale. Nasce nel 2009 su iniziativa dei tories di David Cameron, che ne escono con la Brexit. Alle elezioni europee del 2019 si assiste a uno slittamento a destra, con l’afflusso rilevante di polacchi e italiani. Prendono piede temi come la lotta alla “ideologia gender” (spauracchio anche di papa Francesco), la tutela dei valori e della famiglia “tradizionali”, la difesa della libertà religiosa (e un occhio di riguardo ai cristiani, perseguitati e non), il contrasto all’immigrazione clandestina e all’islamizzazione.

La guerra della Russia contro l’Ucraina mina la credibilità delle formazioni troppo in sintonia con Vladimir Putin. Ecr si distanzia dall’euroscetticismo di Identità e Democrazia (Id), gruppo con la Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National di Marine Le Pen. Ma si differenzia pure dal Partito Popolare Europeo, di matrice democristiana, troppo compromesso con l’establishment Ue, cui è affiliata Forza Italia.

I popolari perdono quota per la defezione del partito ungherese Fidesz, messo sotto torchio dall’Unione per le politiche illiberali di Orbán e il putinismo. I partiti dei Conservatori e riformisti guadagnano terreno in patria. Nelle settimane della vittoria di Fdi, i Democratici svedesi di Jimmie Åkesson conquistano il secondo posto alle elezioni in un paese tradizionalmente socialdemocratico. Si tratta di una formazione post-nazista, riconvertita al populismo ostile a migranti e islam.

Vox, sponsorizzata dai patrioti nostrani, preferisce affiliarsi a Ecr e non a Id. Ad accomunarli, oltre all’identitarismo cristiano, il contrasto a immigrazione e idee progressiste. Ma anche l’atlantismo, ribadito dalla premier Meloni e dai paesi dell’Est in funzione anti-russa con l’inasprirsi del conflitto ucraino. Ciò li differenzia da Le Pen, Salvini e Orbán, più compromessi col putinismo da cui Meloni ha l’accortezza di sganciarsi in tempo.

L’ambiente politico da cui proviene Meloni proclama di aver archiviato il retaggio fascista. Un processo però meno lineare di quanto si voglia ammettere. Ora preferisce la retorica patriottica, forti dosi di clericalismo identitario, la generica critica a «tutti i totalitarismi» (con un sottinteso anti-comunista), la difesa della vita e del natalismo che mascherano la lotta all’aborto e all’autodeterminazione femminile.

Ecr oggi conta una sessantina di membri nell’europarlamento: qualcuno meno di Id ma più della sinistra ecologista. Scala posizioni, erodendo popolari e identitari. La pattuglia più nutrita è quella polacca, quasi metà dei membri; il secondo paese è l’Italia con i sette eletti di Fdi.

Iniziamo la carrellata con le menzioni speciali dei nostri compatrioti. Carlo Fidanza è noto alle cronache per la vicinanza a esponenti neofascisti, emersa con il reportage “Lobby Nera” di Fanpage sulle scorse comunali a Milano. Sergio Berlato dà voce a tesi discutibili su vaccino anti-Covid e green pass, co-organizza nel 2021 un convegno virtuale dedicato. Vincenzo Sofo, già tra gli animatori del «laboratorio culturale» Il Talebano attivo nel trasformare la Lega da padana a nazionalista, è passato a Fdi deluso dall’appoggio leghista all’esecutivo di Mario Draghi: è vicino ai movimenti integralisti che fanno lobby in Europa.

Per la Spagna, quattro eletti. Tra cui il giornalista Hermann Tertsch, che dirige il giornale digitale dell’“iberosfera” organo di Vox. Ex comunista, si scaglia spesso contro la sinistra. Accusa persino di crimini dei familiari del leader di Podemos Pablo Iglesias: viene condannato. Jorge Buxadé Villalba, già estimatore di fascisti spagnoli, presiede la versione catalana del Forum della famiglia. Margarita de la Pisa Carrión, da membro del comitato speciale Ue sulla pandemia, sostiene che fare più dosi di vaccino anti-Covid potrebbe indebolire il sistema immunitario e avere effetti sulle gravidanze.

Per il Belgio ci sono tre esponenti degli autonomisti fiamminghi, più abbottonati e liberali. Come Assita Kanko, originaria del Burkina Faso: ha subito mutilazioni genitali femminili ed è attiva per i diritti delle bambine; collabora con l’atea Ayaan Hirsi Ali contro matrimoni forzati e abusi. Dai vicini Paesi bassi una pattuglia piccola ma eterogenea, tra cui tre eurodeputati di Ja21 e uno dei riformati calvinisti.

Nel 2020 i fondatori di Ja21 escono dal Forum per la democrazia, formazione euroscettica e populista, prendendo le distanze da pose antisemite, omofobe e razziste della branca giovanile. Ja21 si rifà al pensiero di Pim Fortuyn, controverso politico gay ucciso nel 2002: una piattaforma liberale e laica (anche sui diritti Lgbt+) unita a strette contro immigrazione, islam e comunitarismo. Rob Roos usa dichiarazioni di responsabili Pfizer per sostenere che il vaccino anti-Covid non sia stato testato e per criticare il green pass, mal tollerato da ambienti libertari. Pure Rob Rooken si oppone alla “certificazione verde” e firma un appello all’allora presidente Ue David Sassoli.

Nel 2021 Bert-Jan Ruissen del partito dei riformati olandesi, forza protestante ultraconfessionalista, non appoggia la risoluzione contro le zone “libere da Lgbt” in Polonia perché raccomanda ai membri Ue di riconoscere le nozze gay. Anche Fratelli d’Italia vota contro questa risoluzione e contro quella che impegna gli stati a rimuovere gli ostacoli ai diritti delle persone Lgbt+.

Cristian Terheș del Partito nazionale contadino cristiano democratico è l’unico romeno e tra gli europarlamentari contro il green pass e l’obbligo vaccinale per il coronavirus. L’unico tedesco, il liberal conservatore Lars Patrick Berg, lascia Alternative für Deutschland e passa da Id a Ecr nel 2021. Cattolico ed europeista, si oppone al salafismo e alla repressione turca contro i curdi.

Per la Svezia, due dei Democratici svedesi e un indipendente. Charlie Weimers, già militante dalla giovanile democristiana, passa all’ultradestra. Ostile all’islam, è tra gli eurodeputati sanzionati dall’Iran. Vuole una commissione d’inchiesta per cercare responsabilità cinesi sull’origine del Covid, ma lamenta che la proposta venga annacquata.

Diversi esponenti dei Conservatori e riformisti corteggiano l’elettorato “free vax” e affini. Anche in Italia, Fdi all’opposizione durante il governo Draghi contesta le misure per il contenimento del virus. Meloni, appena insediata a Palazzo Chigi, promette una commissione per «fare chiarezza» sulla gestione pandemica: «Riconosciamo il valore della scienza, certo, per questo non la scambiamo con la religione», ammonisce.

Tra i membri Ecr ci imbattiamo nel lituano Valdemar Tomaševski: esponente della minoranza polacca nel paese, fa parte dell’Alleanza delle famiglie cristiane, partito schiettamente clericale. Corposa la componente polacca: 27 eurodeputati, quasi tutti del partito di governo Diritto e Giustizia. L’attuale presidente dell’eurogruppo conservatore-riformista è il filosofo Ryszard Antoni Legutko, già ministro della pubblica istruzione distintosi per le posizioni anti-gay e cristianiste.

Ideologo anti-gender, ritiene il matrimonio gay un «esperimento distruttivo», lamenta l’uso a suo dire strumentale del concetto di omofobia («un bastone» contro «qualsiasi obiezione») e sfodera il vittimismo cattolico («i cristiani sono il gruppo che subisce più discriminazioni»). L’ex premier Beata Szydło difende la famiglia tradizionale tanto da meritarsi il premio di un’associazione cattolica. Dominik Tarczyński fa dure uscite anti-islamiche e contro le proteste per il diritto all’aborto.

Ryszard Czarnecki nel 2018 viene esautorato da vicepresidente del Parlamento Ue dopo aver paragonato un’esponente di un partito critico verso il governo polacco agli szmalcownik (collaborazionisti che ricattano gli ebrei in clandestinità). Patryk Jaki, del partito cattolico Polonia Solidale separatosi da Diritto e Giustizia, nel 2017 definisce lo stop all’islamizzazione «la mia Westerplatte», teatro della battaglia contro i nazisti diretti a Danzica.

Il croato Ladislav Ilčić, musicista e corista di chiesa legato alla diocesi di Varaždin, è l’unico eletto del cartello cattolico Hrvatski Rast: si batte contro l’aborto e l’allargamento del matrimonio alle coppie omosessuali. Per la Bulgaria, due eletti dal Movimento nazionale vicino alla chiesa ortodossa e alle sue posizioni retrive.

Uno è Angel Dzhambazki, famoso per commenti omofobi, anti-rom e xenofobi: si candida senza successo a sindaco di Sofia promettendo di mettere al bando i pride e si scaglia contro la “propaganda gender”. Di recente è ripreso per un saluto romano durante la plenaria dell’Europarlamento, derubricato a equivoco. Il greco Emmanouil Fragkos è l’unico eletto di Soluzione greca, partito dal forte carattere nazionalista e cristiano ortodosso.

Le prossime elezioni europee si terranno nel 2024. I partiti del gruppo conservatore-riformista sono in ascesa in tutta Europa. Se le divergenze con i “cugini” di Identità e Democrazia si appianassero, potrebbe nascere uno dei più grandi gruppi parlamentari Ue, tale da insidiare persino popolari e socialdemocratici.

E proprio l’Italia, con Fratelli d’Italia e Lega nel governo, rappresenta un laboratorio politico. A quel punto le prospettive per la laicità e i diritti nell’Ue verrebbero messe in discussione dall’identitarismo confessionalista promosso da partiti che vogliono (contro)riformare l’Unione Europea dall’interno.

Valentino Salvatore


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45 commenti

Gigi

Comunque, fermo restando che quando la destra parla dell’ideologia gender lo fa quasi sempre a sproposito, siamo in molti atei a essere critici dell’ideologia queer che oltre a essere parecchio dogmatica e, se si gratta sotto, per nulla progressista, nega la biologia e più generalmente ha un discorso fake science. Richard Dawkins ad esempio è accusato di transfobia.

laverdure

Negli scritti del Manzoni,spesso sottovalutati,si trovano perle di saggezza sempre attuali.
Come : “Una volta convinta la gente che un tale non merita di essere squartato,non occorre spendere un sola parola in piu’ per convincerla che merita diessere portato in trionfo.
Ed e’ quello che i queer ( ma anche altri)pretendono di fare con trans,gay et similia,sostenendone la “superiorita” sulla massa dei normali,e pretendendo pure
che la sessualita sia l’unica vera caratteristica importante nella personalita di un individuo.
E che qualunque manifestazione di antipatia a questo punto equivalga ad una vera patologia :”fobia”.

Gigi

Per loro non è tanto la sessualità la vera caratteristica dell’individuo ma quello che chiamano l’identità di genere. Ovvio che questa è legata direttamente alla sessualità, ma a loro non importa veramente se tu sei eterossesuale o omosessuale ma come vieni percepito/ti rivendichi nella società. La superiorità nei confronti della massa “normale” la vedono nella maniera in cui tu ti distacchi dall’essere uomo o donna. Un uomo gay è inferiore a “un.a “queer perché accettà il binarismo di genere. Per loro il genere precede il sesso che è una costruzione sociale. Dal punto di vista biologico è totalmente fuffa, resta il fatto che il genere è anche una costruzione sociale ma non come dicono loro distinta o precedente al sesso biologico.

laverdure

@Gigi
“Per loro non è tanto la sessualità la vera caratteristica dell’individuo ma quello che chiamano l’identità di genere. Ovvio che questa è legata direttamente alla sessualità, ma a loro non importa veramente se tu sei eterossesuale o omosessuale ma come vieni percepito/ti rivendichi nella società”.
Ed e’ una teoria che le autorita di diversi paesi occidentali stanno tenendo in grande considerazione,intimidite dal “politicamente corretto”.
Tanto che (si legge nel saggio di Ricolfi, ma anche in altri)individui “sedicenti” trans e condannati per gravi reati hanno ottenuto di essere destinati a carceri femminili,dove hanno commesso gravi stupri.
Evidentemente,oltre ad avere ancora gli organi,c’e’ da dubitare che seguissero il trattamento ormonale che ,ovviamente ,elimina il testosterone.
In una parola : “GROTTESCO!”

laverdure

E’ meglio non dimenticare mai una cosa : la storia recente insegna che i successo delle destre e’ sempre stato dovuto, molto piu che alla loro sensibilita politica ,
all’imbranaggine della controparte.
Nel primo dopoguerra l’ala massimalista del socialismo italiano (di cui faceva parte inizialmente lo stesso Mussolini)prevalendo su quella riformista si mise in testa di emulare la Rivoluzione Russa ( della quale molto probabilmente aveva un’idea molto vaga)senza rendersi conto di non averne la forza.
Ma basto a spaventare un sacco di gente importante che vide in Mussolini il rimedio,rifornendolo abbondantemente di mezzi.
Quanto agli uomini,tutti ammettono che in un paio d’anni dispose di decine di migliaia di attivisti.
Non vi sembrano troppi per provenire solo dalla “feccia”che non manca mai sotto tutte le bandiere ?Che molti fossero invece individui potenzialmente rispettabili,esacerbati da cause molto concrete,estese anche ad una maggioranza
silenziosa molto piu’ estesa ?
In prima fila i reduci,(circa 5.000.000),alle prese col grave problema del reinserimento,che i massimalisti ,anziche cercare di attirarli nelle loro file commisero l’errore di prendere ” a pesci in faccia”,rinfacciandogli che loro,invece ,erano stati contrari alla guerra.( E in questo avevano avuto ragione,altra cosa che
non rende affatto simpatici di fronte a chi ha avuto sicuramente torto)
Si puo’ immaginare come la prendesse gente che aveva sofferto l’inferno,visto violenze e morte,e si vedeva insultare da chi,molto spesso,manco c’era stato in guerra.
Fu tutto “grasso che cola ” immaginate per chi.
E ora la storia si ripete,dato che da molto tempo le sinistre italiane ,come e’ illustrato molto bene nel saggio di Luca Ricolfi “La mutazione”,si sono disinteressate dai problemi sociali delle masse ( o perlomeno hanno fatto di tutto per darlo a vedere)per interessarsi solo alle minoranze : immigrati,LGBTQ ecc.
E la maggioranza guarda caso l’ha presa male.
Sicuramente l’hanno presa male i 5.000.000 non di reduci stavolta ma di cittadini italiani doc che secondo quanto ripetuto spesso dai media si trovano sotto la soglia di poverta.

Gigi

Grazie per il suggerimento sulla Mutazione, ma è un problema comune a tutte le sinistre occidentali. Conseguenza del vuoto ideologico che stanno attraversando.

laverdure

@Gigi
Si direbbe piuttosto un vuoto di buon senso fondamentale,e come pure di senso dell’opportunita.
E quest’ultima mancanza,per un politico,equivale alla mancanza della vista per un pittore.

Diocleziano

Non sarà che l’errore stia proprio nel basarsi sulle ideologie, quando invece una buona
amministrazione di sinistra non dovrebbe differenziarsi da una di destra?
Cioè, annullarsi a vicenda.

Gigi

Diocleziano hai perfettamente ragione, ma qui non c’è solo l’ideologia ma le indentità. E in ambito ateo razionalistico non viene data nessuna risposta a questa problematica. La destra da le sue risposte populistiche, la sinistra, attaverso la produzione universitaria che io ho letto andando alla fonte e non, come pretende qualcuno qui, basandomi sulle fake news della destra. Quando si leggono le produzioni degli studi di genere che poi affrontano sempre di più le questioni religiose c’è da mettersi le mani nei capelli da quanto riabilitano la religione, in particolare una, non facciamo nomi. Ora a me piacebbe trovare delle risposte dagli intellettuali atei razionalistici italiani (quelle estere non mi soddisfano), per adesso ho solo avuto la risposta di un matematico che mi dice che bisogna sputare sulla nostra identità ma stare zitti o glorificare quella degli altri, e di un fisico che ha difeso i mondiali in Qatar e la conversione di Santa Sofia in Moschea. E no, non mi va bene, per carità se non mi va bene me ne vado, ma non ci si stupisca poi che battaglie come il divieto del crocifisso o dell’ora di religione cattolica sono perse o comunque non saranno vinte da noi. Sono questioni direttamente legate all’identità.

Diocleziano

Gigi,
ma l’identità non è una caratteristica biologica come essere ottentotto o tibetano,
è uno stato mentale auto indotto o, nel peggiore dei casi, dovuto a condizionamento.
In ogni caso innaturale.
Più volte ho rilevato l’anomalia per la quale, mentre la popolazione si laicizza sempre più,
pare invece che la classe politica in controtendenza si imbigottisca oltremodo:
forse è ‘identitario’ ma poco ‘biologico’… direi forse più ‘finanziario’…

Gigi

Diocleziano,
Ma quando mai ho scritto che è biologica o naturale? Laicizzarsi non significa perdere l’identità. E più vivi in un contesto dove sei confrontato all’alterità che si afferma sicura della propria idenità, più sei indotto a porti la domanda di qual’è la tua identità. Perché secondo te tante persone atee sono contrarie a che, nel contesto attuale, si tolga il crocifisso dalle scuole, oppure pensano che sia giusto insegnare la religione cattolica nelle scuole?

laverdure

@Diocleziano
“Non sarà che l’errore stia proprio nel basarsi sulle ideologie, quando invece una buona amministrazione di sinistra non dovrebbe differenziarsi da una di destra?Cioè, annullarsi a vicenda.”

A me sembra piuttosto che tutti quanti,sia trovandosi al governo che all’opposizione,non facciano altro che tentare annullare le iniziative della controparte,infischiandoscene dei contenuti,a puro scopo propagandistico.
Il giorno che il governo collaborasse con gli altri paesi per affrontare la minaccia di un colossale meteorite (Ricordate “Deep impact” o “Don’t look up” ?)si opporrebbero pure a quello.

laverdure

E se le sinistre continueranno con lo stesso atteggiamento,la paurosa “esondazione”
di “immigrati” in rapida crescita verso le nostre coste a chi credete che portera “grasso che cola ” ?
Siamo proprio sicuri che gli immancabili mantra che Bergoglio rivolgera all’opinione pubblica riguardo ai doveri di “buon samaritano” e simili faranno breccia nel cuore degli Italiani ?
E’ un’ipotesi fantasiosa ( per ora),ma se venissero approvati provvedimenti “draconiani” per fermare l’invasione,credete che provocheranno un’ondata di indignazione popolare ?
Come quella che NON ci fu affatto quando le “leggi speciali” colpirono gli ebrei cittadini italiani a pieno titolo da generazioni ?Che non rompevano le scatole (licenza poetica)a nessuno ?

Gigi

Dipende da che tipo di provvedimenti. Comunque l’islamizzazione conseguente alle ondate migratorie, che è già in atto in alcune città di diversi paesi d’Eruopa, è un problema a prescindere da chi ci capitalizzerà sopra.

laverdure

@Gigi
“Dipende da che tipo di provvedimenti. ”
Parliamoci chiaro : se la presenza crescente a dismisura degli “immigrati”,come e’ inevitabile,provochera disagi insopportabili (gia’ ora la meta dei reati,lo dicono i media,e’ commesso da loro)ci saranno inevitabilmente “provvedimenti drastici “da parte non delle autorita ma da gruppi estremistici,che consisteranno ovviamente in atti di violenza,anche letale.
E questo sia in Italia che negli altri paesi occidentali.
Credi davvero che l’opinione pubblica a parte le solite lagne “ufficiali”,ne provera davvero sdegno ?
E’ lecito perfino il dubbio che le autorita non si applicherebbero particolamente a frenare tali violenze,esattamente come fecero,temporibus illis,con quelle fasciste.
La Storia si ripete immancabilmente ,per il semplicissimo motivo che la natura umana e’ sempre la stessa.
Alla faccia di religioni e ideologie che pretendono di creare l'”uomo nuovo”.

RobertoV

Ma le ascese delle estreme destre sono state sempre favorite da situazioni economiche e politiche difficili. I nazisti nel 1928 prendevano solo il 2.6 %, ma dopo la crisi del ’29 salirono al 33.1 % del 1932 e guadagnarono nel 1933 altri 10 punti col peggioramento della crisi che in Europa si fece sentire soprattutto dal 1932. Senza tale crisi, non avremmo avuto il nazismo. Ed anche nelle altre nazioni sono state le crisi del ’29 o determinate dalla prima guerra mondiale che ne hanno favorito l’ascesa come in Italia. Tirare in ballo le sinistre mi sembra un tentativo di inventarsi dei colpevoli. In Germania il tentativo di colpo di stato comunista ci fu nel 1919, ma questo non determinò una deriva verso l’estrema destra. E le destre cercarono di addossare la sconfitta proprio alle sinistre, cioè cercarono pretestuosamente dei colpevoli. Anche in Austria l’austrofascismo prese il potere nel 1932, cioè con la crisi economica. Ed in Spagna nel 1936 cioè dopo la crisi del 1929.
Mi sembra che le estreme destre cerchino di sfruttare qualsiasi crisi come si è visto recendemente anche con la pandemia, la guerra o con gli immigrati: per quest’ultimi basta far governare le destre e si vede, come in Italia, che anche loro non hanno soluzioni perchè troppo complesso e dipendente da fattori esterni e che è solo più facile millantare di averne quando si è all’opposizione. Ed anche i sistemi repressivi non funzionano e si vedrà quanto siano realmente molto costosi e di difficile attuazione.
Non stupisce che la maggior parte dei deputati di estrema destra arrivi da Spagna e Italia, due nazioni con un passato fascista, passato con cui non si sono fatti mai i conti (diversamente dalla Germania dove l’AfD non si schioda dal 10 %), e da nazioni dell’est europeo cha hanno conosciuto le dittature e sono democrazie incompiute. Anche oggi continuano ad utilizzare la retorica strumentale delle sinistre come colpevoli quando in UE la sinistra è ben lontana dall’essere maggioranza (circa il 30 %) e le leggi fatte sono state fatte con i popolari e spesso con delle destre moderne, come per la legge recente sulla violenza sulle donne votata a maggioranza dal parlamento europeo con relatrice del Moderate Party di destra che governa in Svezia con la destra, ma il nostro governo di estrema destra ha propagandisticamente parlato di teoria gender e delle sinistre ed ha votato contro.

laverdure

@RoberoV
Dimentichi che la crisi economica tedesca derivava soprattutto dalle condizioni terribilmente punitive imposte dai vincitori,in particolare dalla Francia,nel 1918.
Che oltre al disagio economico aveva creato un tremendo desiderio di rivalsa nell’opinione pubblica tedesca.
Un errore che gia all’epoca molti riconobbero,come il famoso economista Keynes.
Gli antichi Romani,per secoli,crearono il loro Impero seguendo una strategia efficace :sconfitto un avversario,se lo ritenevano affidabile ne facevano un alleato,
altrimenti ne eliminavano la classe dirigente senza tante storie sostituendola con personale affidabile.Non lasciavano in circolazione potenziali nemici.
Il metodo “drastico” ovviamente non era applicabile nel ’18,ma sarebbe stato possibile senz’altro affrontare la situazione diplomaticamente,creando condizioni di stabilita,la Repubblica di Weimar,nella sua pur breve durata di governo democratico,lo dimostra.

laverdure

Nel secondo dopoguerra gli Alleati non commisero lo stesso errore soprattutto perche la Germania era un alleato troppo prezioso, per contrastare la crescente minaccia sovietica,e i risultati dimostrarono come il paese in breve tempo potesse diventare una nazione moderna,civile e democratica.

Gigi

L’equivalenza tra la situazione degli Ebrei in Europa negli anni ’30 e quella dei musulmani in Europa oggi è un’arma spesso utilizzata dalla sinistra.

laverdure

@Gigi
Veramente mi sfuggono gli equivalenti della “notte dei cristalli”,delle “leggi speciali” e di un’infinita di altre cosettine riservate agli ebrei .
Come viceversa l’equivalente delle campagne terroristiche praticate dai vari gruppi integralisti islamici in tutta l’Europa occidentale.
Probabimente e’ dovuto ad una manipolazone plutogiudaica dei media.

RobertoV

Laverdure
Io ho parlato di quella del ’29, non di quella post bellica che nonostante il tentativo fallito di colpo di stato comunista non portò ad una deriva a destra, ma alla fragile democrazia di Weimar. I nazisti guadagnarono voti solo dopo la crisi del ’29. Nel 1928 i nazisti prendevano ancora solo il 2.6 % dei voti.

RobertoV

Io nel mio intervento non ho mai parlato degli ebrei, nè della notte dei cristalli, ma semplicemente della nascita dei fascismi, parlando di crisi economiche e politiche. Perchè tirate in ballo gli ebrei a sproposito?

Gigi

Hai fatto il paragone tra oggi e gli anni ’30 e la questione degli immigrati. Ricordare che una parte della sinistra utilizza gli Ebrei per far tacere le discussioni sulla problematica dell’immigrazione non è “tirarli in ballo a sproposito”.

RobertoV

Gigi
Visto che io non ne ho parlato e non era mio interesse fare questo paragone, ma contestavo l’idea che fosse colpa della sinistra la nascita dei fascismi, attieniti a ciò che io ho detto che riguardava le situazioni economiche difficili. I migranti non li ho mai citati. Per fortuna che poi dici di voler fare una discussione razionale. Molto scorretto attribuire cose non dette e dimostrare di non capire il discorso per seguire le tue ossessioni.

Gigi

La sinistra moderato o radicale è maggioritaria nei mass media, nei luoghi del sapere che hanno influenza e riescono a far piegare anche governi di destra alle loro esigenze anche spesso raccontando filastrocche alla gente per rassicurarla. Per esempio gira la leggenda metropolitana che gli immigrati tenderebbero ad avere lo stesso numero di figli rispetto agli europei. Ma non è vero e dipende molto dal paese di origine. Per esempio gli immigrati nordafricani hanno il doppio dei figli rispetto agli europei e pure più figli che nel paese di origine. Esempi di fake news rassicuranti prodotte da illustri demografi o sociologi che vengono in seguito riprese pedissequamente dai giornalisti ce ne sono una marea. Comunque il fatto che non si possa fare nulla per poter decidere chi entra o meno nel nostro territorio non è assolutamente rassicurante e non sono proprio sicuro che basti far governare la destra perché la gente si rassegni. I governi di destra potranno sempre proporre misure più restrittive per l’acquisizione della nazionalità o per ricevere gli aiuti dello stato, addirittura uscire dall’universalità del sistema sanitario, la gente potrà sempre dire : “almeno quello”. Per quanto riguarda il gender se non ci sarà la destra ci saranno altre persone a scandalizzarsi quando si comincerà a insegnare nelle scuole che gli uomini possono avere il ciclo o che esiste il pene femminile o che trans si nasce (quest’ultima cosa è già successa già in Italia vedi il battibecco Luxuria contro Crepet).

laverdure

Il nostroPresidente mattarella ha esternato .” Tutti devono avere il diritto di espatriare “.
Affermazione sacrosanta,dato che molti paesi (non proprio democratici,ne ‘ particolarmente civili) non lo permettono.
Ma non ha detto :”Tutti devono avere il permesso di immigrare,qui o altrove”.
Perche equivarrebbe alla fine del concetto di Stato Sovrano.

RobertoV

Ecco i risultati delle fake-news e della propaganda delle destre. A me sembra che la propaganda vittimistica delle destre sia nettamente più potente di quella di sinistra, vede sinistra dappertutto e si inventa le cose. Basterebbe leggere in ogni paese la classica propaganda delle destre locali che tutti vorrebbero venire nel loro paese. O il sondaggio di alcuni anni fa in cui anche gli elettori di sinistra sopravvalutavano nettamente il numero di immigrati presenti effettivamente. Adesso addirittura la sinistra convincerebbe la destra a votare per le sue proposte, anche se la sinistra è minoritaria. Una bella scusa l’egemonia culturale di sinistra per diffondere quella di destra. Il primo partito nella UE sono i popolari di cui fanno parte Berlusconi e fino a poco fa anche Orban, dei veri estremisti di sinistra. Ma d’altronde il solo fatto che Berlusconi qualche mese fa avesse dimostrato dei dissensi con fratelli d’Italia e lega lo aveva trasformato in un “venduto ai comunisti”.
Dai dati di Frontex l’anno scorso sono entrati illegalmente nell’UE 330 mila immigrati da Africa ed Asia, ma nello stesso tempo abbiamo oltre 6 milioni di profughi ucraini che sembra si riescano a gestire, mentre gli altri che sono molto meno no. Oggi leggevo che in Austria il 60 % dei profughi siriani e afghani lavora: quindi se si vuole ed investe si possono inserire. Certo se li si parcheggia o li si trasforma in clandestini come da noi sperando che se ne vadano nelle altre nazioni non otterremo grandi risultati.
Sulla natalità l’Istat certificava il calo della natalità tra gli immigrati ad 1.87 figli per donna dai 2.5 iniziali e la cosa è logica: un figlio da noi costa molto di più che nei paesi di origine e, quindi, si devono adattare, anche tenendo conto che guadagnano di meno.
Il problema dell’immigrazione è come quello del riscaldamento climatico, non vorremmo ci fosse, ma dobbiamo conviverci cercando di limitarne i danni, visto che dipende in misura minima da noi, ma da situazioni internazionali e che coinvolgono stati per la maggior parte retti da dittature e criminali (che hanno già capito come ricattarci, tipo Libia e Turchia, Ruanda, ecc.): e questo richiede tanti soldi, come d’altronde si vede anche con la destra al governo. Anche in Grecia nel 2019 quando la destra andò al governo si videro salire da 30 mila a 80 mila gli immigrati ed anche quest’anno ben 45000 sono arrivati nella piccola e povera Grecia, più dei 30 mila dei governi di sinistra degli anni precedenti e la rotta balcanica ha visto quasi la metà degli arrivi indicati da Frontex.
Ed il gender è un’altra fake news e paranoia delle destre e dei clericali che si sono inventati per dire di no a progressi sui diritti. L’hanno pure usata per votare contro la legge contro la violenza sulle donne, quando nel documento non c’era niente a riguardo, bastava leggerlo.
Quella sulla scuola l’ha letta su ” La verità”, noto giornale di fake news?

Gigi

Dimenticavo: per quanto riguarda i rifugiati ucraini dovrebbe essere lapalissiano che non è la stessa cosa, accogliere donne e bambini in maggioranza, rispetto a uomini solo in età di combattere. Comunque se riesci a trovare le statistiche dell’Istat che dimostrano che l’indice di fecondità, in Italia delle donne nate in nordafrica tende a allinearsi su quello delle italiane sono interessato.

Gigi

Ti faccio una domanda test per vedere se sai di cosa stiamo parlando. Tu lo sai che per una grande Papessa dell’ideologia queer, Paola Bacchetta, il termine lesbica non dovrebbe essere utilizzato dalle donne non bianche per definirsi quando sono omosessuali perché fa riferimento alla cultura greca considerata da lei come una fonte del supremacismo bianco? Riferimenti positivi a Paola Bacchetta si trovano sui siti del comune di Torino.

Mixtec

Franchi e Sassoni, Longobardi, Goti, Angli e Danesi si sono fatti la guerra in Europa per più di un migliaio di anni: adesso verranno gli immigrati dall’Africa e dall’Asia, ci sarà una bella, parziale o totale, sostituzione etnica, e si potrà respirare meglio con gente più variopinta.

laverdure

@Mixtec
E soprattutto piu’ civile e piu’ avanzata culturalmente.

Mixtec

Pensa, laverdure:
i cinesi hanno inventato la carta e la polvere pirica. Gli europei hanno impiegato la prima per stampare un libro di mitologia semitica e la seconda per imporre a (quasi) tutto il mondo una ideologia a loro vantaggio (e distruggerli, se non fossero stati d’accordo), basata sul suddetto libro.
Inoltre, secondo alcuni, somali e senegalesi sono più belli dei visi pallidi.

Gigi

@Mixtec
Tanto per curiosità, tu non sei europeo, visto che parli degli europei alla terza persona? Al di là del fatto che la tua mi sembra una visione un po’ manichea di come siano andate le cose, tutta la produzione universitaria che punta a denunciare gli europei come origine di tutti i mali del mondo non punta tanto sulla critica del cristianesimo come base dell’ideologia a loro vantaggio, ma sulla critica alcune ideologie laiche tra cui l’illuminismo. E l’antidoto che viene proposto se si legge dietro le righe indovina un po’ qual’è? L’islam. A volte è esplicitato proprio chiaramente. Non mi metto a fare degli esempi perché tanto non serve a niente se non a far loro pubblicità, la gente continuerà a credere o a far finta di credere che tutto questo non esiste.

laverdure

@Mixtec
“Inoltre, secondo alcuni, somali e senegalesi sono più belli dei visi pallidi.”
Gia,perche’,ripetiamolo,”alcuni”( che poi sono molti)li vedono piu’ come animali esotici che come esseri umani.
Anch’io ho sempre trovato simpatici perfino i rospi e le iguane,malgrado la bruttezza,anzi proprio per quello,ma quelli “sono” animali.
E gli animali ,esotici e non,finiscono,nel caso di molta gente,con lo stancare,vedi i cani abbandonati perche’ divenuti “ingombranti”.
E questi ospiti senza il minimo dubbio ingombranti lo diventeranno sempre di piu’.

Gigi

Allora cerco di risponderti in modo pacato nonostante tu mi stia chiaramente dando del credulone che si beve tutta la propaganda di destra. L’Istat cerfica
che l’indice di fecondità (e non la natalità come tu scrivi erroneamente) degli immigrati nati in Nordafrica è sceso all’1,87? Sarebbe un’eccezzione italiana perché all’estero supera i 3 figli per donna. Ho scritto chiaramente che l’indice di fecondità non è lo stesso per tutti gli immigrati. Per gli immigrati sudamericani in cui le donne lavorano quasi tutte è logicamente più basso. La lite tra Crepet e Luxuria perché ha detto ai bambini di una scuola che trans si nasce la puoi guardare su youtube. Non si capisce bene poi in che cosa “il gender” sia una fake news. Gli studi di genere nelle università che tra l’altro fanno la promozione del femminismo islamico sono una fake news? Comunque mi hai confermato che non è possibile discutere razionalmente di questi argomenti senza farsi insultare o deridere.

RobertoV

Visto che il 1° intervento è ancora in moderazione forse per il link in tedesco, ripeto quello dell’Istat: https://www.istat.it/it/files//2022/12/report-natalita-2021.pdf
Ovviamente vorrei delle fonti per il dato sui 3 figli per donna per le straniere nell’UE fuori dall’Italia. L’unica cosa che ho trovato è per la Francia un dato di fecondità di 2.6, però in Francia anche le locali hanno un dato di 1.8 figli per donna a causa dell’elevato sostegno alla natalità. Tutte le altre nazioni hanno dati medi in diminuzione nonostante l’aumento della quota di immigrati.

Gigi

Il problema è che tu non solo non discuti con chi la pensa diversamente bollandolo come “propagandista di destra” ma non leggi nemmeno quello che sto scrivendo. Quante volte devo ripeterti che l’indice di fecondità varia in base al paese di provenienza? Chiaro che le immigrate provenienti dai paesi europei hanno un indice di fecondità più basso simile a quello del paese di accoglienza facendone abbassare la media. Ma come dimostrano i dati francesi, le immigrate italiane in Francia hanno un indice di fecondità simile a quello delle locali, 1,6 e non 1,8 come scrivi tu (1,8 comprende le locali + le immigrate) mentre le immigrate dal Maghreb 2,9 e dall’Africa 3,9. Nel sito del’Istat che hai postato non si trova nulla sugli indici di fecondità in base al paese di provenienza, per il sito tedesco non so leggere questa lingua, puoi tradurre la parte dove si parla di questi indici?

Gigi

Vedo che si parla della Francia come paese con la più alta fecondità. Sono appena usciti i dati del’INSEE: le immigrate Maghreb hanno una fecondità di 2,9 figli per donna. Quelle dall’Africa del 3,9. Mentre per le donne nate in Francia 1,67.

Gigi

Aggiungo che l’Insee ha pubblicato uno studio fresco fresco dove conferma che la religiosità è molto più forte tra i discendenti d’immigrati che da chi non ha ascendenza migratoira. In particolare il tasso di trasmissione della religione tra genitori musulmani e figli è più del 90%. Il cattolicesimo è certo in caduta libera a vantaggio dei senza religione e di altri culti cristiani, ma l’islam ha il vento in poppa. Nel giro di due decine d’anni potrebbe superare il cattolicesimo in termini di fedeli se continua di questo passo.

Mixtec

“Il cattolicesimo è certo in caduta libera a vantaggio dei senza religione e di altri culti cristiani, ma l’islam ha il vento in poppa. Nel giro di due decine d’anni potrebbe superare il cattolicesimo in termini di fedeli se continua di questo passo.”
Suppongo che atei e similari aumenteranno i loro studi critici sulle religioni semitiche ed i loro libri sacri, e che nelle scuole si dia spazio al pensiero illuministico (o anche pre-illuministico, ad esempio Spinoza, che richiama alla mente il Trattato sui tre impostori, che ovviamente è da aggiornare, ma è pur sempre un simpatico punto di partenza).

Gigi

Nelle scuole ne dubito molto, non solo ci sono già manuali scolastici dove si spiega che l’islam “è una civiltà splendida”e l’imperativo è la lotta all’islamofobia, per quanto riguarda l’illuminismo poi è sempre più criticato, per esempio in filosofia vengono promosse teorie in base alle quali la secolarizzazione sarebbe responsabile del riscaldamento globale. Per quanto riguarda gli atei e agnostici, dipende, per alcuni non si deve criticare la religione “dell’altro”, altri si impegnano per darne una visione positiva al fine di combattere l’islamofobia, chi invece ha un approccio crictico, viene comunque bollato come islamofobo a prescindere. Insoma non sono molto ottimista.

laverdure

@Gigi
“Comunque mi hai confermato che non è possibile discutere razionalmente di questi argomenti senza farsi insultare o deridere.”
E sei fortunato a vivere in Italia.
In altri paesi,come gli USA,l’integralismo del “politicamente corretto” mette continuamente in pericolo professori universitari,giornalisti,scienziati ricercatori,intellettuali vari,che per una sola parola “eretica” rischiano non solo la carriera ma talvolta.anche aggressioni fisiche .
La cosa e’ descritta molto bene ne “La mutazione” di Luca Ricolfi, e anche piu’ efficacemente in “La pazzia delle folle”,di Douglas Murray,giornalista britannico che per inciso e’ omosessuale dichiarato da sempre,per cui direi e’ al di sopra di accuse di omofobia e simili.

Gigi

Ha perfettamente ragione, non dovrei lamentarmi, sono stato comunque promosso “propagandista di destra” da RobertoV, io che non ho mai votato a destra …

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