La clericalata della settimana, 17: il presidente del Senato vuole il papa in Parlamento

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del presidente del Senato Ignazio La Russa che 

ha espresso l’intenzione di invitare papa Francesco in Parlamento, come avvenuto nel 2002 con Giovanni Paolo II.

La seconda carica dello Stato così si è espressa, durante la presentazione di un libro di Pierferdinando Casini: «Sarei felice se l’attuale Papa potesse seguire le orme dell’unico Papa che è venuto in Parlamento che io ricordi. Sarebbe una cosa bellissima», ricordando quando proprio Casini, da presidente della Camera, invitò papa Giovanni Paolo II. «In questi giorni ho sentito cose che mi fanno rabbrividire su Giovanni Paolo II, farei un applauso alla memoria del Papa», ha aggiunto La Russa.  

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha concesso l’esonero per motivi di servizio agli insegnanti che partecipano all’evento “Vogliamo vedere Gesù: è lui che passa beneficando e risanando” organizzato dall’associazione cattolica Rinnovamento nello Spirito Santo. Questa volta l’esonero è garantito non solo agli insegnanti di religione cattolica ma a tutti quelli interessati. Non si tratta di un caso isolato: concessioni speciali per eventi “formativi” di natura confessionale sono frequenti da parte ministeriale.

La senatrice Lavinia Mennuni (Fratelli d’Italia) si è espressa contro la decisione dell’Aifa di rendere gratuita in tutte le Regioni la pillola anticoncezionale, assieme a diverse realtà cattoliche integraliste. A suo dire le priorità sarebbero «ben altre», ovvero la natalità e il sostegno alla famiglia, e la decisione non dovrebbero prenderla «i vertici in scadenza dell’Aifa» ma «compete alla politica».

Inaugurato il nuovo studio televisivo “Giubileo 2025” di Rai Vaticano con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes e il cardinale Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione del Vaticano (che ha colto l’occasione per una benedizione).

Si è tenuto un incontro bilaterale in vista del giubileo del 2025 tra governo Meloni e Vaticano. Presenti per la parte italiana la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Infrastrutture  dei Trasporti Matteo Salvini, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro del Turismo Daniela Garnero Santanchè, il ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Sebastiano Musumeci, il presidente della Regione Lazio Maurizio Rocca, il sindaco di Roma e commissario straordinario per il giubileo Roberto Gualtieri. I partecipanti hanno espresso «gratitudine per la collaborazione tra l’Italia e la Santa Sede e attesa per un evento che potrà dare un contributo spirituale e culturale alla città di Roma e al Paese».

La Digos ha avviato degli accertamenti per una manifestazione femminista per il diritto all’aborto tenutasi a Padova, ipotizzando il reato di offesa al sentimento religioso. Durante il corteo infatti è stata portata come fosse stata in processione una sorta di effige di cartapesta che rappresenta una vulva, somigliante alla Madonna.

Il Comune di Forlì ha assegnato a Camillo Langone, opinionista ultra-cattolico noto per sparate antiscientifiche e integraliste, la presidenza della commissione per il premio dedicato al mecenate forlivese Giuseppe Verzocchi, dedicato all’arte contemporanea.   

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è intervenuto sulle polemiche intorno al caso Orlandi difendendo papa Wojtyla nella sua enews: «L’idea che il Parlamento italiano abbia paura a votare una commissione di inchiesta sul covid ma si presti alle strumentalizzazioni contro Giovanni Paolo II mi sembra ingenerosa […] Per parte mia farò sentire la mia voce per rispetto verso quel Papa ma anche per rispetto verso la politica italiana».

La redazione

8 commenti

Diocleziano

…Ignazio La Russa ha espresso l’intenzione di invitare papa Francesco in Parlamento…

Ignazio: “Venghi, venghi eminenza… faccia come se fosse casa sua…”
Sua Banalità: “Lo so figliuolo, lo so…”

KM

A Imperato’, stai scadendo. Fai parlare La Russa come un laureando. 😊😊😊😊

GBK

C’è chi ha attribuito al presidente del Senato una strategia anti-antifascita. Probabilmente è contrario per principio, anche dall’alto de suo ruolo istituzionale, ma dubito che riesca a concepire alcuna strategia.

Diocleziano

Essere anti-antifascista vuol dire essere favorevole al fascismo e contrario agli oppositori.
Quindi è un fascistello fuori tempo massimo. Per un intelletto rudimentale è normale.

KM

Renzi e la parola rispetto (per la politica, per la Costituzione, per il Paese) sono termini contrastanti. Che si dimettesse da tutto e si chiudesse in un convento, possibilmente in Siberia.

GBK

Se si può portare in giro Santa Maradona, sicuramente c’è spazio per Santa Vulva.

KM

Ave o Vulva, piena di grazia, che Priapo sia con te. Tu sei benedetta fra le parti del Corpo e benedetto è il frutto del godimento tuo, Orgasm. Santa Vulva, Madre di tutti noi, frega con noi fornicatori, adesso e nell’ora della nostra venuta. Imen.

RobertoV

In un paese ultracattolico come la Polonia e patria di GP II si può fare un film denuncia ed accusarlo apertamente di aver protetto dei preti pedofili, in Italia questo non è possibile senza che intervengano subito a difesa tutti i politici e le più alte cariche dello stato. Mi sembra che di cose negative su quel papa ne siano venute fuori parecchie: sulla questione pedofilia insieme al suo braccio destro il futuro B XVI sono stati attivi nell’insabbiare, oltre anche ai traffici loschi di Marcinkus e dello IOR ed all’aver ostacolato le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Queste difese per principio mi sembrano un fuoco di sbarramento da parte dei clericali e del Vaticano per non arrivare a chiarire utilizzando il principio di lesa maestà Tenendo conto di quanto si sia prodigato per nascondere il fenomeno pedofilia, di quale fosse la situazione negli anni ’70 ed ’80 e dell’atteggiamento della chiesa in quegli anni sul fenomeno, qualche dubbio sull’integrità del santo subito dovrebbe venire. Visto quanti santi criminali è riuscita a fare la chiesa cattolica nella sua storia non ci sarebbe da stupirsi.

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