Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dell’Istituto Superiore “Ernesto Cesaro – Vesevus” di Torre Annunziata (NA)
che ha posto all’ingresso dell’edificio scolastico, oltre alle bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea, anche il vessillo vaticano.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha partecipato in basilica, con fascia tricolore, alla messa solenne celebrata dal patriarca Francesco Moraglia in onore del patrono san Marco.
Marta Cartabia, già presidente emerito della Corte costituzionale e ministra della Giustizia durante il governo Draghi, viene nominata da papa Francesco tra i membri del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo. Si era distinta per posizioni clericali su temi etici, laicità, coppie omosessuali e crocifisso negli uffici pubblici.
A San Giovanni Rotondo (FG) presso il Centro di Spiritualità Padre Pio partecipano al convegno “Cattolici democratici: hanno ancora un ruolo?”, assieme all’arcivescovo Domenico D’Ambrosio, l’ex ministro ed ex esponente Pd Beppe Fioroni e il già segretario nazionale della Uil Raffaele Bonanni. In particolare Fioroni, che intanto ha inaugurato un nuovo soggetto politico dal nome “Piattaforma Popolare – Tempi nuovi”, nel corso di un’intervista prima dell’evento ha lamentato che «il Pd è diventato il partito delle “cento sfumature di rosso”» e che «su utero in affitto e eutanasia non si è fatto nulla nel “mio” Pd, dove si era rispettosi delle diverse culture e rispettosi della vita». Nel lanciare il suo nuovo progetto politico sulla scia dell’«insegnamento di Paolo VI ai cattolici» («non vogliamo fare un partitino», assicura) spiega che «non c’è alcuna preclusione verso chi viene dal centrodestra. Puntiamo alle europee».
Anche Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio e della Corte Costituzionale, è tra i partecipanti del convegno “Ripartire da Camaldoli” sulla «indispensabilità di un impegno grande dei cattolici per ricostruire la politica italiana», recentemente tenutosi presso l’Istituto Don Luigi Sturzo a Roma. Il riferimento a Camaldoli riguarda l’incontro tra intellettuali e attivisti cattolici che ebbe luogo nel 1943 presso il locale monastero, che pose le premesse per la formazione della Democrazia Cristiana. Amato, in teoria non credente dichiarato e già noto per l’ossequio clericale, ha colto l’occasione per attaccare “l’individualismo” in questi termini: «Far nascere, sposare chi credo, cambiare identità sessuale sono quasi tutte cose che hanno un senso ma sono miei diritti? Qualunque desiderio che ho, deve essere considerato un diritto? Anche un’idea di società è un bene comune. Scompare una società nella quale l’etica è un giocattolo dei singoli», quindi «occorre tornare a mettere assieme le culture, la ragione e la fede», in modo che «ognuno tenga conto degli altri».
La Croce Rossa ci tiene a celebrare santa Caterina da Siena, patrona del Corpo delle Infermiere Volontarie, quale esempio che «continua a ispirare azioni e pensieri delle crocerossine al servizio dei più fragili».
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
Presenti a Novellara (RE) alla festa del Vaisakhi, celebrazione della comunità sikh, con tanto di copricapo in ossequio ai dettami religiosi i consiglieri regionali Federico Amico (Coraggiosa) e Roberta Mori (Pd), la sindaca Ilenia Carletti (pure con fascia tricolore) e il primo cittadino di Caldarola (MC) Luca Maria Giuseppetti.
Per la tradizionale cerimonia del “Volto Santo” a Tagliacozzo (AQ) presenti alla processione e alla messa le autorità, compresi diversi sindaci con fascia tricolore di Comuni del Lazio e dell’Abruzzo. Il primo cittadino Vincenzo Giovagnorio la definisce «festa identitaria della nostra comunità».
Il consigliere comunale di Bologna Fabio Brinati (Fratelli d’Italia) è intervenuto, nel corso delle polemiche per la rinuncia di Mario Adinolfi di presentare un suo libro a causa di contestazioni, sostenendo che «la scelta libera delle donne non dovrebbe limitare l’obiezione dei medici obiettori» e, con tono paternalista, che la donna «alla luce delle sue criticità caratteriali ed emotive» in un momento di «spaesamento e sbandamento» dovrebbe essere affiancata da qualcuno «più lucido ed esperto».
Il sindaco di Vigevano (PV) Andrea Ceffa (con fascia tricolore) e il consigliere regionale ed ex assessore Andrea Sala erano presenti all’inaugurazione di un nuovo centro islamico, assieme al vescovo Maurizio Gervasoni.
La redazione
Alcuni anni fa vi fu una durissima polemica politica perchè un membro del precedente governo italiano era diventato consulente di Macron in Francia, con i politici che si chiedevano di chi avesse fatto gli interessi questo personaggio quando era al governo e con alcuni che volevano anche togliergli la cittadinanza italiana. Niente di tutto questo succede con la Cartabia e con altri personaggi politici italiani quando passano con disinvoltura a ricoprire ruoli in Italia ed in Vaticano anche in contemporanea. Di chi faceva gli interessi la Cartabia, per di più visto che l’hanno nominata nel dicastero dell’evangelizzazione, cioè proprio della propaganda nelle altre nazioni? Una spia del Vaticano?
Ben venga che i nostalgici della DC ricreino un partito di cattolici, almeno si fa chiarezza e vediamo in modo democratico quanto pesa l’interesse per il cattolicesimo da parte degli italiani. Solo in Italia si cercava di trasformare in DC un partito di sinistra.
Amato sostiene che “occorre tornare a mettere assieme le culture, la ragione e la fede», in modo che «ognuno tenga conto degli altri». Non mi pare che la fede abbia mai tenuto conto e rispetto degli altri al di fuori dei propri affiliati/sottoposti (in passato neanche di quelli). Non mi pare che la religione di stato sia un rispetto degli altri, ma l’imposizione di un’etica di stato. E’ solo negli ultimi anni ed in contesti democratici che le varie fedi hanno iniziato dialoghi difficili tra loro. Rispettare gli altri significa anche rispettare le minoranze e gli individui. Se non vi sono reati e si rispettano le regole democratiche i suoi pruriti morali sono solo un suo problema, ma non possono essere imposti agli altri.
Beh, in fondo non ha fatto altro che estendere in senso relativistico il suo cognome: Cartabia-nca.
Io so’ io… con quel che segue.
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏