La clericalata della settimana, 25: il commissario per il giubileo stanzia fondi per l’albergo della curia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del commissario straordinario di governo per il giubileo Roberto Gualtieri che

include tra gli interventi per l’anno giubilare il restauro e la “riconversione” in struttura di accoglienza per turisti dell’ex seminario vescovile di Tivoli, di proprietà della curia, con uno stanziamento di 4,2 milioni di euro.

Il sindaco tiburtino Giuseppe Proietti ringrazia Gualtieri, il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano e il consulente del commissario per il giubileo Marco Vincenzi «per l’opera svolta e l’attenzione nei confronti di Tivoli». Anche il vescovo Mauro Parmeggiani ci tiene ad esprimere «soddisfazione e gratitudine».

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Inaugurato con benedizione del vescovo di Tortona Guido Marini il nuovo reparto di Riabilitazione dell’Ospedale, alla presenza del sindaco (con fascia tricolore) Federico Chiodi.

Un’autoscala e due automezzi sono stati benedetti presso il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara dall’arcivescovo Tommaso Valentinetti. Presenti all’evento anche il prefetto Giancarlo Di Vincenzo e il comandante Luca Verna.

I funerali “di stato” del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, cattolico osservante e promotore di iniziative confessionaliste, si sono tenuti al Duomo di Milano (con lutto nazionale), alla presenza di numerosi politici e rappresentanti istituzionali, celebrati dall’arcivescovo ambrosiano Mario Delpini.

La redazione

4 commenti

RobertoV

La chiesa ha sempre intrallazzato col potere politico ed economico, altrimenti come avrebbe fatto ad accumulare ingenti ricchezze ed il suo potere? Già ci aveva pensato Fisichella a relativizzare con Berlusconi, ma adesso è impegnato a gestire i soldi italiani del Giubileo.
I familiari di Berlusconi pagheranno una bella indulgenza alla chiesa cattolica, come l’attuale governo che si è già prodigato a dare 100 milioni in più alle scuole paritarie per iniziare e poi c’è il Giubileo da gestire ed una religione di stato e nazionalista da imporre. La chiesa può negare i funerali al poveraccio Welby, ma non di certo al beato Berlusconi ed ai suoi sostenitori ed al governo. E’ incredibile vedere le arrampicate sugli specchi dei clericali cattolici per difendere la chiesa cattolica e Delpini con la sua ipocrita omelia.

Diocleziano

Qualcuno degli osannatori a tempo pieno del “ha detto papafrancesco…” avrà notato che il loro
eroe nel volgere di una decina di anni, cioè da quando ha messo il c#lo sul trono di Pietro dieci
anni fa, è ingrassato di almeno 5 o 6 chili all’anno? Alla faccia della moderazione e della sobrietà.

RobertoV

L’obesità è un problema dei paesi ricchi, lui veniva da un paese povero come l’Argentina, mentre il Vaticano ha enormi ricchezze. E in Vaticano ci si tratta bene, mica i millantati pranzi frugali dei monaci, oltre al fatto che se vanno nei ristoranti non pagano. Col papa precedente di tanto in tanto erano state pubblicate le sue esose richieste quando veniva ricevuto, pranzi degni di un re. D’altronde la chiesa non dice “fate quello che dico non quello che faccio”?

Diocleziano

“…tra gli interventi per l’anno giubilare il restauro e la “riconversione” in struttura
di accoglienza per turisti dell’ex seminario vescovile di Tivoli, di proprietà della curia…”

Cioè, lo stato spende i miei soldi per realizzare un albergo che porterà guadagni al più grande
immobiliarista d’Italia?! Qui si spiega la fretta di cancellare il reato di abuso d’ufficio: si stanno
già portando avanti con il ‘lavoro’.

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