Sì, bruciare il Corano è libertà di espressione

È bastato che un rifugiato iracheno a Stoccolma bruciasse una copia del Corano per riaccendere – ironia della semantica – il dibattito su blasfemia, hate speech e libertà di espressione. In pochi istanti la notizia è divenuta virale e ha suscitato non poca irritazione nel mondo islamico, dove il tema della libertà di espressione e della libertà religiosa sta particolarmente a cuore ai governanti locali, da sempre devoti come dei novelli Voltaire alla promozione del pluralismo.

Del resto, figure come quelle di Ali Khamenei, Mohammad bin Salman Al Saud e Recep Tayyip Erdogan non possono che suscitare ammirazione per il loro impegno a favore dei diritti umani: a confronto con loro, Rosa Parks era una free rider qualsiasi, o – per dirla col dialetto romano – una passeggera scroccona.

Tra i tre, è stato proprio il presidente turco – da poco rieletto – a farsi portavoce dello sdegno del mondo islamico, facendo sfoggio delle sue doti diplomatiche: «Alla fine insegneremo agli arroganti occidentali che insultare i musulmani non è libertà di pensiero». C’è senz’altro da dire che Erdogan è abile nel definire la libertà di pensiero, nel senso etimologico del termine (de-finire = imporre dei confini, delimitare).

Non a caso, grazie al suo impegno la Turchia ha smesso di essere uno dei paesi più liberi del Vicino Oriente e si è portata su valori più in linea con quelli dei suoi vicini, scivolando fino al 149esimo posto nella classifica dei paesi per libertà di stampa. Abbastanza ironicamente, tra l’altro, si può solo immaginare quale sarebbe stata la reazione delle intellighenzie laico-minimaliste se un leader bianco e occidentale avesse usato le stesse parole di Erdogan, proponendo di “insegnare” qualcosa agli “arroganti mediorientali”.

Tralasciando le dichiarazioni e i sentimenti del dittatore turco e lasciando spazio al ragionamento, il gesto sarebbe grave se fosse stata data alle fiamme l’unica copia del Corano in circolazione, oppure (anche se in misura minore) se la copia in questione fosse stata la copia originale, anziché una qualsiasi di tre miliardi di copie fisiche attualmente presenti sulla terra.

Per mettere in prospettiva, è stato eliminato lo 0,00000003% delle copie fisiche del Corano, eliminazione in ogni modo resa del tutto inutile dall’emissione continua di nuove copie: il solo complesso del Re Fahd a Medina ne stampa 10 milioni di copie ogni anno. L’onta della perdita di un patrimonio culturale che – nel bene e (soprattutto) nel male – ha influenzato la storia dell’umanità, quindi, è decisamente sventata.

Si fa fatica poi a comprendere in che misura il gesto sia un atto discriminatorio o addirittura “razzista”, come lo hanno definito in molti. Perché un gesto sia definibile come “razzista”, a rigor di logica (e, volendo, di etimologia) è necessario che ci sia una “razza” (o, se si preferisce, una “etnia”).

È risaputo che l’immaginazione non ha confini, ma ce ne vorrebbe davvero molta (opportunamente rafforzata dall’alcol) per pensare che il Corano sia una razza, o che lo sia l’islam. Le religioni non sono di certo né un’identità, né tantomeno una “razza”.

Sono piuttosto delle ideologie, e ciò che le distingue dai tratti identitari veri – come l’identità sessuale o il colore della pelle – è che hanno un impatto sulla vita degli altri. Se è libera espressione bruciare la bandiera rossa, la croce uncinata o le bandiere dei paesi sgraditi, non si capisce perché bruciare il Corano non possa esserlo.

Bruciare i testi sacri è senz’altro un gesto pesante, offensivo e provocatorio, ma se la libera espressione non include anche il dileggio e l’offesa verso le ideologie si fa prima a sospendere qualsiasi dibattito politico e praticare il silenzio collettivo.

Chi vuole vedere del razzismo in un gesto che al più si può definire come provocatorio controbatte che la parte lesa sono i musulmani. L’esistenza di una “razza musulmana” è però altrettanto difficile da dimostrare, perché i musulmani appartengono alle etnie più disparate anche se, per semplificazione, si tende spesso a far coincidere erroneamente i termini “musulmano” e “arabo”.

Pur riconoscendo che nell’uso comune i due termini vengono usati come sinonimi, essere musulmano non implica essere arabo, né tantomeno essere arabo implica essere musulmano.

Esistono moltissimi arabi atei o agnostici, e tra questi c’è il rifugiato iracheno che ha dato alle fiamme il Corano. Di lui sappiamo poco, ma anche senza conoscere la sua biografia sappiamo bene la condizione terribile in cui versano atei e agnostici nei paesi soggiogati dall’islam politico.

In nome di Allah e del Corano, i regimi fondamentalisti opprimono, torturano e uccidono minoranze sessuali, religiose e politiche. Se c’è qualcuno che è minacciato, in questo momento, è proprio il rifugiato iracheno: la vigliacca aggressione ai danni di Salman Rushdie ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, quanto gli atei ex-musulmani siano una comunità da proteggere.

Troppo spesso, invece, la sedicente sinistra “laica” li tiene a debita distanza, col risultato che nel migliore dei casi finiscono per trovare asilo politico in una destra tutt’altro che laica, nel peggiore finiscono accoltellati.

Ciò che è curioso è che, in un’epoca in cui si va con massima scrupolosità alla ricerca di tracce di discriminazione in molti capolavori letterari del passato, che non hanno avuto alcun impatto sulla politica, tra i pochi testi che si salvano ci siano quelli sacri – in nome dei quali, da millenni, vengono commesse le atrocità più disparate.

Chi crede nella libertà di espressione sa che la soluzione non sta certo nella cancellazione, e sa che ai roghi va sempre preferito il dibattito. Ma sa anche che libertà di espressione vuol dire anche (e soprattutto) libertà di essere controversi e provocatori.

Simone Morganti

50 commenti

Manlio Padovan

E se da noi organizzassimo una bruciatura della Bibbia?
Certo c’è il reato di oltraggio al sentimento religioso che richiamerebbe i giusristi fascisti a dimostrazione della loro imbecillità giuridica.
M vale la pena di provare se c’è solo una pena pecuniaria.
Potrebbe farlo uno di noi e poi , o prima, organizzare una colletta per risarcire l’eroe della pena pecuniaria avuta.

Mixtec

Caro Manlio,
mi sembra che tu non tenga conto del fatto che la Bibbia è un libro scritto da Ebrei, e i cui protagonisti sono, tranne qualche figura di contorno, o di importanza poco conosciuta (ad es. Rut), Ebrei.
Bruciare la Bibbia è un atto di grave antisemitismo, ma se te la senti di sfidare le ire di Israele …

Gigi

@Mixtec
Manlio Padovan ha sempre sputato veleno contro Israele, in tutta tranquillità. Non sopporta l’esistenza di una stato a maggioranza ebraica. In fondo è un musulmano sociologico. Una terra conquistata dall’islam deve rimanere tale.

KM

Mixtec, per i cristo-cattolici la Bibbia comprende anche il Nuovo Testamento, dove solo alcune parti sono state scritte da Ebrei e neanche tanto, cioè le epistole di Paolo – ebreo di Tarso, nell’attuale Turchia – e le lettere di Pietro, apocrife. Gli atti sono stati scritti da chi ha scritto Luca, quindi un gentile o non circonciso. I 4 vangeli da …. boh?????? E l’Apocalisse da Giovanni, filosofo ellenista ammanicato con gli Ebrei ma non uno di loro. Inoltre, cadi nell’errore di Napolitano: considerare semitici solo gli Ebrei, ma non gli Arabi, i Palestinesi e i Maltesi.
Gigi’, a parte la battuta di cui sopra, ma hai delle prove per sostenere quello che dici?
E come la metti con il fatto che Israele e’ uno stato conquistato dagli Ebrei e deve rimanere tale, secondo la dottrina ebreo-americana?

Diocleziano

KM,
infatti sembra che nessuno si accorga che il nome Palestina si riferisce a un altro popolo:
i Palestinesi di oggi che sarebbero i Filistei di allora, popolo abbastanza diffamato secondo
le tradizionali abitudini della bibbia, cioè la diffusa ‘schadenfreude’ sparsa a piena mani
per denigrare il prossimo.

Mixtec

“Inoltre, cadi nell’errore di Napolitano: considerare semitici solo gli Ebrei, ma non gli Arabi, i Palestinesi e i Maltesi.”
Caro KM, io so benissimo che gli Arabi, i Babilonesi, gli Assiri sono popoli “Semitici”, così come so che gli abitanti di Cuba (o del Cile, o dell’Argentina) sono “Americani.”
Ma quando questi aggettivi sono preceduti dal prefisso “anti-” diventano particolari:
“antisemita” si usa solo per definire chi è anti-Ebreo, e non chi è anti.Assiro;
“antiamericano” vuol dire contro gli “Stati Uniti d’America” e non si usa per definire chi è anti-brasiliano.
Trattasii di “appropriazione indebita di termine comune per uso particolare ed esclusivo”: ti potrà dispiacere, ma è così e non puoi farci nulla.

RobertoV

La Bibbia cattolica è differente da quella ebraica, come è differente da quella protestante.
Ne hanno ripreso dei libri e dei pezzi, modificata ed arrangiata ed in più ci hanno aggiunto il nuovo testamento. Quindi direi che sono cose diverse dalla Bibbia ebraica, gli stessi 10 comandamenti sono differenti e modificati. La stessa chiesa cattolica bruciava senza problemi le versioni della Bibbia differenti dalla sua, non riconoscendole. Come potrebbe essere visto come un gesto di antisemitismo? Se mai lo considererei controproducente, perchè alimenterebbe il vittimismo delle religioni che farebbero fronte comune contro la secolarizzazione ed il “laicismo” e rischierebbe di far legiferare i nostri politici clericali per tutelare il libro sacro e concedere ulteriori privilegi alle religioni. Ed alla fine si parlerebbe del gesto e non delle motivazioni del gesto e delle critiche al testo.

Mixtec

” Come potrebbe essere visto come un gesto di antisemitismo?”

Caro Roberto, le Bibbie in mio possesso o fanno riferimento al testo ebraico oppure sono traduzione dalla versione greca dei Settanta o dalla Vulgata latina. Ovviamente delle volte si hanno effetti misteriosi o frasi enigmatiche, tipo “Abramo eresse un altare al Signore ed invocò il nome del Signore”, ed il lettore ingenuo può chiedersi qual era il nome in questione e scoprire che era “Signore”, perchè il testo ebraico era “invocò il nome YHWH” , salvo poi scoprire, leggendo Esodo 6 : 3, che tale nome era sconosciuto al povero Abramo. Però è probabile che il nome pronunciato da Abramo fosse El Eljon:
è il nome del “Signore” nel capitolo 14 di Genesi.
Al capitolo 17 diventerà El Saddaj, un tipo piuttosto irascibile e violento.

Diocleziano

Al contrario: invece di bruciarlo si dovrebbero mettere in evidenza l’orrore e la coercizione
che ne deriva. Vale anche per la bibbia e qualsiasi altra ‘verità’, più che ‘rivelata’, venduta.

Mixtec

Caro Diocleziano,
dovresti trovare critici della Bibbia (o del Corano) disposti a parlarne in pubblico, o scriverci un libro. Quanto ad avere uno spazio in televisione, direi che c’è da perdere le speranze.
Hai mai sentito qualche trasmissione di discussione laica sulla Bibbia, o sul Corano?

Gigi

@Mixtec
Io alla tv italiana ho sentito un salafista dire che i kuffar non devono criticare il Corano così come non si critica la costituzione USA. LOL, come se in Italia fosse vietato criticare la costituzione USA.

Gigi

@Diocleziano
Manlio Padovan è un sostenitore di Erdogan. Cioè ci rendiamo conto. Pure gli ambienti laici sono infiltrati dagli sbirri dell’integralista e razzista Erdogan

enrico

mi lascia molto perplesso bruciare i libri.
Mi ricordano che tutte le dittature si sono esercitate in questa impresa. La chiesa cattolica li ha messi all’indice che equivale un pò a sopprimerli…Penso ci siano altri modi di manifestare il proprio dissenso sul loro contenuto. E’una strada più impervia e faticosa ma aiutano le persone a ragionare. Le provocazioni portano solo altro rancore e desiderio di rivalsa, una spirale che non porta da nessuna parte.

KM

Che il sistema non divulghi la letteratura contro la Bibbia o il Corano e’ una cosa. Un’altra e’ dire che certa letteratura e/o saggistica non esista. La TV, e’ un’altra cosa. Dominata TOTALMENTE dai clericali.

Gigi

@Manlio Padovan
Nessun ti impedisce di andare in Svezia e farlo, fa parte dello spazio Schengen . Perché dovremmo farlo da “noi”? Semmai sei tu che richiami alla tua imbecillità. Anticlericale d’assalto ma filoislamico.

Moderazione

Chiedo a tutti di automoderarsi nei commenti. Rileggete prima di inviare. Il primo che alza di nuovo i toni verrà messo in moderazione.

Fabio Milito Pagliara

Perché no? Anche bruciare insieme i vari testi “sacri”. Il principio di libertà è lo stesso.

laverdure

@Manlio Padovan
Non hai fantasia.
Se volessimo fare qualcosa di VERAMENTE provocatorio,dovremmo bruciare sulla pubblica piazza la collana di opere letterarie uscite (virtualmente)dal talento di Bergoglio.
Magari usandole per cuocere una bella padella di uova al tegamino,in rispetto
all’evitare gli sprechi di energia.
Come credi che la prenderebbe la Curia ?

Diocleziano

Sua banalità si è subito unito al coro dei ranocchi che hanno elevato alto e potente il loro

gracidìo sdegnato per orrifico gesto! Lo ha qualificato come ROGO, addirittura! UN libro!…

Chissà se il nostro si è rammentato dei veri roghi, quelli eseguiti dalla sua organizzazione

in pompa magna dove, oltre al libro, si bruciava anche l’autore. A dio piacendo…

Si è rammentato, o forse non l’ha mai saputo, degli innumerevoli roghi mirati a distruggere

la letteratura scomoda, quella non in linea con le loro sacre falsità? A cominciare da almeno

duemila anni a questa parte.

RobertoV

Bisognerebbe dire da che pulpito! Solo 55 anni fa la chiesa cattolica ha abolito l’indice dei libri proibiti, nato in pratica con la chiesa, ed il tribunale del santo uffizio (rinominandolo) e di roghi se ne intende.
Mi sconcerta che non abbia avuto una sola parola di comprensione per il profugo irakeno che l’ha fatta e sulle sue motivazioni che non lo interessano. Puoi essere perseguitato, ma guai a toccare un libro sacro. Non ho trovato neanche sue parole per il massacro di Salman Rushdie, ma d’altronde il papa pugile giustifica chi punisce chi osa toccare la religione che è tanto pacifica, piena di amore e tollerante.
Certo che anche Erdogan e i mussulmani sono paranoici e pretestuosi: un profugo irakeno, cioè un non occidentale, brucia un libro e loro se la prendono con l’occidente. Strana idea di libertà individuali se una persona rende responsabile non solo un intero popolo, ma anche un’intera area del mondo. La logica delle maledizioni o mafiosa?

Manlio Padovan

Mi spiace, ma frse la dice lunga, l’ignoranza che suggerisce i commenti.
Primo: la Bibbia è composta di AT. e i NT e quindi non è solo degli ebrei;
Secondo: la Storia degli ebrei, che non erano un popolo, è stata inventata di sana pianta a partire dal VI secolo a.e.v. proprio per farne un popolo; l’AT conitiene un sacco balle: per esempio: gli ebrei non sono mai stati in Egitto e Mosè è un mito;
Terzo: lo Stato di Israele non ha alcuna legittimità in Palestina, salvo il fatto dire essere uno Stato canaglia quindi basato sulla forza; perché i Romani non possono reclamare il loro Impero visto che la loro Storia è vera ed ampiamente documentata? Prima che fosse fondato lo Stato di Israele ebrei e musulmani in Palestina andavano d’amore e d’accordo;
Il mo era solo un suggerimento per sottolineare che qualunque libro religioso merita uguale trattamento perché alla base di inumani misfatti sempre giustificati con la parla “amore”.
Per essere un commento fatto a caldo, in fretta, senza tanto pensarci, mi pare che sia abbastanza.
Dire che io sono come Erdogan mi apre assolutamente stupido, non conoscendomi.
Come dire che sono musulmano.
E altre cazzate dei commenti.

Mixtec

Caro Manlio,
io ho messo in evidenza il fatto che anche nel NT gli scrittori sono Ebrei ed i protagonosti sono pure Ebrei; qualche deuteroagonista è Romano, ed esegue ciò che gli chiedono gli Ebrei.
Quanto a Mosè, scusa, ma perchè gli Ebrei avrebbero inventato il fondatore della loro religione con un nome egizio? E della Stele di Merneptah sai dire qualcosa?.
Cao Manlio, il re Davide, con il suo piano regolatore edilizio, ha stabilito che in una certa area di Gerusalemme, regolarmente comprata da un Gebuseo, dovesse sorgere il tempio a YHWH.
Suo figlio l’ha edificato, qualche altro l’ha distrutto, e qualche altro ci ha costruito altri edifici. Chiaramente questi nuovi edifici (moschee) sono abusi edilizi che vanno abbattuti. Forse la nota clemenza ebraica permetterà che siano rimossi e ricostruiti, a spese di qualche ricco emiro musulmano, in luogo più acconcio.

KM

Mixtec, penso che tu non sia au fait con le religioni occidentali. Forse e’ meglio se ti dedichi al Centro e Sud America.
Come detto sopra, gli autori del NT solo in minima parte sono Ebrei, informati.
Il fondatore dell’Ebraismo e’ Abramo (un babilonese) e non Mosè, tant’ è che le tre religioni medio-orientali sono chiamate religioni abramitiche e non mosaiche.
“Perché gli Ebrei etc…” Perché i cristiani avrebbero inventato un nome di origine greca (Χριστός, Christós) per il loro fondatore? Sulla stele di MeRENptah, c’e’ poco da dire. Cosa prova? Boh?

Mixtec

Caro KM,
io ho messo in evidenza il fatto che anche i protagonisti del NT sono Ebrei; non ebreo cìè qualche deuteroagonista, al servizio di altri Ebrei, rivali degli Ebrei citati prima, come ad es. un certo Ponzio Pilato.
Quanto agli autori del NT, il fatto che i testi siano in greco non significa che gli autori non fossero ebrei. Marx, Freud ed Einstein erano ebrei ed hanno scritto in tedesco. Elly Schein è ebrea e parla in tedesco, inglese e italiano, ma non è detto che sappia anche l’ebraico.
Giovanni è un nome ebraico (ed ha lo stesso significato di Annibale: Grazia del Signore).
Dici che il fondatore dell’Ebraismo è Abramo? E, di grazia, sai dirmi come si chiamava il suo dio, e quali fossero le sue credenze sul mondo ultraterreno?
I Cristiani non hanno inventato un nome greco (Cristo), hanno semplicemente tradotto in greco una parola ebrea (Messiah).
La stele di Merenptah prova semplicemente che in una zona meridionale del Retenu c’era una popolazione chiamata “Israele” (e non era nell’attuale Palestina, come qualcuno vorrebbe far credere: nella Terra di Canaan ci sarebbe entrata qualche tempo dopo, quando il re-dio d’Egitto le avrebbe dato il permesso di farlo, perchè la aveva addomesticata)

Gigi

@Manlio Padovan
Invece la legittimità della Turchia qual’è ?
Uno stato coloniale costruito sul genocidio armeno e che perseguita i curdi. Ma tu i curdi li accusi di razzismo. Allora magari spiega perché questa ossessione particolare contro Israele. Ho detto che sei un musulmano sociologico. Nuance

RobertoV

Manlio Padovan è un comunista, il PKK dei curdi è un partito comunista ed è stato sempre difeso dai comunisti. Erdogan è alleato dell’occidente e membro Nato e i comunisti rimasti sono anti USA e anti Nato, come potrebbero essere sostenitori di Erdogan? Inoltre sia i turchi che i curdi sono a maggioranza mussulmana.
La Turchia è ciò che rimane del vecchio impero ottomano. Se dovessimo discutere della legittimità dei vari stati e di come sono stati costruiti con la forza non finiremmo più, basterebbe pensare anche all’Arabia Saudita, ma anche come sono sorti i vari paesi europei. Per Israele la situazione è complessa perchè una parte è stata legittimamente comprata prima della fondazione e poi la creazione è stata una decisione a tavolino occidentale per indennizzarli dell’olocausto, cioè di un problema soprattutto europeo, oltre ai territori conquistati con le guerre dopo, mentre normalmente noi abbiamo deciso di congelare i confini dei vari stati con la fine della II guerra mondiale.

Gigi

A proposito prima della fondazione dello stato d’Israele c’è stato il massacro di Hebron, dunque sarebbe ora di smetterla con la leggenda metropolitana degli Ebrei e dei musulmani in Palestina che andavano d’amore e d’accordo. Senza parlare del mufti di Gerusalemme alleato dei nazisti.

Manlio Padovan

a Mixtec
Lontano dalle sottigliezze del pensiero e dalla realtà, l’Occidente preferì inventarsi le religioni “rivelate”. Quelle religioni “rivelate” che sono false in assoluto per un motivo molto semplice, lapalissiano e a tutti evidente salvo che ai muli: sono false perché pongono l’essere umano al centro dell’universo. Esse rendono l’uomo egoista e presuntuoso perché gli assegnano il dominio, così recita la Bibbia dei cattolici, sulle altre specie e non solo; con tutte le conseguenze oggi ben note. E “dominio” è parola pesante, significa: autorizzazione ad operare con potere assoluto, anche con la forza. E come ci lasciamo andare alla crudeltà più schifosa verso uomini ed animali! Con esse arrivando pure a distorcere il primitivo monoteismo, che nacque in Egitto nel XIV secolo a.e.v. per volontà del re Akhenaton – già Amenofi IV – che prevedeva un universalismo eccezionale già per l’epoca e nel quale si manifestava da parte del dio Aton “un immenso amore del dio verso le sue creature che hanno tutte medesima dignità e ricevono tutte la stessa attenzione. Se paragonato alla maniacale volontà con cui Yahweh pretende lo sterminio delle popolazioni cananee, l’universalità di Aton sprofonda il dio degli ebrei agli estremi confini della preistoria.” (da internet: Domi Belloni A SUA IMMAGINE/Letteratura, mito e storia nell’Antico Testamento dove si dimostra che l’Antico Testamento è una balla sesquipedale) E, se non erro, pubblicato proprio da UAAR: forse nessuno ha avuto il coraggio di farne un libro.

Mixtec

Grazie Manlio!
Ho scaricato il libro di Belloni reperito sul sito dell’UAAR, ho preso nota dell’edizione stampata nel 2010 e reperbile (così sembra) in diverse librerie. Pare che l’avessero anche le Paoline, poi forse si sono accorte che non era al caso loro ed hanno precisato “Al momento non disponibile”.
Comunque sarebbe utile sapere qualcosa di più su Domi Belloni, a meno che non sia uno pseudonimo.
Sull’Ateo qualche anno fa sono stati pubblicatii alcuni articoli su Abramo, te lo segnalo nel caso ti fossero sfuggiti.
Cordialità.

Manlio Padovan

a Mixtec

or ora andando in internet ho scoperto che il libro è stato pubblicato nel 2010 da un piccolissimo editore. Già è qualcosa.

Manlio Padovan

Caro Gigi,
il creatore stesso, nella di lui medesima persona, pare abbia fatto sapere a qualcuno che lui nulla ha creato essendosi limitato a dare il “la” ad ogni cosa e ogni cosa si sarebbe di per sé arrangiata; cosicché da un “la” evidentemente stonato è uscita la varietà “mona da incalmo”, da innesto cioè talmente è tipico nella varietà e capace di affermarsi, che sarebbe il mona che più mona non si può, che se è anche fuori di testa è tutto un programma.
Ciao.
In amicizia Manlio

Fabio Milito Pagliara

Ottimo articolo, lo condivido integralmente. Grazie!

GBK

Metterei in evidenza anche l’aspetto del mettersi in mostra a tutti i costi.
Bruciare libri mi mette sempre a disagio, ma se proprio qualcuno ci tiene, bruci quello che gli pare.
I problema è che certi sedicenti “artisti” o intellettuali da strapazzo, non sanno più che inventarsi per farsi pubblicità e monetizzare i 5 minuti di celebrità. Se tutti li ignorassimo, compresi i capi di stato e autorità varie, non dovrebbero più bruciare niente e si troverebbero un lavoro più costruttivo.

Diocleziano

Ciò che più mi lascia perplesso è il fatto che quelli che più si scaldano (!) per questi episodi
sono proprio quelli che, di quei libri, ne sono le vittime più inconsapevoli.

La cremazione di un libro dovrebbe essere sempre preceduta dalla spiegazione del male
che ha prodotto. E magari accennare ai guadagni procurati ai suoi divulgatori.

RobertoV

Chi ha bruciato il libro è un profugo irakeno. Nessuno che pensa alle sue motivazioni e a ciò che potrebbe aver subito in un paese mussulmano da religioni tanto “pacifiche e piene di amore”?
Anche a me non piace l’idea di bruciare un libro perchè era ciò che facevano dittature e le stesse religioni che oggi tanto si lamentano, anche se non ne bruciavano solo uno. Se si pensa che gente che si lamenta del libro bruciato plaudiva al massacratore di Salman Rushdie.
Il problema è che gesti del genere vengono utilizzati dalle religioni per alimentare il loro vittimismo ed alla fine non raggiungono lo scopo e compattano sulla intoccabilità delle religioni. Cioè si discute della presunta sacralità della religione e non sulle motivazioni del gesto.

Mixtec

http://www.vangeliestoria.eu
Caro Manlio,
il sito, se ci vado dal mio computer, risulta essere porno e tedesco (così ho capito).
Però Emilio Salsi l’ho trovato, ed il sito è:
cristo-unmitoinventato.eu/index.asp
Lo segnalo anche a Fabio Milito-Pagliara, se capita ancora da queste parti, perchè a lui il Cristo inventato piace, e l’Emilio Salsi argomenta abbastanza bene; gli si potrebbe suggerire di mettersi in contatto con Richard Carrier, altro sostenitore del Cristo inventato.

Fabio Milito Pagliara

Aggiungo alcune considerazioni.

Come già evidenziato dal post, bruciare una singola copia in un atto di protesta non mette in nessun modo a rischio l’esistenza di quel testo.

Certo non si può paragonare ciò ai roghi di libri operato dai regimi volti a far sparire quei libri.

È atto non violento, bruciare o altrimenti distruggere un oggetto (per di più prodotto in serie) non è in alcun modo un atto violento.

Bruciare un libro per denunciarne il contenuto non dovrebbe comportare nessun tipo di problema legale e restare normale manifestazione di opinione.

Se poi ancora si applicano due pesi e due misure si tratti “sacri” il problema forse è proprio considerare “sacro” un libro.

In quanti protesterebbero se andiamo a bruciare una copia di Mein Kampf?

Diocleziano

È ovvio che chi crede negli déi abbia perso il senso della realtà; per un analfabeta è impossibile distinguere la tetra sacralità della bibbia dall’humor di Alice nel paese delle meraviglie.

Però, adeguatamente aizzato, può arrivare all’impensabile. Lo stesso farebbe per lavare nel sangue il sacrilegio verso un idolo di gesso.

Chissà come la prenderebbe, la CdM, se invece della bibbia si bruciasse la loro bandiera? 😛

Gérard

Ho visto il tuo commento oggi e se io avessi voluto intervenire, non avrei scritto niente di diverso . Siamo rimasti sconvolti dagli roghi di libri di Hitler ma come lo scrivi benissimo, tutte le copie dei libri dello scrittore ( o filosofo etc ) dovevano sparire . Avevo pensato anche a quali reazioni ci sarebbero state nel casa del rogo ( meritato ) di Mein Kampf …Di fronte alla follia di fanatici islamici, l’uomo, un irakeno, sa bene che rischia la morte e parlare di una persona che vuole il suo momento di 5 minuti di gloria mi sembra una riflessione superficiale . Sarebbe più utile a porsi delle domande su come vivono atei in paesi islamici .

KM

Fabio, hai colto nel segno. Un’altra prova che le religioni godono di privilegi che tutti noi mortali non sono concessi.

laverdure

Io lascierei da parte le considerazioni religiose e prenderei in considerazione l’ipotesi “politica”.
Vale a dire : le Autorita Svedesi,visti i guasti crescenti che l’immigrazione incontrollata sta provocando nel loro paese come nel resto dell’occidente,favoriti dall’onnipresente integralismo del “politicamente corretto”(vale a dire totale sottomissione)hanno voluto ribadire che in casa loro comandano ancora loro.
E’ molto,molto piu’ di quanto osino fare altri,primi fra tutti indovinate chi.
Ricordate le statue “censurate” al Campidoglio durante la visita del leader iraniano ?
Per fortuna la visita non si e’ svolta durante il Ramadan,altrimenti avrebbero imposto la chiusura di tutti i ristoranti e pizzerie di Roma fino al tramonto in rispetto all’ospite.

laverdure

Quanto al veto di Erdogan sull’ingresso della Svezia nella NATO,se la ridono: con la Finlandia che ora ne fa parte,e fa da cuscinetto,sono al sicuro.
E in caso di “brutto tempo” saprebbero fare la loro parte anche senza “iscrizione ufficiale” : tempo fa fu distribuito alla popolazione civile un corposo manuale di istruzioni da seguire in caso di conflitto.
Ve l’immaginate le reazioni che una simile iniziative susciterebbe da noi ?
Dove parlare di gravi catastrofi di qualunque tipo e’ tabu’,e le si affronta con cornetti,scongiuri e ferri di cavallo.
E beninteso con accorate preghiere.

Maurizio

Finché qualcuno continuerà a pensare che un pezzo di carta qualsiasi vale più della vita umana sarà il buio della ragione.

laverdure

Fosse almeno un assegno con parecchi zeri,sarebbe un discorso piu’ ragionevole.

laverdure

Sembra che Erdogan abbia tolto il veto all’ingresso della Svezia nella NATO.
Se la notizia e’ vera,significa semplicemente che le sue richieste “ufficiose”,quali che potessero essere,sono state soddisfatte.
E a questo punto con il Corano possono anche curare “l’igiene intima”.
Perche credo che Erdogan sia un bigotto quanto lo era il nostro Benny da Predappio.

RobertoV

Ieri su Der Spiegel si riportava la notizia che Erdogan stava ricattando chiedendo in cambio l’ingresso nella UE. Certo che uno che spara a zero contro l’occidente e la Svezia e poi la sua ambizione è entrare proprio a far parte dell’occidente!
Ieri sera poi si parlava del presunto si. Come ricattatore, visto che aveva già dato ampia dimostrazione del suo modus operandi avrà sicuramente ricevuto qualcosa in cambio (qualcuno parlava anche degli F16).
Il rogo del corano è stato fatto da un profugo irakeno, non dal governo svedese, quindi non c’entra con la politica migratoria svedese. Tra l’altro sembra che l’autorizzazione fosse per la manifestazione di protesta, non per il rogo che quindi è una iniziativa del profugo irakeno che chissà cosa avrà subito in patria. D’altronde basta pensare a Salman Rushdie.
Probabile che Erdogan sia solo un bigotto opportunista, ma giocare con i religiosi è sempre un rischio, guarda cosa è successo per Costantino e per il Mussolini da te citato: secoli poi per cercare di liberarsi della loro oppressione.

laverdure

@RobertoV
Erdogan e’ opportunista e basta,come lo era il nostro Benny,che di bigotto non aveva proprio niente.
E il nostro non e’ certo caduto per causa della Chiesa,che ha prima sfruttato al massimo la sua “alleanza” poi lo ha semplicemente “scaricato” quando ormai non contava piu’ nulla,,mentre si e’ mostrata sembra molto premurosa per altri personaggi,in particolare esponenti nazisti,che evidentemente disponevano di “argomenti” molto convincenti per chiedere alla Curia di aiutarli a fuggire.

pendesini alessandro

Grazie al contributo della scienza in diverse branche (geologia, antropologia, neurologia, cosmologia, archeologia ecc..) alla cofutazione della religione, è di avere dimostrato che i testi biblici (ma non solo) sono quasi interamente falsi là dove quello che affermano è verificabile !
Quindi, perdere del tempo e energia per cercare di dimostrare l’indimostrabile non mi sembra sia da considerare razionale. Ma se proprio vogliamo insistere, allora propongo di allungare le ricerche cercando di sapere di che sesso sono gli angeli….

Mixtec

“sapere di che sesso sono gli angeli….”
Ottima domanda, caro Alessandro.
Innanzitutto, gli angeli sono esseri viventi? (Caratteristica fondamentale degli esseri viventi: trasformare l’energia da una foma in un’altra).
Hanno bisogno di riprodursi?
Per quanto ne so, storicamente, gli “angeli” (i messaggeri) del re-dio d’Egitto erano maschi e viaggiavano con bighe ( a quel tempo gli egizi non sapevano cavalcare).

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