Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è delle autorità della Toscana, in particolare il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessora comunale alle confessioni religiose Maria Federica Giuliani che
in veste istituzionale e accompagnati dal gonfalone della città hanno partecipato alla messa per l’offerta dei ceri e la benedizione di Firenze.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Oltre all’apoteosi fiorentina la festa di san Lorenzo diventa occasione per altre clericalate. A Mandello del Lario (LC) il sindaco Riccardo Fasoli (con fascia tricolore) e le autorità locali partecipano alla messa per la festa del patrono. L’amministrazione comunale di Grosseto celebra san Lorenzo accogliendo un vescovo ausiliare ucraino e con offerta del cero votivo da parte del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna a nome della città.
Indossando la fascia tricolore Antonio De Donno, sindaco di Tricase (LE), consegna le chiavi della città a una statua, sostenendo di consegnarle «al Santo Patrono, San Vito Martire». La foto del profilo Facebook da sindaco ritrae De Donno con fascia tricolore sotto un crocifisso, e solo molto più in basso si intravede la foto del presidente della Repubblica.
Il Comune di Nereto (TE) e la Regione Abruzzo concedono il patrocinio al viaggio in bicicletta organizzato da un’associazione per portare il “mantello” di san Martino dalla cittadina abruzzese a Tours, in Francia, dove è sepolto. Il viaggio partirà il 20 agosto da Piazza della Repubblica a Nereto, alla presenza delle autorità civili e religiose.
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
Il sindaco di Capaci (PA) partecipa con fascia tricolore alla messa in onore del patrono sant’Erasmo, consegnando le chiavi della città al santo e leggendo un atto di affidamento della città. Sul sito del Comune si arriva al paradosso di sostenere che «per l’Amministrazione Comunale, nell’ambito della laicità dell’istituzione, celebrare la festa patronale è un modo per rinnovare le tradizioni locali, nelle quali la Comunità si ritrova, riscopre le proprie radici e lo spirito dello stare insieme».
La redazione
C’è stato un re che per accedere tranquillamente a Parigi ha ccettato di partecipare ad una Messa Cattolica (forse fece pure la comunione, si gradiscono notizie sul particolare).
E che, Firenze vale meno di Parigi?
Se San Lorenzo è copatrono, l’altro patrono é San Giovanni Battista: io ritengo che la celebrazione di Giovanni Battista come santo cristiano sia un’appropriazione indebita di santo da parte dei Cristiani. San Giovanni Battista non era cristiano, era un ebreo ed è morto da ebreo.
Anche il loro dio è in coabitazione tra ebrei, islamiti e cristiani; per non parlare di tutta la pletora di personaggi mai esistiti ma creduti reali dal gregge come Sansone, Noè, Adamo, Eva e i re magi…
Personalmente penso che la bibbia sia più vicina alle ‘Mille e una Notte’ che non a dei fatti molto mitizzati; basti considerare la verosimiglianza della storia di Giuseppe, Putifarre e il sogno del faraone. Deve anche essere stato un faraone molto democratico per interloquire con uno schiavo ebreo.
Leggo nelle “brevi UAAR”:
“Dati Istat 2022. Minimo storico del 18,8% per la partecipazione alla messa settimanale. In 20 anni il calo della pratica religiosa è del 50%, ma nella fascia di età 14-24 anni è di due terzi. Salgono al 31% i «mai praticanti».”
Diocleziano, sii speranzoso: aumentano coloro che ritengono la Bibbia una serie di storie inventate senza averle mai lette. Pensa che a Copenhagen prima l’hanno letta, la Bibbia, e poi, dopo tanto studio, hanno concluso che erano tutte storie inventate dagli Ebrei durante il dominio persiano (si tratta della famosa “Scuola minimalista,” poco diffusa in Italia).
Tra un po’, qulcuno, capitando per caso in una processione, o in messa televisiva, alla vista dei preti dirà: “Ma come sono vestiti?”
Assessora comunale alle confessioni religiose è di per sé una clericalata.
E poi le decine di servitori dello Stato che si genuflettono a statue e icone, relegando in terzo piano la foto del Presidente della nazione pagante, andrebbero declassati al rango di chierichetti.
«…declassati al rango di chierichetti…»
Con i pericoli che ne derivano: non so se mi sono spiegato… 😛
Nessun pericolo, ormai sono maggiorenni e hanno perso appeal… 😁
Ho invaio proprio ora la mail che segue al sindaco nardella (la minuscola è voluta):
“La clericalata della settimana è delle autorità della Toscana, in particolare il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessora comunale alle confessioni religiose Maria Federica Giuliani che
in veste istituzionale e accompagnati dal gonfalone della città hanno partecipato alla messa per l’offerta dei ceri e la benedizione di Firenze.
Vedo che anche lei è il solito politico cialtrone di questa Italia serva e vile.
Lo dica anche a quell’altro politico cialtrone del presidente della Regione.
Maria Federica Giuliani porta il cilicio, come la Binetti?
Manlio Padovan
Manlio Padovan Papozze RO”
Dimenticato di scrivere che l’oggetto della mail era: “Laicità dello Stato e delle sue istituzioni.”
Così credo che anche i cialtroni dovrebbero capire.
Secondo me, non sono cialtroni: hanno avuto un imprinting e non possono farci niente.
(Si offenderanno di più se definiti cialtroni o definiti “imprintati”?)
Questi politici e amministratori pubblici toscani sono patetici.
E si dicono pure progressisti.
Ma tornino all’oratorio.
Ehhhh… ma il problema è proprio che l’hanno frequentato troppo!
È ancora disponibile il ‘bonus psicologo’? 😛
Appunto. Che si tolgano di mezzo e vadano dove si sentono a casa loro, per esempio in parrocchia.
Il 19 aprile 1989 viene pubblicata la sentenza della Corte costituzionale n. 203. In Italia per la prima volta si stabilisce che il principio di laicità è considerato supremo: la laicità, nel nostro paese, diventa inviolabile, al pari di altri principi come quello della dignità della persona.
Insisto: secondo me, alla luce di quanto precede, si tratta proprio di cialtroni!