La clericalata della settimana, 36: i sindaci di Bergamo e Brescia con i vescovi per la Giornata del Creato

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dei sindaci di Bergamo e Brescia che

si sono incontrati con prefetti e vescovi il primo settembre sul lago d’Iseo per celebrare la 18° giornata della custodia del Creato, indetta dal Vaticano, con una preghiera ecumenica.

Terminata la preghiera, le delegazioni sono scese dalla motonave; sul lungolago poi i saluti istituzionali con il benvenuto da parte del sindaco d’Iseo Marco Ghitti, i saluti dei sindaci di Bergamo Giorgio Gori e quella di Brescia Laura Castelletti e saluto del rappresentante della Regione Lombardia. L’evento, tra le iniziative per Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, era stato annunciato in curia dal delegato della diocesi di Brescia, alla presenza della stampa e del sindaco.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La reliquia del cuore di santa Rosa sorvola Viterbo su un elicottero NH-90 messo a disposizione dall’Aviazione dell’Esercito, come avvenuto l’anno scorso, per la benedizione dal cielo. A bordo il vescovo Francesco Piazza, il presidente del Sodalizio dei Facchini che trasportano la tradizionale Macchina di santa Rosa in onore della patrona viterbese e la sindaca Chiara Frontini. Stavolta con una novità, ha spiegato il comandante Andrea Di Stasio: «l’elicottero farà un inchino sulla Macchina di Santa Rosa» come omaggio alla città. Di Stasio ci ha tenuto inoltre a precisare, in maniera che appare grottesca: «il volo è considerato attività addestrativa, utilizziamo le ore d’addestramento, così non c’è costo aggiuntivo per la Difesa».

Per la festa provinciale della Lega di Imperia il partito organizza a Camporosso un incontro dal titolo “Europa e civiltà cristiana” con il vescovo di Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta, l’europarlamentare leghista e capodelegazione di Identità e Democrazia Marco Campomenosi, il capogruppo della Lega in Regione Liguria Stefano Mai e Alexandra Masson, deputata del Rassemblement National, formazione dell’estrema destra francese.

Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani comincia il suo viaggio diplomatico in Cina: «appena arrivato ho voluto partecipare alla Messa nella bella Cattedrale del Nord a Pechino. Inizio la visita sottolineando i nostri valori: il dialogo e il rispetto della libertà religiosa sono alla base della nostra civiltà e il fondamento della convivenza pacifica».

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Ponte, compatrona di Caltagirone (CT), le autorità locali organizzano sontuosi eventi clericali. Il primo cittadino Fabio Roccuzzo, con fascia tricolore, partecipa alla processione con corteo storico, insieme a forze dell’ordine e altre autorità. In serata da un balcone del municipio, con il sindaco Fabio Roccuzzo in fascia tricolore, il vescovo Calogero Peri recita l’atto di affidamento della città alla Madonna.

Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani durante il suo intervento al Meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione ci ha tenuto ad esaltare il crocifisso. «I cristiani non abbiamo paura di dirsi cristiani», proclama il ministro: «togliere il crocifisso dalla scuola o dall’ufficio pubblico non è rispetto della minoranza, è rinunciare alla propria identità». Secondo Tajani addirittura «quando si rinuncia alla propria identità, si diventa aggressivi. Se rinunci alla tua identità e hai paura di professare la tua fede, ti ritrovi davanti a uno che invece rispetta la propria fede».

La redazione

9 commenti

Maurizio

Il pensiero di Tajani:
“Noi cristiani non abbiamo paura di dirci cristiani”. In effetti erano gli altri a dover temere Inquisizione e rogo, mica voi.
“Togliere il crocifisso non è rispetto della minoranza, ma rinunciare alla propria identità”. Alla TUA identità. Ma tu sei un Ministro dell’Italia, non del Vaticano.
“Quando si rinuncia alla propria identità si diventa aggressivi”. Vale anche per me? Sono giustificato?
“Poi ti ritrovi davanti uno che invece rispetta la propria fede”. Purché non mi costringa a seguirla: né crocifissi né veli.
Viva la laicità.

Diocleziano

“Togliere il crocifisso non è rispetto della minoranza”.

Veramente la minoranza sono loro.

RobertoV

Quella presunta identità è stata imposta, non scelta, grazie proprio all’aggressività di chi voleva imporla.
Veramente sono proprio i fanatici religiosi che diventano aggressivi se si chiede di togliere il crocifisso. Come ribaltare la realtà.
Non mi pare che in Cina i cristiani siano andati per dialogare. La rivolta dei boxer è proprio contro il loro concetto di dialogo. Tajani ed i cattolici si sono inventati una neolingua.

Diocleziano

È incredibile la commistione dello s†upidismo cristiano e la mancanza di memoria storica, che spaziano dal banalismo papale attuale alla dimenticanza del regime di terrore instaurato nello pseudo stato pontificio. Ancora oggi i cattolici si commuovono alla vista delle rovine del Colosseo e al mito, falso, dei martiri sbranati dai leoni; nessuno che colleghi l’orrore delle stampe del Piranesi alla realtà della Città del Male papale.

enrico

Mi perdonerete se mi prendo l’arbitrio di segnalare che stamattina nel silenzio generale dei mezzi di informazione si e’ riunita per la quinta volta la cabina di regia del giubileo. Per il vaticano Fisichella ed esperti finanziari, per il governo clericale il noto integralista Mantovano, per il popolo italiano “nessuno”.
Bisogna sportivamente ammettere che vincono sempre loro,
da Costantino in avanti non ne sbagliano una.
Una moderna teocrazia nel cuore dell’occidente laico, complimenti e applausi a scena aperta.

Diocleziano

Tanto più straordinario quello che dici considerando l’inarrestabile declino della loro audience.
Quindi gli applausi sono a totale beneficio dei boccaloni di governo.
Che rendono possibile questo ‘miracolo’. D’altra parte ‘boccaloni’ e ‘miracoli’ sono inscindibili.
Certamente molto disinteressati, i boccaloni intendo… 😛

RobertoV

In un post precedente sulla annuale genuflessione dei politici e media italiani al meeting di Rimini di CL, ho visto che nel programma del meeting c’era anche la discussione sull’intelligenza artificiale, in cui il relatore era il presbitero e teologo francescano Benanti presentato come uno dei massimi esperti mondiali di intelligenza artificiale. Andando a vedere il suo curriculum si scopre che fa parte delle strutture del Vaticano e che, guarda caso, la sua importanza internazionale sta nel fatto che oltre al Vaticano è dentro alla commissione di etica italiana che si occupa di intelligenza artificiale, niente negli altri paesi, tutte pubblicazioni in italiano. Cioè l’Italia come al solito è sotto la tutela Vaticana anche per argomenti tecnologici ed etici. Poi ci si lamenta che l’Italia è arretrata rispetto alle altre nazioni e scarsamente tecnologica.

RobertoV

Nell’ultima riunione di 2 giorni fa per il giubileo è stato firmato un accordo tra Santanchè, Gualtieri, il prefetto e Fisichella per migliorare l’accoglienza e accrescere la formazione culturale e spirituale dei pellegrini. Passi per l’accrescimento culturale, ma veramente è compito dello stato italiano “laico” promuovere e finanziare la crescita spirituale dei pellegrini? Come si concilia con la libertà di religione uno stato che promuove la sola spiritualità cattolica, cosa che dovrebbe essere compito esclusivo della sola chiesa cattolica?

Diocleziano

Giusto un paio di giorni fa sentivo in un tg di un intervento del gruppodisantegidio che sullo stesso tema della migliore accoglienza, insisteva molto sull’aumento dei finanziamenti…
chissà chi c’è dall’altra parte della catena a gestire i finanziamenti… eh?
Maestri in questo quelli di Avvenire, che si occupa volentieri di anziani, scuola, poveri, sanità ecc. guarda caso tutte cose che alla fine ricadono nel loro monopolio di interessi.
Come dire… ‘ecclesia pro bottega sua’.

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