La clericalata della settimana, 44: il Ministero del Turismo finanzia i cammini religiosi

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Ministero del Turismo che

ha stanziato 4,32 milioni di euro per i cammini religiosi e pubblicato un avviso per finanziare interventi a fondo perduto.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La sola discussione dell’ipotesi dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole di rinominare il Natale come “festa d’inverno” nel proprio calendario per applicare un piano interno per l’inclusività ha scatenato le reazioni dei politici clericali contro la presunta perdita delle “radici cristiane”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sui social si è detto «sorpreso» e ha aggiunto: «Noi siamo fieri del rispetto delle nostre radici cristiane, l’Europa è basata su questo». Da Fratelli d’Italia il deputato Alessandro Amorese e il senatore Paolo Marcheschi in una nota scrivono: «Cambiare nome al Natale somiglia, davvero troppo, al titolo di un romanzo grottesco. Confidiamo che una scelta simile venga ripensata proprio in virtù dell’inclusività stessa perché, così ipotizzata, somiglia molto ad altre che portano a togliere i crocefissi dalle aule scolastiche, in un clima di “cancel culture” che, diffondendosi, tenta di azzerare i valori occidentali». Il capogruppo FdI nel Consiglio regionale della Toscana Francesco Torselli proclama: «duemila anni di radici cristiane non si cancellano con una circolare». I consiglieri leghisti Elena Meini e Giovanni Galli sostengono che c’è la volontà di «cancellare le nostre tradizioni per una presunta voglia di non calpestare le altre culture». Per Galli questa decisione «sarebbe una sonora ed inaccettabile bocciatura delle nostre tradizioni, a favore di una maldestra volontà di non voler irritare altre culture. La festività del Natale ha una sua peculiare ed insostituibile caratteristica e volerla palesemente oscurare è intollerabile. Pertanto, se non verrà fatta marcia indietro, chiederò ufficialmente di annullare il consueto contributo regionale all’Università per la Festa dell’Europa», ammonisce: «Noi continueremo a difendere i nostri valori ed il Natale va, quindi, assolutamente e complessivamente preservato da ogni tentativo di sminuirne l’importanza». Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale toscano Marco Stella dichiara: «questa non è laicità ma laicismo. Una sana laicità prevede pluralismo e dialogo, non cancellazione della storia e dell’identità. Fa un po’ sorridere, oltretutto, vedere che questa idea arriva da un istituto universitario che ha sede in uno storico convento cattolico». L’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi parla di iniziativa «apparentemente sconclusionata» che farebbe parte di un trend del “politicamente corretto”. Per Ceccardi «è solo la punta dell’iceberg di una tendenza ideologica dell’Unione Europea che il “piano per l’eguaglianza etnica e razziale” dell’Istituto Universitario Europeo, con le sue follie “woke”, riflette e fa propria in pieno». «Bruxelles, sulla scorta delle università “progressiste” americane, sta attuando una vera e propria propaganda negazionista e falsificazionista, negli istituto scolastici di ogni ordine e grado, sostenendo ad esempio – come si legge nel piano dell’EUI – che “l’identità e l’anima dell’Europa sono multiculturali», sostiene l’eurodeputata. Il deputato Antonio Baldelli (FdI) dal canto suo annuncia un’interrogazione parlamentare ai ministri della Cultura e degli Esteri «per sapere quali iniziative hanno intenzione di intraprendere nei confronti dell’Istituto universitario europeo di Fiesole». «Non si tratta solo di una questione di rispetto verso tutti i cattolici», spiega, «ma di un tratto distintivo della nostra cultura millenaria che affonda le sue radici nel cristianesimo».  Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, sentenzia: «un’idea folle e gravissima che offende tutti noi, le radici cristiane e la nostra cultura. Rispediamo al mittente qualsiasi assurda richiesta di “revisione del Natale” in nome di un buonismo e di una tolleranza a senso unico di cui siamo stanchi». «L’Italia ha la sua storia e continueremo a rispettarla così come deve fare chiunque arrivi nel nostro Paese, senza pensare di stravolgere secoli di cultura che ci hanno portato ad essere il Paese accogliente che siamo, a differenza di altri che, come vediamo nelle cronache internazionali, fondano la loro cultura su intolleranza e fanatismo. Basta con queste richieste assurde. Noi faremo di tutto per mantenere salde le nostre tradizioni e i nostri valori cristiani», proclama il forzista. Anche la consigliera comunale di Firenze Alessandra Gallego (FdI) interviene: «È sconcertante che un istituto accademico decida di rimuovere il riferimento cristiano dalla celebrazione del Natale, considerando che questa istituzioni ha la propria sede nella “badia fiesolana”, un luogo dove nel passato sorgeva l’oratorio dedicato ai santi Pietro e Romolo, patrono di Fiesole». Gallego sostiene: «questa decisione sembra completamente fuori luogo e dimostra una mancanza di rispetto per le tradizioni italiane e per il significato profondo che il Natale ha per tantissime persone».  

Il Consiglio comunale di Rovigo ha approvato all’unanimità la delibera su proposta dell’assessore Giorgio Crepaldi per assegnare le somme degli oneri di urbanizzazione secondaria ai luoghi di culto. «Grande è l’attenzione di questa amministrazione comunale verso i luoghi di culto cittadini, sia per il profondo significato spirituale sia per l’importantissimo aspetto sociale», assicura Crepaldi. 

Il deputato leghista Rossano Sasso, già sottosegretario all’Istruzione del governo Draghi, si è scagliato contro la proposta di introdurre l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole ritenendola «una porcheria», «una nefandezza», «degradante» perché prevederebbe il rischio di «invitare i bambini di 6 anni a masturbarsi, come vorrebbe l’Oms». Lo ha fatto in maniera così sguaiata che persino il presidente della commissione Giustizia della Camera Ciro Maschio (Fratelli d’Italia) si è dissociato.

La Fondazione Ferrovie dello Stato e la Regione Lombardia, in occasione del 120esimo anniversario dell’elezione di papa Pio X, rinomina la stazione di Mantova in onore del pontefice e  fa arrivare un treno storico speciale. Anche il vescovo ha partecipato all’evento, durante il quale è stata svelata una targa con l’intitolazione. 

Nel quartiere romano di Casalotti la nuova vettura dei Carabinieri della zona è stata benedetta dal parroco della chiesa di santa Rita da Cascia.

La redazione

8 commenti

Diocleziano

“…Nel quartiere romano di Casalotti la nuova vettura dei Carabinieri della zona è stata benedetta dal parroco della chiesa di santa Rita da Cascia…”

Anche i pullman elettrici, che sono stati recentemente al centro dell’attenzione a causa di incidenti – di cui uno molto grave – furono benedetti. Acqua benedetta di produzione cinese? Prete inesperto?

Maurizio

Quando un metodo è fallace va sostituito. Magari si potrebbe provare a fargli passare davanti un gatto nero durante l’inaugurazione, oppure a riempirlo di corni e farlo passare sotto una scala da pompieri recitando un abracadabra…

Diocleziano

Non penso che la gente sia così i-dio-†a da prendere sul serio le benedizioni, ma certo non contribuisce a migliorare la razionalità. Riflettendo anche sull’insistenza del loro leader nell’implorare ‘digiuno e preghiera’ per risolvere qualsiasi crisi mondiale. Perfino la sora Lella era più avanti!

Maurizio

Diocleziano, io invece penso proprio che la gente sia così idiota. Al di là dell’aspetto rituale, folkloristico, identitario e tradizionale delle benedizioni, guardandomi intorno e ascoltando le persone constato purtroppo che la convinzione è quella di un grande dio barbuto che ci osserva dal cielo rispondendo alle nostre preghiere e inviando angioletti ad aiutarci.
Mi sono trovato a parlare con parenti di cultura elevata (laurea in lingue, psicologia, economia, per capirci) che discutevano di esorcismi e si indignavano quando ci ridevo sopra. Per loro una persona con la mente squilibrata andrebbe visitata da un prete, mica da uno psichiatra. E sentirlo dire da una psicologa è terribile.
Parliamo di transustanziazione? Per questi soggetti è tutto vero. Di benedizione delle case? È imprescindibile. Di peccato originale? Esiste senza ombra di dubbio.
Per fortuna quando ero bambino mi sentivo una mosca bianca, mentre oggi è sempre meno difficile che altri conoscenti coinvolti nella conversazione ammettano senza timidezza di non essere credenti. Ci vorrà tempo, ma forse siamo nella strada giusta.

Maurizio

Tajani si dichiara fiero delle sue radici cristiane. Ora, si dà il caso che le radici siano una caratteristica degli organismi vegetali, notoriamente privi di apparato neurologico e dunque di facoltà cerebrali. A pensarci bene Tajani potrebbe non avere tutti i torti.

Diocleziano

Come se fosse un merito essere stato condizionato, praticamente senza poter scegliere.
In effetti la possibilità di scegliere si presenta sempre, ma non tutti se ne accorgono o fanno lo sforzo di uscire da quel limbo di banalità che è la religione. È come se un tizio che comprò una Panda quarant’anni fa, ogni dieci anni la cambiasse con un’altra Panda della stessa età. Cioè, lui si adatta all’auto vecchia piuttosto che scegliere un’auto all’altezza dei tempi e delle necessità. 😛

RobertoV

Certo che deve essere frustrante per questi inquisitori del XXI secolo dopo secoli di dura lotta per imporre il cristianesimo, combattere eretici e pagani, cancellare le loro feste sovrapponendovi le proprie, che non appena non dispongono più dei loro mezzi di controllo e repressivi e le persone godano di un po’ di libertà, non di certo grazie al cristianesimo, le persone si facciano una religione personale, non ascoltino più i loro preti e vescovi, dimostrino sempre più disinteresse verso la religione e l’osservanza delle sue regole e recuperino comportamenti eretici e pagani, con riti celtici, feste di Halloween e proprio quella pagana festa dell’inverno che avevano cercato di cancellare col Natale.
Strana idea di tolleranza e inclusione in cui si pretende di conservare tradizioni imposte con la forza e di negare la libertà di scelta delle persone ed uniformare ad un’unica religione. A Tajani bisogna spiegare che le radici cristiane dell’Europa non sono state riconosciute dalla UE e che non c’è molto da essere fieri su che cosa hanno fatto i cristiani agli altri e tra di loro: come la mettiamo poi con le fantomatiche radici giudaico-cristiane quando gli ebrei, perseguitati e discriminati per secoli, non festeggiano il Natale? Ed è un falso che il cristianesimo vi sia da 2000 anni in Europa, visto che solo nel 380 è diventato religione di stato dell’impero romano e ci sono voluti secoli per imporlo ed al nord hanno iniziato solo dall’anno 1000 e lo hanno imposto con molta fatica e con tante ibridazioni con la cultura pagana.
Assurda la considerazione sul fatto che l’università si trovi in un ex-convento: conventi sono stati sconsacrati e venduti dalla stessa chiesa e sono diventati caserme, ristoranti e centri commerciali. Parlano poi proprio loro che il rispetto delle altre culture non lo hanno mai avuto e che hanno trasformato templi e basiliche romane in strutture religiose cristiane.
Inoltre il Natale è ormai per la maggior parte delle persone un’altra festa: dal culto delle vacanze, al culto commerciale dei regali e delle mangiate. Ci manca solo che in democrazia la gente non sia libera di scegliere come passare il proprio tempo e a che cosa credere o pensare.

Mixtec

“come la mettiamo poi con le fantomatiche radici giudaico-cristiane”
La colpa è dei Romani, che sono andati a rompere le scatole agli Ebrei di Giudea e dintorni, ed hanno avuto la sventura di crocifiggere un galileo, che altrimenti sarebbe rimasto un illustre sconosciuto. Ma purtroppo non si può prevedere il futuro. Ma chi l’avrebbe detto a Pilato che sarebbe rimasto nella Storia?

Commenti chiusi.