La clericalata della settimana, 46: Il Comune di Siena garante delle «tradizioni e radici cristiane»

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Consiglio comunale di Siena che

approva la mozione reazionaria di Forza Italia-Udc-Nuovo Psi e Le Biccherne che impegna sindaca e Giunta a farsi garanti delle «tradizioni e radici cristiane del nostro Comune» e a vigilare affinché «in particolare negli istituti scolastici e accademici» non vengano attuate iniziative che «tendano a rinnegare i valori del Natale, del Presepio, del Crocifisso».

Ha votato a favore anche Fratelli d’Italia, mentre si è espresso contro il Partito Democratico.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il sindaco di Sorrento (NA) Massimo Coppola con un’ordinanza mette di fatto al bando nel Comune sexy shop e negozi con prodotti derivati da canapa in nome della morale. Il motivo è la «tutela del decoro e del buon costume», visto che il territorio è «ricco di luoghi sensibili come come chiese e luoghi di culto, cimitero, ospedale, scuole di qualsiasi ordine e grado, parchi giochi, teatri, cinema e luoghi di aggregazione». Secondo il primo cittadino certe attività «possono ledere l’etica, la morale e la sensibilità dei residenti e dei turisti», comportare un «turbamento della sensibilità». Devono quindi trovarsi ad almeno 200 metri da tutti questi luoghi “sensibili” e non possono farsi pubblicità: in pratica vengono banditi, considerando la particolare conformazione del Comune e la sua modesta estensione.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato un bando per finanziare con risorse del PNRR iniziative volte a potenziare l’insegnamento delle materie STEM nelle scuole paritarie del primo e secondo ciclo, nel quadro del progetto “Nuove competenze e nuovi linguaggi”. Il ministro Giuseppe Valditara ha precisato di voler lanciare «un segnale preciso: il sistema pubblico di istruzione è unico e comprende anche le scuole paritarie».

L’assessore all’Istruzione e al merito della Regione Piemonte Elena Chiorino annuncia un bando per l’anno scolastico 2023-2024 che prevede lo stanziamento di 7,7 milioni di euro per le scuole dell’infanzia paritarie.

Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia si schierano contro la proposta del Parlamento Europeo di istituire un certificato comunitario di genitorialità per riconoscere le famiglie lgbt e i loro figli anche nei Paesi dell’Unione dove non è previsto. Per Raffaele Stancanelli (vicepresidente della commissione giuridica) e Vincenzo Sofo (componente della commissione libertà civili) in una nota parlano di «una vera e propria truffa per scavalcare le legislazioni nazionali e legalizzare di nascosto la pratica abominevole come l’utero in affitto» e di «palese sopruso ideologico delle sovranità nazionali».

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Le spoglie di san Gerardo vengono portate per la prima volta all’ospedale di Monza che gli è stato dedicato. Ad accogliere l’urna con il corpo i vertici della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori, il neoeletto sindaco Paolo Pilotto e senatore Adriano Galliani, il cardinale Angelo Scola e altri religiosi, nonché medici, infermieri, volontari. La reliquia è stata scortata dalla Polizia e si è svolta una cerimonia religiosa.

La redazione

19 commenti

Maurizio

L’urna con le spoglie di San Gerardo portate all’ospedale di Monza. Mah, un tempo i cadaveri andavano portati al cimitero per la tumulazione…

Diocleziano

Un caso estremo di malasanità…

L’Albertone nazionale avrebbe detto “Ammazza che zozzeria!” 😛

KM

Gerarda, questo c’hanno l’americani, la Gerarda, ecco perché vincono gli indiani….’Mazza che zozzeria… Gerardone m’hai provocato e io te…. sotterro….!

RobertoV

A Siena, ma non solo, siamo alla polizia morale. Dopo secoli di imposizione coercitiva e repressiva di un’unica religione e dei sui riti e tradizioni, anche in pseudo democrazia si pretende di vigilare e controllare affinchè le persone non possano esercitare la loro libertà di scelta. Ripristineranno l’inquisizione? Per fortuna che quasi 40 anni fa avevano abolito la liberticida religione di stato. Non è cambiato niente, anzi erano meno ossessionati allora: forse perchè alle persone interessano sempre meno certi argomenti ed i clericali non sanno più come fare e temono per i loro privilegi.
Ma quanto si preoccupa il governo per queste “povere scuole paritarie”, ricche proprietarie immobiliari. Si sono resi conto che l’offerta formativa era scadente e non al passo coi tempi? Se il sistema di istruzione è pubblico per le paritarie devono valere le stesse regole del pubblico, le stesse regole lavorative e gli stessi stipendi. Troppo comodo fare il privato a spese dello stato.

Diocleziano

Esempio lampante di quello che avete appena detto sull’altra discussione: leggi interpretate ad mentula… non è forse ancora in vigore il famoso ‘senza oneri per lo Stato’?

Con questo governo c’è una strana sensazione da ‘ultimi giorni di Pompei’… una corsa affannosa ad accaparrare tutto il possibile per sé e per i parenti. Prima che la pacchia sia finita.

RobertoV

Sul corriere della sera di oggi viene riportato che “Tra il 2010 e il 2022 hanno chiuso 1.669 istituti privati, di cui 1542 cattolici e 127 d’ispirazione laica (chissà cosa in tendono per laica). Lombardia in controtendenza: in un anno più 3 mila alunni alle superiori. Il ministro Valditara elogia il sistema di incentivi locali”.
Già, senza incentivi a pioggia falliscono, non mi stupisce che in Lombardia, ormai feudo di CL e del privato sia nella sanità che nella scuola ci sia un incremento. Senza copiosi incentivi il bravo privato non ce la fa: forse non è così tanto bravo e la sua offerta formativa scadente, magari l’educazione cattolica interessa ad una sparuta minoranza, allora deve intervenire lo stato a sostegno. Normalmente nel vero privato gli incapaci falliscono, di modo che persone più capaci possano prendere il loro posto. Se bisogna sostenere gli incapaci il sistema rimarrà sempre scadente. Ed è criminale continuare a togliere soldi al pubblico per favorire i privati ed i propri amici.

Diocleziano

Il punto di forza delle private – soprattutto dei preti – è, come si sa, la convinzione che i figli non siano troppo a contatto con i reietti della società (chi era quello che parlava di ‘società dello scarto’?) quindi nobilissimi sentimenti cristiani.

Lo stesso discorso delle paritarie si può fare anche sui finanziamenti ai quotidiani: Avvenire, su una quindicina di testate prese in considerazione, è al secondo posto tra quelle che perdono lettori (secondo il quotidiano finanziario Italia Oggi).

KM

A Roma siamo un po’ più terra terra – qualcuno direbbe più volgari – Diremmo “troppo comodo fare il f…. con il c… degli altri. Passatemela, please!

laverdure

“…………….vigilare affinché «in particolare negli istituti scolastici e accademici» non vengano attuate iniziative che «tendano a rinnegare i valori del Natale, del Presepio, del Crocifisso».
Ammettiamolo,come diceva il Nicolo'(Machiavelli)si stratta sempre di scegliere tra il male minore e il peggio,e se questa “vigilanza” potra evitare iniziative cretine
gia viste altrove ,tese a sacrificare elementi di tradizione nostrani del tutto innocui solo per sottolineare la nostra “sottomissione” a culture estranee,all’insegna del politicamente corretto (AKA servilismo abietto),viva la vigilanza !

Diocleziano

E a chi dovrebbe essere affidato questo compito di ‘vigilante’? A una come la Meloni, imbevuta di cultura fantasy, devota di Atreju? O a uno come il Salvini che, ormai sulla cinquantina, non ha ancora elaborato il dramma della perdita del suo pupazzetto di Zorro?

laverdure

@Diocleziano
E qui torniamo al Machiavelli : hai di meglio da proporre come “vigilante” contro le cretinate come eliminare il maiale a mensa scolastica in segno di sottomissione (nemmeno richiesta)agli alunni musulmani ?
C’e voluto il governo Meloni per dichiarare finalmente la necessita di provvedimenti immediati contro le occupazioni abusive di case di occupazione,da parte di zingari,extracomunitari e vacche sacre analoghe,
alla faccia,fino adesso,della violazione di domicilio e furto con scasso.
Se la controparte avesse rinunciato ai suoi cliche e si fosse fatta carico di una sacco di provvedimenti analoghi,credete che Meloni avrebbe riscosso tanta simpatia dall’elettorato ?
Sarebbe stato per tutti molto piu’ utile delle marce e scioperi di protesta.

RobertoV

Perchè sarebbero iniziative cretine il non festeggiare il Natale cattolico, il non fare il presepe o chiedere la rimozione del crocifisso e il non rispettare presunte tradizioni nostrane? Vorrei ricordare che quelle presunte tradizioni non le abbiamo mai scelte, ma ci sono state imposte con repressive e liberticide religioni di stato ed ancora oggi non ci si chiede mai che cosa la maggioranza delle persone pensi di queste cose.
Perchè riesci solo a pensare che certe scelte siano dettate da servilismo verso “certe culture estranee”: cosa vuol dire poi estranee, visto che per esempio il paganesimo fa parte delle nostre radici che i cristiani hanno cercato di cancellare? Se per esempio le persone preferiscono Halloween ad Ognissanti fa parte della loro libertà di scelta ed il dover rispettare obbligatoriamente per l’eternità Ognissanti perchè così ci è stato imposto nei secoli sarebbe un comportamento da polizia morale. Per quante persone oggi il Natale è ancora una festa religiosa cattolica? In paesi di tradizione cattolica come l’Austria il presepe non è mai stato diffuso, mentre lo è l’albero di Natale cosa che sembra da un po’ di decenni piacere molto anche agli italiani (usanza cioè estranea), molto più del nostrano presepe. Non sarebbe cretino pretendere di fare un presepe di stato nelle scuole anche se la maggior parte delle persone non ne è interessato? Addirittura dando incentivi per promuoverlo o sanzioni se non lo si fa?
Ed in un mondo che cambia non è cretino dover vedere dappertutto il simbolo araldico del potere della chiesa cattolica, cioè il crocifisso, nel nome del quale protestanti, ortodossi, ebrei e non credenti sono stati perseguitati?
Proprio oggi leggevo su Der Spiegel di uno studio della chiesa protestante luterana tedesca sulla situazione in Germania dove si dice che attualmente il 43% delle persone non sono religiose e che con l’attuale andamento nel 2027 raggiungeranno il 50 %, che solo il 9 % dei cattolici crede nella propria chiesa e che il 96 % vuole riforme importanti della loro chiesa e che il 2/3 dei protestanti e 3/4 dei cattolici stanno valutando l’uscita dalla loro chiesa. Pensi che in Italia se facessero dei sondaggi seri i risultati sarebbero così differenti?

Diocleziano

In controtendenza alle fantasie religiose dell’attuale governo si può notare dai depliant della grande distribuzione in quale considerazione tengano la religione: zero!

È ormai da sempre che sul materiale pubblicitario non appaiono mai soggetti religiosi, fa eccezione Babbonatale e la Befana, che però non sono religiosi.

laverdure

@RobertoV
Applicando al tua logica dovremmo abolire ogni festivita natalizia,abolire luminarie,cenoni,scambio di regali.
In quanto tutte queste tradizioni secolari sono “contaminate” dalle origini religiose della festa,che per inciso altro non e’,come tutti(non)sanno,una precedente festa pagana riciclata.
Sarebbe ora che in questa sede la piantassimo di scagliarci contro simboli
privi di pericolosita come crocifissi e feste,dando prova di una ottusita
paragonabile a quella degli integralisti sia religiosi che laici.
Si,laici,perche’la pretesa di censurare le opere di Shakespeare o i cartoni di Disney in nome del “politicamente corretto” quanto a ottusita rivaleggia
con tutto il resto.
Sarebbe meglio concentrarci su critiche molto piu’ concrete,come l’insegnamento religioso nelle scuole,che ci costa un sacco di soldi in insegnanti che in pratica non insegnano niente,e meglio ancora sulle enormi cifre versate annualmente per il mantenimento di uno stato straniero come il Vaticano.

laverdure

Per non parlare beninteso delle interferenze ecclesiastiche in questioni estremamente concrete e gravi come aborto ed eutanasia.

Diocleziano

Laverdure,
sì, lo sappiamo che tutte le feste hanno origini antiche e poi imbastardite nella religione che ora ha la pretesa di essere l’origine della nostra cultura, non rilevando l’assurdità dell’enunciato. Resta il fatto che una festa che 3ooo anni fa celebrava il solstizio d’inverno, ora simboleggia tutt’altro. Quindi dovremmo opporci solo alle feste che non hanno avuto un precedente? La supposta verginità della Maria? Ma neanche questa: quante dee hanno generato virginalmente altri dei?

Non colleghi le ‘interferenze’ con la pervasiva occupazione degli spazi pubblici e privati da parte della CdM?

Che poi non si tratta di proibire alcunché, come dice il popolare slogan: “Comodamente a casa tua”…? ecco, che lo facciano a casa loro… senza rompere.

Ogni dittatura si afferma sul consenso, che sia imposto, inconsapevole o accettato.

laverdure

@Diocleziano
“Che poi non si tratta di proibire alcunché, come dice il popolare slogan: “Comodamente a casa tua”…? ecco, che lo facciano a casa loro… senza rompere.”
E torniamo al punto gia citato : pretenderesti di vietare ogni manifestazione pubblica della festa natalizia,comprese le luminarie per le strade e quelle delle vetrine dei negozi,dove inevitabilmente appaiono presepi e alberi di Natale.
Legalizzando solo i festeggiamenti privati ?
Non sono certo queste le “intromissioni” religiose nella vita delle masse capaci di provocare gravi danni,specialmente tenendo conto di quanto il
consumismo in queste circostanze soppianti il misticismo,ormai da molto tempo.

G. B.

@ RobertoV
Sarebbe da capire quali scuole private (infanzia, elementari, medie, superiori) chiudano. A parte il caso Lombardia, dove gli istituti detti paritari sono foraggiati in modo particolarmente generoso con i soldi dei contribuenti, almeno per quanto riguarda le scuole superiori avrei una spiegazione molto semplice. Finchè nella scuola c’era un barlume di serietà una parte almeno degli allievi più testoni e/o più scansafatiche nelle scuole statali veniva bocciata, per cui chi ne aveva la possibilità (cioè i figli di papà) andava nelle scuole private, dove, pagando, si aggiudicava mediamente 2 voti in più rispetto alle scuole statali; poi, all’esame finale, qualche santo provvedeva… Adesso, però, anche nelle scuole statali si promuovono cani e porci (cani, i poveracci che non ci arrivano, porci quelli che potrebbero fare ma non vogliono impegnarsi, secondo l’acuta distinzione di un vecchio professore ormai defunto) e quindi non ha più senso andare a pagare per avere ciò che si può comunque ottenere gratis. Forse, se la scuola statale scadrà ancora più di quanto sia già scaduta (infatti non è detto che si sia ancora toccato il fondo), potrebbe darsi che UNA MINORANZA di genitori si preoccupi per l’istruzione dei propri figli e cerchi istituti privati di qualità, al momento attuale di difficile reperibilità. Dico UNA MINORANZA, perchè della qualità dell’istruzione importa a molto pochi, ciò che interessa alla maggior parte dei genitori è che i figli siano promossi, possibilmente con bei voti, e, al massimo, che che abbiano una preparazione decente nelle materie più immediatamente utili, in particolare informatica e inglese.

RobertoV

Per quella che è la mia esperienza coi miei due figli e i loro amici, non concordo con lo scadimento della scuola pubblica: ritengo che ci sia una propaganda contro per favorire il privato, così come è successo in tutti i settori economici. Nel liceo scientifico di Milano dove andavano che non era uno dei prestigiosi Volta o Leonardo si bocciava anche in modo pesante, addirittura classi decimate e gente che se ne andava nel privato per recuperare o per essere meno stressato nello studio. E’ vero che dipendeva molto dai professori, dalle sezioni ed ovviamente anche dagli istituti (ma il Volta ed il Leonardo fanno selezione prima per cui dopo bocciano meno di altri istituti). Pur con tutto il tentativo di delegittimazione ed i tagli riescono a mantenere livelli accettabili, tanto è vero che poi all’università i risultati sono stati positivi. Ovviamente mi aspetto che in altre città o regioni possa essere differente Quando studiavo ingegneria al Politecnico di Milano si notava la differenza di preparazione di studenti che venivano da altre università di ingegneria, soprattutto da certe zone.
Il calo del privato è sicuramente legato anche al calo della natalità, alle difficoltà economiche ed alla necessità di adeguare la scadente offerta formativa: tendenzialmente sono molte di più le scuole elementari e dell’infanzia, quindi mi aspetto che il calo sia di più in quel settore. Da notare la differenza di calo tra le scuole cattoliche e quelle definite laiche, nonostante quelle laiche rappresentino oltre il 40 % del totale delle paritarie, ad indicare che le più colpite sono proprio le scuole cattoliche che pretendono di vivere di rendita e danno un’offerta formativa non adeguata.
In Lombardia invece è dall’epoca di Formigoni che gli amici vengono aiutati con un ricco buono scuola ed un fiume di soldi, come ben spiega in un articolo Avvenire e che trova il plauso di Valditara:
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/scuoila-lombardia-promossa

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