La clericalata della settimana, 48: l’Arma dei Carabinieri festeggia la Virgo Fidelis

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dell’Arma dei Carabinieri che

ha celebrato in tutta Italia messe in onore della Virgo Fidelis, con apoteosi nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma: qui erano presenti anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e della Difesa Guido Crosetto.

Alla messa a Roma officiata dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, e dall’ordinario militare per l’Italia Santo Marcianò erano presenti le massime autorità militari, oltre a diversi politici e rappresentanti istituzionali. Altre cerimonie si sono svolte ad esempio a Agrigento , Bolzano , Caserta , Forlì , Frosinone , Merate (LC) , Ortucchio (AQ) , Pistoia , Ragusa , Reggio Emilia , Rieti , Taranto, Verona , sempre alla presenza delle autorità civili e militari locali.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi reagisce alle dichiarazioni di Elena Cecchettin, sorella della giovane Giulia uccisa dall’ex fidanzato, parlando a più riprese di “satanismo” (per l’immagine su una felpa indossata e alcuni post) e facendo allusioni. Posizioni che hanno suscitato molte critiche, anche dal governatore del Veneto Luca Zaia, che si è dissociato. Il politico ex leghista è noto anche per una proposta di legge regionale integralista per «riaffermare la cultura della vita contro quella della morte» in contrapposizione alla proposta di legge in discussione per l’autodeterminazione sul suicidio assistito avanzata dall’Associazione Luca Coscioni.

Il sindaco di Asti Maurizio Rasero, il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, il prefetto di Asti Claudio Ventrice, il direttore della Asl Francesco Arena, rappresentanti degli ordini di medici, infermieri e farmacisti provinciali partecipano alla cerimonia con il cardinale Matteo Maria Zuppi per l’ inaugurazione dell’ambulatorio “Fratelli tutti”, progetto della diocesi di Asti per l’assistenza alle persone in condizioni economiche disagiate e pagato con i fondi dell’8×1000.

Una statua della Madonna di Lourdes, in “pellegrinaggio” in tutta Italia, viene accolta all’ospedale Cardinal Massaia di Asti dal direttore generale dell’Asl AT Francesco Arena, oltre che da medici, infermieri, volontari e personale. Presente il vescovo Marco Prastaro, che ha guidato la cerimonia.

L’ex senatore leghista Simone Pillon esulta per la vittoria alle elezioni argentine dell’ultraliberista populista Javier Milei, citando una sua dichiarazione contro l’aborto: «Io difendo la vita, la biologia dice che la vita inizia con il concepimento». Pillon spera che questo approccio sia applicato anche in Italia.

La redazione

12 commenti

GBK

Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, come si suol dire, ha perso un’occasione per fare bella figura, tacendo.

Maurizio

Se posso dire la mia, le accuse di satanismo sono patetiche e medievali, ma la sorella di Giulia non ha nemmeno particolarmente brillato nella trattazione dell’argomento. Lode alla causa, ma 4 in aegomentazione.: patriarcato, bruciate tutto… Mah.

RobertoV

La sorella di Giulia non è una navigata politica ed ha appena subito una terribile tragedia, dopo aver già perso la madre 1 anno fa ed ha solo 24 anni, mi sembra normale che le sue argomentazioni siano molto emozionali e meno ragionate.
Però lavora presso l’università di Vienna ed è stata per un periodo ad Helsinki, quindi ha visto condizioni della donna molto migliori di quelle italiane. Io sono italo-austriaco e per quello che posso vedere c’è una bella differenza tra condizione della donna e mentalità tra Italia ed Austria e l’Austria non è ai primi posti nella classifica mondiale.
Indubbiamente il termine patriarcato non è corretto, sarebbe meglio parlare di residui di mentalità patriarcale, maschilista e misogina, come si vede bene anche dalle reazioni che hanno suscitato le sue affermazioni. Ricordo che solo nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia è stato abolito il potere del padre su moglie e figli ed è stata sancita la parità tra i coniugi, è stata abolita ufficialmente la dote. Oltre al fatto che fino al 1963 la legge consentiva di picchiare la moglie per correggerla, che solo nel 1981 è stato abolito il delitto d’onore e che nel 1996 lo stupro è stato considerato un delitto contro la persona e non contro la morale. Ovviamente una legge non cancella la mentalità e ci sono ancora parecchie persone cresciute in quella cultura e che hanno continuato a veicolarla. Ed in quella cultura ci crescono anche le donne che spesso la accettano passivamente, come il recente caso della donna finita in ospedale per le percosse del marito che al processo difendeva il marito: forse se più donne si ribellassero avremmo molti più femminicidi perché si scontrerebbero con questa mentalità.
Penso inoltre a certi modelli di donna portati avanti da certi partiti o ambienti culturali, con personaggi tipo Pillon che si esaltano se delle donne difendono modelli di sottomissione o sacrificano la propria vita per far nascere un figlio.
Ed a livello di studi e lavorativi ci sono ancora differenze notevoli: quanti accettano di buon grado un capo donna o considerano non adatti studi tecnici per una donna? Quando io studiavo ingegneria al Politecnico di Milano le donne erano solo 1-2 % del totale, oggi sono attorno al 20 %, ma ancora lontane da una parità.
Tempo fa mi avevano molto colpito delle interviste fatte a ragazzi di Napoli in cui dicevano chiaramente che le donne dovevano stare a casa e gli uomini andare a lavorare.

GBK

Maurizio, cercherei anche di mettermi nei panni di una giovanissima, la cui sorella è stata uccisa da una mezza calzetta psicopatica, in quel modo assurdo. Forse anche io farei affermazioni sopra le righe.

RobertoV

I carabinieri esistono dal 1814, per 135 anni sotto i cattolici Savoia non hanno avuto bisogno di santi protettori, poi solo nel 1949 Pio XII, capo di uno stato estero, ha sentito il bisogno di istituire il santo protettore della Virgo Fidelis, dopo aver sentito i cappellani militari cattolici e l’ordinariato militare cattolico, e lo stato Repubblicano ci si è adeguato. Finchè c’era la liberticida religione di stato cattolica poteva anche avere un senso, ma oggi che senso ha un’arma sottoposta ad una divinità cattolica istituita da un capo di stato estero? Che senso ha un ordinariato militare cattolico nel 2023?
E’ stato istituito in concomitanza dell’anniversario della battaglia di Cunqualber del 1941, cioè si celebra una battaglia dello stato fascista combattuta contro gli inglesi, anche loro cristiani, combattuta dalla parte sbagliata, alleati dei nazisti. Che cosa c’è da celebrare? Forse se erano un po’ meno fedeli era meglio. Le solite logiche guerrafondaie supportate dalla religione. E per fortuna che hanno il coraggio di sostenere che dobbiamo recuperare la cattolicità degli italiani per accogliere ed essere tolleranti con gli altri perchè il cattolicesimo è accoglienza: si a suon di cannonate e violenze.

enrico

Roberto, “che senso ha un ….” mi risulta che il cardinal Ruini percepisca una pensione di ben 4000 euro mensili e come lui altri colleghi. La considero un’ottima ragione per perseguire in questa vergognosa spremitura dell’inconsapevole contribuente italiota.

RobertoV

Dal punto di vista della chiesa ha ovviamente senso, visto che si prende parecchi soldi e potere ed ha già ripetutamente detto di non voler rinunciare ai propri privilegi. D’altronde sostengono che anche se i cattolici dovessero diventare pochi loro sono sempre un riferimento per la società.
Il manifesto riportava per il 2018 i seguenti dati per i cappellani militari:
in base alle tabelle ministeriali, vengono retribuiti come i loro pari grado in mimetica: 126,6 mila euro lordi annui per l’ordinario militare (assimilato ad un generale di corpo d’armata); 104mila per il vicario generale (generale di divisione); 58mila per il primo cappellano capo (maggiore); 48mila per il cappellano (capitano); 43mila per il cappellano addetto (tenente). Alla fine una ventina di milioni per una cosa assurda.
Ovviamente non ha senso dal punto di vista dello stato italiano, per di più in difficoltà economiche, che dovrebbe essere laico e coi cattolici in declino, ma lo ha purtroppo per i clericali che spadroneggiano.

Diocleziano

Ma codesti ‘alti prelati’ il senso della dignità come lo considerano?

Potrei capire se si trattasse di un emolumento puramente simbolico,

ma percepire simili cifre per non fare niente…

Vabbe’ che anche fare il prete si avvicina molto al finto militare.

Finto incarico… finti déi… finte responsabilità…

enrico

a proposito di finzioni leggevo su testate italiane che la politica estera vaticana è un vero flop. All’ estero sono più espliciti e considerano ormai il Vaticano “irrilevante”. Gli ultimi viaggi del ridanciano Zuppi parlano da soli. Chi è il regista di tale politica…non ci sono più i Casaroli, Antonelli e gente di tale spessore.Sembra che il buon Francesco sia interessato alla sua bottega da buon Gesuita , la compagnia di Gesù per intenderci. Nella loro storia tumultuosa, intrigante, mai chiara ci sono solo i loro obiettivi sconosciuti ai comuni mortali. Resta il fatto che solo in Italia, politici e media attribuiscano al Vaticano un ruolo importante nel contesto internazionale mentre obiettivamente non contano più una CEPPA. Allegria…diceva qualcuno!

Diocleziano

Lo si è notato ben chiaramente quando volevano infilare lo Zuppi nelle trattative per la guerra russo-ucraina: non era mai successo che, senza giri di parole, un mediatore fosse sbolognato via senza tanti riguardi. Infatti dall’inizio della guerra la CdM non ha battuto chiodo. In simili frangenti, per proporsi come intermediari, bisogna poter offrire alternative e contropartite come hanno fatto Macron ed Erdogan, non preghiera e digiuno. Non è più il tempo di santini e buone parole. La CdM può far presa sui boccaloni da piazzasanpietro, o sui politici italiani. Non con chi ha veri e seri problemi. Idem per la Palestina, dove sua banalità ha brillato per assenza, inadeguatezza e irrilevanza. La faccia imbronciata e la voce sdegnata sono un po’ poco.

laverdure

Parole sante.
E purtroppo il discorso si puo’ estendere anche alla classe politica laica italiana,che spesso mostra di essere contagiata dalla stessa forma di protagonismo venato di megalomania,specie in politica estera.
Come la giudicate,altrimenti,la performance del nostro Amato,che arriva a chiedere “per favore” ad un capo di stato estero di confessare gravi(presunte)passate responsabilita del suo paese,pur ammettendo di non avere il minimo straccio di prova ?
All’idea (eccellente) della Meloni di una periodica visita psichiatrica per i nostri magistrati,andrebbe unita una periodica visita geriatrica per la classe politica.

Diocleziano

Le ultime due imprese diplomatiche del ‘nostro’ sono il messaggio ai partecipanti al summit sull’inquinamento e temperatura globale: lui non ci va ma ci mette sopra il cappello. Idem per la povera Indi, manda un messaggio tanto per farsi notare. Non so se lui o chi per lui, ha detto che “ogni vita va difesa…”. Chissà quale soddisfazione, per gli ambienti pro-vita, saperla ancora in vita e dolorante senza fine, se qualcuno non si fosse caricato il peso etico di porre fine alle sue sofferenze. La bottega dei codardi ha sempre una affezionata clientela.

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