Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della Regione Lazio che
ha stanziato 102 mila euro per un concorso aperto alle scuole statali e paritarie che prevede premi per l’allestimento di presepi.
Il concorso si intitola “Sulle strade di San Francesco. Il Presepe: ottocento anni di storia” e così è stato annunciato dall’assessore regionale Simona Baldassarre, incaricata per Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile: «Il Presepe è un simbolo di fede e un mattone della nostra identità, anche secolare […] un simbolo universale e inclusivo, così come lo sono i valori che la Natività esprime».
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il Ministero dell’Interno ha organizzato il trasporto dell’albero di Natale da installare in piazza San Pietro con un elicottero dei Vigili del Fuoco. L’abete proviene dalla borgata San Ponzio di Roccabruna in Piemonte, con taglio e trasporto che hanno visto grande dispiegamento di uomini e mezzi tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri. La partenza dell’albero è stata “salutata” dal governatore della Regione Alberto Cirio. L’intera operazione è costata 65 mila euro, coperti da Ministero dell’Interno, numerosi enti pubblici e varie ditte private.
Il segretario di Stato vaticano e cardinale Pietro Parolin accolto alla Camera dal presidente Lorenzo Fontana per una lezione di clericalismo. Già il titolo della lectio magistralis del prelato, una delle massime autorità dello Stato del Vaticano, è tutto un programma sul modo in cui la Chiesa cattolica si pone nei confronti delle istituzioni in teoria laiche del nostro Paese. Stavolta si parla del «senso delle istituzioni nella visione pedagogica di Luigi Secco», vescovo e docente universitario scomparso nel 2017 di cui viene presentata l’opera omnia. Sottotitolo: «l’educazione tra intercultura e volontà nella società pluralistica in crisi di valori e di orientamento».
Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo assicura che il governo Meloni sta organizzando un concorso per l’assunzione di 6.428 insegnanti di religione.
La Questura di Caltanissetta ha allestito nei propri locali un’esposizione dal titolo “La rappresentazione di San Michele Arcangelo: dalle tele ai tessuti”, con quadri, stampe e abiti realizzati dagli studenti del Liceo artistico regionale “Rosario Assunto”. La mostra è allestita nella Questura durante il periodo natalizio ed è stata presentata dal questore Pinuccia Albertina Agnello e dalla dirigente scolastica Graziella Bonomo.
L’amministrazione comunale di Felino (PR) accoglie il nuovo parroco: il sindaco Filippo Casolari gli regala una lanterna con la natività e lo stesso prete tiene un discorso in Consiglio comunale dai toni clericali.
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
La sede distaccata del Liceo scientifico “Righi” a Bagno di Romagna (FC) ha organizzato un incontro tra gli studenti e il cardinale Gualtiero Bassetti, su invito di un docente di lettere e di un parroco del paese. Presenti per l’occasione persino il sindaco Marco Baccini, che ha portato un saluto a nome dell’amministrazione comunale, la preside Lorenza Prati e la referente di plesso Maria Grazia Corzani. Il prelato, ex presidente della Cei e arcivescovo emerito di Perugia, ha definito l’incontro «un’ora benedetta».
Le istituzioni regionali e comunali del Friuli Venezia Giulia protestano per la mancata approvazione del messale in friulano da parte della Conferenza episcopale italiana. Il presidente Massimiliano Fedriga ha scritto al presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi, esprimendo «forte rammarico» e ricordato che il suo predecessore, il cardinale Gualtiero Bassetti, aveva fornito rassicurazioni «in occasione della presentazione de Sacri testi in lingua friulana, svoltasi a Udine nel gennaio 2019, alla presenza delle autorità religiose e laiche». Anche diversi amministratori locali – si parla di centinaia di sindaci – si sono fatti sentire.
La redazione
“…L’intera operazione è costata 65 mila euro, coperti da Ministero dell’Interno, numerosi enti pubblici e varie ditte private…”
Vale sempre la ferrea regola per cui il denaro può entrare nella CdM ma mai uscirne.
“… nella visione pedagogica di Luigi Secco, vescovo e docente universitario scomparso nel 2017. Sottotitolo: «l’educazione tra intercultura e volontà nella società pluralistica in crisi di valori e di orientamento».
La s†upidi†à che vuole montare in cattedra: se la società pluralistica è in crisi di valori e di orientamento in realtà si sta parlando della crisi di valori e di orientamento della colonizzazione della CdM. Naturalmente loro si pongono come il rimedio, vero?
L’assessore regionale Simona Baldassarre va silurata per manifesta incompetenza per quanto riguarda le aree comprese nella sua “job description”
Con: “il Presepe è un simbolo di fede” da’ un calcio alle Pari Opportunità ma anche ai Servizi Civili, visto il contenuto a senso unico (clericale) di tale affermazione. Se è un simbolo di fede lo è solo per i cattolici (e neanche tutti) che rappresentano circa il 33% della popolazione italiana, di meno se contiamo solo quelli che si definiscono “militanti”
Il presepe e’: “… un mattone della nostra identità, anche secolare…”, quindi good-bye alla Cultura, alla Storia e, nel contempo, alla Verita’. La nostra identità, soprattutto quella secolare e laica, non ha NIENTE a che spartire con le elucubrazioni mistiche di un vagabondo, igienicamente diverso, che amava le sue pulci e non si lavava mai – senza parlare di altri suoi vizietti – . La nascita di GC, oltre a non essere stata MAI provata, viene ignorata da tutti i vangeli canonici e apocrifi, ad eccezione di Matteo e Luca che però danno versioni discordanti su quasi tutto, dall’annunciazione ai Magi (che erano solo 2 e non 3). Persino un teologo come Padre Raymond Brown, per anni a capo della Congregazione di Studi Biblici del Vaticano, considera le 2 narrazioni come non-storiche. Quindi, questo mattone della nostra identità è infatti un buco nell’acqua, una manciata di sabbia del deserto.
“… un simbolo universale e inclusivo, così come lo sono i valori che la Natività esprime…”. Salutiamo quindi anche le Politiche giovanili e quelle della Famiglia. Simbolo universale? Siamo il solo Paese che celebra il presepe che ormai è praticamente soppiantato dal pagano albero e solo iniziative spendaccione e discriminanti come questa possono sperare di far sopravvivere la “tradizione”(!). Inclusivo? Da quando la religione lo è, inclusiva. Già le azioni e le parole dell’assessore sono smaccatamente esclusiviste a favore della chiesa. E infine, quali sono i valori che esprime sta storiella? La famiglia? Esisteva prima di GC. La fedeltà ? Maria messa incinta da chissà chi, Giuseppe… lasciamo perdere. No, non penso.
Igienicamente diverso… aahhhhhahh !!! 😛
Beh, si. A quanto pare, tra lui e Chiara facevano a chi era più’ disgustoso. Mettiamola cosi’: se tutti i prelati e i fraticelli seguissero i loro esempi, i vespasiani di Roma sarebbero lindi e pinti.
Certo che l’albero simbolo delle tradizioni nordiche pagane al centro del centro del cattolicesimo e’ una vera e propria contraddizione, una resa incondizionata. Ragazzi, i pagani hanno vinto!
Nel nome di Odino, di Thor e del potente Balder…. Svo Se.
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
E al posto dei Magi mettiamo Hogun, Fandrall e Volstag!
Non hai letto bene, i Magi erano solo 2 ma i doni erano 3. 😎😎
“… La regione Lazio che ha stanziato 102 mila euro per un concorso aperto alle scuole statali
e paritarie, che prevede premi per l’allestimento di presepi…”
Scommettiamo che vince una paritaria?
Invece del vile denaro, perché non hanno disposto l’assegnazione di santini ai migliori?
Beh, se la metti cosi’, bastava fargli colorare i “cuoricini di…san francesco”, come facevano le suore una volta! La ricompensa dovrebbe essere l’aver fatto una cosa buona e giusta, loro dovere e fonte di salvezza. 💛💛💛🧡🧡🧡
Fate i bravi e non fate finta di non capire, noi miscredenti non siamo il loro target….lasciateli vaneggiare in pace, è la loro festa . Oggi elemosinano un modesto contributo economico, ai bei tempi finivamo sui roghi per allietarli e far godere il loro dio….
Stai scherzando vero? Incredibile che ci sia gente tra noi che la pensa ancora cosi’!