La clericalata della settimana, 52: la senatrice Mennuni vuole imporre le tradizioni cristiane nella scuola pubblica

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della senatrice Lavinia Mennuni (Fratelli d’Italia) che

deposita un disegno di legge per imporre il rispetto delle tradizioni cristiane nelle scuole pubbliche, volto a impedire agli istituti di fermare iniziative per celebrare feste come Natale e Pasqua.

La proposta stabilisce all’articolo 1 che la Repubblica valorizza, preserva e tutela le festività e le tradizioni religiose cristiane quale espressione più autentica e profonda del popolo italiano. Negli istituti inoltre genitori, studenti oppure organi scolastici potranno promuovere iniziative volte a celebrare il Natale e la Pasqua, come l’allestimento del presepe, le recite e simili (senza che la dirigenza possa intervenire), con il pretesto di ricordarne il profondo significato di umanità e il rapporto che le lega all’identità nazionale. Secondo la proposta, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà inoltre adottare i relativi provvedimenti per attuare quanto previsto e chi si opporrà sarà passibile di procedimento disciplinare.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Nella bozza della Manovra di bilancio viene presentato un emendamento per stanziare un totale di 1,5 milioni di euro alla Fondazione per la Sussidiarietà, legata alla lobby cattolica Comunione e Liberazione, suddiviso in 500 mila euro all’anno fino al 2026 per «consentire la pubblicazione e la diffusione del Rapporto sulla Sussidiarietà».

Il Consiglio comunale di Torino boccia la rimozione del crocifisso dalla Sala Rossa. L’iniziativa per tutelare la laicità è partita dal consigliere radicale Silvio Viale ed è stata sostenuta da Sinistra Ecologista e Movimento 5 Stelle. Hanno votato invece contro Partito Democratico, Moderati, Elena Apollonio di Demos e centrodestra.

I sindaci di quarantacinque Comuni della Campania hanno incontrato il vescovo di Nola Francesco Marino presso il palazzo vescovile per un “confronto” sul tema “La vocazione del politico al servizio della comunità”.

A Ragusa consiglieri comunali, assessori e sindaco partecipano al precetto natalizio con visita del vescovo nella sala del Consiglio comunale a Palazzo dell’Aquila.

Nel Municipio di Parma viene posizionata la “Luce della pace” da Betlemme, alimentata con la fiamma della lanterna nella chiesa della Natività, accolta dal presidente del consiglio comunale Michele Alinovi e dall’assessore a Partecipazione, associazionismo, quartieri con delega alla Pace Daria Jacopozzi. La lanterna rimarrà in Municipio come simbolo di pace.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Alla messa del precetto di Natale presso il seminario vescovile di Pinerolo (TO) erano presenti diversi esponenti delle forze armate in servizio e in congedo e il sindaco Luca Salvai (con fascia tricolore).

Il vicesindaco di Roseto degli Abruzzi (TE) Angelo Marcone ha partecipato, con fascia tricolore, alla messa per l’immacolata. Assieme a lui, «in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale tutta» (come recita il sito del Comune), la presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti, i consiglieri Simona Di Felice e Vincenzo Addazzii, l’assessore Annalisa D’Elpidio. Il parroco ha donato agli amministratori una rosa benedetta.

Il rettore dell’Università degli Studi di Udine Roberto Pinton invia un messaggio in cui invita alla messa per le feste natalizie officiata dal duomo dall’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato.

Alla “tradizionale” benedizione dei trattori davanti a una chiesa di Montemontanaro (PU) per la festa dell’immacolata c’erano anche rappresentanti del Comune.

La redazione

2 commenti

Diocleziano

«… benedizione dei trattori…»
Chissà se c’è uno studio di un qualche Politecnico che dimostri i benefici di tale pratica?
Per esempio cambio dell’olio meno frequente, pagamento delle rate più dilazionato…

KM

Hai capito male, Sommo Divo. La benedizione era per i gestori di trattorie (trattori, appunto), affinché il pane fosse moltiplicato e l’acqua tramutata in vino con enorme guadagno per gli osti.

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