La regione più clericale dell’anno? Ancora una volta è la Lombardia

Vescovi che benedicono scuole, reparti ospedalieri e porzioni di autostrade; rappresentanti istituzionali che presenziano a messe e iniziative religiose; fiumi di denaro che escono dalle casse dello Stato per inondare quelle di diocesi e parrocchie: anche l’anno che si avvia a conclusione, in ossequiosa continuità con i precedenti, è stato un fiorire di “clericalate”.

È questo il quadro che emerge dalla “Clericalata della settimana”, la sezione del sito dell’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti (Uaar), che monitora atti e affermazioni di politici e rappresentanti delle istituzioni dandone conto a cadenza settimanale.

Nonostante l’agguerrita concorrenza c’è però una regione che si è particolarmente distinta per l’alto tasso clericale che, anche in questo 2023, ha caratterizzato l’agire di rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche: la Lombardia.

«Le iniziative di stampo confessionale inanellate nel corso dell’anno sul territorio della regione sono innumerevoli», racconta il segretario dell’Uaar, Roberto Grendene. «Alcune si sono tradotte anche in un significativo esborso nei confronti di diocesi, parrocchie, eccetera. Altre hanno “solo” un valore simbolico, che però non bisogna assolutamente sottovalutare. Si va dal Comune di Monza, che ha stanziato 220 mila euro per gli edifici di culto in base a una legge della regione che impone di destinare l’8% degli oneri di urbanizzazione a tale scopo, ai sindaci di Bergamo e Brescia, che il 1° settembre si sono incontrati con prefetti e vescovi sul lago d’Iseo per celebrare la XVIII giornata della custodia del Creato, indetta dal Vaticano, con una preghiera ecumenica; passando per la Giunta regionale, che ha approvato il progetto “Giovani IN cammino” per il finanziamento (480 mila euro) degli oratori per la stagione 2023/2024. E ancora, la Fondazione Ferrovie dello Stato e la Regione Lombardia, che in occasione del 120° anniversario dell’elezione di papa Pio X, hanno rinominato la stazione di Mantova in onore del pontefice, facendo arrivare un treno storico speciale; il sindaco di Milano Beppe Sala che ha partecipato, con fascia tricolore, all’evento organizzato dall’arcidiocesi per i cresimandi nello stadio Meazza, alla presenza dell’arcivescovo Mauro Delpini; l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale di Milano che ha intitolato una casa dello studente al giovane Carlo Acutis, proclamato beato dalla Chiesa cattolica. E potrei continuare a lungo».

«La Lombardia (che aveva conquistato il titolo di regione più clericale già nel 2016, nel 2018 e nel 2020) è però in ottima compagnia», prosegue Grendene. «Pensiamo alla Regione Lazio che ha inserito la circoncisione rituale tra le prestazioni garantite nell’ambito del Servizio sanitario; alla Regione Marche e al Comune di Macerata che hanno avviato l’iter per intitolare l’ospedale di Macerata a padre Matteo Ricci; alla Regione Puglia che ha stanziato 2 milioni e 200 mila euro per interventi in diversi edifici religiosi; alla Regione Abruzzo che ha finanziato con 20 mila euro la partecipazione di un gruppo di giovani alla Giornata mondiale della gioventù organizzata a Lisbona e via clericalando…».

«Ci sono poi notizie che hanno dell’incredibile. Penso al commissario straordinario del Comune di Catania Federico Portoghese che per il “sereno svolgimento dei tradizionali fuochi d’artificio” durante le dieci giornate di festa per sant’Agata ha imposto ai residenti vicini all’area di sparo di evacuare dalle proprie case in certi orari. O al Comune di Cerda (PA) che per l’8 marzo ha organizzato una rassegna di eventi dal titolo “La Donna, l’Angelo del focolare”, che comprendeva un seminario dal titolo “Universo donna” presso la chiesa Maria Santissima Immacolata, seguito dal rosario. O al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), ente che dipende dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ha pubblicato un bando per l’attribuzione di una borsa di studio sullo “Sviluppo di ostie per la messa gluten-free”. O ancora all’inaugurazione del crematorio con sala laica del commiato nel cimitero di Zinola, a Savona: presente per la benedizione il vescovo Calogero Marino».

«Una menzione speciale va però al governo – conclude Grendene – e in particolare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri Eugenia Roccella e Giuseppe Valditara che, dalla partecipazione agli Stati generali della natalità e al meeting di Comunione e Liberazione passando per affermazioni varie sull’autodeterminazione delle donne, cospicui fondi elargiti a piè sospinto alle scuole private paritarie e, notizia di ieri, presepi scolastici imposti per legge, non hanno perso occasione per ribadire il profondissimo carattere clericale di questa legislatura».

Tutte le clericalate del 2023 raccolte dall’Uaar sono consultabili qui.

Oggi prende anche il via sul sito dell’associazione il consueto intrattenimento di fine anno di cui vorremmo fare a meno, il sondaggio “Un anno di clericalate: vota la peggiore

Comunicato stampa

3 commenti

VHEMT

Strano il primato della Lombardia! avrei piuttosto pensato ad una regione del sud o al Veneto………

Diocleziano

È provato scientificamente: dalla CdM riescono a fiutare il denaro fin da 30.000km (sic!) 😛

Io avrei una ricetta per le ostie lassative esclusive per comunione&liberazione (letteralmente).

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