Statistiche di adozione dei libri di testo per l’attività alternativa all’Irc

Poche scuole adottano libri per l’ora alternativa, nonostante cresca il numero degli studenti che sceglie l’alternativa alla religione cattolica. L’insegnante Loris Tissino analizza i dati relativi ai libri per l’alternativa sul numero 6/2023 di Nessun Dogma. Per leggere la rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale.


Non sono molte le scuole italiane che hanno adottato dei libri di testo per l’attività alternativa all’Irc, anche se il numero di allievi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica è in costante aumento e, almeno per la scuola primaria, di libri a disposizione ce ne sono. Il ministero dell’istruzione e del merito mette a disposizione, nel proprio portale unico dei dati della scuola i numeri relativi alle adozioni dei libri di testo di tutte le discipline.

Tutte le discipline? Non proprio, perché l’attività alternativa all’Irc non compare tra quelle insegnate nelle scuole italiane, dove invece si trovano “religione” o “religione cattolica” (in alcuni casi, a dire il vero, compare anche “Irc o attività alternativa”, ma a giudicare dal libro di testo adottato sembra trattarsi esclusivamente di Irc).

L’attività alternativa all’Irc sembrerebbe essere quindi una “non materia”. In fondo lo sapevamo, ma vederlo anche nei dati ufficiali sorprende (forse non molto) e comunque rattrista.

Per i libri di testo recensiti nell’articolo qui a fianco (gli unici esplicitamente indicati da autori ed editori come dedicati all’alternativa all’Irc) la disciplina indicata risulta essere «Adozione alternativa articolo 156 decreto legislativo 297/94», ma il termine “alternativa” si deve intendere (go.uaar.it/k9bqjes) come forma diversa rispetto all’uso del libro di testo, «per cui è consentita l’utilizzazione della somma equivalente al costo del libro di testo per l’acquisto da parte del consiglio di circolo di altro materiale librario, secondo le indicazioni bibliografiche contenute nel progetto di sperimentazione».

I libri per l’alternativa all’Irc si trovano così classificati insieme a dizionari etimologici, atlanti geografici, eserciziari, manuali di educazione civica e testi autoprodotti.

A ogni modo, dalle nostre elaborazioni risulta che le scuole primarie che hanno adottato uno dei libri qui recensiti sono, in Italia, 1222 (su 13268, il 9,2%), per 6439 classi (su 114334, il 5,6%). Le regioni con le maggiori percentuali di scuole “adottanti” sul numero di scuole presenti sono Liguria (19,5%), Toscana (16,5%) e Lazio (15,1%). In fondo alla classifica Trentino-Alto Adige/Südtirol (nessuna adozione), Puglia (1,2%) e Sicilia (1,5%).

Naturalmente, va precisato che questo indicatore, l’unico possibile con i dati già disponibili, non ha un valore assoluto, visto che ci potrebbero essere molte esperienze estremamente valide anche basate su altri testi non adottati ufficialmente, su testi pensati per l’educazione civica e l’educazione ai diritti umani e non per l’alternativa all’Irc, su materiali di diverso genere messi a disposizione da insegnanti che ne hanno curato la costruzione.

Loris Tissino

 

Classifica per regione

RegionePercentuale
Liguria19,5%
Toscana16,5%
Lazio15,1%
Emilia Romagna12,9%
Lombardia12,9%
Piemonte11,1%
Abruzzo9,5%
Marche9,3%
Umbria9,0%
Veneto8,7%
Molise6,5%
Valle d’Aosta6,3%
Friuli-Venezia Giulia4,7%
Sardegna2,0%
Calabria2,0%
Basilicata1,7%
Sicilia1,5%
Puglia1,2%
Trentino-Alto Adige0,0%

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