La clericalata della settimana, 3: il ministro della Cultura contro la «cancel culture» sui simboli della tradizione

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che

ha inserito nella riforma del testo unico dei servizi di media audiovisivi una disposizione contro la «cancel culture», definita «la tendenza odierna di distruggere o ridimensionare i simboli della storia e della tradizione della Nazione».

Secondo quanto riportato da La Repubblica «chi ha stilato la norma […] spiega che in pratica nei servizi dei telegiornali o in radio ma anche in un film, in una serie tv o nelle piattaforme streaming sarà vietato profanare un crocifisso, un presepe o, giusto per fare qualche esempio, il Tempio di Venere, il più grande edificio sacro costruito dai romani». Il ministro ha replicato all’articolo ribadendo la volontà di «tutelare l’identità italiana e di liberare gli spazi di confronto e di dibattito all’interno del panorama culturale della nostra Nazione» da non meglio precisate pretese «censorie» da parte di non meglio precisati attori.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricevuto a Palazzo Giustiniani il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, proprio nella Sala degli Specchi dove fu firmata la Costituzione e dove il prelato «ha ricordato genesi e valori» della Carta.

L’ala cattolica del Pd difende la scelta «di coscienza» della consigliera regionale del Veneto Anna Maria Bigon che si è astenuta sulla proposta di legge veneta per il suicidio assistito, cassata proprio per un solo voto e sostenuta pure dal governatore leghista Luca Zaia. Graziano Delrio, esponente cattolico dem, si è schierato con Bigon e paventato la sua autosospensione in caso di provvedimenti contro la consigliera. Delrio contesta la presa di posizione della segretaria Elly Schlein, che avrebbe preferito l’uscita dall’aula della consigliera di modo che la sua astensione non fosse risultata determinante per la bocciatura del testo.

In occasione della festa per san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, l’Ordine dei giornalisti calabresi ha patrocinato una messa presso il santuario a Paola (CS). L’Ordine «sostiene e promuove questa iniziativa, riconoscendo l’importanza di valorizzare la figura di San Francesco di Sales». 

Diversi Comuni hanno partecipato alle benedizioni degli animali per la festa di sant’Antonio abate. La sindaca di Frascati (RM) Francesca Sbardella (con fascia tricolore) era alla messa presso la cattedrale. L’amministrazione di Casalecchio di Reno (BO) ha promosso, a cura dell’assessorato all’Ambiente in collaborazione con una parrocchia, una cerimonia. Anche il sindaco di Civitanova Marche (MC) Fabrizio Ciarapica e l’assessore al Welfare Barbara Capponi erano alla benedizione locale.

Pure per la festa di san Sebastiano, patrono della Polizia Locale, diversi Comuni hanno preso parte alle cerimonie religiose. A Bisceglie (BT) il sindaco Angelantonio Angarano (con fascia tricolore), l’assessore alla viabilità Antonio Belsito e il corpo della Polizia Locale erano alla messa presso la concattedrale. Anche a Ragusa i sindaci dei Comuni iblei e le massime autorità civili e militari hanno assistito alla funzione religiosa officiata dal vescovo nella cattedrale. Il sindaco di Forte dei Marmi (LU) Bruno Murzi e il comandante Andrea D’Uva hanno partecipato alla messa dedicata, assieme tra gli altri all’assessore alla Polizia Municipale Massimo Lucchesi e altri rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale. A Ferrara, alla messa per san Sebastiano, presenti il sindaco Alan Fabbri, il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Nicola Lodi, il comandante Claudio Rimondi, il prefetto Massimo Marchesiello. Alla cerimonia di Coriano nel riminese (dove il patrono è proprio il santo) c’erano anche il sindaco della cittadina Gianluca Ugolini e la Giunta, il primi cittadini dei Comuni di Riccione Daniela Angelini e di Misano Fabrizio Piccioni, nonché le autorità delle Polizie Locali. Come da tradizione dopo la messa il corteo è culminato nella deposizioni di una corona di alloro presso la statua del santo in Piazza Don Minzoni.

Il presidente della Provincia di Potenza e sindaco di Vietri di Potenza Christian Giordano si è recato in Vaticano, con fascia tricolore, per comunicare al papa che tutta la sua comunità prega per lui.

Il Comune di San Donato Milanese, rappresentato dal sindaco Francesco Squeri, partecipa alla messa in ricordo di un agente scelto scomparso nel 2003.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Per quanto riguarda iniziative non riconducibili al clericalismo ma straordinariamente irrazionali, segnaliamo un menzione speciale: il Comune di Parma ha concesso il patrocinio a un «Festival nazionale di astrologia e della conoscenza del sé».

La redazione

11 commenti

Diocleziano

“…liberare gli spazi di confronto e di dibattito all’interno del panorama culturale della nostra Nazione» da non meglio precisate pretese «censorie» da parte di non meglio precisati attori…”

In pratica, è arrivata una velina da oltretevere… 😛

Bisognerebbe indagare sul proliferare dei “papafrancesco ha detto…” nei tg nazionali, ultimamente cresciuti anche nei tg delle private. Rammentando al ‘servizio pubblico’ che è pagato obtorto collo, che papafrancesco dispone di ricchezze sufficienti ed emittenti proprie per svolgere quella attività di propaganda. Non richiesta.

Diocleziano

Diversi Comuni hanno partecipato alle benedizioni degli animali per la festa di sant’Antonio abate. La sindaca (con fascia tricolore). L’amministrazione di Casalecchio di Reno (BO) ha promosso, a cura dell’assessorato all’Ambiente in collaborazione con una parrocchia, una cerimonia. Anche il sindaco di Civitanova Marche (MC) e l’assessore al Welfare erano alla benedizione locale.
E infine, per stare in tema: porchetta e ciccioli per tutti! 😛

RobertoV

La Bigon del PD (con l’approvazione di Del Rio) che ha affossato col suo voto la legge veneta sul suicidio assistito sostiene di essersi sempre battuta per i diritti. Strana idea di diritti quella di negare ad altri il diritto di scegliere sulla propria fine vita quando si è in condizioni disperate.
Con quella legge nessuno le avrebbe negato il diritto di soffrire fino alla fine per conquistarsi il suo “paradiso”, mentre lei ha negato ad altri la possibilità di scegliere diversamente, condannandoli alla sofferenza fino alla fine per inseguire la sua ideologia. Ma questa è sempre stata la posizione della chiesa e dei clericali, cioè quella di pretendere di essere solo loro a decidere che cosa gli altri possono fare. E la chiamano religione dell’amore.

RobertoV

La “cancel culture” è sempre stata applicata, in modo particolare dai regimi autoritari e dittatoriali, non è una invenzione di adesso, ma a Sangiuliano non va bene quando tocca la “sua cancel culture” o non gli piace l’inevitabile evoluzione della cultura. E’ abominevole l’idea che uno stato si debba fossilizzare in una cultura di stato, per di più frutto di imposizioni liberticide e che le critiche vengano identificate con cancel culture e lesa maestà. Ci vuole poi una bella dose di malafede per citare l’imbrattamento di monumenti come cancel culture, visto che in realtà sono solo uno stupido modo di protesta per combattere la vera “cancel culture” sulle problematiche ambientali e sui cambiamenti climatici. E ci vuole una bella dose di malafede citare esempi limite americani per la polemica italiana.
La chiesa cattolica è il più grande operatore di cancel culture nella storia, visto che ha cancellato una marea di civiltà, religioni e testimonianze del passato, monumenti ed ha cancellato e rielaborato anche le stesse festività, ha proibito o distrutto libri e documenti ed oggi è intenta a reinterpretare i propri testi sacri ed a revisionare la propria storia e conservare i simboli del suo potere ed i suoi privilegi.
Inoltre è noto che la storia la fanno i vincitori, cioè che è abitudine riscriversi la propria storia ad uso di propaganda e Sangiuliano è il classico esponente di questa propaganda di regime. Rabbrividisco all’idea che questo sia un docente di storia economica, uno che neanche legge o capisce quel poco che legge e che vive di luoghi comuni e di propaganda come si vede anche nella sua risposta all’articolo di Repubblica sull’argomento.
La storia la devono fare gli storici non i propagandisti o i politici e non possono esistere mostri sacri intoccabili. Ovviamente criticare e mettere in discussione il nostro passato, non significa volerlo cancellare, ma conoscerlo e farlo conoscere e prendere atto che questa era la realtà, comprendere lo spirito del tempo. A scanso di equivoci sono assolutamente d’accordo sul discutere per esempio monumenti, opere teatrali e libri del passato per evidenziarne gli aspetti negativi, ma non a modificarli alla luce dell’accettabilità odierna perché si distruggerebbero testimonianze del passato: sarebbe un modo di ricostruirsi una verginità nascondendo il nostro imbarazzante passato da cui ci siamo, si spera, evoluti.

Diocleziano

Vi è anche una cancellazione naturale della ‘cultura’ ed è quella che ci fa abbandonare nel tempo tutto ciò che non è più valido. Succede anche nella scienza, figuriamoci nella religione!
Infatti è per questo che mettono le mani avanti e impongono la presenza dei loro simboli.
Ultimamente è diventato un mantra di sua banalità l’invito alla preghiera, ripetitiva e rimbambente .

laverdure

@Diocleziano
Stai semplicemente citando quel “revisionismo” che e’ l’elemento fondamentale del pensiero scientifico,e costituisce la differenza fondamentale tra scienza e religione.
Un vocabolo che anche molte forze “laiche” considerano in tono dispregiativo semplicemente perche’anch’esse fanno uso di dogmi e verita rivelate pur negandolo accanitamente .

Diocleziano

Laverdure,
non si dovrebbe parlare di ‘revisionismo’ riferendosi alla scienza, mentre è corretto quando ci si riferisce alle opinioni, politica, storia e religione comprese. Per la scienza si tratta di aggiornamenti e constatazioni oggettive. Per la religione si può dire qualsiasi cosa, essendo basata per lo più su fantasie o vere e proprie menzogne e plagi.

laverdure

@Diocleziano
Per “Revisionismo” si intende semplicemente che nessuna affermazione deve essere presa come un dogma inappellabile e una verita rivelata inattaccabile,ma resta sempre aperta a critiche e modifiche.
Che naturalmente devono basarsi su documentazioni concrete.
Quindi e’ valida sia per le scienze fisiche che per la storia : basta vedere come le epopee risorgimentali e le guerre mondiali siano viste ora sotto molti aspetti in modo diverso che in passato.
Applicarlo alla Religione,che si basa invece esclusivamente su dogmi,verita rivelate e pretende dagli adepti fede assoluta a e cieca e’ semplicemente assurdo.
Le modifiche fatte di tanto in tanto alle “verita” derivano esclusivamente da puro opportunismo : pretendere ad esempio ancora la validita delle teoria geocentrica,come ai tempi di galileo,in un’epoca di viaggi spaziali e strumenti mediatici inconcepibili allora,significherebbe mettere a dura prova la credulita della gente,perlomeno di chi possieda un minimo di buonsenso,col rischio di intaccare la propria autorita su scala piu’ vasta.
Una regola fondamentale del comando non e’ forse :”Non dare mai ordini se non sei sicuro di avere autorita sufficente a farli eseguire ” ?
Per quanto la credulita patologica non manchi certo anche al di fuori dell’ambito religioso: basti pesare alle “sie chimiche” e ai “terrapiattisti”.

laverdure

@Robero V
“A scanso di equivoci sono assolutamente d’accordo sul discutere per esempio monumenti, opere teatrali e libri del passato per evidenziarne gli aspetti negativi, ma non a modificarli alla luce dell’accettabilità odierna perché si distruggerebbero testimonianze del passato: sarebbe un modo di ricostruirsi una verginità nascondendo il nostro imbarazzante passato da cui ci siamo, si spera, evoluti.”

Parole sante : credi che fra cento anni,per fare un solo esempio,tutte le iperboliche lodi alla “Resistenza” che ci sommergono quotidianamente non avranno fatto la stessa fine dei “valori risorgimentali” e degli “eroismi patriottici” della Grande guerra ?
Che ora appaiono imbevuti di retorica e ipocrisia ?
Il tempo ridimensiona tutto.
Ma avresti dovuto citare l’esempio principe,insuperabile : la “Sacra Bibbia”,che ancor oggi,anche se fortunatamente meno che in passato,molti ritengono fonte
massima di insegnamenti morali.
Sebbene la maggior parte degli episodi contenuti,se letti da individui privi di spirito critico, per scarsa intelligenza o semplicemente scarsa istruzione,sarebbero piu’ pericolosi della pornografia violenta.

G. B.

Di questo ingrassa il porco sant’Antonio,
e altri assai che sono ancor più porci,
pagando di moneta sanza conio.
Dante, Paradiso, XXIX, 124 – 126.

RobertoV

L’ordine dei giornalisti calabresi celebra e valorizza la figura di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti per la sua dedizione alla verità, alla comunicazione e alla diffusione della parola di Dio. La sua figura è un esempio di integrità e impegno nel campo dell’informazione. Uno che è stato attivo per introdurre i principi del Concilio di Trento in piena controriforma.
Cioè la chiesa cattolica ha nominato patrono dei giornalisti questo santo nel 1923 in epoca fascista ed in piena trattativa per il concordato fascista.
Conosciamo poi la passione della chiesa cattolica per la libertà di parola, pensiero ed informazione e la sua storica tolleranza religiosa, Giordano Bruno ne sa qualcosa, come tanti altri. Sono quelli che fino al 1966 avevano l’indice dei libri proibiti ed ancora oggi ha una istituzione che deriva dall’ex inquisizione.
Vediamo anche oggi quanto siano disponibili alla libera informazione come relativamente a Marcinkus, lo Ior, Manuela Orlandi e soprattutto sui vari casi di pedofilia ecclesiastica. Ma i giornalisti calabresi ne sono contenti.
Segnalerei un’altra clericalata: pochi giorni fa c’è stato l’incontro di Meloni con Bill Gates per parlare di intelligenza artificiale ed il consulente italiano all’incontro era padre Benanti del Vaticano che è il referente italiano per l’IA, che è stato ascoltato pure dalla vigilanza Rai per essere istruiti.

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