Il 20 gennaio 2024 è morto a Siena lo scienziato Pietro Omodeo, tra i presidenti onorari dell’Uaar, diventato uno dei punti di riferimento nel campo della zoologia non solo in Italia ma anche a livello internazionale.
È nato nel 1919 a Cefalù, nel palermitano, figlio dello storico Adolfo Omodeo e della critica letteraria e femminista Eva Zona. Attraversa l’esperienza della seconda guerra mondiale sotto le armi dal 1939 fino alla prigionia in Egitto nel 1942.
Tornato in Italia, nel 1945 è assistente di Umberto Pierantoni alla cattedra di Zoologia all’Università di Napoli e lavora alla Stazione zoologica in embriologia, citologia e storia della scienza.
Alla Normale di Pisa ottiene il perfezionamento in zoologia e l’anno dopo la libera docenza. A Siena diventa assistente alla cattedra di biologia diretta da Emanuele Padoa nel 1949 e professore straordinario tra 1959 e 1960.
È professore di zoologia a Padova nel 1965 e 1966 e approfondisce lo studio dell’evoluzionismo. Tra le opere curate ci sono anche diversi scritti di Charles Darwin e di Jean-Baptiste Lamark. Dal 1983 è all’Università di Roma Tor Vergata, dal 1990 ospite dell’ateneo senese.
Omodeo si segnala non solo per la carriera accademia ma anche per l’impegno civico. Tra il 1951 e il 1955 è assessore alla cultura per la Provincia di Siena, dal 1956 al 1960 è consigliere comunale e dal 1960 al 1965 presidente del consiglio dell’orfanotrofio di San Marco.
Nel 1979 riceve dal presidente della Repubblica Sandro Pertini la Medaglia d’oro dei Benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. L’Università di Siena ha festeggiato i cento anni di Omodeo nel 2019 con un simposio a lui dedicato presso l’Accademia dei Fisiocritici.
L’Uaar ha voluto ricordare i suoi cento anni con un sentito omaggio di Elisa Corteggiani. Il suo contributo come scienziato, iniziato con le ricerche sui lombrichi, si dipana nei decenni fornendo interessanti spunti di analisi sulla teoria dell’evoluzione e la sua storia.
Tra i suo libri ricordiamo Creazionismo ed evoluzionismo (Laterza 1988), Biologia con rabbia e con amore (Unitor 1989), Gli abissi del tempo (Aracne 2000), Alle origini delle scienze naturali: 1492-1632 (Rubbettino 2001), Evoluzione della cellula. Un approccio multidisciplinare (ETS 2011), Amerigo Vespucci e l’annuncio del nuovo mondo (Artemide 2017).
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