Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del governo Meloni che
cede al Vaticano l’ex Forlanini di Roma, struttura ospedaliera chiusa nel 2015, per ampliare l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, garantendo l’extraterritorialità e con ristrutturazione a carico dell’Inail per circa 600 milioni di euro.
La Regione Lazio incasserà 70 milioni di euro in base alla valutazione demaniale, l’Inail ristrutturerà e darà in concessione l’area al Bambino Gesù per 70 anni in cambio di un canone annuo pari a circa il 3,5% delle spese sostenute. Intanto l’ospedale vaticano incassa già ogni anno circa 300 milioni di euro per prestazioni al Servizio sanitario nazionale. L’attuale struttura dell’ospedale vaticano si ipotizza che possa diventare una struttura ricettiva. Nelle trattative, coordinate dal sottosegretario (clericale) Alfredo Mantovano e con il coinvolgimento della Regione Lazio governata da Francesco Rocca, è stata garantita anche l’extraterritorialità di cui già godeva il Bambino Gesù in base ai Patti Lateranensi. Di fatto un altro pezzo di Roma viene annesso dal Vaticano.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
La scuola “Gatto” di Battipaglia (SA) dispone di collocare nuovamente i crocifissi nelle aule dopo le proteste di politici clericali locali. In particolare Stefania Greco, referente del dipartimento per la Tutela animali di Noi Moderati nel Comune, ringrazia la dirigente scolastica e l’esponente di Fratelli d’Italia Michele Gioia «per aver combattuto assieme a me affinché il nostro buon Dio tornasse a vegliare sui nostri figli mentre sono a scuola». Una battaglia clericale combattuta anche con Enrico Tucci, coordinatore cittadino di Noi Moderati.
La deputata leghista Simonetta Matone si scaglia contro una presunta «lobby gender» che in Europa attribuirebbe «posti in grandi banche, in grandi gruppi, nei cda delle aziende» e lamenta che esisterebbe «un pensiero unico» e che ci si occupi «esclusivamente di questi temi» con un «bombardamento continuo». Ma, assicura, «è un tema superato, il Paese è molto più avanti di quanto si pensi». A sentire certe cose parrebbe di no, dato che siamo ancora molto indietro sul fronte dei diritti civili e una parte non trascurabile della politica alimenta certe ossessioni anti-lgbt. Matone ha lanciato le sue roboanti dichiarazioni dal sapore integralista e complottista durante il programma di Radio1 Rai “Un Giorno da Pecora”.
La Questura di Asti ha accolto il vescovo Marco Pastaro nella Sala Cambursano per un “dialogo” con gli operatori di Polizia e la presentazione di libro recentemente pubblicato dal prelato: presenti all’evento anche il questore Marina Di Donato e il presidente della Sezione Anps di Asti Salvatore Faita.
L’ospedale di Perugia ha fatto benedire dal vescovo Ivan Maffeis la nuova macchina diagnostica Pet TC: presenti per l’occasione la presidente della Regione Donatella Tesei, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia Giuseppe De Filippis, il direttore sanitario Arturo Pasqualucci.
Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini partecipa in Vaticano all’inaugurazione della mostra “Dalla Rocca di Canossa alla Roccia di Pietro”, in cui viene esposta la “Tovaglia del Perdono”, realizzata dal circolo culturale Reggio Ricama. Il progetto viene patrocinato, tra gli altri, dalla Regione Emilia Romagna.
L’Istituto di istruzione superiore “A. Cecchi” di Pesaro sospende le lezioni il 12 febbraio «per il recupero della festa del Santo Patrono», come deliberato dal consiglio d’istituto.
La redazione
“Stefania Greco … ringrazia per aver combattuto affinché il nostro buon Dio tornasse a vegliare sui nostri figli mentre sono a scuola.”
Praticamente si ammette che Dio è solo un pezzo di legno appeso al muro.
Poi se la prendono se parli di idolatria e di forme di paganesimo.
Il governo aveva detto che voleva vendere degli immobili pubblici per fare cassa, ma sembra che quando si parla del Vaticano a fare cassa sia il Vaticano. Per di più da veri patrioti cedendo un pezzo di Italia allo straniero, visto che è stata pure concessa l’extraterritorialità all’ospedale.
Dalla vendita ricava 70 milioni di euro, ma ne spende ben 600 milioni per la ristrutturazione (di solito è l’acquirente a ristrutturare, non chi vende, che ovviamente dovrà farlo sotto il controllo e le specifiche del Vaticano).
Quindi di fatto mancano adesso oltre 500 milioni per gli italiani e poco importa che forse dopo 70 anni potremmo esserci ripagati i costi di ristrutturazione grazie ai 21 milioni di affitto annuo, sempre che il Vaticano li paghi effettivamente e l’inflazione resti bassa. Mi sembra il solito regalo al Vaticano.
Ma l’alienazione di una parte di territorio nazionale non dovrebbe essere votata da TUTTE le forze politiche? E non decisa (col favore delle tenebre, come piace pensare alla Meloni) da personaggi come il Salvini o la Meloni che non brillano di certo per acume politico.
In pratica gli abbiamo ceduto quasi un altro Vaticano (0.44 kmq) visto che il complesso è enorme, quasi 0.3 kmq, di cui 0.12 kmq a parco, con un teatro ed un museo. E’ terreno edificabile dentro Roma, non lontano da Trastevere, quindi il prezzo di 70 milioni di euro è un regalo (250 euro/m2). Per creare il Vaticano c’è voluto il concordato fascista, adesso il governo cede pezzi d’Italia ad uno stato estero come se fossero di sua proprietà. Forse intendevano questo quando dicevano che dovevano aiutare il Vaticano a diffondere la sua ideologia (ed i suoi interessi). Ovviamente l’ospedale diventerà convenzionato e verrà foraggiato dalla sanità pubblica.