La clericalata della settimana, 6. Il presidente della Repubblica elogia il Concordato

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che

in un messaggio a un convegno per i 40 anni del Concordato esalta gli accordi del 1984 tra Italia e Vaticano perché avrebbero «aperto la strada alle intese successivamente concluse» e favorito «il riconoscimento del pluralismo religioso».

L’occasione di questa edulcorata rilettura clericale da parte del Capo dello Stato è il messaggio inviato per una giornata di studi promossa per il quarantennale degli accordi dalla Fondazione Bettino Craxi (il socialista “laico” che caldeggiò la revisione concordataria) e dall’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. «Grazie alla rinuncia a interessi particolari e nella consapevolezza della dimensione storica della revisione concordataria, le relazioni tra le due sponde del Tevere sono state impostate su basi nuove, meglio rispondenti ai principi della Costituzione», scrive il Capo dello Stato: l’accordo avrebbe «aperto la strada alle intese successivamente concluse dallo Stato con altre confessioni, favorendo il riconoscimento del pluralismo religioso». Indicativamente, nel messaggio non c’è alcun riferimento alla laicità.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

L’Italia e il Vaticano si accordano per la cessione dell’ex Forlanini di Roma all’ospedale Bambino Gesù, con annessa extraterritorialità. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il segretario di Stato vaticano e cardinale Pietro Parolin firmano la dichiarazione che fissa le linee generali dell’accordo. Il Vaticano acquisterà (per un prezzo da stabilire) il complesso del Forlanini dalla Regione Lazio e lo darà in concessione all’Inail, che costruirà il nuovo ospedale (per un costo pubblico stimato sui 600 milioni di euro). L’Inail poi darà in affitto al Vaticano la struttura del nuovo ospedale Bambino Gesù, che godrà dell’immunità diplomatica e delle esenzioni fiscali garantite dagli articoli 15 e 16 dei Patti Lateranensi, come il vecchio ospedale. Un esempio da manuale della commistione clericale (finanziaria e politica) tra Stato e Chiesa cattolica. 

La Regione Piemonte raddoppia i fondi stanziati per il progetto anti-aborto “Vita Nascente”, arrivando a un milione di euro per il 2024: un’iniziativa fortemente voluta dall’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone. La deputata Maddalena Morgante (FdI), componente della XII Commissione Affari Sociali della Camera,  ha commentato: «al Governo cerchiamo di creare un clima culturale che non veda la famiglia come un limite e veda un bambino come un dono». 

Per la Giornata mondiale del malato (ricorrenza del Vaticano) l’Azienda Ospedale-Università di Padova organizza una messa presieduta dal vicario generale della diocesi. 

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ci tiene a intervenire per esprimere solidarietà all’abate benedettino (e cittadino tedesco) Nikodemus Schnabel, oggetto di sputi e ingiurie da parte di due ebrei ortodossi a Gerusalemme, garantendo che «la libertà di religione è una priorità».

La Regione Toscana conferisce a padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e «uomo di pace», il Pegaso d’oro («il suo massimo riconoscimento») per «l’impegno per il dialogo tra i popoli e le religioni»: consegna il riconoscimento proprio il presidente regionale Eugenio Giani.

La senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni, componente della Commissione Bilancio e della Commissione bicamerale Infanzia e adolescenza, ha scritto sui social: «A Sanremo si parla di tutto! Perché non parliamo anche di natalità?».

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

La Regione Abruzzo ha stanziato un totale di 541.500 euro a favore delle chiese, con la determina DPH003/382 dell’11 dicembre 2023 ai sensi della Legge Regionale 6/2023.

La Giunta regionale del Molise ha riservato una parte cospicua dei 5 milioni di euro stanziati con la delibera 55 del 2024 per interventi nei Comuni a favore di alcune parrocchie per lavori e dell’arcidiocesi di Campobasso per completare la cattedrale.

All’ospedale di Sulmona viene benedetta dal vescovo a nuova risonanza magnetica.


La redazione

24 commenti

Manlio Padovan

Quando Mattarella morirà, allora forse le infami fonti di informazione ci diranno chi egli sia stato realmente vista la zona geografica da cui proviene.
Mattarella è quello chie prima promulga la legge sulla alternanza scuola lavoro e poi va in Friuli a piangere per la morte dello studente sul lavoro al quale lui lo ha mandato prima di risolvere il problema delle morti sul lavoro…e mai che si sia sentito un suo invito al parlamento di rsoivere il problema prima della promulgazione della legge.

Massimo Maiurana

vista la zona geografica da cui proviene

Cosa vuoi dire con la frase qui sopra? Cosa c’entra la sua provenienza?

Manlio Padovan

Caro Massimo Maiurana,
non era mia intenzione di generalizzare troppo.
Lessi tempo fa: “Il siciliano di Castellammare del Golfo – bellissima cittadina del trapanese, terra di mafia, “culla” del latitante Matteo Messina Denaro e con una densità di logge massoniche tra le più alte in Italia …”
Se è vero, come è vero che il nostro ama spesso spargere lacrime di coccodrillo o di arruffianarsi con qualcuno (la Shoah sarebbe un “unicum” o quanto riportato approposito della glorificazione del Concordato) non posso non pensare che egli ami il doppio gioco, magari sperando che non sia vero, e non mi meraviglierei se fosse massone (e mafiosetto? D’altronde impose un governo con la prepotenza mafiosa ricattando i parlamentari con nuove elezioni ben sapendo quanto loro ignori tengano alla poltrona).
D’altronde a pensar male, diceva chi se ne intendeva, si fa peccato, ma spesso, troppo spesso aggiungo io, si indovina.
Ti assicuro che ho conosciuto i siciliani e proprio in Sicilia; tanto che in un resoconto di un mio piacevolissimo viaggio a seguito della lettura di “Horcynus orca” ebbi a scrivere:
“9 ottobre 2004. Partenza per Milazzo dove scopro che lo Stato non consegna né le sigarette né i francobolli. Fuori della stazione noto 4 taxi…ma verrò poi a sapere da un vigile urbano che sono di abusivi i quali mettono sull’auto un magnete con la scritta TAXI ma non hanno licenza e alla sera non esercitano…così salta la cena nell’eccellente ristorante della zona distante 5 km perché i mezzi pubblici non ci sono. La sera mi accorgo pure che il traffico è un casino. Ma è gente bella e sveglia; gente intelligente e mai, dico mai, ho ricevuto la benché minima scortesia. Qui, passeggiando sul lungo mare, una circostanza di quelle che a me fanno battere il cuore: un bimbo di più o meno 6 anni, probabilmente meno che più, ha detto al nonno: “sono dovuti andare…”( quel “sono dovuti” mi ha commosso) riferendosi ai pompieri che stavano passando di là e si erano persi nel traffico…in una città di 30.000 abitanti. Le donne sono stupende, veramente belle e simpatiche; le giovani non hanno alcun timore a fare un sorriso o una battuta; confrontate con le venete non si direbbero cattoliche; d’altronde Sciascia ha scritto di un diffuso radicale cattolicesimo pagano in Sicilia e questo nelle donne si nota subito. E alla sera ho mangiato pure le caldarroste…spruzzate di sale! Squisite: provare per credere.
Sento che il mio viaggio è finito.”
Spero di essere stato chiaro e di essere stato capito.
Un caro saluto.
Manlio

Massimo Maiurana

Spero di essere stato chiaro e di essere stato capito.

Oh sì, racconto illuminante direi. Ma temo non nel senso in cui lo intendevi tu. E chiudo.

RobertoV

Ci vuole una bella dose di faccia tosta e malafede per celebrare in quel modo i 40 anni dal concordato di Craxi. Dopo la beatificazione di Berlusconi, adesso anche quella di Craxi, che la chiesa dovrebbe mettere tra i suoi beati come ha fatto con vari re del passato visto il regalo che le ha fatto, dopo il regalo all’Italia dell’esplosione del debito pubblico. Sconcertante che rappresentanti delle istituzioni, cioè di tutti, si sentano ancora dei chierichetti e lavorino attivamente a favore del Vaticano.
Non c’è bisogno di un concordato per garantire la libertà e pluralità religiosa, visto che la libertà di associazione è garantita, ma per garantire dei privilegi. Per quale ragione uno stato dovrebbe occuparsi del finanziamento di una religione?
A cosa avrebbe rinunciato la chiesa cattolica visto che col nuovo concordato prende più soldi di prima? Si è fatta lautamente indennizzare per il fatto di non essere ufficialmente più religione di stato, anche se al lato pratico non sembra essere cambiato il rapporto particolare tra stato italiano e Vaticano. Si è fatta anche indennizzare per aver tollerato che anche qualche altra confessione religiosa potesse accedere a finanziamenti pubblici, ma solo se si struttura come la chiesa cattolica e non la disturba.
Insomma la tolleranza religiosa come gentile concessione della chiesa cattolica, ovviamente lautamente ricompensata.
Ed a proposito di pluralismo religioso all’incontro non c’era nessun relatore di altre religioni, hanno fatto tutto in famiglia, così come col nuovo concordato.

Diocleziano

“…in un messaggio per i 40 anni del Concordato esalta gli accordi del 1984 tra Italia e CdM (vaticano) perché avrebbero aperto la strada alle intese successivamente concluse e favorito il riconoscimento del pluralismo religioso…”

Non è solo Biden ad avere problemi di memoria… ma anche di interpretazione dei fatti.

Diocleziano

“…La Giunta regionale del Molise ha riservato una parte cospicua dei 5 milioni di euro stanziati con la delibera 55 del 2024 per interventi nei Comuni a favore di alcune parrocchie per lavori e dell’arcidiocesi di Campobasso per completare la cattedrale…”

Ricordiamolo quando ci dicono di firmare per lo ‘stato’ la destinazione dell’8×1000 per non farla finire nelle saccocce dei preti.

RobertoV

La delibera riguarda espressamente finanziamenti di opere pubbliche riguardo ai trasporti, all’energia, al territorio, al sociale. Non si capisce come sia possibile considerare parrocchie e l’arcidiocesi opere pubbliche. La solita commistione stato chiesa..

Diocleziano

Non si capisce nemmeno perché si debba concedere l’extraterritorialità a un ospedale.

Forse in previsione di qualche pu††**niere in fuga dai magistrati?

O per ricoverare qualche prete torturatore per il quale si richiede l’estradizione?

RobertoV

Nel comunicato stampa sull’accordo, avvenuto a latere dei “festeggiamenti” per il concordato, si parla espressamente di estensione delle immunità previste nel concordato a questo nuovo ospedale. Quindi il nuovo ospedale Vaticano riceverà i finanziamenti del servizio sanitario nazionale (faccio fatica a comprendere come ciò sia possibile con un territorio estero) perchè opererà in convenzione, ma non sarà tenuto a rispettare le regole italiane, ma quelle del Vaticano. Penso al caso dell’aborto o altri servizi non condivisi dal Vaticano. E come giustamente fai notare potrà sottrarre all’Italia e curare pregiudicati. Non sia mai che un “Marcinkus”, un prete pedofilo o torturatoref, un finanziere cattolico o un mafioso possa essere arrestato perchè ha bisogno di cure.

Diocleziano

“… Penso al caso dell’aborto o altri servizi non condivisi dal Vaticano…”

Ma guarda che convergenza di vedute! Mentre ti leggevo pensavo al dibattito attuale sul fine vita… metti che convincano qualcuno che vuol farla finita a ricoverarsi nel loro ospedale extraterritoriale, in realtà a carico del SSN. Con il pretesto delle cure palliative potrebbero tenerlo in vita oltre ogni limite della decenza. Il loro dio sta già gongolando… sta traducendo dolori in dollari.

G. B.

Fermo restando che sarebbe auspicabile la denuncia unilaterale del Concordato (ma dove si troverebbero i politici disposti a tanto?) va però riconosciuto che con la revisione del 1984 si sono ridimensionati almeno parzialmente gli aspetti più smaccatamente clericali del Concordato mussoliniano. Si ricordi, ad esempio, che prima del 1984 il prete ridotto allo stato laicale non poteva, almeno in teoria, occupare impieghi statali che implicassero contatto diretto con il pubblico (vedi insegnamento) e che l’ora di religione era obbligatoria, salvo richiesta di esonero (difficile da immaginare per studenti che non risultassero formalmente appartenenti a religioni diverse dalla cattolica, visto che basta essere stati battezzati per figurare ufficialmente come cattolici). Se poi la Chiesa cattolica continua a godere di ampi privilegi, più che dal Concordato dipende dai politici sempre a caccia dei voti dei clericali. Ad esempio, per limitarmi al settore di mia competenza, non era prevista dal Concordato l’immissione in ruolo dei docenti di religione, e nemmeno che gli studenti che non si avvalgono di tale insegnamento fossero di fatto discriminati, e nemmeno la parità scolastica, la privatizzazione strisciante dell’istruzione pubblica e le elargizioni sempre più generose alle scuole dette paritarie: questi sono tutti regali fatti dai politici, non solo di destra. E nemmeno l’altro grande sfregio della Costituzione, cioè l’ultimo comma dell’articolo 118, che introduce il principio di sussidiarietà, era previsto nella revisione del Concordato.

RobertoV

Purtroppo il concordato è stato costruito in modo da blindarlo per il futuro, col fatto che ci vuole l’accordo tra le parti, non ha una scadenza ed è stato inserito nella nostra costituzione all’articolo VII, anche se qualche giurista sostiene che col nuovo concordato di fatto l’Articolo VII sarebbe decaduto, ma immagino la battaglia legale oltre che politica ed economica che intenterebbe il Vaticano se lo stato osasse tanto. Per esempio in Germania quando qualcuno aveva avanzato l’ipotesi di abolire il loro concordato la chiesa aveva chiesto come minimo una indennità pari a 20-40 annualità.
E’ vero che ci sono state alcune concessioni come il fatto che l’ora di religione non è più obbligatoria (anche se già negli anni ’70 da maggiorenne potevi farti esonerare da religione), ma comunque non apre alla possibilità di rimuoverla o aprire ad altre forme di insegnamento della religione ed il concordato è un’arma di ricatto sulle politiche italiane, come quando pochi mesi fa è stato utilizzato per bloccare delle leggi italiane o per concedere privilegi al Vaticano come il nuovo ospedale Forlanini di Roma e la relativa extraterritorialità o per bloccare indagini. E’ vero che molte concessioni si sono aggiunte, oltre a quelle che citavi, a causa di politici clericali come per RAI Vaticano che ha solo 25 anni, ma il Vaticano si è fatto lautamente indennizzare per le “piccole rinunce”.
Fino a 40 anni fa la Chiesa cattolica italiana riceveva una quota pari a poco più di 400 milioni di euro attuali per pagare i preti che erano il 20 % in più di oggi, per il resto doveva trovare fondi extra, mentre col nuovo concordato prende circa 1 miliardo di euro solo con l’otto per mille nonostante i preti siano diminuiti come i fedeli e questo per poter effettuare molte altre attività di suo interesse con i 600 milioni in più dopo aver pagato i preti.

Manlio Padovan

Caro Maiurana,
non pui chiudere così.
Se c’è reciprocità e se siamo qui per capirci, devi far capire anche me.
Grazie per la ripsosta: che spero chiara e non causidica né criptica.

Massimo Maiurana

Chiudevo perché siamo OT. Comunque, in sintesi hai dimostrato di essere pieno di pregiudizi nei confronti dei siciliani. Il tuo stesso racconto della visita a Milazzo è indicativo di come tu fossi prevenuto, tant’è che hai dichiarato stupore nel constatare che tutto sommato in Sicilia ci vivono persone come le altre. Forse ti aspettavi di trovare una tribù in strani costumi a venerare un idolo danzandoci attorno, o magari ti aspettavi di vedere donne velate che non danno confidenza alle altre persone, in particolare se maschi.
Per tornare all’oggetto, rilevo che nei commenti degli altri partecipanti a questo gruppo sono emersi nomi di non siciliani collusi in qualche modo con la mafia. Ti ricordo inoltre che lo stesso fratello di Sergio Mattarella è stato ucciso dalla mafia, e che i giudici del pool antimafia erano tutti siciliani. E ora chiudo veramente.

Manlio Padovan

Mio caro amico,
sono figlio di una pugliese ed orgogliosissimo delle mia radici pugliesi.
Dalla tua rispsota capisco che non hai capito un ca***.
Scusa loa sincerità.
Ciao. Manlio… e, sì purtroppo Padovan

GBK

Mattarella poteva non dire niente o mantenersi sul generico, invece cosí ha fatto una pessima figura personale. Oltre naturalmente a far fare un figuraccia a tutti quelli che rappresenta.
Comincia a sembrare svanito come Biden.

G. B.

@ RobertoV
“Purtroppo il concordato è stato costruito in modo da blindarlo per il futuro, col fatto che ci vuole l’accordo tra le parti, non ha una scadenza ed è stato inserito nella nostra costituzione all’articolo VII.”
La “blindatura” del concordato, che tra l’altro costituisce un unicum mondiale, in quanto altri paesi hanno un concordato con la Chiesa, ma nessuno l’ha inserito nella propria costituzione, quindi non risale a quando fu stipulato nel 1929, ma al dopoguerra, quando fu inserito nella costituzione, con il voto favorevole dei comunisti e di circa la metà dei liberali (Croce al momento del voto si assentò). I socialisti non pensavano certo ad un’immediata denuncia unilaterale del Concordato e nemmeno ad una sua revisione in tempi brevi (su questo punto Nenni era stato chiaro), ma votarono contro l’articolo VII, per tenersi almeno una porta aperta per il futuro e per evitare che eventuali leggi ispirate a principi laicisti (vedi divorzio) potessero essere tacciate di incostituzionalità in quanto contrastanti col Concordato. Su quest’ultimo punto, anzi, va ricordato che furono respinte dalla solita maggioranza clericale o filoclericale anche le proposte di inserire nell’articolo suddetto, dopo “i loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi”, almeno una formula del tipo “purchè non contrastanti con la Costituzione”. A tal punto i padri della “più bella del mondo” furono proni ai desiderata del Vaticano!

RobertoV

Il rispetto della costituzione e della democrazia l’hanno inserito nell’articolo VIII, cioè vale solo per le altre religioni, mentre all’articolo VII questi punti non sono contemplati ed infatti vediamo che la chiesa cattolica non rispetta la nostra costituzione e la democrazia, anche se poi con la propaganda racconta che dobbiamo ringraziarla per i nostri diritti.
Purtroppo i rapporti di forza di allora e gli opportunismi politici di allora hanno contribuito a blindare il concordato in costituzione, col classico atteggiamento del pensare all’utilità del momento e non al futuro, col risultato che se anche i cattolici scendessero al 10 % grazie al concordato la chiesa cattolica potrà continuare ad esercitare i suoi condizionamenti e godere dei privilegi.
Nell’occasione dei festeggiamenti per i 40 anni del concordato c’è stato anche l’incontro tra il segretario di stato Vaticano Parolin e rappresentanti del governo per discutere di questioni italiane, quali il fine vita, il tutto considerato assolutamente normale. Se penso che quasi dichiaravamo guerra alla Francia perchè un ministro francese aveva osato muovere qualche critica a questioni legate all’aborto in Italia. D’altronde noi abbiamo coinvolto in enti governativi rappresentanti del Vaticano quali monsignor Paglia e padre Benanti e cediamo pezzi d’Italia al Vaticano o ci facciamo prendere in giro per le indagini su Marcinkus, lo Ior e la Orlandi, o proteggiamo torturatori argentini del Vaticano o ci facciamo bloccare leggi col pretesto del concordato.

enrico

Se avessimo un partito che ci rappresenta veramente sarebbero loro a chiederci di abrogare il concordato….!

RobertoV

Di oggi la notizia che in Grecia il governo di destra ha approvato i matrimoni gay nonostante l’opposizione della chiesa ortodossa.
Anche la Grecia ha politici meno clericali di quelli italiani, e magari una opinione pubblica meno suddita della loro chiesa. Certo loro non hanno il Vaticano in casa. Vuol dire tanto, basta vedere anche l’evoluzione della cattolica Irlanda.

GBK

Ho la sensazione che anche in italia, prima o poi, saranno le destre inborghesite a fare piccoli progressi sui diritti civili, magari perché obbligati dall’Europa. Giá si e’ visto qualche timido tentativo con Zaia, impallinato anche dalle sedicenti sinistre. Non sono altro che la DC, con la fissa di (infinito) clandestinismo pietistico da benestanti, cioe’ a spese dei contribuenti. Pure fissati con le auto elettriche (voi poveri prendete l’autobus), decerebrati deturpatori/blocca traffico di poveri lavoratori. Anche disprezzatori di piccoli agricoltori, che possono pure finire sul lastrico. Clericali ricchi e perdigiorno che disprezzano la gente comune.
Ho perso le speranze che questi cerchino di abolire il concordato o di portare il paese almeno nel ventesimo secolo, sui diritti civili.

Mixtec

” portare il paese almeno nel ventesimo secolo, sui diritti civili.”
Scusa la domanda, a quale parte del ventesimo secolo?
Perchè possiamo scegliere qualsiasi periodo fra il 1901 e il 2000, ed alcuni di tali periodi sono piuttosto brutti (almeno a mio modo di vedere)..

Diocleziano

Sì, infatti la Grecia non ha il vaticano. Come una bestia moribonda la CdM farà fuoco e fiamme per tenersi strette le ricchezze e i privilegi attuali. In questi giorni il governo è stato attaccato dalla cei con becere critiche sul progetto di accoglienza italo-albanese, codesto prete lamenta lo sperpero di denaro, 670milioni di € in dieci anni. A parte capire cosa gliene freghi delle decisioni di uno stato che si autodefinisce ‘sovrano’, ma gratta gratta emerge che siano solo dei miserabili interessi di bottega: secondo il prete quei soldi sarebbero letteralmente buttati via ma traspare quale sia il vero obiettivo del nostro: lasciare nelle loro mani il business dell’accoglienza. La grande ricchezza della chiesa è la povertà, altrui, s’intende. Anche secondo altri non è un buon affare, ma almeno non parlano per proprio tornaconto. Da notare che quei 670m. decennali sono la metà di quanto ci costa la CdM OGNI ANNO!

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