La clericalata della settimana, 7. Le istituzioni celebrano i Patti Lateranensi

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è delle massime istituzioni italiane al completo che

incontrano i rappresentanti del Vaticano a Villa Borromeo, ambasciata italiana presso la Santa Sede, nel “tradizionale” bilaterale per la celebrazione dei Patti Lateranensi.

Per l’Italia c’erano la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, diversi ministri tra cui Antonio Tajani, Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti, Orazio Schillaci, Eugenia Roccella, l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Di Nitto, i presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I rappresentanti italiani hanno accolto la delegazione del Vaticano guidata dal segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal segretario per i rapporti con gli Stati monsignor Paul Gallagher e dal sostituto monsignor Edgar Pena Parra, e quella della Cei formata dal presidente, il cardinale Matteo Maria Zuppi, e dal segretario monsignor Giuseppe Baturi. Il cardinale Parolin accenna ad alcuni dei temi affrontati. Come «la famiglia e le provvidenza della famiglia, riconoscendo quello che è stato fatto come l’assegno unico per i figli», le scuole paritarie e il fine vita, specificando che «su quest’ultimo punto abbiamo constatato che le regioni cercano di venire incontro, con tutti i problemi che si vengono a creare, a questa mancanza di legislazione da parte italiana» (alludendo forse a un impegno del governo a varare una legge?). Si è parlato anche di Imu, aggiungendo che il tema sarà affrontato «nelle sedi competenti, tenendo conto che rispetto a 40 anni fa è intervenuta anche la legislazione europea». Il prelato ha espresso pure «compiacimento e apprezzamento» per l’accordo relativo alla futura cessione dell’ex Forlanini all’ospedale Bambino Gesù, di proprietà del Vaticano.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

L’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia invita le scuole a partecipare alla prima “Giornata Mondiale dei Bambini” organizzata dal Vaticano che si terrà il 25 e 26 maggio a Roma. «Considerata la rilevanza dell’iniziativa, finalizzata a promuovere il benessere e i diritti dei bambini a livello globale, le istituzioni scolastiche del territorio lombardo sono invitate a partecipare senza limiti», recita la circolare.

La Giunta del Comune di Afragola (NA) ha approvato il 13 febbraio 2024 una delibera per istituire «la solenne cerimonia della consegna della “Chiavi della Città” al Santo Protettore, con l’impegno di rinnovarne ogni anno il ricordo», come proclama il sindaco Antonio Pannone affermando tra l’altro che «Afragola è tua» (del santo). Il primo cittadino, durante una cerimonia religiosa per la festa delle reliquie di sant’Antonio di Padova, ha provveduto alla “consegna” delle chiavi della città al santo protettore. Nel testo della delibera si precisa che la cerimonia da ripete ogni anno vedrà «la partecipazione della Giunta Comunale alla solenne Celebrazione Eucaristica delle Reliquie del Santo di Padova, al fine di rinnovare moralmente il legame tra il Santo Protettore e la comunità Afragolese».

Il presidente del Tribunale di Ragusa Francesco Paolo Pitarresi e il presidente dell’Ordine degli avvocati locale Emanuele Tumino partecipano alla messa per l’apertura dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico diocesano. Per l’occasione il segretario della Conferenza episcopale italiana, monsignor Giuseppe Baturi, tiene una prolusione dal titolo “1984-2024: la revisione del Concordato tra Chiesa Cattolica e Stato Italiano, bilancio e prospettive in merito al matrimonio concordatario”.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Il deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana Ignazio Abbate (DC) era presente alla consegna dei lavori per la sostituzione degli infissi della chiesa Madonna del Rosario a Pozzallo. Il politico ha firmato un emendamento per far stanziare dall’Assessorato regionale ai Beni culturali la somma di 55 mila euro per l’opera. Presenti all’evento anche l’assessore Stella Morana e il sovrintendente ai Beni culturali Antonino DeMarco e alcuni componenti del direttivo provinciale del partito.

La redazione

4 commenti

GBK

Sempre a proposito di Concordato, riprendendo i commenti della precedente clericalata, per Mixtec. Suppongo che tu concordi sul fatto che la Cei e il Vaticano ostacolano i diritti civili nel nostro paese. Pertanto sarebbe giá interessante che si arrivasse ai diritti civili che molti paesi avevano lo scorso secolo. Se vuoi paragonare il 2024 al 1901 sei libero (o libera), Io vorrei paragonare il 2024 gli anni ’90 dello scorso secolo, in cui molti paesi erano giá piú avanti della nostra politica provincialotta e bigotta, almeno a parole.

Mixtec

“Io vorrei paragonare il 2024 gli anni ’90 dello scorso secolo, in cui molti paesi erano giá piú avanti della nostra politica provincialotta e bigotta, almeno a parole.”
Molti paesi: forse quelli in cui si era affermato il Modernismo (Loisy et co.), o in cui erano fioriti gli studi sul Vecchio Testamento (sviluppo dell’ipotesi documentaria), o in cui l’evoluzionismo darwiniano era scienza corrente; non certo l’Italia, dove gli studi più profondi riguardavano Cicerone, Dante e Manzoni.

Diocleziano

Mozione di iniziativa popolare:

Insignire la Rai della ‘Clericalata ad Honorem e alla carriera per l’insistenza nel proporre
la rubrica ‘papafrancescohadetto’ in ogni maledetto TG’.

Eh, che ne dite? 😛

RobertoV

Direi che la clericata ad Honorem va data alla Rai per aver creato RAI Vaticano nel 1995, in un’epoca in cui erano già in calo sia i preti che i fedeli, cioè di aver creato una struttura che si occupa di uno stato estero e si vanta di essere in collegamento 24 h su 24 col Vaticano grazie ai suoi numerosi vaticanisti, in modo da non farci perdere una sola parola del pontefice.
Cioè l’allora presidente dell’Associazione giornalisti cattolici (ecco a cosa servono queste associazioni) si è preoccupato di creare una struttura di propaganda all’interno della TV pubblica ed i TG non possono che occuparsi di veicolarla.
Quindi ci fanno sapere qualsiasi cosa dica il papa, mentre sono omertosi su scandali, processi e critiche che coinvolgono il papa ed il Vaticano.
Purtroppo mi pare che anche le TV private non scherzino in quanto a propaganda clericale.

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