La clericalata della settimana, 11. La scuola di Nocera Superiore organizza il precetto pasquale

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dell’Istituto Comprensivo “Fresa – Pascoli” di Nocera Superiore (SA) che

organizza trasferte degli alunni in parrocchia e visite di sacerdoti nei plessi per i riti del precetto pasquale.

«In occasione della Santa Pasqua, come ogni anno i nostri alunni partecipano a celebrazioni eucaristiche e riceveranno le benedizioni dei parroci delle chiese locali», recita la circolare firmata dal dirigente Michele Cirino con oggetto «Benedizione del parroco». Il circolo Uaar di Salerno invia una diffida, visto che gli atti di culto durante l’orario di lezione sono vietati. La scuola ha la pretesa di rispondere che si tratterebbe di «un’azione progettuale che va nell’ottica di una collaborazione formativa e meramente culturale con il territorio e nella fattispecie con le parrocchie» e che tale «progetto non prevede nessuna attività di culto religioso ma solo un momento di riflessione e di confronto formativo/culturale». Una versione che sembra diversa da quando scritto nero su bianco nella circolare. Non pago, il dirigente si lamenta pure sui giornali locali: «una brutta pagina di storia scolastica», «questa vicenda mi fa sentire un po’ come un gladiatore al Colosseo in difesa dei propri valori» (sic!), che sarebbero «quelli universali in difesa della persona ed in primis dei nostri studenti e che vanno oltre le differenze ideologiche e di fede». Un’altra docente parla di «attacco ingiusto non solo alla scuola ma a tutta la comunità di Nocera Superiore». Sul profilo Facebook della scuola sono comparsi, come reazione all’iniziativa Uaar, persino proclami come: «La nostra scuola un po’ come Sparta, il suo Re Leonida un po’ come il nostro DS a difesa dei valori identitari peraltro universali ed eterni». Solo dopo la comunicazione dell’Uaar la dirigenza ha emesso un’altra circolare per tentare di stemperare il carattere clericale dell’iniziativa e predisposto dei moduli di «Autorizzazione all’uscita didattica» per un «incontro formativo» presso la parrocchia.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

In tutta Italia Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Esercito e Marina organizzano messe per il precetto pasquale, alla presenza delle autorità militari e anche civili, compresi sindaci con fascia tricolore. Tra i vari appuntamenti, segnaliamo quelli di Alatri e Anagni nel frusinate, Como, La Maddalena (con gli allievi), Lampedusa, Messina, Monza, Nicosia (EN), Olbia (SS), Perugia, Pistoia, Ravenna, Rovigo, Torino (qui con messa solenne celebrata dall’ordinario militare monsignor Santo Marcianò, alla presenza del prefetto Donato Giovanni Cafagna e il questore Vincenzo Ciarambino). A La Maddalena (SS) si è celebrata una messa per gli allievi di Marina e Guardia Costiera, con militari della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e dell’Esercito.

I clericali nostrani si scagliano contro la decisione di una scuola di Pioltello, nel milanese, di impiegare uno dei tre giorni di chiusura discrezionale in corrispondenza della fine del Ramadan, dato che una fetta consistente di alunni proviene da famiglie musulmane. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini (Lega) si è lamentato così: «Mentre qualcuno vuole rimuovere i simboli cattolici – come i crocifissi nelle aule – per paura di “offendere”, in provincia di Milano una preside decide di chiudere la scuola per la fine del ramadan. Una scelta inaccettabile, contro i valori, l’identità e le tradizioni del nostro Paese. Non è questo il “modello” di Italia ed Europa che vogliamo». L’eurodeputata leghista Silvia Sardone attacca: «Siamo in Italia, non in Arabia Saudita. È una decisione particolarmente rilevante, preoccupante per quanto mi riguarda, che segna un precedente». La scelta della dirigenza sarebbe «un pericoloso arretramento sulla nostra identità: chiudendo le scuole per feste che non fanno parte della nostra cultura e della nostra storia diamo ancora più forza a quel processo di islamizzazione che si diffonde con forza in tutta Europa. È una deriva inaccettabile, mentre noi nascondiamo i nostri simboli e le nostre tradizioni, andiamo a chiudere le scuole per festeggiare il Ramadan. Non è questo il futuro che vogliamo». Dal canto suo Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, parla di «incredibile decisione» e chiede al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara se è ammissibile.

Il Ministero dell’Interno presenta ricorso contro le sentenze del tribunale di Padova che hanno respinto le azioni legali della Procura contro le trascrizioni degli atti di nascita di una trentina di figli di coppie omogenitoriali. Le famiglie, formate da donne, avevano fatto ricorso alla fecondazione eterologa all’estero e chiesto il riconoscimento anagrafico in Italia dei minori come figli di entrambe.

L’ex consigliere regionale dell’Emilia Romagna ed esponente locale di Fratelli d’Italia Luca Bartolini critica la decisione dell’istituto comprensivo di Bagno di Romagna e Verghereto  di non autorizzare la visita del parroco per la benedizione pasquale in orario scolastico. Secondo Bartolini, forse ignaro del fatto che gli atti di culto a scuola sono vietati, si tratterebbe di «una scelta incomprensibile»: «siamo indignati al pari dei tanti genitori delle scuole medie ed elementari che ci hanno segnalato l’accaduto». «Negare la benedizione pasquale è venire meno alle nostre tradizioni, alla nostra cultura, alla nostra identità: purtroppo ormai non c’è più da stupirsi, durante il Natale vediamo sotto attacco il Presepe, assistiamo a una deriva che ci porta lontano dai valori su cui si fonda la nostra storia, la nostra società e su cui dovrebbe poggiare il nostro presente», proclama il politico.

Il sindaco di Sorrento (NA) Massimo Coppola partecipa alla messa celebrata dall’arcivescovo per la peregrinatio della reliquia del sangue di san Francesco d’Assisi, che andrà in tour anche in altre diocesi.

L’Istituto “Musti-Dimiccoli” di Barletta organizza una visita pastorale dell’arcivescovo.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Il magnifico rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” invita alla messa per il precetto pasquale del 26 marzo, presso la basilica di San Giovanni Maggiore.

La redazione

29 commenti

RobertoV

Se scrivi nella circolare “… i nostri alunni partecipano a celebrazioni eucaristiche e riceveranno le benedizioni dei parroci delle chiese locali” non puoi poi raccontare che è una attività formativa ed inclusiva, perché questa è una tipica attività formativa di parrocchia e di culto per la pasqua dei cattolici.
Se lamenti che l’intera comunità di Nocera è sotto attacco, significa che non concepisci che esistano non cattolici (o cattolici non praticanti), cioè sei esattamente nella ottica storica dell’imposizione di una religione di stato: l’inclusione in tal caso significa normalizzazione, omologazione e controllo.
Sul sito della scuola io ho trovato solo la richiesta di autorizzazione per l’attività “pedibus” per lo spostamento a piedi dalla scuola alla parrocchia, non per l’attività di formazione in parrocchia. Mentre l’attività “pedibus” è un’attività formativa e civica rivolta a tutti, la formazione in parrocchia, soprattutto per come è espressa e per il periodo scelto, è attività di culto, non ammessa. Direi che la reazione scomposta dimostra la malafede e l’idea di lesa maestà che i clericali hanno.
Riguardo alla scuola di Pioltello se si concede l’autonomia scolastica ai presidi ed ogni scuola può scegliere come gestire in modo opportuno i tre giorni di chiusura “liberi”, sulla base di esigenze locali, non si capisce perché la preside non possa decidere in tal senso. Anche nelle aziende si fanno delle chiusure quando ci sono delle situazioni in cui i dipendenti sono pochi.
O metti per iscritto che quei giorni non possono essere utilizzati in questo modo, ma in tal caso verrebbe considerata discriminazione, oppure accetti che in una società che cambia con situazioni locali particolari e maggioranze che si evolvono ti troverai ad affrontare situazioni simili.
Come ho già detto in altre occasioni se accetti che in nome della religione cattolica vengano stabiliti dei privilegi e delle deroghe in una democrazia ti troverai poi costretto ad estendere questi privilegi e deroghe anche alle altre religioni per evitare discriminazioni. Per me la laicità è un’altra cosa. Bastava spostare il festeggiamento della festività alla domenica per evitare di creare problemi agli alunni. Inoltre mi chiedo: ma sono tutti così osservanti oppure sono costretti ad osservare questa festività mussulmana.

Diocleziano

I giornalistoni dei giornaloni hanno sùbito gridato allo scandalo per l’attacco (secondo la loro testolina) alla nostra cultura, che per loro consiste unicamente in quella imposta dalle devianze di certi politici, ispirati dalla CdM. Ci vedo un parallelo con i metodi putiniani di addomesticazione del popolo. Certamente non cruenti, ma miranti allo stesso risultato.

Mixtec

Nel 1990 ero commissario per gli esami di maturità, e ricordo che una prova scritta, che si sarebbe dovuta svolgere di sabato, venne spostata, dal ministero, e per tutta Italia, al lunedì successivo, perchè eventuali scolari ebrei non avrebbero potuto svolgerla. Ma non ricordo che qualcuno si lamentasse.

Massimo Maiurana

Il caso degli ebrei è diverso, c’è una legge dello stato che regola l’intesa con essi e tra le varie cose è previsto anche che gli esami non possano essere svolti in determinati giorni per loro festivi.

Gigi

@Mixtec
Ma non mi sto lamentando volevo solo sapere come è stata presa questa decisione. Spostare gli esami di maturità per una festa religiosa mi sembra un’eccezione più tollerabile che dichiarare festa un giorno di scuola per la fine del Ramadan. Non mi risulta sia mai stato dichiarato festivo il giorno di Kippur in scuole italiane.

Massimo Maiurana

In estrema sintesi e per quello che ho letto in giro:
– il 40% dell’utenza di quella scuola sono alunni di famiglie musulmane
– negli anni scorsi per l’ultimo giorno del ramadan a scuola non ci andava quasi nessuno, i musulmani si asentavano per festeggiare e i non musulmani si assentavano perché tanto essendo in pochi non si faceva nulla
– avendo preso atto della situazione, quest’anno la scuola ha deciso di usare uno dei giorni a sua disposizione per chiudere l’istituto (quindi non è corretto dire che la scuola festeggia il ramadan) ed evitare così di aprire inutilmente

RobertoV

Io abito a Milano, Pioltello è sempre stata una cittadina a pochi km da Milano povera e degradata ed ha evidentemente attirato tanti immigrati di varia provenienza perchè costa meno. Se si va a vedere circa il 25 % della popolazione è immigrata, anche se stabile negli ultimi anni, una cifra decisamente più elevata del 10 % nazionale. Poi all’interno ci sono delle zone con densità maggiore.
La scuola in oggetto (dedicata ad uno schiavo bambino pakistano ucciso perchè si è opposto) ha il 43 % di ragazzi mussulmani, il che significa che in quel giorno sarebbero stati tenuti a casa. Faccio presente che oggi si può scegliere la scuola, quindi è possibile che localmente ci possano essere presenze di stranieri superiori a quelle del quartiere della scuola. Se si tiene conto che statisticamente ci saranno alcuni ragazzi ammalati o assenti per vari motivi, o che altri ragazzi partecipano anche loro alla festa, sarebbero andati a scuola molto meno della metà dei ragazzi. Cosa che l’anno scorso è successa.
Il che significa che non farai lezione perchè se facessi lezione gli altri rimarrebbero indietro e diverrebbe ancora più difficile recuperare (il disonesto Valditara faceva notare l’arretratezza culturale degli studenti della scuola come se la chiusura ne fosse la causa).
Quindi quest’anno nell’autonomia scolastica e di calendario hanno deciso di anticipare l’inizio della scuola di un giorno per poter chiudere per quel giorno. Una soluzione locale, pratica e di buon senso.
La stessa diocesi di Milano e Avvenire hanno trovato ragionevole la soluzione e non hanno visto nessun attacco ai valori cristiani, nè istituzione di feste aggiuntive o islamofilia come vedono i paranoici e i propagandisti di destra.
Ovviamente in questo modo difendono anche i loro interessi contro la laicità e la secolarizzazione.

Gigi

@Massimo Maiurana
Cioè i non musulmani che sono il 60% non andavano più a scuola perché gli insegnanti con il 60% in classe non facevano nulla? Pensa che in Francia dove ci sono molte scuole dove i musulmani sono persino il 99% non è mai stato dichiarato giorno festivo la fine del ramadan. Con questa mentalità l’italia andrà dritta verso un accordo con l’islam alla pari delle altre religioni minoritarie altro che laicità dello stato se bastano 40% di assenze per ottenere un giorno festivo. Dire che teoricamente “non si festeggia il ramadan” è una svicolata. Certo che la scuola fa festa per la fine del ramadan per quale altro motivo chiude?

Gigi

@RobertoV
Io invece vivo in Francia, di scuole con maggioranze musulmane ce ne sono molte ma nessuna ha mai istiuito feste per la fine del Ramadan eppure le festività cattoliche sono rispettate. Ormai la sinistra qui è diventata totalmente islamofila per i calcoli di “buon senso” che proponi tu. L’elettorato musulmano è un elettorato più importante che quello laico militante (disperso tra vari partitià e soprattutto più importante rispetto agli apostati dell’islam, politici e influencer preferiscono dunque gli islamisti agli atei ex musulmani, lo dicono chiaramente, gli ex musulmani sono considerati traditori o “native informant”. Ancora ieri un deputato di sinistra su twitter ha diffuso un account islamista che denunciava a torto un giovane ebreo di Lione accusandolo di aver partecipato a delle torture a Gaza commentandolo dicendo che sporgera denuncia per crimini contro l’umanità. Il ragazzo e la sua famiglia oggi sono minacciati di morte e sotto protezione della polizia, un individuo a fatto persino irruzione nel loro appartamenta. Hanno sporto denuncia contro il deputato per diffamazione e antisemitismo. Di fronte a questi comportamenti squallidi della sinistra ormai le accuse che usi tu “propagandista paranoico di destra” non funzionano più visto lo squallore intersiderale raggiunto dalla sinistra. Comunque se pensi che il tuo sia buon senso, milita per un accordo con l’islam come per le altre religioni minoritaire, perché la tua cara sinistra si fa i suoi conti e i voti dei musulmani prima o poi conteranno di più di quelli dei laici. E i musulmani preferiscono in maggioranza un accordo con l’islam che la laicità dello stato. Questo è successo in tutti i paesi che hanno il concordato con la chiesa cattolica.

Gigi

@Massimo Mariuna
Quindi un altra decisione pratica sarà poi quella di comprare solo cibo halal per le mense a scuola? Piccolo problema quando compri cibo halal finanzi il culto islamico … un Liceo l’aveva fatto in Francia è scoppiato un putiferio con “i paranoici di destra” che accusavano lo stato di levare l’imposta islamica e i “laici di sinistra” che tacevano o difendevano la scuola perché c’erano il 70% di musulmani (nel 2003 tipo) e il cibo halal va bene per tutti. Cosa non vera perché gli Ebrei praticanti non possono mangiare carne non Kosher, pensa che pure certi pesci devono essere kosher, ma lo saprai immagino. Ormai è stato trovato un compromesso con i menù vegetariani con cui sono d’accordo.

Massimo Maiurana

@Gigi
Tu hai chiesto come sono andate le cose e io te l’ho spiegato, ma a te la spiegazione non va bene perché evidentemente il tuo odio verso i musulmani ti fa rigettare qualunque cosa li riguardi. Probabilmente saresti capace anche di dare torto a un musulmano investito dopo essere passato con il verde.
Che la scuola abbia voluto celebrare la fine del ramadan è una tua conclusione arbitraria. Hanno per caso addobbato la scuola per l’occasione? Hanno fatto fare dei lavoretti in tema agli scolari? Hanno promosso recite e canti come quelli che spesso si fanno per le festività cattoliche? No, nulla di tutto ciò: hanno semplicemente deciso di chiudere la scuola perché è difficile fare didattica a fronte di assenze in massa, i bambini presenti non hanno fatto nulla negli anni passati quindi di fatto i 200 giorni obbligatori diventavano 199.
Di solito queste giornate di assenza discrezionali le usano per i giorni di ponte, piuttosto che per carnevale o interventi di disinfestazione o mille altre cose; si potrebbe dire in tal caso che la scuola ha istituito la festa della mattanza delle specie infestanti, o che ha celebrato il ponte tra un weekend e una qualunque festività a ridosso?
Al complottismo e dietrologismo poi, come ciliegina sulla torta, aggiungi la fallacia logica del piano inclinato: “il prossimo passo sarà il cibo halal”. Perché diamine la scuola dovrebbe comprare solo cibo halal, quale sarebbe la logica per cui questa dovrebbe essere la conseguenza? È chiaro che qualora lo facesse sarebbe perfettamente lecito protestare, così come sono lecite le proteste delle scuole per i genitori musulmani che mandano a scuola i figli a pancia vuota per un mese intero a causa del ramadan, visto che se poi crollano a terra diventa un problema della scuola. Protestare perché chiudono avendo preso atto della scarsa affluenza in una determinata giornata invece non ha senso. Se, per esempio, in una città con una forte economia vitivinicola le scuole si svuotassero per la festa della vendemmia e decidessero quindi di chiudere, tu protesteresti allo stesso modo?
Il mondo non è fatto solo di islamofobi e islamofili, fattene una ragione.
Io non ce l’ho con i musulmani così come non ce l’ho con i cristiani in quanto tali. Mi incazzo e protesto quando per le loro scelte fideistiche pretendono adeguamenti legislativi, soldi e privilegi, ma oggettivamente quello che è successo a Pioltello non è nulla di tutto questo, se non altro perché loro non hanno chiesto proprio un bel nulla. Hanno semplicemente tenuto i figli con loro, la scuola ne ha preso atto e visti i numeri ha deciso di chiudere. Se l’avesse fatto una scuola con percentuali basse di assenze allora sì che sarebbe stata censurabile. Del resto ebrei e avventisti non mandano i figli a scuola il sabato, non si potrebbero mica chiudere le scuole perché quattro gatti si assentano; peggio per loro, saranno costretti a recuperare le lezioni perse.

Gigi

@Massimo Mariuana
Mi sono fermato a leggere al tuo messaggio alla tua accusa diffamatoria senza fondamento di odiare i musulmani. Vivendo in Francia conosco le conseguenze di queste accuse diffamatorie basate sul nulla: decapitazione di insegnanti, adolescenti accusati di odiare l’islam costretti a vivere sotto protezione della polizia per aver espresso in modo magari un po’ non politicamente corretto che l’islam è una religione di odio. Negli ambienti laici qui in Francia le persone come te non esistono proprio più nessuno si permette di lanciare queste accuse senza prove. Tu mi hai dato una spiegazione io ti ho detto le conseguenze che questa logica porta, cioè ad accogliere sempre più rivendicazioni e non certo alla laicità della scuola che pretendente ottenere. Adesso se vuoi discutere RAZIONALMENTE i sono disponibile. Ma se non ritiri queste accuse false classico comportamento da anticlericale da salotto protetto dal vero integralismo quello con cui ti scontri per strada non solo nelle istituzioni allora boh sarà la prova provata che alla fine siete solo anticlericali e la laicità è solo un mezzo perché odiate i cattolici e basta. PS anche il virtual signaling quello di metterti in valore dicendo “io non ce l’ho con i musulmani non ce l’ho con i cristiani” è uno di cui comportamente che puzza subito in ambienti laici. Comunque grazie è uno dei motivi per cui anche se in Francia di problemi ce ne sono quando mi viene nostalgia dell’Italia penso a questa mentalità da anticlericali da salotto

Gigi

Tra l’altro non mi si è ancora apportata la minima prova che io abbia protestato per questa decisione. Ma evidentemente lanciare accuse senza prove è la moda in questo momento da parte degli autoproclamati razionalisti. Io ho fatto semplicemente notare le conseguenze del pragmatismo basato sulla demografia musulmana. E certo che in molte scuole europee si compra solo carne halal con la scusa che tanto anche i cristiani e gli atei possono mangiarla e poi se qualcuno si lamenta perché non vuole pagare la tassa islamica indirettamente viene subito accusato di odiare i musulmani proprio come fa Massimo Mariuana. Poi per carità, magari vi svegliate tra una decina d’anni e abbandonate il terrorismo intellettuale oppure abbandonate la laicità e abbracciate la lotta contro l’islamofobia, la mutazione di molte sinistre europee è quella …

RobertoV

Intanto a minacciare la preside e le professoresse della scuola sono gli estremisti di destra, tanto che lo stesso Valditara è intervenuto.
Gigi
Mi raccomando, curati le tue paranoie e i tuoi deliri. E fatti un corso di comprensione ed analisi del testo. Allucinante quante cose riesci ad inventarti nel tuo mondo e i collegamenti paranoici: vivi di propaganda di destra, paranoie e luoghi comuni e balle Per fortuna che parli di razionalità e poi applichi il piano inclinato ed il cherry picking ed il confirmation bias. Ma si sa l’ignoranza urla in mancanza di argomenti. Hai un bel coraggio ad accusare gli altri di essere aggressivi, quando sei il primo che si scatena perchè non tolleri le critiche e questo per qualsiasi argomento.

Gigi

@RobertoV
Intanto l’accusa che uccide è quella di islamofobia che mi è stata rivolta senza prove. Io non mi faccio nessun corso di comprensione ti sei pure inventato che io avrei ammesso non conoscere il francese. L’ignoranza che urla e manca di argomenti è la vostra. Non siete ancora stati in grado di portare le prove del mio presunto odio nei confronti dei musulmani, accusa gravissima di cui si muore uccisi e decapitati e neanche le prove che io avrei “protestato” contro questa decisione. Quindi le tue raccomandazioni le tieni per te. Io vivo in Francia non è lezioni da ricevere, ho rischiato di morire in un attentato islamista, ci è mancato poco. Dovresti vergognarti a trattarmi di paranoico delirante. Per quanto mi riguarda sono abituato a questo tipo di comportamenti come il tuo tipico della sinistra che insulta le vittime dell’islamismo, resta il fatto che speravo ancora che non succedesse almeno in un sito razionalista, ma adesso lo so. Insomma la morale quando pensi di aver toccato il fondo, scava perché ce n’è ancora.

Gigi

Per quanto un paese possa essere laico il calendario delle festività è comunque basato sulle feste cristiane (o pagane?). Per quanto si possano sopprimere festività cristiana e sostuirle con altre, la domenica resterà sempre il giorno di festa per eccellenza. Per la decisione di una scuola di dichiarare festivo il giorno della fine del ramadan sarebbe interessante saperne un po’ di più di come è maturata la decisione chi sono ideologicamente le persone che l’hanno presa e se c’è stato un attivismo della parte dei genitori musulmani piuttosto che limitarsi alla reazione scontata degli identitari cattolici. Ma scusate in Italia ci sono anche buddhisti e induisti. Perché non si sente mai parlare di scuole che chiudono per le loro festività? Ormai siamo diventati a dei livelli che essere “conservatori” significa difendere l’identità cristiana mentre essere “progressisti” significa difendere l’identità musulmana.

Diocleziano

Probabilmente tutto si può ricondurre alla faciloneria di politici e polemisti dell’oratorio: come già fatto rilevare non si tratta dell’introduzione di una festa inesistente, ma dell’applicazione di una regola esistente, che dà facoltà a una scuola di indire un giorno di festa. Una tantum, non per l’eternità.

Gigi

@Diocleziano
Io veramente ho chiesto semplicemente come è maturata questa decisione, se è una richiesta dei genitori o un’iniziativa della preside e quale era la sua colorazione politica, da quello che ho visto per esempio è favorevole al crocifisso nelle scuole almeno mi sembra d’aver capito. Tutto qui. Non mi interessava esprimere un giudizio automaticamente negativo.

RobertoV

Visto che quasi la metà dei ragazzi stava a casa per la festività mussulmana il problema era reale e contingente. Dubito che vi siano situazioni in cui ci siano in una scuola così tanti buddhisti e induisti da creare problemi allo svolgimento scolastico per le loro feste. Se costruisci i quartieri ghetto poi questo è il risultato.
E visto il tuo concetto di laicità di difendere i privilegi dei cattolici, in democrazia è normale che la tolleranza religiosa e la non discriminazione porti ad accettare privilegi anche per le altre religioni se li chiedono. Come fanno notare Mixtec e Maiurana anche per gli ebrei è previsto per legge questo privilegio, nonostante la loro presenza numerica sia minima, quindi perchè per gli altri no? Se lo impedisci, discrimini. Non sarebbe meglio allora porsi il problema che le regole religiose non devono confliggere con le attività di tutti?
Inoltre se concedi ai presidi l’autonomia e di gestire tre giorni all’anno per chiusure non si capisce perchè non possano essere utilizzati per situazioni contingenti locali. Non hanno istituito una nuova festa (e poi perché dovrebbero essere immutabili ?), ma semplicemente preso atto di una situazione contingente. Magari se ci fossero politici non paranoici sull’argomento potevano trattare con la comunità mussulmana di spostare opportunamente alla domenica la festività.
Tra l’altro Avvenire che non è un giornale progressista e di sinistra difende la scelta, parlando di realtà complessa. Ed è ovvio, così protegge anche i privilegi dei cattolici.
Come al solito dalla destra clericale ignoranza, vittimismo, paranoie, propaganda e luoghi comuni.

Gigi

@Robervo V
Come al solito le tue risposte sono completamente irrazionali, intrise di accuse false basate su cose che non ho mai scritto e inutilmente agressive. Innazitutto io non ho assolutamente messo in discussione questa decisione, ho chiesto semplicemente come è maturata realmente e qual’è il retroscena ideologico di chi ci sta dietro. Per gli Ebrei non esiste questo privilegio, non mi risulta assolutamente che ci siano Istituti superiori pubblici che facciano festa regolarmente il giorno di Kippur. La storia dei quartieri “ghetto” creati dalla società e una teoria del complotto. Le popolazioni tendono raggiunto un certo livello numerico a raggruparsi secondo determinate affinità tra cui la religiosa. Quello che ho scritto è semplicemente che sulla questione delle festività come fai ad aboliri i privilegi ai cristiani? Vuoi aprire la scuola e uffici pubblici la domenica? In ogni caso in Francia le scuole continuano a rispettare le feste cristiane più importanti ma nessuna si è mai sognata di chiudere per il fine del Ramadan nonostante certe siano completamente vuote. Come vedi non è obbligatorio fare questo tipo di scelte …
Come al solito dalla sinistra islamofila, intolleranza, incapacità ad ascoltare l’altro e terrorismo intellettuale

Gigi

Che poi che argomento è su Avvenire c’è scritto questo o quell’altro, su Avvenire si spara pure a zero sulla laicità francese. Non è un mistero che Avvenire prende spesso le distanze dall’identitarismo cattolico anti-islam senza sconfessarlo completamente. Sarebbe importante rispondere a quello che scrivo non immaginarsi dei pensieri che non ho mai avuto e non ho mai scritto.

Diocleziano

Gigi,
rispondere a te non significa attribuirti gli errori che vengono additati: sia nella mia risposta che in quella di Roberto V si fa riferimento ai giornali e ai politici.

Qualche riguardo in più per gli ebrei c’è: ricordo che anni fa fu spostata una votazione nazionale perché cadeva nel loro giorno proibito. Fu lì che, per il polverone che sollevarono, seppi che gli ebrei in Italia erano circa 30.000: pensavo fossero almeno 15milioni… 😛

Diocleziano

RobertoV,
“… Avvenire che non è un giornale progressista e di sinistra difende la scelta, parlando di realtà complessa. Ed è ovvio, così protegge anche i privilegi dei cattolici…”
Infatti la curia si è accodata al preside: un giorno di festa per gli islamici per cento intrusioni clericali nelle scuole. Uno scambio equo… 😈

Gigi

@Diocleziano
Non mi riferivo a te ma a RobertoV che mi ha accusato di difendere i privilegi dei cattolici, lui ha difficoltà a distinguere tra spiegare perché rimangono dei privilegi per i cattolici e perché non è attualmente possibile sopprimerli anche in un paese laico e difenderli.

RobertoV

Diocleziano
Ma veramente senti il bisogno di giustificarti nei confronti di un soggetto del genere, materiale per Pendesini? Uno che non capisce semplici frasi in Italiano e si inventa collegamenti a sensazione che pensa di usare i privilegi del cattolicesimo come l’aglio contro i vampiri mussulmani, tanto che difende pure i cappellani militari e si preoccupa che la preside non voglia togliere il crocifisso.
Questo modus operandi ce l’ha su qualsiasi argomento sia che riguardi l’ambiente, oppure il nucleare senza neanche conoscere l’argomento, solo per la sua cieca ideologia di destra.

Gigi

Che su questo sito che si pretende razionalista una persona come RobertoV possa continuare a lanciare accuse infondate e senza prove nei miei confronti, deformare le mie affermazioni, io che ho rischiato di morire in un attentato islamista è veramente fantascientifico. Spiegare perché in Francia nessuno si sogna di abolire i cappellani militari cattolici non significa difenderli. Spiegare che la chiusura di Fessenheim è stata un errore contrariamente alle affemrazioni di RobertoV che lui non conosce l’argomento e gli sembra normale perché “era la più vecchia”, non è ideologia di destra. Il governo francese l’ha finalmente riconosciuto. Quando non si ha nessun rispetto per le vittime dell’islamismo inutile poi pensare di fare i perseguitati per un crocifisso in una scuola.

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