L’alternativa laica all’insegnamento della religione sul n. 2/2024 della rivista Nessun Dogma

Ecco il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.

La copertina del numero 2/2024 è dedicata all’alternativa all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: un fenomeno in ascesa ma che incontra ancora molte resistenze nelle istituzioni scolastiche in teoria laiche. E che ci porta a riflettere sul rapporto tra scuola e religioni sia in Italia sia all’estero. Il giornalista Federico Tulli descrive la figura dell’insegnante di religione, un’anomalia nel sistema scolastico italico. Dal canto suo il giornalista e addetto stampa Uaar Daniele Passanante si concentra sulle resistenze clericali all’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Il direttore della rivista, Raffaele Carcano, punta i riflettori sulla carenza di laicità nella scuola britannica, in bilico tra multiculturalismo e confessionalismo anglicano. Loris Tissino, curatore dell‘analisi Uaar sui dati dell’ora alternativa, ha fatto una carrellata dei commenti giornalistici (non sempre impeccabili) riguardanti la crescita degli studenti che non frequentano IRC. Un esempio, che viene esaminato punto per punto, è un articolo apparso sul sito Orizzontescuola.it che riporta le opinabili tesi del sindacato degli insegnanti di religione.

In questa uscita abbiamo affrontato tante altre tematiche. La responsabile iniziative legali dell’Uaar, Adele Orioli, commenta la storica sentenza della Corte europea dei diritti umani che pone limiti alla macellazione rituale. Riproponiamo gli interventi parlamentari degli allora deputati Massimo Teodori e Stefano Rodotà contro il “nuovo” Concordato del 1984, mostrandone la sorprendente e laica attualità. La questione dei bambini sottratti alle madri da enti religiosi in tutto il mondo viene affrontata da Valentino Salvatore. Lo scettico Ciro D’Ardia descrive, con un pizzico di ironia, il processo apparentemente logico e rigoroso con cui la Chiesa cattolica proclama santi e beati. Sempre sul fronte dello scetticismo, proponiamo un’intervista di Diego Martin e Loris Tissino allo psicoterapeuta Armando De Vincentiis sul tema delle “possessioni” demoniache. Dal canto suo il chimico e divulgatore Silvano Fuso indaga sui motivi dietro il seguito che ha tuttora l’astrologia. Micaela Grosso ci racconta infine della serie tv The Boys, dove il tema dei supereroi si fonde con quello dell’integralismo religioso.

Per venire a questioni che vedono l’impegno diretto dell’associazione, la responsabile circoli Irene Tartaglia ci presenta le attività del circolo Uaar di Bari. Ne approfittiamo anche per dare spazio a due concorsi curati dall’Uaar: la nuova edizione di quello dedicato alle tesi di laurea Uaar e uno artistico, inedito, aperto a tutti e dedicato alla rappresentazione laica del lutto e della morte. Giuseppe Narciso, responsabile della campagna “Libri per chi ha diritto di averli”, parla dell’iniziativa dell’Uaar che ha donato alle scuole i libri di testo per l’insegnamento alternativo.

Non mancano le rubriche ricorrenti del bimestrale. L’Osservatorio laico dedicato a leggi e sentenze in Italia e all’estero, positive o negative. Impegnarsi a ragion veduta a firma del segretario Roberto Grendene per ricordare ciò che l’Uaar ha fatto e sta facendo in concreto. La carrellata delle attività dell’associazione sul territorio a cura della responsabile circoli Irene Tartaglia. Il “giro del mondo” per rilanciare iniziative di altre associazioni laico-umaniste, del responsabile relazioni internazionali Giorgio Maone. La rassegna di studi accademici su religione e non credenza che ci presenta Leila Vismara. Le proposte di lettura per segnalare tre libri recenti che ci sono sembrati interessanti. La sezione Arte e ragione in cui Mosè Viero rilegge con sensibilità laica un’opera d’arte per ogni uscita. Infine il riflettore di Agire laico per un mondo più umano, su piccoli e grandi fatti che ci raccontano l’impegno per la laicità e i diritti nel mondo.

Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Reazione.

Prima la diffusione dei dati aggiornati sulla frequenza (in calo) dell’insegnamento della religione cattolica, poi la distribuzione di libri sull’ora alternativa. L’uno-due dell’Uaar non è passato inosservato: al contrario. Ha infatti scatenato l’inevitabile reazione di uno schieramento (religioso, politico, editoriale) ormai incapace di comprendere una società cambiata, e che continua a cambiare.

Sapevamo di dar fastidio e ci aspettavamo gli attacchi, che sono puntualmente arrivati. Quello che non ci aspettavamo sono state le critiche (molto reazionarie) rivolte agli studenti che non vogliono più farsi impartire un catechismo di Stato. In certi casi sono state vere e proprie offese. Che, circostanza ancora più squallida, spesso sono giunte da quegli stessi personaggi che non trovano mai il tempo di scrivere dei traffici ecclesiastici condotti sulle vite di bambini. O sulle violenze subite da chi è stato costretto a sottoporsi a esorcismi.

Come avrete capito, questo numero della rivista ha prestato particolare attenzione al mondo scolastico. Nonché all’accordo che ha creato la triste situazione attuale, il “nuovo” Concordato del 1984, largamente celebrato dalle istituzioni italo-vaticane nelle scorse settimane. Ma troverete anche tanto altro, ovviamente, dalla macellazione rituale all’astrologia, fino a concludere con l’impegno contro il divieto di abortire in Andorra. Se la reazione è agguerrita, la rivoluzione laica non dorme.

Leila, Micaela, Mosè, Paolo, Raffaele, Valentino

La redazione

 


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