La clericalata della settimana, 19. I politici agli Stati generali della natalità

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dei politici di diversi schieramenti che

hanno partecipato alla kermesse clericale degli Stati generali della natalità.

L’evento si è svolto il 9 e il 10 maggio nell’Auditorium della Conciliazione. Per i saluti istituzionali della prima giornata c’erano la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella (che ha seguito delle contestazioni ha scelto di abbandonare il palco, lamentando poi di aver subito una “censura”), il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. A parlare di politica e natalità c’erano Maria Teresa Bellucci (FdI), Elena Bonetti (Azione), Maria Elena Boschi (Italia Viva), Giuseppe Conte (M5S), Marco Furfaro (PD), Alessandra Locatelli (Lega), Antonio Tajani (Forza Italia). La seconda giornata ha visto l’intervento di papa Francesco (che ha addirittura paragonato gli anticoncezionali alle armi) e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Una statua della Madonna di Fatima è stata trasportata da un elicottero dell’Aeronautica militare a Velletri (RM), dove è stata accolta in pompa magna dalle istituzioni. Hanno partecipato alla cerimonia il sindaco Ascanio Cascella, che ha voluto far proclamare il Comune “Civitas Mariae”, rappresentanti della Giunta, la vicesindaca Chiara Ercoli, gli assessori Ilaria Neri, Luca Quattrocchi, Cristian Simonetti, Paolo Felci e Fausto Servadio, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Ladaga, diversi consiglieri e il dirigente nazionale di Europa Verde Massimo Andolfi, la consigliera metropolitana e comunale a Genzano Marta Elisa Bevilacqua (con fascia azzurra della Città Metropolitana di Roma Capitale), la consigliera regionale Micol Grasselli (Fratelli d’Italia), nonché Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Croce Rossa.

Il Ministero dell’Istruzione e del merito ha diffuso una circolare per garantire l’esonero ai partecipanti del XVIII convegno nazionale di pastorale giovanile per il personale scolastico dal titolo “Domine, quo vadis?”, svoltosi dal 6 al 9 maggio a Sacrofano (RM) e destinato a operatori di pastorale giovanile, insegnanti, soggetti che operano nel campo educativo.

Le undici Federazioni e i Consigli nazionali delle professioni sanitarie e sociosanitarie inaugurano il percorso preparatorio per il giubileo degli ammalati e del mondo della sanità del 2025, in collaborazione con la Conferenza episcopale italiana. Il 10 maggio, all’Università degli Studi di Verona, si è svolta una conferenza sul tema “Le povertà sanitarie in Italia” con il ministro della Salute Orazio Schillaci, il direttore dell’Ufficio europeo per gli investimenti e lo sviluppo della salute dell’OMS Chris Brown e altri professionisti ed esperti.

A Bari le istituzioni hanno partecipato alla cerimonia e alla processione per san Nicola: presenti anche il sindaco Antonio Decaro (con fascia tricolore) e i Carabinieri.

Un elicottero della Guardia di Finanza ha trasportato dal porto di Termoli a Pescara una statua della Madonna di Fatima per un “pellegrinaggio”. Prima della ripartenza il cardinale e segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha celebrato una messa solenne.

Il preside della Scuola di Ingegneria Aerospaziale Giovanni B. Palmerini, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente e il presidente della Fondazione Amaldi Alberto Tuozzi partecipano alla tavola rotonda dal titolo “Lo spazio per la fede, la pace e il futuro dell’uomo” presso il collegio universitario di merito “Villa Nazareth”.

I consiglieri comunali di Coalizione Civica di Reggio Emilia Fabrizio Aguzzoli e Dario De Lucia hanno partecipato a una messa della comunità ghanese nel quartiere Canalina.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Anche il presidente della Repubblica parteciperà all’apertura della cinquantesima Settimana sociale dei cattolici in Italia, organizzate da vescovi e realtà ecclesiastiche.

Alla messa di insediamento del nuovo arcivescovo di Udine presenti anche il sindaco Alberto Felice De Toni (con fascia tricolore) e le autorità locali.

Per l’inaugurazione del tratto finale della Pedemontana Veneta c’era anche il vescovo di Vicenza per la benedizione, alla presenza del governatore del Veneto Luca Zaia e altri rappresentanti delle istituzioni locali e regionali.

Le istituzioni partecipano alla processione del busto di san Francesco di Paola, nel Comune di Paola (CS).

La redazione

20 commenti

Diocleziano

“…Il preside della Scuola di Ingegneria Aerospaziale Giovanni B. Palmerini, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente e il presidente della Fondazione Amaldi Alberto Tuozzi partecipano alla tavola rotonda dal titolo “Lo spazio per la fede, la pace e il futuro dell’uomo”…”

Ehm… scusate, voi che siete del ramo… nessun avvistamento nell’universo del ‘creatore’? 😛

KM

Qui Nuova Yovk, vi pavla Ruggevo Ovlando. La NASA ha in pvogetto di mandave sonde spaziali alla vicevca dei vavi covpi assunti in cielo secondo la tvadizione cvistiana, che quindi non dovvebbevo esseve piu’ distanti di 2000 anni-luce. Pev quanto viguavda il “cveatore” pevo’ non ci si aspettano novità, in quanto potvebbe esseve molto più lontano dei suddetti covpi, come quello di Gesù Cvisto o della Madonna, che dovvebbe esseve facilmente vintvacciabile, essendo stata assunta solo nel 1950 e quindi non più lontana di 74 anni-luce. Da Nuova Yovk vi ha pavlato Ruggevo Ovlando.

G. B.

Ho fatto una piccola indagine su internet intorno al numerodi figli dei politici che hanno partecipato agli stati generali della natalità. Valditara ha 3 figli, Bonetti e Tajani 2, gli altri o 1 o nessuno; la media è di un figlio a testa, inferiore alla media nazionale. In altri tempi si sarebbe detto “armiamoci e partite”, oggi potremmo dire “disarmamioci e procreate”.

laverdure

@G.B.
Burghiba( o Boumedienne?Poco importa)non disse forse :”La nostra arma migliore e’ la pancia delle nostre donne !”
Che stanno usando immancabilmente contro l’occidente,e contro L’Italia specialmente(vedi immigrazione incontrollata).
Quanto al “disarmiamoci”,poco importa : al mondo ci sono uomini ( e donne) che saprebbero battersi ferocemente anche a mani nude,e altri che sarebbero inermi anche imbracciando un fucile d’assalto con tanto di lanciagranate(non avrebbero la forza di premere il grilletto,travolti dall’incertezza).
Lo stesso discorso vale per le nazioni : se Israele appartiene innegabilmente alla
prima categoria citata,a quale appartiene l’Italia ?

G. B.

”’La nostra arma migliore e’ la pancia delle nostre donne !’
Che stanno usando immancabilmente contro l’occidente, e contro L’Italia specialmente.”
Appunto, e quegli intelligentoni che vogliono promuovere la natalità non arrivano a capire che favoriscono il nemico interno, tanto gli italiani doc e gli stessi immigrati con un po’ di sale nel cervello, incentivi o non incentivi, continueranno a fare pochi figli, mentre i fanatici si sentiranno incoraggiati a farne ancora di più.

laverdure

@G.B.
Io direi piuttosto che la pretesa “politica di incentivi” e’ solo un palliativo demagogico : anche restando soltanto nel piano finanziario,avete idee delle spese che comporta allevare un figlio dalla nascita fino all’eta in cui potra essere indipendente ?Vitto,vestiario,cure mediche ,giocattoli,studi ecc ?
Senza contare la crescente tendenza a restare dipendenti dalla famiglia perfino oltre i 30 anni,evidenziata da tanti saggi,come “La societa signorile di massa”.

RobertoV

laverdure
Nei paesi sviluppati anche gli immigrati fanno poi meno figli, perchè anche per loro fare figli costa. E’ nei paesi poveri che i figli costano poco e quindi farli può essere conveniente perchè li puoi far lavorare sin da piccoli cosa inaccettabile in un paese evoluto e gli offri ben poco e se muoiono è semplice fatalità. E magari li fanno semplicemente perchè non sanno come evitare di farli o perchè non glielo permettono, cosa che succedeva anche da noi fino a qualche decennio fa. Ti consiglio di leggere le ceneri di Angela un libro sull’Irlanda degli anni ’30, ma molto simile alla situazione italiana di allora.
Una volta era già una conquista fargli imparare a leggere e scrivere, di più non era richiesto, oggi nei paesi evoluti sono richiesti studi a livello universitario per trovare lavoro. E’ l’Italia il paese dove i ragazzi restano a lungo a carico dei genitori a causa del sistema sociale e produttivo, in altre nazioni i ragazzi escono di casa molto prima perchè trovare un alloggio è molto più semplice e gli studi sono pagati dallo stato e magari ricevi anche un mini stipendio.
Tutti i paesi sviluppati, quindi non solo in Europa, hanno una bassa natalità, inferiore al ricambio e tutti i paesi in via di sviluppo vedono una forte riduzione dei loro tassi di fecondità. L’India è ormai attorno al ricambio, mentre la Cina ha valori simili alla media europea, ma anche diversi paesi africani hanno visto scendere notevolmente i loro tassi di fecondità e paesi come l’Iran e la Turchia sono ben al di sotto del valore 2. E paesi come l’Ungheria che ne hanno fatto una religione con spese folli hanno tassi di fecondità attorno ai valori medi europei, cioè 1.6. Puoi dare quanti incentivi vuoi, ma alla fine gli ostacoli principali sono l’elevato costo e l’emancipazione femminile e la libertà di scelta. Anche in Africa una indagine di anni fa aveva indicato che le donne se potessero scegliere farebbero tre figli non i 6 del modello culturale patriarcale a cui sono sottoposte.
Ed anche i ricchi natalisti Roccella & C. pur potendoselo permettere ne fanno pochi, ma vogliono che gli altri ne facciano tanti. Vedere poi il papa che parla di figli e contesta gli anticoncezionali: un vero esperto ……

laverdure

@RobertoV
“Vedere poi il papa che parla di figli e contesta gli anticoncezionali: un vero esperto ……”
Dimentichi il meglio : la Chiesa contesta anche la fecondazione artificiale.
Quindi,a dirla “papale”: impone di fare figli a chi non li vuole,e ostacola quelli che li vorrebbero.
Ciclo completo .

Diocleziano

“…il papa che parla di figli e contesta gli anticoncezionali…”

Soprattutto è interessante ‘come’ ne parla: sembrano le parole di un anacoreta analfabeta del IV secolo.

Manlio Padovan

Nonn capisco perché ogniqualvolta qualcuno cita la “immigrazione clandestina” non si preoccupi di stabilire brevemente la cause che son indotte dall’occidente ebraico-cristiano per la sua maia imperialistica..
La gente vorrebbe vivere a casa prova.

laverdure

@Manlio Padovan
Non preoccuparti : adesso che la Cina e la Russia hanno iniziato il loro colonialismo
africano,iniziera un’era dell’oro in quel paese che rendera inutile l’emigrazione.

GBK

Manlio, le cause dell’immigrazione clandestina sono poco rilevanti. Ovviamente tutti cercano di migliorare la propria condizione personale e economica. Questo non significa che l’Italia, che sta giá con le pezze addosso, abbia degli obblighi verso stranieri clandestini. Inoltre ce ne sono troppi, da decenni, ovvio che la maggioranza dell’opinione pubblica voglia arginare e limitare questi ingressi indesiderati.
Comunque il problema e’ sempre a monte. Procreazione irresponsabile di chi non puó dare un buon futuro ai propri figli. L’Europa puó accontentarne qualcuno, ma sono troppi.

laverdure

@GBK
E il peggio,ribadiamolo qui dato che non lo troverete mai nei media,e’ che i paesi del terzo mondo stanno senza dubbio approfittando della situazione
per svuotare le carceri e sbarazzarsi di personaggi indesiderabili e bocche inutili,che ovviamente saranno ben felici di essere “deportati” in quello che per loro e’ un paese di bengodi che gli offre grandi possibilita.
Non e’certo un caso che le comunita di immigrati esprimano le loro preoccupazioni,dato che inevitabilmente sono le prime vittime della criminalita importata,a causa della loro situazione incerta.
Ma questi discorsi li potete trovare solo nei saggi di Rampini e colleghi,e qual e’ la percentuale di Italiani che li legge ?

RobertoV

Secondo i dati Istat sono circa 5.3 milioni gli stranieri in Italia, cioè circa il 9 % della popolazione in Italia (oltre l’11 % al nord). Di questi circa 1.6 milioni sono cittadini della UE, mentre 3.7 extra UE, di cui circa 1.1 dell’Europa, 1.1 dell’Asia e quasi 1.1 milioni dall’Africa. A questi vanno aggiunti circa 460 mila clandestini che sono in riduzione con le regolarizzazioni. In proporzione Germania, Francia, Austria, Svizzera, Belgio hanno più immigrati.
L’anno scorso i dati Frontex hanno indicato 380 mila clandestini in ingresso nella UE, di cui 158 mila in Italia, mentre l’anno prima erano stati 105 mila in Italia contro 331 mila complessivi nella UE, niente a che vedere con le emergenze del 2015 e 2016 quando arrivarono nella UE 1.2 milioni nel solo 2015, di cui la metà siriani. Se si guardano i dati la tratta più battuta negli ultimi 10 anni (circa il triplo) è stata quella balcanica, non quella italiana come vorrebbe la vulgata vittimista, anche se gli sbarchi sono molto più spettacolari degli arrivi nell’UE a piedi o coi camion e fanno più notizia.
Quello che non si dice mai è che l’Italia ha degli elevati flussi illegali secondari, di cui le altre nazioni UE si sono spesso lamentate, cioè essendo l’Italia un paese di transito, come ben dice la Bossi-Fini, una parte consistente degli immigrati transita attraverso l’Italia e l’Italia, che ama l’illegalità come il nero e gli evasori, si è organizzata per favorire questo transito che fino al 2016 funzionava alla grande, poi un po’ meno, ma lo stesso Salvini nel 2019 riconosceva che circa il 60 % degli arrivi in Italia dal 2014 al 2019 era finito poi “clandestinamente” nelle altre nazioni europee. A questi vanno aggiunti i rimpatri volontari e non. Quindi chi resta in Italia è una minoranza. Il problema è che l’Italia non si è organizzata per affrontare il problema, ma per vivacchiare nella speranza che questi se ne vadano nelle altre nazioni. Basta vedere il fatto che non esistono in pratica programmi di inserimento, di addestramento al lavoro come per esempio in Germania. Oltre al fatto che i clandestini servono per essere sfruttati, per alimentare le paure e la criminalità e sono anche il risultato della difficoltà dei canali regolari di ingresso, ma sono una cifra che resta abbastanza stabile nel tempo. C’è anche l’illusione che rendendo le condizioni di vita più difficili questo funzioni da deterrente nelle partenze.
Il problema dell’immigrazione è che ormai è un problema strutturale, un po’ come i cambiamenti climatici che tra l’altro stanno diventando una delle cause, e come tale andrebbe affrontato e che per gestirlo o frenarlo sono richieste ingenti somme, contrariamente alla vulgata che se non arrivano risparmiamo soldi.
Per esempio un serio “piano Mattei” per il sostegno ai paesi sottosviluppati non può che essere superiore al migliaio di miliardi di euro, basti pensare che il Next Generation EU, di cui fa parte il PNRR per una popolazione che è meno della metà di quella Africana e che non sortirà rivoluzioni, è dell’ordine di quasi 800 miliardi di euro. E poi a chi li diamo, ai vari dittatorelli degli stati più corrotti al mondo? Per esempio in un primo finanziamento all’Egitto ci sono soldi per i treni di lusso egiziani, proprio un utilissimo finanziamento che tutti i poveri egiziani aspettavano …..

laverdure

@RobertoV
La cosa paradossale e’ che,come evidenziato da piu’ parti,anche quando il denaro viene effettivamente investito in aiuti concreti alle popolazioni,finisce
spesso per peggiorare la situazione.
Ad esempio la (momentanea) disponibilta di generi alimentari nelle citta spinge i contadini ad abbandonare le loro (misere) coltivazioni che diventano preda della desertificazione irreversibile.
Persino il calo della mortalita infantile dovuto all’assistenza medica,senza una politica efficace di controllo delle nascite finisce con provocare un boom demografico che presto ,date le ridotte risorse locali,peggiorera inevitabilmente la situazione.

laverdure

@RobertoV
“…..che per gestirlo o frenarlo sono richieste ingenti somme, contrariamente alla vulgata che se non arrivano risparmiamo soldi.”
Gia,ma i soldi vanno investiti per cercare di migliorare la situazione nei paesi di origine,non per offrirgli le massime comodita in casa nostra,come richiesto da Bergoglio,Boldrini e soci.
Altrimenti non occorre un sociologo per immaginare le conseguenze.
Per inciso,gli oltre 5 milioni di italiani doc SOTTO la soglia della poverta, che i
NOSTRI media citano in continuazione,dubito apprezzino molto la politica
dell’accoglienza,dato che la moltiplicazione di pani e pesci e’ rimasta monopolio di Gesu Cristo,e anche senza conoscere la teoria matematica dei giochi ,si rendono conto benissimo che ogni euro investito nell’accoglienza
( o presunta tale) e’ rubato(usiamo pure questo termine) a loro.

GBK

“Stati generali” suona proprio ridicolo. Non si lamentino se ci sono proteste per le scemenze che proclamano o se diventano lo zimbello dell’opinione pubblica.
Dovrebbero passare a un normale convegno, senza preti a dire altre scemenze, e nessuno li prenderá piú in giro. Forse

laverdure

@GBK
“…….se diventano lo zimbello dell’opinione pubblica.”
Temo che il tuo sia il piu’ puro “wishful thinking”.
Hai mai visto qualche media importante (nostrano ovviamente)azzardare la minima critica all’operato di certi “depositari della verita'” ?
Ricadiamo di peso nella favola del Re Nudo,senza speranza di un’anima candida che possa smascherare la sua nudita.

RobertoV

La propaganda ha bisogno di termini altisonanti per coprire il vuoto delle argomentazioni, delle analisi e dei risultati.
Gli stati generali erano assemblee consultive del re della Francia feudale, non proprio un esempio di progresso, oltre al fatto che l’ultima è diventata famosa per la Rivoluzione Francese, una rivoluzione che la maggior parte degli intervenuti al convegno avrebbe combattuto.
Quindi più che di rivoluzione si dovrebbe parlare di restaurazione, pensando poi all’invito come pseudo esperto del papa che con le sue dichiarazioni ha dato un’altra dimostrazione di “progresso”: pensare di fare più figli combattendo gli anticoncezionali, una vera rivoluzione. Probabilmente non osava proporre anche di impedire alle donne di studiare e di lavorare per obbligarle ad occuparsi dei figli e che le donne che non si allineano verranno perseguitate come streghe. Parafrasando un’affermazione di Stalin si potrebbe chiedere: “quanti figli ha il papa?” O anche quanti figli hanno fatto questi ricchi natalisti che vorrebbero che gli altri facessero tanti figli per loro?
Se guardi al programma hanno invitato un solo esperto di demografia, il resto sono politici, rappresentanti dei media e del mondo dello spettacolo. Insomma la solita politica spettacolo che vive di propaganda.

Commenti chiusi.