La clericalata della settimana, 30: politici italiani contro l’inaugurazione “blasfema” delle Olimpiadi di Parigi

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dei politici clericali italiani che

si sono scagliati contro una scena dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi, ritenuta “blasfema” perché scambiata per una reinterpretazione queer dell’Ultima Cena.

Oltre alle prevedibili contestazioni dei vescovi francesi e italiani e degli ambienti integralisti, spiccano le lamentele di esponenti istituzionali italiani, che ci hanno regalato l’ennesima figuraccia internazionale. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha scritto su X: «L’Ultima Cena di Leonardo è una delle più alte espressioni dell’arte e rappresentazione di un atto evangelico, caro a milioni di cristiani. Dileggiarla non è libertà ma semplice volgarità». Non contento, il ministro ha persino vergato un indignato articolo su La Stampa dal titolo L’Ultima Cena dileggiata dal peggior wokismo (sic!). L’europarlamentare leghista Roberto Vannacci ha parlato di «sberleffo della fede e della cristianità». Il leader della Lega Matteo Salvini dà degli «squallidi» ai francesi e commenta: «Aprile le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio». Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti ha lamentato il «tramonto dell’Occidente» per la performance «miseramente relegata a blasfemo avanspettacolo». Il co-capogruppo dei conservatori europei Nicola Procaccini, credendo di essere arguto, si domanda: «Mi è piaciuta molto la cerimonia del Gay Pride. Sapete quando è prevista quella delle Olimpiadi?». Maddalena Morgante, responsabile famiglia e valori non negoziabili di FdI bolla l’evento come «blasfemo, divisivo, inutile e provocatorio» e «offesa pubblica alla fede dei cristiani di tutto il mondo con una parodia dell’Ultima Cena in chiave Lgbtq+». Per la ministra della Famiglia Eugenia Roccella parla di spettacolo «molto discutibile e ben poco inclusivo», «tanti, troppi si sono sentiti emarginati e soprattutto non rispettati nelle diverse sensibilità». In realtà, come chiarito dal direttore artistico della cerimonia Thomas Jolly, l’ispirazione per la scena era l’immaginario dei banchetti pagani, interpretato in chiave ironica e inclusiva (tanto che c’era anche un chiaro riferimento a Dioniso).

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto (AP) ha organizzato la processione in mare della Madonna della Marina, con dispiegamento di imbarcazioni, mezzi e personale. Presenti anche il sindaco Antonio Spazzafumo (con fascia tricolore), il sottosegretario all’Economia Lucia Albano, la comandante della Capitaneria di Porto Alessandra Di Maglio e le autorità civili e militari della zona. Il vescovo Gianpiero Palmieri si era anche recato prima in visita alla sede della Guardia Costiera per fare il punto sui festeggiamenti: è stato anche imbarcato su una motovedetta per una ricognizione della zona interessata e ha impartito la benedizione al personale. La comandante ha così ringraziato il prelato: «La sua visita, Eccellenza Reverendissima, onora la Guardia Costiera, da sempre impegnata senza soluzione di continuità per garantire la salvaguardia della vita umana in mare e nell’essere incondizionatamente al servizio della collettività».

Esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia di Bologna hanno attaccato l’amministrazione comunale per aver contestato la proiezione su maxischermo di Baby Olivia, video di propaganda no-choice contro l’aborto di Pro Vita e Famiglia. Il capogruppo locale della Lega, Matteo di Benedetto, ha definito «preoccupante» la scelta di «appoggiare chi ha tentato di limitare la libertà di espressione e di manifestazione di un’associazione che aveva tutti i permessi e che ha solo proiettato dati scientifici».

Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, una delegazione della Giunta e del Consiglio comunale con gonfalone della città e il consigliere regionale Giovanni Muraca hanno partecipato alle celebrazioni religiose in onore di sant’Anna nella frazione di Trunca.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Il sindaco di San Giovanni del Mela (ME) Giovanni Pino ha sottoscritto, durante una cerimonia religiosa in una chiesa e indossando la fascia tricolore, un “atto di affidamento” del Comune alla Beata Vergine del Monte Carmelo.

La redazione

4 commenti

Mixtec

Non ho visto la cerimonia dal vivo, ma posso vedere la foto, e nella foto vedo 12 personaggi,
mentre nell’Ultima Cena i commensali erano 13.
Comunque il Direttore dice che non c’era riferimento? Mi ricorda Donatello, che dopo aver terminato la scultura di Hermes che ha ucciso Argo, ha detto: “Ma quale Hermes! Si tratta di David che ha ucciso Golia.”

Michael Gaismayr

Adesso i vescovi reclameranno perché Dioniso non è cristiano ed è vietato dal monoteismo.

RobertoV

Come al solito sono i vescovi cattolici e i loro più fanatici sostenitori clericali cattolici ad essere paranoici sui gay e vedere blasfemia e offese dappertutto. D’altronde è gente che riesce a vedere il volto di Cristo anche nelle muffe.
I protestanti luterani non hanno visto niente di blasfemo e nessuna offesa ed hanno criticato le posizioni dei vescovi cattolici bollandole anche come intolleranti nell’idea che vicino a Gesù non possano stare anche persone queer. Ma i clericali cattolici sono quelli che si scandalizzano anche all’idea che un apostolo possa essere una donna o che ci possa essere stata una papessa.
Critiche anche da settori cattolici che hanno consigliato i vescovi di informarsi prima di criticare, per giunta, delle espressioni artistiche, perchè come spiegato dagli organizzatori, era un riferimento pagano, inclusivo e si rifacevano ad un quadro del 600 con Dioniso. Infatti gli stessi vescovi cattolici francesi hanno poi smorzato le critiche, mentre in Italia continuano col loro vittimismo utilizzato per fini politici. In tal caso avrebbero dovuto essere contenti con tutto il paganesimo greco-romano che è presente nel cattolicesimo e nella sua arte.
Ma anche se fosse stata l’ultima cena di Leonardo che era gay chi lo dice che se non avesse rischiato la vita a farlo, non avrebbe dipinto un quadro di quel genere, anzichè in accordo col volere dei committenti e i canoni dell’epoca?

KM

OK. Ammettiamo che sia stata una rappresentazione queer dell’ultima cena. E allora? I nazifascisti avrebbero dovuto protestare per l’interpretazione queer di Hitler nel film di Mel Brooks “The Producers” (Per favore, non toccate le vecchiette). O, molti bambini avrebbero dovuto protestare per un altro film di Brooks – Robin Hood – Un uomo in calzamaglia (Robin Hood: Men in Tights). Che pensassero ai queer e alle queer in casa loro, i preti e le suore.

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