Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del Dipartimento per le Politiche Giovanili che
ha indetto un bando per la selezione di 6.478 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile di cui 632 destinati al Giubileo della Chiesa cattolica.
All’interno dei vari progetti, ce ne sono tre approvati per la Caritas diocesana di Roma.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Per il progetto della “Casa dell’incontro e del dialogo tra religioni e culture” il Comune e l’Università di Bologna scelsero arbitrariamente tre capi religiosi, quelli della chiesa cattolica, della comunità islamica e dalla comunità ebraica. Con gli stessi tre capi religiosi, in una maniera ben poco laica e plurale come ha sottolineato il Circolo Uaar di Bologna, il sindaco Lepore e il rettore Molari hanno annunciato che la sede di questo dialogo sbilanciato sarà Villa delle Rose, spazio del Comune gestito dai Musei Civici, che sarà oggetto di lavori e investimenti pubblici e con inaugurazione prevista per l’inizio del 2025. La delegata del Comune, prof.ssa Rita Monticelli, ha promesso che saranno sentite anche altre confessioni e l’Uaar in rappresentanza delle ragioni di atei e agnostici. Nell’attesa di conoscere tempi e modi, è da sottolineare che questo “ripescaggio” avverrà a decisioni prese e dovrà sottostare a un protocollo già definito da alcune confessioni religiose.
Il prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, l’assessore al turismo del Comune del capoluogo, Ersilia Lancia e altri rappresentanti delle istituzioni hanno partecipato al tavolo di coordinamento sul Giubileo del 2025 convocato dall’arcivescovo Antonio D’Angelo. Il tavolo tornerà a riunirsi entro la fine del mese di settembre.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria Vincenzo Marra e l’assessore comunale Carmelo Romeo hanno partecipato palazzo San Giorgio alla presentazione delle celebrazioni di Villa San Giuseppe, in onore del Santo Patrono San Giuseppe. Con l’occasione i politici hanno invitato i cittadini a partecipare ai festeggiamenti.
L’amministrazione di Sant’Omobono Terme (BG) ha fatto posizionare davanti alla sede del comune la statua che ritrae Sant’Omobono, il Santo protettore dei sarti, offerta da un cittadino.
Il deputato della Lega Rossano Sasso ha scritto un post in cui definisce “nata uomo” la pugile algerina Imane Khelif e che “Nel nome di una sedicente inclusività si è superato il limite della decenza”.
Il deputato regionale all’ARS e già sindaco di Modica Ignazio Abbate ha ottenuto, grazie a tre distinti emendamenti alla finanziaria siciliana, un totale di 768 mila euro per tre interventi di ristrutturazione, due su altrettante chiese modicane e uno su un organo in una chiesa ispicese.
Dopo i 330 mila euro stanziati dalla Regione Sicilia, su input del deputato modicano Ignazio Abbate, per la chiesa di Sant’anna a Modica, arriva notizia di ulteriori 200 mila euro per il restauro dell’organo nella basilica di S. Maria Maggiore a Ispica e di altri 238 mila euro destinati alla chiesa del Carmine di Modica. Sempre grazie a due emendamenti presentati da Ignazio Abbate, il quale sembra avere particolarmente a cuore solo questioni legate al culto cattolico.
La redazione
Strana idea per la “Casa dell’incontro e del dialogo tra religioni e culture” in cui si scelgono tre religioni abramitiche che hanno grossi problemi storici di dialogo e di tolleranza e con la laicità. Hanno per esempio escluso i protestanti, altra religione abramitica e che nelle versioni europee è molto più tollerante, democratica e laica (e sono stati perseguitati dai cattolici in Italia) ed anche gli ortodossi che hanno molti più fedeli in Italia dei quattro gatti di ebrei e sono quasi confrontabili numericamente ai mussulmani. Ed in Israele vediamo l’idea che hanno gli ebrei ortodossi di laicità e tolleranza reciproca. Sembra una presa in giro che proprio loro siano chiamati a dirigere le discussioni su laicità e tolleranza. E che al massimo gli altri vengano invitati come foglia di fico per le loro valutazioni e decisioni e come gesto di tolleranza.
Non capisco perchè per attività del Giubileo inerenti internamente a parrocchie e alla diocesi di Roma se ne debba occupare lo stato italiano, risolvendo i loro problemi. Dovrebbero pensarci loro e coi loro soldi.
Riguardo alla pugile Algerina Khelif è stata fatta dalle estreme destre, soprattutto italiane, con l’aiuto dei russi, una squallida operazione di bullismo, disinformazione, propaganda e sciacallaggio politico e strumentalizzazione. Non è un caso che vogliano ripristinare la leva obbligatoria in modo da educare i giovani al bullismo. Sono l’espressione della peggiore cultura misogina e antisportiva “tradizionale”, trattata da persone senza nessuna competenza medica e sportiva. Così secondo loro una donna mascolina e/o con un po’ di muscoli (perchè si “sa” che una donna non può avere muscoli ….) è un uomo, mentre un uomo effeminato è una donna. Chissà cosa pensano del presentatore Mario Giordano? Consiglio di leggere quanto detto dallo stesso allenatore dell’italiana Carini (in particolare sul famoso pugno) e dalla Pellegrini che forse di sport e regole CIO ne capisce un po’ di più.
Come sempre, ottimo commento. Vorrei aggiungere alcune cose. Una seria, le altre un po’ facete.
1. La tolleranza è il concetto più intollerante che ci sia. Tolleranza, tollerante, tollerare derivano dal latino tollo, sopportare. Il concetto, usato originariamente in senso fisico – come la tolleranza in architettura ed ingegneria – si è col tempo allargato alla sfera sociale con il significato di :“…Ammettere o considerare con indulgenza opinioni politiche e convinzioni religiose diverse dalle proprie, permettendo anche il compimento degli atti con cui esse si estrinsecano…” [ Treccani/ Tollerare, punto b) ] Ma c’è anche un lato negativo e paternalistico, tant’è che al punto a) della medesima voce, la stessa Treccani definisce tollerare come : “Sopportare cose, fatti, situazioni spiacevoli o per naturale pazienza o perché si accettino come necessarî e inevitabili…”. E qui si ritorna all’accezione iniziale della tolleranza fisica. Il tollerante, quindi, ti sopporta come fossi un fardello o peggio. Per dirla con i cattolici: ognuno ha la sua croce da (sop)portare.
Basta con i discorsi seri.
2. Ma quei 4 gatti di ebrei dove pregano? Al Muro del Miaow?
3. A quanto pare ai lavori è stato invitato anche Adolf Hitler, come persona a conoscenza dei fatti.
4. Per la Khelif è molto semplice, basta sostituire una vocale nel suo nome che da Imane diventa Imene e non se ne parla più.
Fraterni saluti a tutte le persone di buona razionalità.
@KM
“….Il tollerante, quindi, ti sopporta come fossi un fardello o peggio.”
Esatto,hai esposto come meglio non si poteva una cosa talmente ovvia che la gente la ignora completamente finche qualcuno non gliela sbatte sotto il naso,commettendo tra l’altro una vera “scorrettezza politica”.
Come gia detto anche l’opera “Promessi sposi “,tanto disprezzata oggi,e’ piena di osservazioni analoghe che sembrano banali ma non lo sono affatto.
Ciliegina finale :la tolleranza ci impone anche di tollerare l’intolleranza degli altri ?Vedi come i nostri progresisti ad esempio si mostrano condiscendenti con le prodezze dell’integralismo islamico.
“Tollerare l’intolleranza ” : un vero paradosso logico degno di Bertrand Russell.(Quello che proponeva di ammansire Hitler invitandolo a cena con manicaretti e buon vino,per intenderci.)
Ritengo che l’attività della “Casa dell’incontro etc.” possa essere messa in relazione col Corso di Laurea Magistrale in Religioni Storie Culture (https://corsi.unibo.it/magistrale/ReligioniStorieCulture); tra le materie spicca “Filosofie scettiche”: tutto e solo Wittgenstein.
Per l’antropologia delle religioni un corso tutto e solo su Bourdieu.
Non ho visto nulla che riguardi lo studio scientifico (cognitivo ed evoluzionistico, o neurobiologico) delle religioni. In compenso un bel po’ di nutrita anticaglia.
(Ma non è che in altre Università italiane si vada meglio?)