Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del Ministero della Cultura e della Regione Veneto che
hanno firmato un accordo con la Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo (MAC) per «valorizzare la grande storia – anche recente – del Cattolicesimo veneto» con mappatura, digitalizzazione e divulgazione del materiale raccolto.
L’accordo è stato siglato a Palazzo Balbi a Venezia e prevede in particolare la mappatura delle fonti audiovisive su papa Pio X e Giovanni Paolo I, entrambi veneti, e «la ricognizione di scritti e discorsi sul rapporto tra queste due figure e l’universo dei media» per provvedere alla loro digitalizzazione. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di materiale divulgativo e promozionale per favorire la diffusione del materiale raccolto tra enti, scuole e altri soggetti. Il presidente della Regione Luca Zaia ha commentato: «La storia del Cattolicesimo in Veneto concorre fortemente alla nostra identità e cultura. È un perno fondamentale della nostra società. Vogliamo che sia ancor più conosciuta, non solo negli aspetti di fede, ma anche dal punto di vista storico e degli accadimenti. Siamo consapevoli che Papa Sarto e Papa Luciani sono tra le più alte espressioni della storia del Cristianesimo e dell’umanità ma sono stati anche un simbolo dell’identità della nostra regione».
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
La Polizia Locale di Bari ha fatto benedire da un parroco 23 nuovi mezzi in dotazione: la cerimonia è stata anche l’occasione per la prima uscita pubblica della neo-assessora alla Polizia Locale Carla Palone.
Il sindaco di Salento (SA) Michele Santoro, durante la processione in onore della Madonna di Loreto, si è fatto carico della preghiera finale dopo che il parroco – in disaccordo con i portatori della statua sul percorso – ha abbandonato la cerimonia.
La Polizia Locale dell’Unione Reno Galliera ha scortato il gonfalone del Comune di Castello d’Argile (BO) per la messa patronale, presso la chiesa di Mascarino.
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
La sindaca di Lendinara Francesca Zeggio e il sindaco di Bergantino Adriano Stefanoni, entrambi con fascia tricolore, hanno partecipato a una cerimonia religiosa in onore della Madonna del Pilastrello presso il luna park arrivato a Lendinara (RO).
I sindaci di diversi Comuni della Valle di Susa, con fascia tricolore, e altri rappresentanti istituzionali hanno partecipato alla cerimonia religiosa dedicata alla Madonna del Rocciamelone, officiata dal vescovo di Torino Roberto Repole. La festività prevede anche l’offerta dell’olio per la lampada votiva del santuario di Mompantero da parte di una delle amministrazioni locali: stavolta è toccato a quella di Villar Focchiardo, con la presenza del sindaco Eugenio Di Gaetano, dell’assessora Orianna Baritello e della consigliera comunale Valeria Rocci. Per Susa c’era il primo cittadino Pier Giuseppe Genovese.
La redazione
«Se su Sarto e Luciani esistono relativamente poche fonti audiovisive sul periodo del loro pontificato – spiega il presidente di Fondazione MAC, mons. Dario Edoardo Viganò – è invece molto ricco il patrimonio di documentazione prodotto dopo la loro scomparsa: per motivi diversi il papa del modernismo e il papa del sorriso hanno acceso l’interesse di cinema e tv molto più che altri papi del Novecento. …”
Mons. Dario Edoardo Viganò non deve cambiare le carte in tavola: Sarto non è stato “il papa del modernismo”, è stato il papa che ha condannato il modernismo con l’enciclica “Pascendi”.
A parte il fatto che è stato eletto perchè l’imperatore Francesco Giuseppe si avvalse del diritto di veto (prerogativa dell’Imperatore Asburgico) in relazione alla possibile elezione del cardinale Rampolla del Tindaro; quanto all’altro papa, dicono che i cardinali abbiano inteso male le ispirazioni dello Spirito Santo, e sia stato quindi necessario eliminarlo per eleggere il papa giusto. In definitiva, due papi eletti per sbaglio.
Cinema e TV non sono dei riferimenti storici attendibili, ma strumenti di propaganda. Quindi dare enfasi alla devozione non è una ricostruzione storica e non può essere spacciato come documentazione storica, ma solo del culto “irrazionale”.
Come al solito i cattolici hanno manie di grandezza, addirittura dei papi diventano simboli della cristianità (chissà cosa ne pensano i protestanti e gli ortodossi). Basterebbe ricordare che Pio X era fermamente contrario ai matrimoni misti con altri cristiani.
Come si può valutare grande un papa come GP I che ha governato solo per un mese?
Come può essere Pio X considerato un rappresentante dell’Italianità quando è noto il suo conflitto coi Savoia, il suo ostacolo a che paesi cattolici avessero relazioni diplomatiche con l’Italia. Oltre al fatto che è diventato patriarca di Venezia grazie all’intervento degli Asburgo in contrasto coi Savoia, e, come da te citato, Francesco Giuseppe ha sponsorizzato la sua nomina a papa e posto il veto sull’elezione del suo avversario che era il preferito dal concilio: l’imperatore Francesco Giuseppe strumento di dio?
Andrebbe inoltre ricordato che 10 anni fa all’anniversario dei 100 anni dall’inizio della I guerra mondiale in Austria era stato pubblicato il carteggio in cui Francesco Giuseppe chiedeva, ottenendolo, il sostegno del papa per “punire” militarmente la Serbia dell’uccisione del principe ereditario, scatenando la I guerra mondiale.
Ma si sa per certi cortigiani cattolici i papi sono tutti eccezionali a prescindere e l’agiografia cattolica è sempre all’opera.
La storia del cattolicesimo “locale”. Madonna, che argomento emozionante. Giá li vedo, ragazzini a frotte che si affrettano per saperne di piú.
Confondere la cultura sia attuale che storica esente da qualsiasi irrazionalità o dogma con superstizione è un enorme strafalcione che avviene da sempre in Italia, ma non solamente…
Il futuro della cultura dipende più dall’enorme sforzo educativo che dobbiamo compiere che delle affermazioni culturali/tradizionali locali che saranno, nella migliore delle ipotesi, solamente un aspetto o elemento singolare.
Un conto è affrontare il fenomeno della religione in una prospettiva storico-antropologica-scientifica. Ben altro è fissarlo in una dimensione di sacralità « culturale », parte integrante di una sopposta essenza umana, ontologicamente programmata nel finalismo religioso.
P.S. : Assicurarsi che il campo della sanità pubblica possa eventualmente includere la salute culturale, esente da dogmi e qualsiasi forma di oscurantismo, sarà la più grande sfida del XXI secolo.
Segnalerei tra le clericalate anche quanto riporta Fanpage relativamente alla Cgil che si lamenta col governo che manchino soldi per il giubileo del papa. Cioè i 4.3 miliardi (già superiori a quelli previsti qualche anno fa) non bastano, ce ne vogliono ancora almeno 500 milioni e, questo, nonostante alcuni lavori siano saltati ed altri non saranno finiti in tempo. Ma non dovrebbe essere la chiesa a preoccuparsene visto che è sua la festa? Con tutti i soldi di cui dispone non potrebbe risolvere lei il problema per i pellegrini?
Trovo inoltre singolare la preoccupazione del comune di adattare una palazzina per nascondere i senza tetto sufficientemente lontano dalle zone del Giubileo (pare che la 1° scelta fosse troppo vicina): ma la chiesa non è quella che propaganda l’aiuto agli ultimi?
Inoltre ho scoperto che per accontentare il papa il governo farà un’amnistia, cioè ci facciamo dettare l’agenda dal papa re?
https://www.fanpage.it/roma/meloni-non-da-i-soldi-per-il-giubileo-mancano-500-milioni-di-euro-per-roma-la-denuncia-della-cgil/
La Cgil era già stata menzionata nelle clericalate n.35, cioè due clericalate fa.