L’Uaar, in collaborazione con Kawabanga produzioni e casa editrice Aristodemica, presenta il documentario sulla bestemmia di Luca De Gasperi alla sede nazionale Uaar con Roberto Grendene e Federico Tulli: sabato 28 settembre alle 17 in via Francesco Negri 67/69 a Roma
La bestemmia: un tabù che in alcuni Paesi del mondo può costare anche l’incarcerazione e la condanna a morte. In Italia fino al 1999 era considerato reato e oggi è ancora un illecito amministrativo. Sabato 28 settembre 2024 alle 17 presso la sede nazionale dell’Uaar a Roma, in via in via Francesco Negri 67/69, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del documentario Nomina Contra Deum con una proiezione in anteprima per i giornalisti. Alla presenza degli autori discuteranno il segretario dell’Uaar Roberto Grendene insieme al giornalista Federico Tulli.
Il docufilm Nomina Contra Deum, che l’Uaar sostiene e promuove perché offre al pubblico una visione multidisciplinare e approfondita, è diretto dal regista Luca De Gaspari, con il coordinamento di Alessandro Groppo, la consulenza di Antonello Fabio Caterino e Marco Brando, per la produzione di Kawabanga, in collaborazione con la casa editrice Aristodemica.
Nomina Contra Deum affronta con coraggio e rigore scientifico il complesso fenomeno della bestemmia, esplorandone le radici storiche, le trasformazioni culturali e il suo impatto nella società contemporanea. In un contesto culturale come quello italiano, profondamente segnato dalla tradizione cattolica, la bestemmia rappresenta un tema tanto controverso quanto poco studiato. Questo documentario si propone di colmare questa lacuna, offrendo al pubblico una visione multidisciplinare e approfondita del fenomeno.
«Avevano ragione i romani: delle ingiurie agli dèi devono occuparsene gli dèi – commenta Roberto Grendene, segretario dell’Uaar – e ci aspettiamo che lo riconoscano anche i paladini delle nostre tradizioni e radici. La storia e l’attualità mostrano i danni che capitano quando invece se ne occupano gli Stati. Per la libertà di tutti, credenti e non credenti, è ora di abolire anche in Italia le leggi che tutelano il sentimento religioso».
Comunicato stampa
Dettagli dell’evento
• Data e ora: sabato 28 settembre 2024 alle 17
• Luogo: sede nazionale Uaar, via Francesco Negri 67-69
• Prenotazione obbligatoria: evento riservato alla stampa e salvo esaurimento posti
• RSVP a direzione@uaar.it entro il 27 settembre
Programma del 28 settembre 2024
• Alle 17:00 – Conferenza stampa
• Alle 17:30 – Proiezione del documentario Nomina Contra Deum
• Alle 19:00 – Dibattito
Il documentario, la pagina ufficiale
La locandina
«Avevano ragione i romani: delle ingiurie agli dèi devono occuparsene gli dèi – commenta Roberto Grendene, segretario dell’Uaar ”
Gia,se ci pensate un attimo :un Dio onnipotente,creatore di un universo che si estende per milioni di anni luce,
che comprende milioni di galassie,buchi neri e accessori vari,e che si offnde per i moccoli tirati da minuscoli esseri organici ?
Molto coerente vero ?
Un pensiero che fa il paio perfetto con l’idea che una simile potenza abbia bisogno di intermediari come papi,vescovi,preti,imam,rabbini ecc
per gestire le sue relazioni pubbliche.
Attualmente la bestemmia e’ considerata in Italia un “illecito amministrativo”,la
cui definizione potete trovare qui :
https://it.wikipedia.org/wiki/Illecito_amministrativo
Io pero’ farei notare un dettaglio importante: per definire la gravita dell’infrazione
onde stabilire una pena adeguata sarebbe opportuna una perizia da parte di un esperto qualificato, che in questo caso non puo’ essere che un teologo,dato che si tratta di valutare una offesa recata alla Divinita.
Chissa se e’ mai stata avanzata una proposta in questo senso.
Fino ad un passato neanche tanto remoto la cosmologia umana e’ stata estremamente limitata :il sole e stelle e pianeti giravano intorno alla Terra,la Creazione datava appena qualche millennio e cosi via.
E ovviamente la religione cristiana,come le altre,e’ nata all’insegna di tale cosmologia.
Giusto per fare “esperimento mentale” : se gia allora fosse stata nota l’immensita dell’universo,l’esistenza di milioni di galassie e di pianeti ecc,pensate che la visione del Creatore ,compresa la sua suscettivita alle bestemmie,avrebbe potuto essere diversa ?