Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del sindaco di Roma Roberto Gualtieri che
ha chiesto al governo di stanziare almeno 500 milioni di euro in più per il giubileo.
Il sottosegretario Alfredo Mantovano, nel corso di una riunione della cabina di regia del giubileo a Palazzo Chigi, ha inoltre affermato che il Ministero dell’Economia «sta valutando possibili margini di intervento riguardo a maggiori oneri per ulteriori e impreviste necessità organizzative».
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
La commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera approva una risoluzione della Lega sostenuta dalla maggioranza di governo contro la “propaganda gender” nelle scuole. Nel testo, in stile complottista, si afferma che «le istituzioni scolastiche a volte vengono utilizzate come palco privilegiato per propagandare qualsiasi ideologia comprese quelle che attengono all’ideologia gender», promuovendo «in modo unilaterale e acritico modelli comportamentali ispirati alla cosiddetta ideologia gender»; non potevano mancare riferimenti alle dichiarazioni di papa Francesco contro il “gender”. Primo firmatario dell’iniziativa è il deputato Rossano Sasso, capogruppo in commissione e già noto per uscite imbarazzanti pure contro l’educazione sessuale, che ha paventato il rischio che «delle drag queen entrino nelle classi dei nostri figli e li indottrinino dalla più tenera età». Il pretesto per l’iniziativa della destra integralista è lo “scandalo” intorno al progetto DragTivism Jr., sostenuto da Erasmus+ e Unione Europea: si tratta di un campo estivo per l’inclusione e contro l’omofobia, con la presenza di drag queen, per giovani dai 14 ai 17 anni.
L’Assemblea Capitolina ha approvato a larga maggioranza l’istituzione di una consulta cittadina delle religioni, composta dal sindaco e dai rappresentanti di tutte le confessioni religiose presenti nel territorio di Roma Capitale. Le consigliere comunali Carla Fermariello, Antonella Melito e Claudia Pappatà, sostenitrici dell’iniziativa, hanno parlato di «uno strumento prezioso che mancava da troppo tempo in città. Una buona pratica di dialogo e convivenza tra popoli e fedi, interrotta molti anni fa, che tutta l’Italia prendeva ad esempio».
Indossando la fascia tricolore e con la dichiarata pretesa di rappresentare tutti, la sindaca di Andria (BT) Giovanna Bruno ha omaggiato una riproduzione in metallo della Madonna, cui ha affidato la città e offerto dei fiori, con tanto riverenze in ginocchio e preghiere.
L’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale della Toscana ha deciso all’unanimità di conferire il Gonfalone d’Argento, il suo massimo riconoscimento, all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI). Secondo l’Ufficio, il monastero da 50 anni «è un luogo di pace e accoglienza e fratellanza umana che apre le proprie porte a persone di qualunque etnia, nazionalità e religione». Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo ha commentato: «Il Gonfalone d’Argento rappresenta non solo un meritato riconoscimento, ma anche un doveroso ringraziamento all’Istituto per il contributo prezioso volto a costruire quel nuovo umanesimo, fondato sui valori della pace, del rispetto, della centralità della persona in tutte le sue dimensioni, di cui il mondo odierno ha tanto bisogno». Il conferimento dell’onorificenza è stato proposto dal consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Diego Petrucci, che dal canto suo ha affermato: «A Pomaia, in provincia di Pisa, sorgerà il più grande monastero buddista d’Italia, interamente costruito su roccia, così come vuole la tradizione tibetana. Qui dal 1976 è presente l’Istituto che si è sviluppato divenendo uno dei centri più importanti in Europa per lo studio del buddismo. Siamo fieri che questa comunità abbia scelto il nostro territorio per fondare una struttura che diventerà un punto di riferimento per i fedeli di tutta Europa».
L’assessore al Welfare della Regione Piemonte Maurizio Marrone (FdI) ha salutato così l’apertura della stanza anti-aborto all’ospedale Sant’Anna di Torino, finanziata con un fondo aperto alle organizzazioni no-choice: «la rivoluzione delle culle procede sulla strada della libertà e della autodeterminazione della donna e delle famiglie».
Il sindaco di Felitto (SA) Carmine Casella, esponenti dell’amministrazione comunale e il Provveditore agli Studi di Salerno Mimì Minella ha partecipato alla cerimonia religiosa per la benedizione degli alunni e dei loro zainetti presso il santuario della Madonna di Costantinopoli a Felitto.
Nel Comune di Girifalco (CZ) sono state inaugurate due scuole, riqualificate con i fondi del PNRR, con benedizione dei parroci: presenti alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco Pietrantonio Cristofaro con fascia tricolore, la consigliera comunale con delega alla Pubblica Istruzione Delia Ielapi, il vicepresidente della Giunta regionale Filippo Pietropaolo, l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Maria Stefania Caracciolo, il vice presidente della Provincia Francesco Fragomele e il consigliere provinciale Francesco Trunzo.
Il Comune di Brescia ha posizionato il gonfalone cittadino, scortato dagli agenti, nel duomo dove è esposto il tesoro medievale delle Sante Croci (che comprende la croce issata sul Carroccio durante le battaglie contro Federico Barbarossa).
La redazione
“L’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale della Toscana ha deciso all’unanimità di conferire il Gonfalone d’Argento, il suo massimo riconoscimento, all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI).”
Ottimo: il buddismo è ateo.
Ma l’ateismo non è una religione, tranne per i suoi detrattori, mentre il buddhismo come il confucianesimo sono considerate religioni a tutti gli effetti. Non avranno divinità, ma adorano statue, reliquie ed immagini e seguono regole e insegnamenti attribuiti al buddha o alla sua scuola. E l’unione buddhista a cui appartiene l’istituto riceve l’otto per mille come religione. Oltre al fatto che il Tibet dove domina questa versione del buddhismo non mi sembra una democrazia.
Avrei anche dubbi sulla laicità di cui si occuperebbe l’istituto. Il consigliere Petrucci a supporto della decisione della giunta dice: “è uno dei centri più importanti in Europa per lo studio del buddismo. Siamo fieri che questa comunità abbia scelto il nostro territorio per fondare una struttura che diventerà un punto di riferimento per i fedeli di tutta Europa».
@RobertoV
“Siamo fieri che questa comunità abbia scelto il nostro territorio per fondare una struttura che diventerà un punto di riferimento per i fedeli di tutta Europa».
D’accordo sui citati “difettini” del buddismo,ma in ogni caso non credo che la Curia sia tanto felice del possibile affermarsi del buddismo in qualunque regione italiana.
( O di qualsiasi altra religione diversa dalla propria)
Secondo me il buddismo è migliore rispetto alle religioni cosiddette “abramitiche.”
Assolutamente d’accordo che il Buddhismo sia migliore delle religioni abramitiche, non ci vuole molto. Io criticavo l’accostamento con l’ateismo e la laicità. E’ sempre una religione. Il centro si occupa dei rapporti con le altre religioni, cioè coi fedeli, cioè solo con una parte della società.
Che alla chiesa cattolica dia fastidio la concorrenza è palese, per esempio questo papa tanto “tollerante” l’anno scorso non aveva incontrato il Dalai Lama.
Ricordo anni fa le polemiche perchè i mormoni costruivano una chiesa a Roma, il centro del cattolicesimo, anzi secondo loro della cristianità, un affronto.
Coi valdesi e gli ebrei sono tolleranti finchè restano al loro posto e non li disturbano.
Mentre la chiesa cattolica sembra andare attualmente più d’accordo coi mussulmani perchè perseguono le stesse posizioni eversive nei confronti degli stati democratici, come si è visto anche con la recente visita in Indonesia.
“Avvenire” di domenica:
«La Cina esporta il suo sistema di potere aprendo scuole di partito»
Mica come loro, che si intrufolano nelle scuole altrui per condizionare i bambini…
e stipendiati dal governo.
L’assessore al Welfare del Piemonte esulta per la stanza anti-aborto all’ospedale Sant’Anna di Torino sostenendo l’assurda tesi che così: “si procede sulla strada della libertà e della autodeterminazione della donna e delle famiglie”.
Ma le donne e le famiglie decidono se abortire o meno prima di recarsi in ospedale. Una donna che si reca in ospedale per abortire ha già fatto la sua scelta. In realtà è un ultimo tentativo o un’intimidazione per dissuadere le donne dall’abortire, colpevolizzandole (e per fare pressione su medici e infermieri), e per non rispettare la loro libertà di scelta. Non basta più a loro farlo all’ingresso in ospedale, adesso vogliono farlo anche dentro, in prossimità della sala operatoria.
Che la rivoluzione delle culle passi da un atto intimidatorio la dice lunga sul loro concetto di tolleranza e sulla comprensione delle cause dell’aborto e della bassa natalità. Per esempio in Svezia dove abortiscono di più e non è un problema farlo, hanno tassi di fecondità per donna del 50 % superiori ai nostri.
Forse la ragazza che ha seppellito due feti nel suo giardino non lo avrebbe fatto se le fosse stato garantito davvero l’anonimato, la possibilità di abortire in sicurezza e non dover discutere con dei talebani privi di qualsiasi diritto di intromettersi.
Ma Madre Teresa non sosteneva continuamente che solo l’aborto e’ un delitto ?
Quindi la ragazza gode di attenuanti,se li ha uccisi dopo averli partoriti vivi,no ?
Quel che e’ giusto e’ giusto.
Tra l’altro la ragazza ha dovuto sopportare ogni volta i disagi della gravidanza,anche se aveva gia in mente di sbarazzarsi del risultato.
Ricorda un po’ quella signora che su consiglio addirittura del vescovo porto a termine una gravidanza pur sapendo,dalle analisi prenatali,che il bambino,affetto da gravissima menomazione,sarebbe morto nel giro di qualche ora.
In entrambi i casi abbiamo gravi sofferenze inutili,ma per Santa Madre Chiesa le sofferenze ( altrui) sono “tutta vita “!
Diocleziano
Magari i talebani li aveva in famiglia.
Vedendo i non pochi casi di famiglie apparentemente bene “normali” e tranquille di cui poi si scopre ben altro. Però potrebbero esserci anche problemi mentali della persona.
La ragazza non è neanche minorenne e, quindi, poteva tranquillamente ricorrere all’aborto entro i tre mesi. Assurdo portare a termine la gravidanza per poi eliminare i bambini nati. Ma magari il paese è piccolo e la gente mormora.
@RobertoV
“La ragazza non è neanche minorenne e, quindi, poteva tranquillamente ricorrere all’aborto entro i tre mesi.”
La tua fiducia nel nostro sistema sanitario,riguardo alla possibilita di abortire,
e’ commovente,ma temo poco realistica.
Caro Diocleziano,
se li ha partoriti erano due bambini e non due feti. Ma non capisco come possano non aver osservato che era incinta i suoi familiari o il suo fidanzato. E non capisco perchè finora non ci hanno fatto sapere nome, cognome e fotografia (anche se nel paese lo sanno). Forse non vogliono farci conoscere il nome di una famiglia di citrulli?
@Mixtec
Se e’per questo una volta o letto di una giocatrice di pallacanestro che partori, credo di nascosto,dopo aver giocato una partita.
Se non era una fake,viene da credersi come sia possibile nascondere una gravidanza,specialmente in simili situazioni.
“…il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha chiesto al governo di stanziare almeno 500 milioni di euro in più per il giubileo…”
E se il governo dicesse a quelli della Città del Male di partecipare alle spese del giubileo, visto che principalmente è nel loro interesse, eh? Sarebbe una cosa nuova…