Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

La buona novella laica del mese di settembre è l’ordinanza del tribunale di Firenze che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sul caso di una donna single che ha deciso di avere un figlio con la fecondazione eterologa: dovrà quindi esprimersi la Corte Costituzionale sull’articolo 5 della legge 40 sulla procreazione assistita. Il procedimento era stato avviato da una quarantenne torinese (chiamata Evita) il cui donatore anonimo proviene da un centro in Toscana. Per il tribunale fiorentino infatti l’esclusione delle donne single dalla fecondazione eterologa potrebbe violare «principi costituzionali come il diritto all’uguaglianza, alla salute e alla libertà di autodeterminazione, al diritto incoercibile della persona di costituire una famiglia, al rispetto alla vita privata e familiare, al diritto all’integrità fisica e psichica» e non rispettare «la libertà di autodeterminazione in ordine alla propria sfera privata con particolare riguardo al diritto di ciascuno alla costituzione del proprio modello di famiglia». La giudice ha ricordato come in diversi Stati europei la procedura sia accessibile anche alle persone single. Per l’avvocata Filomena Gallo dell’Associazione Luca Coscioni che assiste la donna questa ordinanza «rappresenta un passo importante verso l’affermazione dei diritti riproduttivi delle persone single in Italia» e «non crea alcun vuoto normativo perché le procedure sono normate e l’eterologa è legale in Italia dal 2014 grazie alla sentenza di incostituzionalità numero 162» che ha contribuito a smantellare la legge 40

Diversi politici locali hanno contestato la parrocchia della frazione di Pontenuovo a Magenta (MI) che ha ospitato nei locali dell’oratorio una festa del gruppo di estrema destra Lealtà Azione. La parrocchia si è difesa sostenendo di aver dato gli spazi in buona fede, senza preventivamente informarsi sulla natura dell’associazione coinvolta, tanto che la comunità pastorale si è dissociata dall’evento. Manuel Vulcano, esponente della sinistra, ha affermato: «Non basteranno le scuse della Comunità pastorale di Magenta per coprire la vergogna di aver ospitato nei propri spazi l’iniziativa di un’organizzazione neofascista». «Alla forte indignazione della nostra comunità deve seguire una ferma presa di posizione e un controllo meticoloso affinché in futuro non si ripetano tali errori», ha concluso. Paolo Razzano, dirigente metropolitano del PD, ha denunciato la situazione sui social e le critiche sono arrivate anche dalla sezione locale del Partito Democratico.

I deputati del M5S difendono la scuola pubblica e attaccano la proposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sul “buono scuola” da assegnare alle famiglie che iscrivono i figli alle paritarie. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle si chiedono: «A cosa dovrebbe servire questo strumento, nei piani del ministro? A finanziare ancora di più le scuole private, a discapito di quelle pubbliche?»

Marilena Grassadonia, responsabile Libertà & Diritti di Sinistra Italiana, ha contestato il sostegno di diversi europarlamentari italiani di Fratelli d’Italia e Lega al nuovo dipartimento a Strasburgo della lobby integralista Pro Vita & Famiglia. «Ormai da più di 10 anni hanno iniziato questa crociata ideologica contro tutto ciò che è reale nella società, contro qualsiasi tipo di autodeterminazione, sia da parte delle donne sia da parte delle persone lgbtqia+. Vogliono imporre il loro pensiero totalmente scardinato dalla realtà, condizionando le scelte delle persone», ha spiegato. «Si stanno sempre più accreditando all’interno delle istituzioni, come denunciamo da tempo, non solo attraverso relazioni amicali, ma con incarichi assunti in prima persona. Basti ricordare che il leader del Family Day Massimo Gandolfini, voluto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, è consulente del Dipartimento per le politiche antidroga. E personaggi come Roccella e Pillon sono sempre stati molto vicini a questi movimenti. Quindi gli anti-scelta non solo stanno facendo un’azione culturale e di pressione, ma sono entrati all’interno delle istituzioni», ha ammonito Grassadonia.

Il Ministero della Difesa è l’unica istituzione di rilievo nazionale che ha celebrato il XX Settembre, tappa fondamentale per laicità, uguaglianza e progresso del nostro Paese.

Le rappresentanze dei medici italiani rispondono – seppure in maniera tutto sommato tiepida – all’ennesimo attacco di papa Francesco ai medici che praticano aborti, etichettati come “sicari”. Il segretario dell’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi), Antonio Chiantera, afferma che «la 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza è una legge e quindi va rispettata. Lo Stato vaticano ha rapporti diplomatici con lo Stato italiano e c’è reciproco rispetto ma è molto doloroso per i medici essere definiti “sicari”». D’altronde Chiantera si dice «sicuro» che il papa «si sia sbagliato» e annuncia di volergli scrivere «facendo presente che non meritiamo tale trattamento». Dal canto suo il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli ha ribadito che la legge 194 «prevede il rispetto della salute e della dignità della donna e della libertà di scelta sia della donna che del medico», ricordando la possibilità dell’obiezione di coscienza che però «non deve diventare elemento di giudizio o discriminazione». «Comprendiamo le ragioni del Santo Padre, che esprime il punto di vista della Chiesa universale e che richiama valori che sono radicati nelle coscienze», ci tiene a precisare Anelli. D’altronde proprio Anelli e una delegazione della federazione erano stati in udienza dal papa già nel 2019. Quando Bergoglio aveva già accostato i medici che praticavano aborti ai “sicari”. Nel “risveglio” dei medici nostrani forse è complice pure la risonanza internazionale della questione: il papa stavolta era di ritorno dal viaggio in Lussemburgo e Belgio. Anche lì Bergoglio è stato criticato, da istituzioni e media, per dichiarazioni imbarazzanti che invece sembrano del tutto normali per istituzioni e media di un Paese clericalizzato come l’Italia.


La redazione

19 commenti

laverdure

” D’altronde Chiantera si dice «sicuro» che il papa «si sia sbagliato» ”
Osa mettere in dubbio nientepopodimeno che l’infallibilita papale ?
Altro che offesa alla religione,qui si vede il bisogno di inserire nel codice il reato di “eresia” !

laverdure

Ovviamente l’esame di tale reato richiedera in ogni caso la perizia di un teologo qualificato.

G. B.

L’ennesimo insulto del papa ai medici abortisti ha trovato risposte pacate e, direi, quasi timide. Se invece qualcuno, magari con una funzione pubblica (medico del servizio sanitario nazionale, insegnante, giornalista RAI) avesse definito il papa un vecchio rimbambito (che è molto meno grave che essere un sicario) quali sarebbero state le reazioni, non solo verbali, delle istituzioni dello Stato? Probabilmente denunce, sanzioni disciplinari, magari anche licenziamenti.

Diocleziano

Considerando che il papa in carriola viaggia gratis sugli aerei messi a disposizione dal governo – con quale autorità si dispone del denaro pubblico? – e che il tutto viene abbondantemente pubblicizzato – sempre con i mezzi rai del cosiddetto ‘servizio pubblico’ – vorrei che almeno il gregge di ranocchi plaudenti una volta tanto avesse un sussulto di pensiero indipendente e replicasse alle esternazioni da bar sport dell’oratorio con motivazioni pertinenti e con la schiena diritta.

RobertoV

Le risposte pacate e timide penso siano dovute alla diplomazia necessaria in Italia dove sanno di quale potere gode l’intoccabile e di quanti clericali occupino posizioni di comando e che nessuno li difenderà. Invece in Belgio è intervenuto il presidente del governo a criticare il papa, cosa che qui in Italia è stata abbastanza silenziata. E pensare che il Belgio è un paese di tradizione cattolica dove ancora il 50 % della popolazione si dichiara cattolica, anche se probabilmente non passiva come in Italia visto la gestione degli scandali per i preti pedofili.
In Italia la chiesa cattolica può insultare, ma non può essere criticata.

laverdure

Da quanto si legge in articoli come questo :
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/belgio-contro-papa-francesco-su-aborto-parole-inaccettabili_88410207-202402k.shtml
si direbbe che le “uscite” del papa non abbiano giovato molto alle relazioni diplomatiche della Curia,che per inciso erano proprio lo scopo principale dei suoi viaggi.
La cosa paradossale e’ che tutto lascia pensare che si tratti di esternazioni del tutto spontanee e personali dell’illustre personaggio,che in queste situazioni esce
completamente dalle guide tracciate dalle “public relations” vaticane.
Non mancano i precedenti : ricordate la “bandiera bianca per l’Ucraina”,l’esternazione sulla “mamma” dopo il Charlie Hebdo,la minaccia di scomunica ai mafiosi.
(fu proprio quest’ultima a provocare le maggiori “ritrattazioni” da parte della Curia,guarda caso).
C’e’ chi vede in queste uscite chissa quali sottili criptici avvertimenti a chissa chi,ma personalmente vi vedo solo la conferma di un personaggio di pura facciata,di intelligenza modesta,che l’eta non ha certo migliorato.

Diocleziano

“…di intelligenza modesta, che l’età non ha certo migliorato…”

Concordo, certamente si lascia prendere la mano proprio dalla dabbenaggine dell’audience che lo circonda… o forse la scarsità di ossigeno a quelle altezze.

Comunque non è uno che sta con le mani in mano: ha annunciato che ‘deve pregare di più’.
Ecco quale era il problema della ‘guerra a pezzi’: la scarsità di preghiere… ‘sto pelandrone!

laverdure

@Diocleziano
“..si lascia prendere la mano dalla dabbenaggine dell’audience che lo circonda..”
Vale a dire pretendere di usare verso gli stranieri un astuzia adatta strettamente ad “uso interno”.
Che ,guarda caso, da generazioni e’ un difetto comune delle nostre leadership laiche,come si e’ visto nel secolo scorso e come vediamo anche ora.
Torniamo a dirlo : la millenaria influenza della Curia e’ del tutto estranea
a tale difetto,che del resto potremmo estendere anche alle masse nostrane ?

GBK

Ho parecchie perplessitá sulla vicenda della parrocchia che ospita movimenti politici discutibili. Mi sembrano critiche esagerate e che non le metterei nelle notizie laiche, per come la vedo io.
Voglio dire che ci sono parrocchie che affittano le sale a tutti, a prezzi popolari, facendo un servizio alla comunitá e senza sindacare sulla finalitá della riunione. Anche io ho utilizzato una sala per feste, un po’ di volte. Bisogna sloggiare alle 22, il che va benissimo, per i miei gusti.
Per il gruppo politico di cui si discute, sempre meglio che si riuniscano in un posto pubblico che in semi-clandestinitá.

Diocleziano

Al di là delle tendenze politiche di chi si ospita, direi che esuli dalle finalità di una parrocchia questa attività d’affitto. Vale anche per le riunioni di condominio. E dubito molto che ciò sia messo nei registri delle entrate. Oltretutto va rilevata la dabbenaggine dei responsabili che si giustificano col “non sapevamo…”

laverdure

@Diocleziano
“..direi che esuli dalle finalità di una parrocchia questa attività d’affitto. Vale anche per le riunioni di condominio.”
Analogamente non credo che gestire infrastrutture sportive,come le gia citate palestre di judo aperte anche alle ragazzine,il tutto ovviamente a pagamento come in qualuque gruppo sportivo laico,abbia molto a che vedere con la religione.
Ma contrariamente agli “anatemi” in proposito di Don Milani,almeno queste attivita non giustificano critiche.

laverdure

@Diocleziano
Piccola osservazione : fare un po’ di soldi offrendo normali servizi a condizioni analoghe a qualunque altro fornitore,e’ molto piu’ rispettabile che elemosinarli con “piagnoserie” riguardo a gravi problemi che spesso si contribuisce ad aggravare anziche’ attenuare.

Diocleziano

“…fare un po’ di soldi offrendo normali servizi a condizioni analoghe a qualunque altro fornitore…”

Credo che a priori una parrocchia non possa offrire normali servizi a condizioni analoghe a qualunque altro fornitore per la disparità intrinseca dovuta appunto a sussidi (sempre rendicontati?) e altre agevolazioni inesistenti per qualsiasi attività soggetta al mercato e al fisco. Hai mai sentito di parrocchie che vanno in bancarotta? Io no. Vorrei vedere le reazioni delle parrocchie se un bar si mettesse a distribuire ostie, magari con sfiziosi contorni… O un’oste sposasse chiunque lo voglia, con offerta libera.

laverdure

@Diocleziano
Torno a dire : dato che i privilegi che citi li ha in ogni caso,e sono la sua principale fonte di reddito,senza equivalenti per gli altri,i servizi citati sono,a confronto,molto meno criticabili.

RobertoV

Il problema è che offrono servizi concorrenziali in condizioni non analoghe. Non a caso sono aperte diverse controversie con le parrocchie per concorrenza sleale.
Perchè con tutte le sovvenzioni, privilegi e deroghe, per esempio sulla sicurezza, o sulle condizioni lavorative, possono offrire servizi a prezzi inferiori agli altri che devono rispettare altre regole. Basterebbe pensare alle attività sportive e ludiche dove possono utilizzare come assistenti ragazzini di 14-15 anni per accudire dei bambini cosa che se lo facesse una società sportiva o di intrattenimento sarebbe da denuncia. Oppure all’utilizzo di locali per finalità religiosa poi anche affittati ad esterni. O interventi di manutenzione fatti in volontariato senza rispettare le regole. E’ un po’ come confrontare i prezzi di un evasore e che fa lavorare in nero con quelli di uno che opera regolarmente.

laverdure

@RobertoV
Hai ragione ,naturalmente.
Ma come (non) disse Einstein : “Tutto e’ relativo !
Fare soldi con attivita in se lecite,ma godendo di vantaggi immeritati sulla concorrenza,offende la decenza molto meno che ricevere enormi sovvenzioni ( prima fra tutte l’8%1000)e regalie varie senza dare in cambio assolutamente nulla ,tranne virtuosi insegnamenti degni di un sillabario dell’asilo.(“Fate una carezza ai vostri bambini !”,a chi sarebbe mai venuto in mente se no ?)

Diocleziano

“Fate una carezza ai vostri bambini!”, a chi sarebbe mai venuto in mente se no?”

A un ipocrita dalla coscienza sporca: non bisogna dimenticare che chi ha detto quella frase è colui che ha approvato il “CRIMEN SOLLICITATIONIS”, il documento che dava le direttive per l’occultamento dei casi di pedofilia e l’imboscamento dei colpevoli. Documento che sarebbe dovuto rimanere segreto. Il documento e la frase sono ambedue del 1962.

laverdure

@GBK
Concordo,e arrivo,pensa un po’,a pensare che quanto riportato :
“La parrocchia si è difesa sostenendo di aver dato gli spazi in buona fede, senza preventivamente informarsi sulla natura dell’associazione coinvolta…”
appaia come il solito maldestro scaricabarile, tanto frequente,beninteso,sotto
tutti i colori ,laici ed ecclesiastici.
Limitarsi ad affermare di “non sindacare sulla finalita delle riunioni concesse”,come
affermi tu stesso,( e che del resto e’ la verita)sarebbe stato molto piu’ dignitoso.
Non so se i citati partiti di sinistra manifesteranno altrettanto dissenso per certi
comportamenti che di sicuro non mancheranno tra i partecipanti alle manifestazioni
pro Palestina a anti Israele in programma.
Ma….
“Questa e’ l’italia,bellezza!”

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