La clericalata della settimana, 47: sindacati e istituzioni d’accordo contro gli scioperi durante il giubileo

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dei sindacati e delle istituzioni che

per compiacere il Vaticano hanno sottoscritto l’accordo per limitare il diritto allo sciopero a Roma nei giorni degli eventi più importanti del prossimo giubileo.

Si sono incontrati per questa intesa i rappresentanti di gran parte delle sigle sindacali (tranne Cgil, Cobas e Faisa Cisal), la presidente della Commissione sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali Paola Bellocchi, il sindaco di Roma e commissario straordinario per il giubileo Roberto Gualtieri, e gli incaricati di presidenza del Consiglio e ministeri dei Trasporti, dell’Interno e della Salute. Il protocollo prevede l’impegno a non interrompere i servizi in settori come trasporti, sicurezza, igiene ambientale e sanità per decine di giornate tra l’apertura e la chiusura della porta santa e nove appuntamenti organizzati dalla Chiesa cattolica. 

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Per la festa della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, le forze dell’ordine hanno organizzato cerimonie religiose in varie città con la presenza delle autorità civili e militari locali. Tra i vari appuntamenti riportiamo quelli di Brindisi, Foggia, Legnago (VR), Lucca, Milano, Novara, Palermo, San Luca (RC) (presso il santuario della Madonna della Montagna di Polsi), Terni, Venezia. Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto i suoi auguri per l’occasione.

Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha partecipato alla processione dell’effigie della Madonna della Consolazione, in occasione della festa dedicata, accompagnato da diversi rappresentanti istituzionali, compresi assessori e consiglieri comunali e della Città Metropolitana. Il primo cittadino ha ricordato che «anche quest’anno ci accostiamo con devozione e grande affetto alla Madonna» ed «è un momento molto importante in cui la comunità si ricongiunge, con amore, alla sua Santa Patrona ed è giusto, doveroso e sentito che le istituzioni siano qui presenti ad accompagnare la Madonna insieme a tutto il popolo reggino». 

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca hanno risposto positivamente all’appello della Caritas e del vicario del papa per la diocesi di Roma Baldassarre Reina per una moratoria sugli sfratti durante l’anno del giubileo, durante la presentazione di un rapporto sulla povertà nella Capitale presentato nel Palazzo Lateranense. Il primo cittadino di Roma ha aggiunto: «Mi farò portavoce, insieme al Prefetto, nei confronti del governo perché penso sia giusto che nel Giubileo si vari una moratoria straordinaria sugli sfratti». Il governatore Rocca ha condiviso queste parole e parlato di un contributo regionale per l’affitto. 

Il consigliere delegato alle Tradizioni del Comune di Venezia, Giovanni Giusto, ha partecipato con fascia tricolore e assieme alle forze dell’ordine e altri rappresentanti istituzionali all’inaugurazione e annessa benedizione del ponte votivo galleggiante sul Canal Grande per la festa della Madonna della Salute. Intervenuti all’evento anche gli assessori alla Sicurezza Elisabetta Pesce, alla Promozione del territorio Paola Mar e i presidenti delle Municipalità di Venezia Murano Burano Marco Borghi, di Lido Pellestrina Emilio Guberti e di Mestre Carpenedo Raffaele Pasqualetto, nonché diversi consiglieri di municipio e Comune, e il prefetto di Venezia Darco Pellos.

L’amministrazione comunale di Ledro (TN), la Forestale e le forze dell’ordine hanno organizzato il taglio e il successivo trasporto – con la scorta – di un abete destinato quest’anno a diventare l’albero di Natale in Piazza San Pietro.

L’amministrazione comunale di Chieuti (FG) ha ospitato nella sala consiliare un’icona della Madonna della Domus Mariae.

La redazione

15 commenti

Diocleziano

…”per limitare il diritto allo sciopero a Roma nei giorni degli eventi più importanti del prossimo giubileo”…

Non si può dire che gli manchi il senso dell’humor!
No, dico: “eventi più importanti”!…

(Forse intendevano: gli eventi più redditizi)

Diocleziano

…hanno organizzato il taglio e il successivo trasporto – con la scorta – di un abete destinato quest’anno a diventare l’albero di natale in piazza san Pietro…

Per accontentare tutti i druidi romani. 😛

laverdure

@Diocleziano
“Per accontentare tutti i druidi romani. ”
E ti lamenti ?
Scommetto che in varie parti di Roma e di altre citta le autorita locali hanno rinunciato,in nome del “politicamente corretto” e dell'”inclusione”,ad esporre un simbolo analogo che offenderebbe (forse) gli appartenenti ad altre culture immigrate,come ad esempio gli islamici,attirandosi le immancabili critiche dei vari gruppo “progressisti”.
Ormai solo il Papa puo’ permettersi impunemente simili performances.

RobertoV

Una volta la chiesa cattolica abbatteva alberi sacri e interi boschi per combattere il paganesimo, adesso è lei a servirsi di alberi sacri per i propri culti “pagani”. Ed in Vaticano chi spaccia una storia di 2 mila anni ha l’albero di Natale da solo 40 anni. Come si concilia questo col millantato ecologismo del papa?
Il problema è che tutti i costi sono a carico degli italiani, per la gioia dell’imperatore. Mi risulta che la chiesa cattolica possieda 5000 km2 di boschi e campi in Italia, non poteva procurarsi l’albero da sola ed a proprio carico? Sembra una pratica medievale dei sudditi che devono fare a gara per soddisfare l’imperatore.

RobertoV

Quanta ipocrisia da Gualtieri, Rocca e la chiesa cattolica.
Una moratoria degli sfratti per il giubileo, a carico ovviamente degli italiani, poi dopo si può di nuovo tranquillamente sfrattare. Cioè non una proposta di soluzione del problema, ma solo quella di non disturbare i festeggiamenti. Come quella di allontanare i barboni dai percorsi dei pellegrini.
O quella di vietare gli scioperi per non disturbare i festeggiamenti. Insomma i poveri ed i bisognosi non devono disturbare, visto che di solito a scioperare non sono i ricchi.
Magari la ricca multinazionale del Vaticano poteva dare dei bonus ai scioperanti e pagare l’affitto per anni o comprare casa agli sfrattati: non aveva detto il papa che le ricchezze della chiesa servivano per aiutare i bisognosi? Però poi come farebbero ad accumulare ricchezze?

Diocleziano

È di qualche giorno fa la notizia dello sfratto di una donna 65enne e malata che sta lottando contro uno sfratto dall’appartamento di proprietà della CdM. Per adesso è riuscita solo a ottenere un rinvio di tre mesi. E solo pochi giorni fa l’infallibile lanciava un proclama al mondo intero perché annulli tutti i debiti tra paesi… È sempre molto generoso con i soldi degli altri. E che dire della faccia tosta di sollecitare le preghiere del popolino a suo esclusivo vantaggio? Patetico.

RobertoV

Di casi come quello da te segnalato ne avevo trovati diversi negli anni passati, addirittura nel 2007 il Vaticano aveva sfrattato a Roma oltre 200 famiglie bisognose che non potevano pagare l’affitto perchè a seguito del cambiamento delle leggi c’erano stati rincari fino al 300 %.
Nel 2023 a Roma ci sono stati oltre 3500 sfratti esecutivi, visto che la chiesa cattolica possiede circa un quinto del totale degli immobili, sarebbe interessante sapere quanti di questi sfratti hanno riguardato la chiesa cattolica. Anche nel caso specifico la Caritas chiede espressamente a Comune e regione di farsi carico degli affitti per la moratoria durante il Giubileo, ovviamente non parlano di pagare loro, almeno per quelle che riguardano direttamente la chiesa cattolica. Fanno beneficienza con i soldi degli altri, ma si intascano i meriti.
Interessante notare che il clericale Gasparri è assolutamente contrario perchè la proprietà privata è sacra ed è giusto sfrattare le persone bisognose non in grado di pagare. Cattolico si, ma come sistema di potere politico ed economico.

laverdure

@RobertoV
Non vorrai dubitare della immensa e disinteressata generosita della Curia ?
Ricordi come ha donato all’Ucraina una ambulanza ?
Tutta intera,pensa !
Addirittura col serbatoio gia pieno !
(Veramente per le nostre strade si vedono un sacco di ambulanze con scritte che le qualificano come dono di privati, forse un po’ meno facoltosi della Curia.
Ma questa e’ un’altra storia)

Diocleziano

La notizia era anche su Y.T.: accolta da un berciare di rospi del pantano clericale, tutti favorevoli a sbattere fuori la vecchia, nessuno che ricorda quale sia la provenienza della maggior parte delle proprietà immobiliari dei preti: non il sudore della fronte ma benedette eredità. Scandalizzati anche perché la vecchia ‘pretende di abitare nel centro di Roma!’ Dalle immagini è evidente che non si tratta di un’abitazione di lusso, ma di un modestissimo locale a livello strada.

laverdure

@Diocleziano
E torniamo a dirlo : c’e un gran numero di locali occupati da anni
del tutto abusivamente e senza ovviamente sborsare un cent ( di solito da zingari o extracomunitari)senza che le autorita mostrino la minima intenzione di sloggiarli.
Evidentemente “violazione di domicilio”,”furto con scasso” sebbene chiaramente contemplati dal codice sono stati inghiottiti dalle “oniriche interpretazioni “dei nostri ineffabili magistrati.
Cosi i legittimi proprietari,che magari vi avevano investito tutti i risparmi per poterli affittare,si ritrovano gabbati.
Ma evidentemente sarebbe un’eresia lasciar gabbare nientemeno che i rappresentanti dell’Onnipotente in Terra,vero ?
Cosa pensate succederebbe se un Vescovo,dopo una assenza,trovasse l’appartamento ( di 200 0 300 m2)occupato,come quel pensionato ?
Per ripulirlo farebbero muovere perfino i NOCS.

laverdure

@Diocleziano
“…da un berciare di rospi del pantano clericale, ”
Paragone del tutto fuori luogo.
I rospi sono animaletti ingiustamente disprezzati per secoli,e utili per la lotta ai parassiti.
In quel pantano sono piu’ intonate le pantegane.

laverdure

E’ tipico di molti governi,specialmente autoritari,”ripulire” strade e piazze da presenze “antiestetiche ” in occasione di manifestazioni importanti.
Vale a dire da mendicanti,senzacasa ecc,ricorrendo spesso,ovviamente,a metodi
poco concilianti.
Pensate che le autorita (laiche) di Roma abbiano curato questo dettaglio,oltre agli scioperi ?
Col beneplacito delle organizzazioni assistenziali,prima fra tutte ovviamente la Curia ?
La quale Curia ovviamente avra senz’altro provveduto a fare in modo che la cosa avvenga in modo indolore,fornendo vitto,alloggio,cure ad ogni bisognoso durante il Giubileo.
Se non se ne sentira parlare sara solo per discrezione.
Qualcuno ne dubita ?

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