Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha annunciato con grande gioia la notizia. La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha calorosamente ringraziato i contribuenti italiani per il sostegno che hanno dato alla scuola della nostra patria. No, non è andata così. Curiosamente sembra che la compagine governativa si dimentichi dell’identità nazionale quando c’è da diffondere, e con orgoglio, buone novelle laiche. E allora tocca a noi farlo.
Il 9 dicembre è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito il decreto direttoriale n.443, succintamente descritto come “Decreto di approvazione delle graduatorie definitive 8×1000”. Per capire di cosa si tratta occorre scaricare e scompattare il file, quindi leggere i quattro documenti contenuti. Il principale è il decreto con cui la Direzione generale per l’edilizia scolastica, le risorse e il supporto alle istituzioni scolastiche assegna € 20.245.876,90 per “interventi straordinari relativi alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza, all’adeguamento antisismico e all’incremento dell’efficienza energetica degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica”.
La provenienza di questi venti milioni è l’8×1000 statale, grazie alle preferenze espresse dai contribuenti a favore della tipologia di intervento “Edilizia scolastica”. Il diabolico meccanismo dell’8×1000 sottrae circa un miliardo l’anno dalla fiscalità generale per girarlo nelle casse della Conferenza episcopale italiana, ma negli ultimi anni si assiste a una crescente volontà dei contribuenti di lasciarlo allo Stato per destinarlo in particolare alle scuole di proprietà pubblica. Una crescita che si manifesta nel silenzio assoluto delle forze politiche di maggioranza e opposizione, probabilmente più preoccupate di non turbare i vescovi che della sicurezza degli istituti scolastici.
Gli altri tre documenti sono le graduatorie definitive che individuano i 57 progetti destinatari dei fondi, suddivisi in 20 scuole del Nord (per un totale di € 6.670.500,00), 19 del Centro e Isole (€ 6.787.483,29) e 18 del Sud (€ 6.787.893,61). Gli enti che riceveranno gli stanziamenti per gli interventi edilizi sono 55 comuni (in generale per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado) e le province di Forlì-Cesena e Perugia (per due istituti superiori). Per scoprire quali sono le singole scuole che beneficeranno dei finanziamenti occorre accedere con il relativo codice CUP al portale OpenCUP. Visto che il governo non si è degnato di rendere facilmente accessibili i dati, lo abbiamo fatto noi. Sono ora disposizione di tutti la mappa interattiva e, di seguito, l’elenco completo delle scuole che potranno essere rese più sicure ed efficienti grazie alle preferenze espresse da tanti contribuenti che hanno scelto “Stato/Edilizia scolastica” nell’8×1000.
La redazione
Nord
(D39I24000670001)
(G48G24000010001)
(E36E24000040002)
(H94D24001580001)
(I92B24000990001)
(J49I24000840001)
(J96F24000100001)
(B37G24000460001)
(G69I24001490001)
(F69I24000480001)
(E29I24000690001)
(G62B24010000001)
(E39I24000840001)
(F62B24000120001)
(G74D22001410001)
(G29I24000950001)
(F79I24000990001)
(E92B24000360004)
Centro / Isole
(C99I24000950005)
(F19I24001110001)
(F59I24000820001)
(C25E24000180001)
(J99I24000770001)
(F22B24000380001)
(G82B14014790001) progetto non trovato sul portale OpenCUP
(E59I24000560001)
(E52F24000230001)
(G39I24001110001)
(H59I24000500005)
(F45I24000080001)
(E15E23000840001)
(E32B24000320001)
(G59I24000890001)
(D62B24005120001)
(C89I24000780001)
(J92B24002090001)
Sud
(G42B24011690001)
(I12B24001180001)
(G49I24001110001)
(F95E24000200001)
(B69I24000990001)
(D91B21005060001)
(B45E24000440001)
(F34D24001590001)
(C35E24000120001)
(C15E24000290001)
(E25E24001890001)
(F22B24000400001)
(E19I24000620001)
(E45E24000310001)
(H46F24000090001)
(F98H24001310001)
(B42B24000870005)
Da una parte i cittadini vogliono sostenere la scuola pubblica (da settembre 2023 a settembre 2024 ben 69 crolli nelle scuole), dall’altra il governo distoglie i soldi di tutti per darli alle scuole paritarie: da 800 a 1000 euro la detrazione delle rette pagate e 50 milioni in più dallo stato alle scuole paritarie.
Per non parlare poi dei soldi comunali, provinciali e regionali.
Benissimo i 20 milioni per le scuole, ma purtroppo sono proprio cifre minuscole. A spanne pensavo un milione a scuola, invece sono state assegnate cifre minori. Sono briciole.
Per esempio solo una scuola di Napoli e nessuna di Roma. Comunquecongratulazioni alla scuola di Papozze, la prima della lista, e alle altre.