Ogni anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblica, nella sezione “open data” del proprio Portale Unico dei Dati della Scuola, l’elenco delle adozioni dei libri di testo per ogni classe delle scuole italiane. A settembre di ogni anno, di conseguenza, è possibile per associazioni come la nostra monitorare l’adozione di particolari libri o categorie di libri.
Lo scorso anno elaborammo i dati relativi alle adozioni di libri di testo per l’attività alternativa e pubblicammo delle statistiche sulla rivista Nessun Dogma e poi in questo blog. Risultava un tasso di adozione del 5,6% delle classi di scuola primaria.
Con la pubblicazione dei dati relativi all’anno scolastico 2024/25, aggiornati al 12 settembre, abbiamo fatto una nuova elaborazione.
Rimane l’anomalia per cui l’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica non risulta avere la dignità delle altre materie, per cui le adozioni dei libri di testo vanno cercate tra quelle che, in base all’articolo 156 del decreto legislativo 297/94, vengono effettuate «secondo le indicazioni bibliografiche contenute nel progetto di sperimentazione», insieme a dizionari etimologici, atlanti geografici, eserciziari, manuali di educazione civica e testi autoprodotti.
Tra i libri di testo che risultano adottati in base a questo articolo, abbiamo individuato quelli che risultano esplicitamente realizzati e pubblicati al fine di essere utilizzati per l’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole primarie:
- AA.VV., Intorno a noi, classe 1-2-3 (Giunti Scuola, ISBN 9788809971035)
- AA.VV., Intorno a noi, classe 4-5 (Giunti Scuola, ISBN 9788809971042)
- Roberta Del Vecchio – Sabrina Domini, Giornate dai mille colori 1-2-3 – Percorso di alternativa all’IRC (Il Capitello, ISBN 9788842632900, 9788842633150)
- Roberta Del Vecchio – Sabrina Domini, Giornate dai mille colori 1-2-3 – Percorso di alternativa all’IRC (Il Capitello, ISBN 9788842632917, 9788842633167)
- Gisella Gaudenzi, I valori della vita A (La Spiga, ISBN 9788846830173)
- Gisella Gaudenzi, I valori della vita B (La Spiga, ISBN 9788846830180)
- AA.VV., L’alternativa che vogliamo 1-2-3 (La Spiga, ISBN 9788846844910)
- AA.VV., L’alternativa che vogliamo 4-5 (La Spiga, ISBN 9788846844927)
- Andrea Valenti – Cinzia Bambini, AlternativaMente 1/2/3 (Raffaello, ISBN 9788847239838)
- Andrea Valenti – Cinzia Bambini, AlternativaMente 4/5 (Raffaello, ISBN 9788847239845)
Questi libri sono stati adottati per 12.107 classi su 126.972 (sono state tenute in considerazione le scuole primarie pubbliche), il 9,54%, con un buon incremento rispetto all’anno precedente, dovuto anche alla campagna Libri per chi ha diritto di averli della nostra associazione, con cui sono stati donati alle scuole oltre 1300 libri e nell’ambito della quale è stata richiesta ufficialmente l’adozione di libri di testo per l’attività alternativa con email PEC inviata a tutti gli istituti comprensivi del paese.
I risultati sono variegati a livello territoriale: si va da percentuali di adozione del 44,1% nella provincia di Livorno (superano il 25% di adozioni anche le province di Asti, Genova, Teramo, Ravenna, Lucca, Alessandria e Biella) a molte province in cui non risulta nessuna adozione.
Va precisato, come già facemmo con la pubblicazione dei dati dello scorso anno, che questo indicatore non ha un valore assoluto, considerato che ci potrebbero essere molte esperienze estremamente valide anche basate su altri testi non adottati ufficialmente, su testi pensati per l’educazione civica e l’educazione ai diritti umani e non per l’alternativa all’Irc, su materiali di diverso genere messi a disposizione da insegnanti che ne hanno curato la costruzione.
Il responsabile dell’organizzazione interna Uaar Loris Tissino ha curato l’elaborazione dei dati¹ e l’analisi quantitativa fin qui esposte, elementi che a ragion veduta permettono di formulare alcune considerazioni. In primo luogo è confermata per l’ennesima volta la spaccatura del nostro paese: basta un colpo d’occhio alla mappa interattiva per provincia per rendersi conto dell’assenza pressoché totale di scuole a sud di Roma.
Identico responso lo si ottiene guardando la mappa della non frequenza dell’Irc, per cui si può affermare che nell’Italia meridionale le famiglie che chiedono solo insegnamenti laici per i propri figli si trovano di fronte a un doppio ostacolo.
All’isolamento ambientale si aggiunge il disinteresse del corpo docente a garantire quella pari dignità educativa rappresentata dalla consegna gratuita del libro di testo² non solo a chi frequenta le lezioni svolte “in conformità alla dottrina della Chiesa”³, ma anche a bambine e bambini che hanno diritto a due ore settimanali di “attività didattiche e formative”⁴ senza che questo “dia luogo ad alcuna forma di discriminazione”⁵.
Oltre all’evidente spaccatura tra Centro Nord e Sud l’osservazione della mappa mostra un altro aspetto, una diffusione a macchia di leopardo delle adozioni dei libri di testo per l’attività alternativa. Nelle confinanti province di Asti e Cuneo si registrano rispettivamente il 37,32% e il 5,44% di adozioni.
Ancora più estremo il divario tra Livorno e Grosseto: 44,10% contro 2,29%. Ma il caso forse più interessante è Teramo, che vede il 36,60% di classi della primaria in cui è garantito il libro di alternativa, mentre le province confinanti di Ascoli Piceno, Rieti, L’Aquila e Pescara si fermano rispettivamente a 3,07%, 6,02%, 9,99% e 0,00%.
La spiegazione di questi diversi comportamenti tra gruppi di istituti scolastici geograficamente vicini può essere ragionevolmente attribuita allo scambio di informazioni tra docenti e presidi di scuole che fanno capo allo stesso Ufficio scolastico provinciale.
In altre parole un passaggio repentino dall’impostazione arcaica “si è sempre fatto così” a quella “si può fare/si deve fare!”, per applicare i principi dell’inclusione e del diritto all’istruzione – vivaddio, verrebbe da esclamare con un po’ di sarcasmo – anche nei confronti di alunne e alunni della didattica alternativa all’Irc.
Al passaparola interno al mondo della scuola si affianca il ruolo delle amministrazioni comunali. Il Testo unico in materia di istruzione assegna infatti ai comuni l’obbligo di garantire gratuitamente i libri di testo “agli alunni delle scuole elementari”.
Ma se è (purtroppo) acclarato che il libro di religione cattolica, quello che deve avere l’imprimatur dei vescovi, venga pagato dalla collettività al pari degli altri testi della scuola primaria, sono spesso palpabili l’incertezza e il timore dei docenti e dei dirigenti scolastici sulla questione “chi paga?” quando il libro da fornire gratuitamente è quello per il programma di attività alternativa.
Abbiamo avuto testimonianze dirette di queste esitazioni durante l’edizione 2023/24 della campagna Libri per chi ha diritto di averli. Diversi referenti degli istituti che ci hanno contattato per ricevere la donazione dall’Uaar erano titubanti sull’impegno da sottoscrivere per gli anni scolastici futuri, ossia l’adozione ufficiale da parte del collegio docenti di libri analoghi a quelli che l’Uaar avrebbe donato a bambine e bambini dell’attività alternativa frequentanti quella scuola nell’anno 2023/24.
L’indecisione riguardava sia le procedure da seguire per ottenere il rimborso tramite cedola libraria sia il fatto che l’assessorato alla scuola del comune si sarebbe poi fatto carico della spesa. Alcune scuole hanno rinunciato a presentare la richiesta per la donazione.
Delle 16 che hanno ricevuto i libri in regalo ben sei non risultano presenti negli archivi ministeriali delle adozioni 2024/25 per quanto riguarda i libri di attività alternativa. In un caso la spiegazione fornita è che il collegio docenti ha discusso in merito ma ha preferito rimandare l’adozione di un anno per chiedere all’assessorato alla scuola se davvero ci sarebbe stato il rimborso. Ovviamente l’assessorato ha risposto di sì, aggiungendo che l’avrebbe fatto solo a fronte della delibera che il collegio docenti ha preferito però non approvare.
Vale allora la pena di esprimere apprezzamento per le dettagliate informazioni che il Comune di Roma mette a disposizione tramite avviso pubblico diffuso a cadenza annuale sulla “Fornitura gratuita libri di testo per gli alunni e le alunne residenti a Roma della scuola primaria”.
Non sorprende che nella mappa la Città metropolitana di Roma Capitale superi il 20% di classi in cui è garantito il libro di testo di attività alternativa, mentre nella confinante provincia di Viterbo la percentuale si ferma a un indecente zero. Ecco le istruzioni diffuse dal Dipartimento Scuola, Lavoro e Formazione professionale di Roma Capitale:
Acquisto del libro di religione o della materia alternativa
[…] Qualora i genitori abbiano deciso di non avvalersi dell’insegnamento della religione, i relativi libri potranno essere sostituiti con testi di materie alternative. È compito dei Collegi dei docenti deliberare le adozioni dei testi delle materie alternative, seguendo la procedura in uso per l’adozione del materiale librario alternativo all’unico libro di testo (art. 156 del D.lgs.n. 297/94). La scelta del libro di testo di religione o della materia alternativa dovrà essere evidenziata al momento del caricamento a sistema, da parte della scuola, dei nominativi degli alunni/e frequentanti. È compito della scuola comunicare ai genitori l’offerta educativa e le modalità organizzative delle attività previste per coloro che non si avvalgono dell’insegnamento di religione e indicare il libro prescelto per l’insegnamento alternativo che gli aventi diritto potranno acquistare utilizzando la cedola, fino alla concorrenza del prezzo del testo di religione determinato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
C’è anche un altro fattore che ostacola la diffusione dei libri di testo per l’attività alternativa nelle scuole italiane: il bastone tra le ruote rappresentato dagli insegnanti di religione cattolica all’interno del collegio docenti quando, nel mese di maggio di ogni anno, si riunisce per decidere quali libri approvare e quali no per l’anno scolastico successivo.
Un’ipotesi che potrebbe essere ritenuta azzardata se basata esclusivamente sulle testimonianze che arrivano allo sportello S.O.S. Laicità e sui commenti pubblicati su social network. Andiamo allora a leggere l’emblematico parere di Nicola Incampo, esperto di punta della Cei sui temi dell’Irc.
Alcune docenti di religione cattolica della scuola primaria manifestano perplessità perché nel collegio docenti di maggio 2023 hanno letto che “sarà messo a votazione anche l’adozione del testo di attività alternativa dal titolo Alternativamente” e visto che la vicaria ha spiegato loro “che anche i bambini dell’attività alternativa hanno il diritto di avere un testo sul quale lavorare” chiedono che posizione avere e quali riferimenti normativi citare per esprimere un voto contrario.
Lapidaria la risposta di Incampo: i genitori o l’alunno “devono chiedere solo se si avvalgono o meno dell’IRC […] non viene chiesto di scegliere cosa fare, ma solo se si avvalgono dell’IRC. Questo significa che assolutamente non si può adottare il testo di alternativa”. Boutade finale: “A parere di chi scrive far acquistare allo Stato un libro di alternativa anziché di Religione è un furto”.
Qualcuno informi allora Incampo dell’aumento della criminalità nella scuola primaria statale: quest’anno in 12.107 classi hanno avuto luogo una serie di “furti” visto che ad ogni bambino e ogni bambina che non si avvale dell’Irc è stato addirittura garantito un libro di testo rimborsato con cedola libraria.
È il momento di tirare le somme. Dobbiamo farci i complimenti per il successo della nostra campagna: in un solo anno è quasi raddoppiato il numero di classi in cui bambine e bambini dell’attività alternativa hanno finalmente il loro libro di testo in forma gratuita, senza che questo diritto sia riservato solo ai loro compagni che frequentano le ore di religione cattolica.
E stiamo facendo luce sull’ennesimo ambito in cui viene dimenticato chi compie la scelta laica. Ma non basta, perché sul totale complessivo queste classi sono passate solo dal 5% al 10% e regna ancora un sistema escludente su base religiosa nella scuola pubblica che, Costituzione alla mano, deve essere “aperta a tutti” e in misura uguale.
La conclusione è scontata: l’impegno dell’Uaar continuerà anche nell’anno 2024/25 e la nuova edizione della campagna “Libri per chi ha diritto di averli” partirà molto presto.
Roberto Grendene
- I dati utilizzati per l’elaborazione sono liberamente disponibili in questo repository GitHub
- Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, art.156 comma 1: “Agli alunni delle scuole elementari, statali o abilitate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, i libri di testo, compresi quelli per i ciechi, sono forniti gratuitamente dai comuni.
- Legge 25 marzo 1985, n. 121, nota 5a del protocollo addizionale, relativa all’Irc
- “Modello C” allegato alla circolare delle iscrizioni scolastiche
- Legge 25 marzo 1985, n. 121, art.9 comma 2, sulla scelta di avvalersi o non avvalersi dell’Irc
[…] Statistiche e approfondimenti sulle adozioni dei libri di Attività alternativa nelle scuole primarie italiane […]