Domani finisce un altro anno in cui ci siamo battuti per portare ragione e laicità in un paese che ne ha drammaticamente bisogno. A volte dimentichiamo la quantità di iniziative realizzate dall’Uaar e rese possibili grazie al sostegno di persone come te. Prima di ricordare assieme le tappe principali dell’impegno della nostra associazione nel 2024 vorrei ringraziarti di cuore se hai già preso la tessera 2025 e invitarti a rinnovare adesso se devi ancora farlo.
Abbiamo aperto l’anno pubblicando i dati sulla non frequenza dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche italiane. Cresce ancora il numero di studenti che dice no all’insegnamento religioso. Sono quasi 1,1 milioni, nonostante il calo complessivo della popolazione studentesca. Abbiamo reso fruibili le informazioni con mappe interattive, aggregazioni e dettaglio fino alla singola scuola. Numerosi giornali hanno così potuto riportare che in diverse città e istituti si assiste a una vera e propria fuga dall’ora di religione. Nelle scorse settimane abbiamo ripetuto l’accesso civico al Mim e stiamo elaborando i dati dell’ultimo anno scolastico disponibile: tieni d’occhio il nostro blog per le novità!
In febbraio abbiamo lanciato la campagna Libri per chi ha diritto di averli, per sanare l’ennesima disparità ai danni delle bambine e dei bambini che nella scuola primaria frequentano l’Attività alternativa. Analizzando i dati sulle adozioni dei libri di testo, che alle “elementari” sono forniti gratuitamente alle famiglie, abbiamo infatti scoperto che erano sempre presenti (e pagati dallo Stato) i libri di religione cattolica, ma solo in una classe su venti quelli del programma di Attività alternativa. Con la nostra campagna abbiamo donato più di 1300 libri di alternativa ad alunni e alunne che ne erano privi, ma soprattutto abbiamo sensibilizzato tramite PEC tutti gli istituti comprensivi del Paese a deliberare l’adozione dei libri per l’Attività alternativa.
Sempre a febbraio i nostri circoli hanno organizzato la maggior parte dei 21 Darwin Day, il nostro appuntamento dedicato alla scienza e alla divulgazione dell’evoluzionismo, mentre lo sportello S.O.S. Laicità è stato impegnato a dare supporto ai genitori alle prese con l’iscrizione scolastica e alla ricerca di informazioni sulle alternative all’Irc.
In marzo, dopo 14 anni, è arrivata la nostra quarta vittoria legale consecutiva. Il caso risale al 2009, quando il sindaco di Mandas (CA) emise un’ordinanza che imponeva il crocifisso in tutti gli edifici pubblici con tanto di multa di 500 euro per chi sgarrava. Una volta “crocifissati” tutti gli uffici, l’ordinanza venne ritirata con la furbesca idea che così il nostro ricorso sarebbe stato respinto. Così fece in effetti il Tar Sardegna, ma grazie alla nostra tenacia, alla nostra struttura e alla vittoria in Cassazione ottenuta sul caso Coppoli, il Consiglio di Stato ha infine dato torto al cattolicissimo sindaco.
In marzo abbiamo anche lanciato il nuovo concorso artistico UAART, per una rappresentazione laica del lutto e della morte. Tra le quasi 300 candidature è stato premiato il dittico Agonia dell’identità di Guido Mitidieri. Nei prossimi mesi l’opera sarà donata a una sala del commiato pubblica, per valorizzare i luoghi dedicati ai funerali civili che dovrebbero essere dignitosi e diffusi in maniera capillare, mentre sono vergognosamente pochi e spesso spogli (e l’Uaar monitora anche in questo caso la situazione).
A maggio abbiamo commentato un altro crollo dell’8×1000 alla Chiesa cattolica, di nuovo di circa 100 milioni come era risultato dai resoconti pubblicati dal Mef nel 2023. Un altro segno della secolarizzazione che avanza nel Paese, un altro risultato in parte dovuto all’informazione diffusa dall’Uaar con la campagna Occhiopermille.
In giugno, nella nostra sede nazionale a Roma, si è tenuta la settima edizione del Campus Uaar, un fine settimana formativo che ha visto partecipare attivisti e attiviste da tutta Italia. Il programma si è aperto con la consegna del Premio Soile Lautsi, istituito in onore della nostra socia protagonista di una coraggiosa battaglia per la laicità della scuola e scomparsa nel 2023. Il riconoscimento è andato a Franco Coppoli, il professore che a sua volta si è battuto per una scuola pubblica senza simboli religiosi, ed è stato consegnato da Massimo Albertin, marito di Soile e nostro storico attivista.
Quest’anno l’Italia è sotto la lente dell’Onu per quanto riguarda lo stato di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, ossia la procedura di Revisione periodica universale tra gli Stati membri delle Nazioni Unite. Anche le associazioni che si occupano di diritti umani sono invitate a presentare le proprie osservazioni. Così il 16 luglio, per la prima volta, l’Uaar ha inviato all’Onu il proprio rapporto, che sarà parte integrante della Revisione periodica 2024. Tra le osservazioni inviate abbiamo chiesto che l’Italia si doti di una legislazione sul fine vita, che sia contrastato l’abuso dell’obiezione di coscienza, che si introducano programmi di educazione sessuale nelle scuole statali, che sia approvata una legislazione antidiscriminazione per proteggere le persone Lgbtqia+, che siano rimossi i privilegi per il clero cattolico in particolare per coloro che favoriscono l’insabbiamento degli abusi sui minori e di altri crimini. Quella dell’Uaar è l’unica voce dall’Italia a rappresentare il punto di vista della non credenza e il valore della laicità quale baluardo a difesa degli altri diritti.
In settembre la nostra giuria alla Mostra del cinema di Venezia ha assegnato il Premio Brian a La stanza accanto (The Room Next Door) di Pedro Almodóvar, che affronta con sensibilità laica il tema del fine vita e che è uscito nelle sale italiane il 5 dicembre. Il 20 settembre i nostri circoli hanno celebrato la ricorrenza della Presa di Roma: per noi resta una festa e dovrebbe esserlo per tutto il Paese. Infine nella sede nazionale di Roma ha avuto luogo la presentazione del documentario sulla bestemmia Nomina contra deum di Luca De Gaspari, che abbiamo promosso per affrontare in maniera multidisciplinare e approfondita un tabù che in alcuni paesi può portare alla pena di morte e in Italia è ancora un illecito amministrativo.
In ottobre, prima di iniziare la riunione annuale dei circoli, abbiamo assegnato i Premi di laurea 2024 a quattro neolaureate per tesi nelle categorie giuridica, umanistica e altre discipline. Dalla pagina del nostro sito dedicata al premio possono essere scaricati liberamente gli elaborati che hanno ottenuto il riconoscimento a partire dalla prima edizione del 2007.
In dicembre, alla Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi dove eravamo presenti con il nostro stand Nessun Dogma, abbiamo presentato per la collana Iura del nostro progetto editoriale il libro La tutela dei minori fra diritto e religione, atti del Convegno di Firenze del 20 novembre 2023. Inoltre, proprio in questi giorni e fino al 7 gennaio sono aperte le candidature al corso per celebranti laico-umanisti all’interno del progetto Cerimonie uniche, un impegno di cui l’Uaar si è fatta carico per dare la possibilità, a chi lo desidera, di celebrare senza riferimenti religiosi i momenti importanti della propria vita.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli iniziative che attiviste e attivisti Uaar hanno organizzato quest’anno. Impossibile ricordarle tutte e mi scuso per le inevitabili dimenticanze. Lo stand Nessun Dogma, libri per menti libere è stato presente anche al Salone internazionale del libro di Torino, al Lucca Comics & Games e a fiere del libro a Napoli, Salerno, Catania e Palermo. Abbiamo partecipato ai Pride rivendicando la laicità con i nostri striscioni e le nostre bandiere. La nostra rivista Nessun Dogma – agire laico per un mondo più umano ha raggiunto ogni due mesi soci, abbonati, biblioteche e librerie. I nostri circoli e referenti hanno capillarmente portato la nostra voce in tutta Italia e una sintesi delle loro attività si può leggere nella pagina Cosa abbiamo fatto. La rete di Cerimonie Uniche è ulteriormente cresciuta: abbiamo formato 18 corsisti che con successo sono diventati celebranti laico-umanisti. Sul blog A ragion veduta sono stati pubblicati approfondimenti, comunicati, e per 51 volte la tragicomica rubrica della Clericalata della settimana. La sede nazionale si è anche occupata della biblioteca, dello shop ulteriormente arricchito, della nostra presenza su Facebook, Instagram, X, YouTube, Mastodon e TikTok, dello sportello SOS Laicità, dell’assistenza a circoli, referenti, socie e soci. Non ci siamo dimenticati di chi è in condizioni di estremo svantaggio e incontra ostacoli insormontabili: il nostro sostegno di solidarietà è andato a un’iniziativa dell’Amref per il diritto allo studio e alla salute sessuale delle ragazze del Kenia, a Faithless Hijabi per un’attività di supporto legale e psicologico alle persone che intraprendono un percorso di apostasia dall’islam e al progetto di LoveGiver per formare assistenti all’emotività, all’affettività e alla sessualità per persone disabili. Sono inoltre iniziati i lavori per il XIV Congresso nazionale Uaar: tra il 1° febbraio e il 1° marzo 2025 si terranno le assemblee per l’elezione di delegate e delegati che il 29 e 30 marzo si incontreranno a Rimini per confrontarsi democraticamente e per eleggere tutte le cariche nazionali.
Prima di salutarci ritorno su un argomento di cui ho parlato in apertura. Una volta suonata la campanella d’inizio dell’anno scolastico 2024/25 abbiamo controllato di nuovo la situazione delle adozioni dei libri di testo alla primaria e abbiamo scoperto che adesso sono una su dieci le classi in cui è garantito il libro di Attività alternativa! Un incremento del 90%, merito anche dell’impegno dell’Uaar e che ci ha spinto a insistere e lanciare l’edizione 2024/25 di Libri per chi ha diritto di averli. Genitori, docenti e chiunque abbia a che fare con il mondo dell’istruzione è invitato a contattare le scuole primarie di propria conoscenza affinché richiedano con questo modulo i libri di testo per l’Attività alternativa, che anche quest’anno l’Uaar fornisce a proprie spese per sostenere i diritti dell’infanzia e per imprimere una svolta laica alla scuola pubblica.
È una buona notizia, che come in mille altre situazioni che affrontiamo quotidianamente rivela che serve impegno e determinazione per rendere laico e civile il nostro paese.
Prendiamo insieme questo impegno anche nel nuovo anno.
Con i migliori auguri di un 2025 pieno di soddisfazioni.
Roberto Grendene
Segretario Uaar
Grazie, come vecchio socio sostenitore fin dall’anno 2000 sono molto soddisfatto di tutto quello che fate per affermare la laicità nel nostro paese. Contro tutti i totalitarismi sia politici che religiosi. Mi aspetto lo stesso impegno anche nel 2025.