La rielezione (e la reazione) di Trump sul n. 2/2025 della rivista Nessun Dogma

Ecco il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.

La copertina di Paolo Ferrarini per il numero 2/2025 rispecchia lo straniamento e l’imprevedibilità che si sono diffusi con la rielezione del presidente statunitense Donald Trump nel mondo laico. Il direttore Raffaele Carcano fa una carrellata dei ricchissimi sostenitori di Trump e dei loro disegni reazionari.

Il chimico e divulgatore Silvano Fuso evidenzia la brutta china che stanno prendendo gli Stati Uniti sul fronte della ricerca scientifica. Il debunker Nicola Nobili ripercorre i punti salienti del processo Scopes contro l’evoluzionismo, di cui ricorrono i cento anni: un episodio iconico (e purtroppo ancora attuale) della lotta dei fondamentalisti cristiani statunitensi alla scienza.

In questa uscita abbiamo affrontato tante altre tematiche. Il giornalista Federico Tulli mette in fila cifre e dati sulla crescente pioggia di denaro pubblico voluta dal governo Meloni a favore delle scuole confessionali. L’inserimento nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) della fecondazione medicalmente assistita è il tema affrontato dal giornalista e addetto stampa Uaar Daniele Passanante, che ha colto l’occasione per intervistare sul tema il professor Alberto Revelli, medico all’Ospedale Sant’Anna di Torino.

La responsabile iniziative legali dell’Uaar Adele Orioli dal canto suo tratta il delicato tema delle “culle per la vita”, spesso appaltate a realtà confessionali. Micaela Grosso dedica il suo approfondimento alla truffa dei bambini “miracolosi” in Nigeria, che prospera nell’intreccio tra superstizione e disperazione. Valentino Salvatore affronta l’uccisione di Salwan Momika, il controverso attivista anti-islam noto per i roghi del Corano.

La nostra rivista ospita inoltre un contributo di Chris Line, avvocato dell’associazione laico-umanista statunitense Freedom From Religion Foundation, che delinea un paragone tra il film Idiocracy e la nuova realtà degli Stati Uniti. La nostra referente per la Spagna Federica Marzioni ripercorre le controversie intorno alle leggi contro la “blasfemia” nel paese iberico, spesso usate dal fondamentalisti per limitare la libertà di espressione, dopo un recente caso che coinvolge la comica Lalachus.

Paolo Ferrarini dedica una riflessione all’ottimismo da un’ottica laico-umanista. Il performer e mnemonista Vanni De Luca spiega come difendersi dalle “psicosette” che sfruttano la vulnerabilità emotiva con il pretesto di veicolare il miglioramento personale. L’attivista Giovanni Gaetani esplora la recente tendenza che vede una fetta crescente di giovani – soprattutto uomini – abbracciare ideologie tradizionaliste.

Per venire a questioni che vedono l’impegno diretto dell’associazione, la responsabile circoli Irene Tartaglia ci presenta le attività del circolo Uaar della Provincia di Perugia. Diamo anche spazio al progetto editoriale Nessun Dogma in occasione della pubblicazione del libro Scettici dell’islam, un’antologia di pensatori laici del mondo arabo-islamico tra Ottocento e Novecento a cura dello studioso Ralph M. Coury, di cui vi proponiamo anche un estratto da un’opera dell’intellettuale iracheno Maˤrūf ar-Ruṣāfī. E annunciamo che il 6 e 7 giugno festeggeremo i cinque anni dall’uscita della nostra rivista: rimanete sintonizzati per i dettagli!

Non mancano le rubriche ricorrenti del bimestrale. L’Osservatorio laico dedicato a leggi e sentenze in Italia e all’estero, positive o negative. Impegnarsi a ragion veduta a firma del segretario Roberto Grendene per ricordare ciò che l’Uaar ha fatto e sta facendo in concreto. La carrellata delle attività dell’associazione sul territorio a cura della responsabile circoli Irene Tartaglia. Il “giro del mondo” per rilanciare iniziative di altre associazioni laico-umaniste, del responsabile relazioni internazionali Giorgio Maone.

La rassegna di studi accademici su religione e non credenza che ci presenta Leila Vismara. Le proposte di lettura per segnalare tre libri recenti che ci sono sembrati interessanti. La sezione Arte e ragione in cui Mosè Viero rilegge con sensibilità laica un’opera d’arte per ogni uscita. Infine il riflettore di Agire laico per un mondo più umano, su piccoli e grandi fatti che ci raccontano l’impegno per la laicità e i diritti nel mondo.

Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Reazione.

La rielezione alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump è stata uno choc, anche se era prevedibile. Ma anche i provvedimenti che ha adottato non appena è entrato in carica hanno rappresentato uno choc, benché fossero stati ampiamente preannunciati. La forte reazione emotiva che molti di noi hanno provato, la dissonanza, la difficoltà a credere che sia realmente successo, mettono in luce che di fronte alla portata di eventi simili anche una persona razionale può sentire il bisogno di aggrapparsi al conforto del bias di normalità, ossia la tendenza a credere che le cose funzioneranno in futuro nel modo in cui normalmente hanno funzionato in passato, e quindi a sottovalutare sia la probabilità di un disastro che i suoi possibili effetti.

Senza dimenticare che Trump aveva già vinto nel 2016. Perché questo personaggio molto atipico, e sicuramente inadeguato al ruolo che è chiamato a ricoprire, canalizza impulsi che percorrono da tempo le nostre società, e che sfociano in fulminee reazioni di pancia di fronte a tutti i tentativi che, magari in modi diversi e non sempre condivisibili, cercano comunque di contribuire a costruire una civiltà basata sui diritti umani.

La nuova amministrazione sembra invece proporre al mondo intero, cercando esplicitamente epigoni, una nuova politica che trova il suo filo conduttore in un’elevazione al cubo dell’irrazionalità, sotto qualunque forma si manifesti. Dietro ci sono però (ovviamente) interessi, e ci sono anche tutte le forze reazionarie di un tempo che troppo presto abbiamo dato per superato. È per questo motivo che serve una nostra reazione (laica e razionale). In questo numero cerchiamo di esaminare la situazione che si è creata e di individuare soluzioni, non necessariamente univoche, per superarla.

Come al solito, la rivista contiene però anche tanto altro: vecchi e nuovi privilegi ecclesiastici, vecchi e nuovi approcci insensati, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Perché noi una civiltà dei diritti umani vogliamo continuare a costruirla. Anche se a Trump e a tutti i trumpolini non piace affatto.
Leila, Micaela, Paolo, Raffaele, Valentino

La redazione

 


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Un commento

laverdure

“… canalizza impulsi che percorrono da tempo le nostre società, e che sfociano in fulminee reazioni di pancia di fronte a tutti i tentativi che, magari in modi diversi e non sempre condivisibili,…”
Diciamo pure modi che spesso sarebbe generoso definire ” dementi”,come voler imporre un razzismo “alla rovescia” alla razza bianca occidentale per compensare secoli di colonialismo,o voler censurare i cartoni di Disney e le opere di Shakespeare
perche'”diseducative”.
E questi sono solo pochi esempi tra mille.
Tutta questa bella roba “woke”ha formato un integralismo altrettanto pernicioso di quello islamico..,che inevitabilmente ha provocato una “reazione” ( bella parola,vero?)in larghi strati dell’opinione pubblica,non solo USA.
Suggerisco la lettura de “La mutazione” di Luca RIcolfi,che sviscera molto bene questo fenomeno.

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