“Scettici dell’islam”, a cura di Ralph M. Coury: in uscita il nuovo libro del progetto editoriale Nessun Dogma

Nel diciannovesimo secolo il mondo arabo è attraversato da una ventata di modernità, che mette in discussione non solo gli assetti politici e sociali ma anche la religione. Si diffondono concezioni liberali, radicali, democratiche e laiche. Diversi intellettuali si cimentano nell’analisi critica dell’islam, con approcci differenti.

Per dare un contributo alla conoscenza di questo fenomeno esce oggi per Nessun Dogma, il progetto editoriale dell’Uaar, Scettici dell’islam. Un’antologia a cura di Ralph M. Coury, la traduzione italiana di Sceptics of Islam: Revisionist Religion, Agnosticism and Disbelief in the Modern Arab World a cura di Giulio Cesare Noghera e con prefazione e traslitterazione dei termini arabi di Marco Soave, docente di lingua e civiltà araba. Un libro che offre un’introduzione alle idee di alcuni pensatori arabi rappresentativi di quel fermento culturale: leggerete contributi di musulmani, cristiani, ma anche di liberi pensatori ed “eretici”, se non apertamente atei e agnostici. Un quadro del mondo intellettuale arabo molto più plurale, libero e sorprendente di quello che crediamo. Il libro è disponibile, per ora in formato cartaceo, nelle librerie e on line, anche sul nostro sito.

Il curatore

RALPH M. COURY, esperto di storia politica e intellettuale del mondo arabo, è professore emerito di Storia alla Fairfield University del Connecticut e ha avuto incarichi presso la Universiti Sains Malaysia e il Randolph-Macon College in Virginia. Nelle sue pubblicazioni affronta temi come il nazionalismo e la letteratura araba e i rapporti tra islam, società e politica.

Il progetto editoriale dell’Uaar

Nessun Dogma è il progetto editoriale avviato dall’Uaar, l’associazione che rappresenta le istanze degli atei e degli agnostici italiani. La proposta editoriale affianca la traduzione di classici inediti in Italia a opere che affrontano tematiche scottanti con un impertinente approccio laico–razionalista.

Il catalogo di Nessun Dogma comprende 45 pubblicazioni. Tra gli altri titoli segnaliamo: Cerimonie uniche. Guida teorico-pratica per celebrazioni non religiose di Adele Orioli, Maria Pacini e Loris Tissino; Storie senza dogmi di Adele Orioli (illustrazioni di Alessandra Amorotti); Il vento fra i capelli. La mia lotta per la libertà nel moderno Iran di Masih Alinejad; Non Believers’ Europe. Models of Secularism, Individual Statuses, Collective Rights, a cura di Adele Orioli; 30 anni di laicità dello stato: fu vera gloria? Atti del Convegno di Firenze del 27 e 28 settembre 2019 nel trentennale della s.n. 203/1989 della Corte costituzionale, a cura di Andrea Cardone e Marco Croce.

La redazione

7 commenti

GBK

i pochi scettici dell’Islam sono almeno un secolo in ritardo rispetto ai cristiani piú arretrati, che non sono i cattolici, ma i cristiani dell’est europa e africani. Sará interessante per tutto l’ateismo, presente e futuro, vedere come si sviluppa la secolarizzazione dei paesi e dei credenti islamici.

Diocleziano

Ho la sensazione che il declino della religione provochi un parallelo indebolimento dell’ateismo.

laverdure

E cosa prenderebbe il posto dell’ateismo,dopo la scomparsa della religione ?
Intendiamo forse l’ateismo una attiva lotta alla religione anziche semplicemente uno stato della mente ?
In tal modo diventerebbe,come vorrebbero i critici,una forma di religione esso stesso.
O di ideologia,che e’ la stessa cosa ( vedi ad es il comunismo )

Diocleziano

Anche senza farne un motivo di crociate l’ateismo può essere inteso come educazione al pensiero positivo e costruttivo: pensiamo all’omeopatia, all’astrologia e alla miriade di stupidaggini diffuse per convenienza. Se c’è qualcosa che non è mai sviata verso l’ideologia o a una pseudo religione, questa è proprio l’ateismo. Quindi l’ateismo, dopo la scomparsa della religione, può (deve) sussistere come metodo di pensiero.

Mixtec

“Nel diciannovesimo secolo il mondo arabo è attraversato da una ventata di modernità, ”
è l’incipit della presentazione.
Siamo sicuri che si tratti del secolo diciannovesimo?
Faccio presente che mancano circa sette mesi alla fine del primo quarto del ventunesimo secolo.

pendesini alessandro

L’ateismo non è una religione ! Non esistono preti nell’ateismo, né riti, né ridicoli e ipocriti periodi di digiuno in cui si muore di fame, né usanze ancestrali da riprodurre senza comprenderle, né dogmi statici che non si evolvono con la sempre maggiore conoscenza della scienza, non esistono credenze specifiche legate alla definizione di ateismo, non esistono profeti manipolatori da seguire ad occhi chiusi per meglio farsi lobotomizzare. L’ateismo non richiede sacrifici e non comporta l’insidioso senso di colpa di esistere, come professato dal cristianesimo, ebraismo e islam. Nessuna sottomissione o inginocchiamento davanti a un dio cinico che trasforma popoli interi in pecore belanti all’unisono, e che deve temere un inferno ritenuto orribile: un luogo di tortura eterna uscito direttamente dalle mani di questo dio stesso, d’amore infinito, dicono, ma anche un “tantino” sadico… Questa convinzione all’Inferno, e anche in Paradiso, è talmente puerile che non posso fare a meno di ironizzare ogni volta che ci penso ! L’ateismo nasce prima dalla riflessione e poi dal rifiuto di inghiottire tutto ciò che i teologi inventano per schiavizzarvi dei loro dogmi. Dogmi che hanno un solo scopo: togliervi tutto il sapore naturale, ma anche felice della vostra/nostra unica vera esistenza.
P.S. Considero la Torah (quindi Bibbia e Corano) il libro più sadico e inumano che l’umo abbia scritto !

Diocleziano

L’essenza della religione cattolica si è vista nel passaggio dal Bergoglio al Prevost: pompose quanto vacue scenografie per impressionare il popolino: seppellire un defunto e nominare il successore poteva essere fatto nello spazio di una mattina, ma prevale la boria di ostentare e tirare per le lunghe quel simulacro di potere che gli piace tanto.

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