Se in Italia c’è una testata giornalistica in cui si possano leggere articoli con uno sguardo sul mondo lontano dal conformismo confessionale questa è Nessun Dogma, progetto editoriale dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Ogni due mesi Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano promuove diritti e un pensiero laico-umanista rivolgendosi ai non credenti e non solo.
A Roma, alla Casa internazionale delle donne di via della Lungara 19, l’Uaar festeggia 5 anni di pubblicazioni, con due giorni di incontri sui temi cari ai propri iscritti, venerdì 6 e sabato 7 giugno 2025 dalle 10 alle 23. La conferenza stampa di apertura in cui sarà illustrato il progetto editoriale è prevista alle 11,30 di venerdì. A seguire la presentazione dell’ultimo volume pubblicato, dal titolo Scettici dell’islam, una selezione di scritti di intellettuali arabi laici tra ottocento e novecento a cura di Ralph M. Coury. Nessun dogma – Libri per menti libere ha infatti all’attivo un ricco catalogo, di cui l’Uaar ha curato l’edizione. Nei successivi incontri si parlerà di testamento biologico, sbattezzo, diritto all’aborto, cerimonie laiche, libertà di espressione e blasfemia. L’ultimo dibattito, a partire dalle 17 di sabato, è invece un confronto a più voci sulla libertà di espressione e la blasfemia con il direttore Raffaele Carcano, il giornalista Federico Tulli e la ricercatrice e docente Silvia Baldassarre dell’università di Firenze, cui seguirà la proiezione di Nomina contra deum, il primo documentario sulla bestemmia con la regia di Luca De Gaspari.
Il bimestrale ha visto l’uscita di 6 numeri ogni anno per un totale di 33 numeri a partire dal 2020. «Ogni due mesi – spiega il direttore editoriale Raffaele Carcano – vi raccontiamo l’impegno di uomini e donne, giovani e no, dell’Uaar e non solo. Sessanta pagine per ogni numero dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo: più laico, più umano, più assennato».
Con interviste, rubriche, recensioni, Nessun Dogma ha finora affrontato temi legati all’etica, la filosofia, la politica, la scienza e spesso lo ha fatto in chiave ironica, ma sempre nell’ottica di un serio approfondimento e da un punto di vista non convenzionale. La copertina del primo numero di gennaio 2020 è stata dedicata a Dj Fabo con approfondimenti sul fine vita e sulla sentenza della Corte costituzionale grazie a cui dal 2019 è possibile richiedere il suicidio medicalmente assistito. Diverse sono state le questioni ricorrenti, l’apostasia, la laicità dello Stato, il diritto di decidere sul proprio corpo, l’Insegnamento della religione cattolica, i fiumi di denaro pubblico destinati alla Chiesa e quella tra tutte più invisa ai non credenti: il Concordato tra lo Stato e la Chiesa cattolica del quale l’Uaar da molti anni chiede l’abolizione o almeno una revisione.
Comunicato stampa
Programma completo della festa

Al centro di Roma, scomodissimo da raggiungere. Figuriamoci un rilassante svago dove si parcheggia senza drammi. Niente da fare, ma poi i maschi possono entrare?
Certamente!